giovedì 15 febbraio 2018

INTERVISTA A EMILIANO DI MEO



Buongiorno follower!
Ben ritrovati al nostro consueto appuntamento con le interviste del giovedì 😊 
Ospite graditissimo di oggi è Emiliano Di Meo, autore di talento  molto apprezzato che ha all'attivo numerosi libri. Leggete l'intervista che gli abbiamo fatto e poi seguiteci nel gruppo delle harmonyne dove Emiliano avrà tutta la giornata a disposizione per presentarci i suoi lavori e coinvolgerci dei suoi progetti. 









INTERVISTA A EMILIANO DI MEO:



Raccontaci qualcosa di Emiliano 😊 Parlaci del percorso che ti ha portato a essere quello che sei oggi.

Nasco in un piccolo paese in provincia della capitale, in una famiglia modesta, ma con solidi valori. Credo che i miei genitori siano le persone più oneste che io conosca. Prendo molto presto consapevolezza della mia omosessualità e affronto i problemi relativi all’accettazione del mio vero io durante l’adolescenza, solo. Ne parlo appena ventenne sia alla mia famiglia che agli amici e da quel momento in poi inizio a sentirmi libero di vivere seguendo le mie regole. Scopro la comunità LGBT romana e all’inizio sembra tutto fantastico, col tempo, invece, mi sono reso conto di quanto lavoro ci sia da fare dall’interno. Ci preoccupiamo delle etichette esterne, ma quelle più pericolose sono gli stessi omosessuali ad affibbiarcele. Crediamo che in quanto tali ci dobbiamo comportare tutti nello stesso modo, perché “i gay sono così, fanno questo”. NON è vero. Amo la comunità della quale faccio parte, ma vorrei si spingesse oltre, analizzandosi seriamente. Amo questa comunità ed è di essa che voglio parlare nei miei libri, degli aspetti che ammiro e di quelli che vorrei cambiassero.


Da dove nasce la tua passione per la scrittura?

Dalla necessità di esprimermi, questa è l’esigenza primaria di qualunque artista, in qualunque campo. L’arte nasce dal bisogno di condividere quello che custodiamo dentro di noi. L’arte però ha e deve avere anche un ruolo sociale, quindi a me piace proporre libri che possano essere pretesto per intavolare una discussione, un dibattito. Mi piace creare storie che inneschino una riflessione.


Come vedi il futuro dell'editoria? Self o CE? E-book o cartacei? E tu cosa preferisci?

Per chi come me ama tenere tutto sotto controllo e avere l’ultima parola sui propri lavori, il self rappresenta un’ottima opportunità. Chiaro che nel cassetto c’è il sogno di un’esperienza con una CE, magari una di quelle importanti. Magari in futuro, chi può dirlo? Per quanto riguarda il resto, trovo che gli e-book siano una delle migliori invenzioni degli ultimi anni. I cartacei mantengono sempre il loro fascino, ma il mio reader rimane uno dei migliori acquisti io abbia mai fatto.


Genere storico, paranormal, erotico... Scelta dettata dal mercato? Quanto può condizionare?

Credo che cedere a quelle che sono le regole del mercato porti a produrre opere di scarsa autenticità. Ogni autore deve, innanzitutto, scrivere storie che piacciano a lui in primis. Questa è la mia prima regola. Scrivo solo storie che acquisterei da lettore. Se ti lasci condizionare da quello che potrebbe piacere o non piacere al tuo pubblico, ottieni lo stesso risultato e cioè poca autenticità. Di cosa vuoi parlare tu come autore? Quel è il messaggio che vuoi veicolare? Il lieto fine è pertinente con questo messaggio? Se non lo è, allora non puoi forzare una storia e fare in modo che vivano tutti felici e contenti. Il lieto fine piace a tutti, ma non deve snaturare un romanzo.


Perché la gente dovrebbe comprare i tuoi libri?

Perché credo che nel panorama degli MM e della letteratura LGBT, rappresentino qualcosa di originale. So di cosa parlo, lo vivo in prima persona. Non sono opere di fantasia, sono il mio punto di vista su un mondo che vivo, del quale faccio parte. Le nuove edizioni poi sono state revisionate anche sul piano dell’editing, quindi credo di offrire degli ottimi prodotti.


Faresti mai compromessi per arrivare al successo?

Cosa intendi per compromesso? Scrivere una storia nella quale non credo e che non acquisterei? No.


Il tuo sogno nel cassetto.

Non parlo più dei miei sogni, sono la cosa più preziosa che ho. Posso però dirvi che sono molto semplici. Le semplicità mi emoziona.


Parlaci del tuo ultimo lavoro.

Definirei l’ultimo lavoro che ho pubblicato un’opera di letteratura contemporanea LGBT che strizza l’occhio al noir, è qualcosa di decisamente nuovo rispetto ai miei lavori precedenti.
Del tutto diverso poi è quanto sto scrivendo in questo periodo. Quando parliamo di amore, pensiamo di affrontare un argomento conosciuto e vissuto da tutti nello stesso modo, ma la verità è che ogni amore è un mondo a sé. Nessun sentimento ha la stessa forza. Vogliamo bene a moltissime persone, quello che proviamo per la nostra famiglia, gli amici o i nostri collaboratori sono sentimenti importanti, ma quello che si instaura con quella singola persona che, per qualche motivo, individuiamo in mezzo al mondo è qualcosa di estremamente peculiare. L’amore porta con sé una forza incontenibile, che pavimenta una strada, cambia il nostro indirizzo di destinazione. L’amore verso la persona sbagliata porta con sé una forza distruttiva che ci fa deragliare, mentre l’amore verso la persona giusta diventa un motore che può solo alimentare la nostra realizzazione personale.


Progetti per il futuro?

In questi primi anni nel mondo dell’editoria self e dell’utilizzo dei social network mi sto facendo le ossa. All’inizio sembrava tutto un gioco, ma la verità è ben diversa. I social sono pieni di insidie, il fraintendimento o, ancora peggio, l’inganno e la menzogna sono dietro l’angolo. Il mondo dei self poi è pieno di pregiudizi e guadagnarsi la fiducia dei lettori non è affatto semplice. Sto cercando di offrire prodotti di qualità, storie nelle quali credo e sulle quali non nutro dubbi, e questo mi sembra stia portando i primi consensi. Tutto questo mi incita a dare ossigeno a un progetto che mi aspetto diventi, nel tempo, sempre più importante.


Quanto è importante per te l'amore? Credi che nella vita reale esista il lieto fine?

Cosa c’è oltre l’amore? C’è qualcosa di più importante? L’amore è la ragione, il motore, tutto quello che ci dovremmo augurare. L’amore ci rende noi stessi. Nulla è paragonabile all’amore. Per quanto riguarda il lieto fine, invece, beh, dipende cosa intendiamo per lieto fine. Certe volte vogliamo disperatamente qualcosa che non è destinato a noi, che non può farci altro che male, eppure lo vogliamo comunque. Non ottenerlo rappresenta il lieto fine. Quanto è destinato a noi troverà la forza e il modo di raggiungerci, dobbiamo solo fare attenzione e riconoscerlo. Sì, il lieto fine è possibile, ma c’è bisogno di una direzione. Rimanere focalizzati su quanto vogliamo veramente è la sfida nella sfida. 



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