mercoledì 18 ottobre 2017

"VITA E RIAVVITA" di Nadia Banaudi



Buongiorno follower!
Nadia Banaudi ci parla di "Vita e riavvita", libro di recente pubblicazione, composto da cinque racconti che si affacciano sull'universo femminile che, come ci racconta l'autrice, è fatto di frenate ma anche di partenze... 😊 





Titolo: Vita e riavvita
Autore: Nadia Banaudi
Genere: Romance

Casa editrice: Bookabook

Disponibile in ebook a € 7,99
e in formato cartaceo a € 13,60

Pagina autore: Vita E Riavvita 
Blog: Nadia Banaudi Svolazzi e Scritture 







TRAMA:


"Vita e riavvita" è una finestra sul mondo delicato e frastagliato dell'animo femminile, fatto di passioni, desideri, delusioni, partenze e arrivi, come la vita. I cinque racconti descrivono personaggi diversi per fasce d'età e problematiche: da Sonia, bambina cresciuta senza il papà, a Tecla, ventenne che affronta la crisi del mondo del lavoro, ad Amalia, che cerca di reagire dopo la morte del marito. A tutte spetta un lieto fine, perché almeno nei libri deve essere concesso fare bei sogni. Una lettura capace di risvegliare emozioni salutari, di calmare dubbi e paure, lasciando il piacevole senso del bello della vita che troppo spesso sfugge.





BIOGRAFIA:

Nasco sotto il segno dei pesci il 1° di marzo mantenendo tutte le caratteristiche pazzerelle del segno dei pesci. Pur vivendo sempre con la testa tra le nuvole riesco a gestire la mia famiglia composta da due figli in carne e ossa, due palle di pelo miagolanti e un compagno anche troppo comprensivo. Nel tempo libero leggo e scrivo per non smettere mai di sognare. Vita e riavvita è la mia prima raccolta di racconti pubblicata.





DICE L'AUTRICE:


Faccio parte dell'universo femminile non solo come donna, ma anche come figlia, madre e compagna. Questo rivestire più ruoli nella stessa persona mi ha aperto gli occhi sulla complessità di ogni donna che mi si presenta davanti. Sono proprio le donne comuni ad apparirmi speciali, per la grande energia che mettono in ogni gesto quotidiano, per lo spirito di sacrificio di portare alto il loro sogno cercando di non cadere in compromessi inaccettabili. L'idea di celebrare loro attraverso le gesta in cui ogni lettore può facilmente immedesimarsi era un modo per dimostrarne il valore. 

Ho scelto di pubblicare il libro utilizzando il crowdfunding, cioè un finanziamento collettivo da parte dei futuri lettori, che durante un periodo di cinque mesi hanno scelto di sostenere il mio progetto dandomi fiducia e acquistando in anticipo il libro non ancora pubblicato. E' stata un'esperienza nuovissima che mi ha permesso di far conoscere molti aspetti del mio progetto a tutti coloro che si sono avvicinati, tenendo sempre presente che i lettori sono i motivi per cui un libro vede la luce. Esperienza per molti versi appagante e per altri stimolante, una sorta di gara a staffetta con vittoria finale in cui la casa editrice ha preso in mano il manoscritto trasformandolo nella mia opera prima. 


Curiosità sul titolo: Del titolo vorrei tanto prendermene il merito, ma ahimè in realtà  è del marito di una mia carissima amica che mi è stata accanto in ogni momento della stesura del libro. A furia di sentirne parlare ha esordito con queste due parole racchiudendo il senso perfettamente. Ricordo ancora il discorso tra noi: 
- Scrivere questo libro è stata un'esperienza incredibile. Ho scoperto scrivendo che i sogni possono venire realizzati. E poi ho capito, siamo noi a frenare tutto quanto, in realtà la vita ha un limite: quello che le diamo.
- Insomma vorresti dire che la vita si riavvita su se stessa per renderci più forti?
E non ho avuto dubbi. Il titolo era quello. 





BREVE ESTRATTO:

Sono un’appassionata di storie, di quelle che la gente vive e nasconde nelle pieghe di un sorriso, di uno sguardo perso nel cielo. Mi piace sapere che nessuno è davvero anonimo perché il suo cammino è diverso da quello di chiunque altro. Una passione curiosa, ma non tanto diversa da quella di un amante di film, di chi divora libri, o inghiottisce programmi televisivi. Le storie mi arricchiscono e mi regalano emozioni mai provate; per un attimo smetto i miei panni e indosso quelli di una madre, di una sorella, di un’amante, senza esserlo mai stata. Dicono spesso che il luogo migliore per ascoltare le storie della gente sia il parrucchiere. Tra un taglio, una piega, un fissativo per il colore, pare escano di bocca segreti inconfessabili. Personalmente sono di un’altra opinione. Se vado nel salone di bellezza e ho il tempo contato, che mi chiedano della mia vita, morte e miracoli mi dà un po’ noia, mentre è diverso se sono io a volere raccontare. Quindi penso che il posto migliore dove snocciolare storie di ogni genere sia il bar. Sarà che una bevanda calda a volte aiuta a fare cadere le riserve. Sarà che quei momenti di relax sono incontri che nascondono separazioni prolungate, e allora via con i lunghi racconti del tipo “Una vita fa mi è successo che…”. Tra un caffè servito al tavolino, un tramezzino per coprire il buco, il fresco cocktail del giorno, mi sono ritrovata spesso ad ascoltate storie molto interessanti, perché la realtà supera sempre la fantasia e la gente cela certe  sottili verità  da fare venire la pelle d’oca. Ho captato racconti così romantici da sentirmi invidiosa di tanta felicità, altri tristi, ma veri come solo la vita vissuta sa essere, e da ognuno ho tirato fuori insegnamenti che non saprebbero dare nemmeno i guru più esperti. Il bar è la mia casa e tutto il resto gli gira intorno. Sarà forse perché la precedente proprietaria viveva in modo simile, in un appartamento sul retro, con l’esistenza full time tra i bicchieri e la sana soddisfazione di fare il lavoro che le piace. Appena ho messo piede qui e l’ho conosciuta, Leila mi ha subito affascinata. Fossi stata un uomo me ne sarei potuta innamorare, e a modo mio l’ho fatto. La cosa più naturale è stata rilevare il suo pezzo di vita e farlo mio partendo proprio dalla sua storia; una storia che merita di essere  ascoltata.





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