lunedì 18 giugno 2018

RECENSIONE "CUORE DI NEVE" di Debora Mayfair



Buon pomeriggio amici lettori!
Luc Cel ha letto "Cuore di Neve", primo volume della serie "Le cronache di Ragnarok" di Debora Mayfair 😊



Titolo: Cuore di Neve
Autore: Debora Mayfair
Serie: Le cronache di Ragnarok Vol.1

Genere: Paranormal Romance 

Casa editrice: DZ Edizioni

Disponibile in ebook a € 0,99 
e in formato cartaceo e € 12,66






TRAMA:


Quello che ci definisce sono le nostre esperienze, le connessioni e le amicizie che abbiamo creato col tempo, ma... se ce le dimenticassimo? 
Se il compagno che ci scalda sia il cuore che il letto, ogni notte, diventasse uno sconosciuto?
Se non ci ricordassimo più chi siamo e cosa siamo in grado di fare?
***
Bianca sta finalmente ritrovando il suo equilibrio. Ha chiuso la relazione affettiva con Teo, ma non il suo rapporto con l’uomo, disposto a tutto, anche a mettere a repentaglio la sua vita, per proteggerla. Lui è il suo Cacciatore, lei una Regina degli Spiriti: il legame che li unisce è saldo come l’acciaio. O almeno è quello che credono entrambi. Il ritorno del primo amore di Bianca, Hallbjörn, dall’Islanda, metterà infatti a dura prova non soltanto il rapporto tra lei e Teo, ma anche la salute psichica della ragazza, messa sempre più in crisi dalle frequenti lacune nella sua memoria.
Enormi falle nei suoi ricordi le impediscono di rammentare fino in fondo chi lei sia e quale sia il suo ruolo.
Quello che infatti Bianca non immagina è che gli ingranaggi del Ragnarök, creati da lei stessa in un tempo dimenticato, stanno iniziando a muoversi e incastrarsi a ogni suo passo.
Il destino dell’universo è appeso a un filo e alla sua capacità o meno di ricordare… 



BIOGRAFIA:


Da sempre appassionata di disegno e scrittura, è convinta dell’esistenza di qualcosa che vada ‘oltre’ quello che la mente umana possa concepire. Adora le fiabe e le leggende, elementi molto importanti nelle sue storie. Cuore di Neve è il suo romanzo di debutto.







DICE L’AUTRICE:


Un paio di anni fa un amico mi ha fatto leggere il suo romanzo e ho avuto una sorta di illuminazione. Mi sono chiesta “Perché no? In fondo ho molte cose da dire” e da quel momento ho iniziato a scrivere, da zero. Ho ricominciato a studiare la grammatica e mi sono rimboccata le maniche.
Cuore di Neve è nato dal mio bisogno di distrarmi… e dal racconto di una gatta bianca con gli occhi di colore diverso. È cresciuto tra notti insonni e dubbi, approdando a una casa editrice dopo le coccole delle beta reader e della mia beta reader/editor Mandy Moon, la quale fra le altre cose ha appoggiato l’idea di inserire i Diari di Bianca per coprire alcune lacune. È stato perfezionato dal lavoro di squadra del team Dark Zone, il quale oltre a regalarle una cover meravigliosa ha anche insegnato anche all’autrice stessa molte cose… non basta scrivere un romanzo, devi anche saperlo proporre e presentarlo al meglio.

Una donna che eredita il titolo di Regina degli spiriti e con esso i poteri di leggere il futuro negli specchi... Solo così già è molto, ma poi c'è l'uomo Lupo, e anche il cacciatore di Incubi.
Neve non ha vita facile, deve combattere per non entrare nel vuoto, visto che gli incubi le rubano pezzi di memoria a ogni occasione.
Ho trovato interessante questo aspetto, come vi sentireste se vi cancellassero pezzi di memoria? Cosa succederebbe al nostro carattere? Ai nostri ricordi. Pensate a non ricordare il primo amore, oppure chi ci ha fatto un torto. Complicato no?
Ho trovato tutti i personaggi ben delineati e la gattina Diana davvero deliziosa, e Bjorn questo divino Lupo, mamma mia tanta roba! Compagno, un po' ambiguo all'inizio, ma così presente al suo fianco. 

E del cacciatore? Ne vogliamo parlare? Tra i due c'è un rapporto davvero complicato. Tutto da scoprire.
All'inizio ho avvertito una certa familiarità nella storia, ma forse dovuta alla leggenda a cui è ispirata.
Lo stile dell'autrice è molto coinvolgente, ma quello che mi ha rallentato la lettura è il cambio di narrazione a ogni capitolo. Ci si trova in luoghi diversi, con la stessa persona, o con un pov diverso.
Forse è un mio limite che amo una trama lineare. E non vi dirò di più per non rovinarvi la sorpresa.
Nel complesso un romanzo fantasy che si legge piacevolmente con degli espedienti davvero intriganti.






BREVE ESTRATTO:

Appena gli occhi si abituano al buio lo intravedo, ma mi volto dall’altra parte: non voglio guardarlo in faccia, cosa potrei dirgli: ’Scusami, sei stato un errore, non mi ricordavo nemmeno di averti portato a casa. Il tuo unico pregio è quello di somigliare a una persona che odio’?
Sento che il tizio si sdraia sul fianco e si appoggia su un gomito, mi immagino alcune ciocche bionde cadergli sulla fronte fino a coprirgli gli occhi azzurri. Questo tipo sembra a suo agio per essersi svegliato nel letto di una sconosciuta. Forse a quelli come lui capita spesso. Io invece mi stringo il lenzuolo al petto conscia di essere nuda. Accendo di nuovo la luce e lo guardo meglio, sembra quasi troppo biondo per essere naturale, che si decolori i capelli? Certo, somiglia a Björn, ma a una versione che potrebbe essere uscita dalla copertina di un cd hard rock. Trattengo a stento un sorriso, come ho fatto a portarmi a letto in un tipo così diverso da me, da Teo? Da quello che posso vedere ha braccia, pettorali, collo e mani ricoperte di fitti tatuaggi, molti sembrano rappresentare scene di lupi in caccia o qualcosa di simile. Non mi danno fastidio, comunque. 
Io stessa ho due cani-leone guardiani, chiamati Shishi, che si estendono dalle costole alle gambe, arrivando a coprire buona parte dell’addome. Pensandoci, deve essere colpa sua se ho sognato anche un lupo, stanotte. Spengo di nuovo la luce, non ce la faccio a guardarlo, gli somiglia troppo.
«Deciditi: o la tieni accesa o spenta.» Per impedirmi di avvicinarmi ancora all’interruttore il tizio mi cinge il polso e lo blocca contro la testiera.
«Io la preferisco accesa, non ricordo dove ti ho già vista…»
Finalmente capisco perché me lo sono portata a letto: oltre a essere bello, è anche il tipo di persona che non fa per me.
Massima resa, minimo sforzo emozionale. 




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