domenica 15 aprile 2018

RECENSIONE "SFUMATURE DELL'ALBA" di Damiano Darko



Buon pomeriggio amici lettori!
Alessia Toscano ha letto per noi "Sfumature dell'alba" di Damiano Darko 😊





Autore: Damiano Darko
Genere: Dark - Romance

Disponibile in ebook a € 1,99
e in formato cartaceo a € 9,17

Pagina autoreDamiano Darko 

Cover book artist: Sherazade Digital Art 





TRAMA:

Cosa succede quando si è costretti a vivere indossando una maschera nera che cela il proprio volto? Argenta Drogo lo sa bene. Sotto quella maschera si nasconde un universo di emozioni, che si scontreranno con il suo passato tenebroso, e un possibile radioso futuro. La notorietà lo porterà lontano da se stesso e dai suoi amici. L’amore lo reclamerà, tra nuove e antiche fiamme che torneranno alla ribalta in struggenti passioni. Nuovi omicidi sconvolgeranno la piccola comunità, quattro losche figure allungheranno le loro ombre sulla città seminando panico e terrore. Questa volta Drogo dovrà affrontare i suoi demoni interiori, vividi come la loro sinfonia di morte che ci accompagnerà in questa storia moderna, perché un macabro concerto sta per iniziare. Amore e morte, amicizia e indifferenza, bene e male si scontreranno in questo dark romance dove la notte si dissolverà lasciando spazio all'approssimarsi dell’alba. 




IL PARERE DI ALESIA TOSCANO:

Argenta Drogo, l’antieroe per eccellenza. Non un bello, non un ricco… ha una sottile ironia che non sempre viene capita. Una persona normale, un po’ sopra le righe e strana a volte, piena di sfaccettature, con una bella anima grande, solo che a volte se ne dimentica. Un personaggio atipico, ma affascinante e misterioso. 
Lo avevo già apprezzato leggendo il primo romanzo a lui dedicato da Damiano Darko, “Sfumature della notte”, in cui inizialmente appariva invisibile alla società, per colpa di stupidi pregiudizi, perché se qualcuno è diverso, è sbagliato. Costretto a portare sempre una maschera sul volto per colpa del suo aspetto, a volte, incuteva anche un bel po’ di timore. Ma lui ha un grande cuore e un intuito degno dei più grandi detective. Infatti, seguendo un caso di omicidio come giornalista, affianca l’ispettore Leone e apporta le azioni decisive per la risoluzione del caso. Durante queste indagini conosce l’ambigua Naomi e vive una passione che lo lacererà internamente quando la donna lascerà la città. 
In “Sfumature dell’alba” ritroviamo un Drogo cresciuto, con più consapevolezza di sé stesso, ormai diventato una celebrità e, finalmente, apprezzato dalla gente che vive nella sua cittadina. Tutti lo acclamano, nessuno lo lascia più ai margini, e lui inizia a sentirsi importante. Così riesce ad abbandonarsi a un sentimento reale e si lascia trasportare verso un nuovo futuro radioso fatto di luce e non più di tenebre come nel passato e nei suoi ricorrenti incubi. 
Una lettura molto piacevole, a tratti leggera, a tratti intrigante, mi è sembrata più intimista e introspettiva della precedente, in quanto Drogo, in qualche modo, accetta il suo modo di essere speciale, prende coscienza di sé, si trova ad affrontare un percorso di crescita dove la notte viene dissipata dalla luce dell’alba. 
Ma cosa succede quando a una nuova, tenera, avvolgente e sincera passione si affianca una donna proveniente dal passato, spregiudicata, sinuosa, pericolosa? E se a questo aggiungiamo una buona dose di successo e potere? 
Quando sembra che la sua vita si sia sistemata, ecco che lo spiraglio di una nuova occasione accanto alla sua vecchia fiamma, condita dalla notorietà, lo allontana dalla sua realtà. Come si può scegliere tra un affascinante passato tentatore e un tranquillo presente? 
Quali sono i veri affetti, le soddisfazioni che riscaldano l’anima? Il nuovo Drogo saprà distinguere falsi miti e facili adulazioni, oppure si lascerà coinvolgere e imprigionare in una gabbia dorata? 
Luce e ombra si combattono, fin quando non si riesce a capire che, invece, insieme sono due entità che possono donare moltissime sfumature. 
Avrei voluto prenderlo a schiaffi, stava sbagliando tutto… Non capivo come poteva, un uomo come lui, lasciare andare le vere cose importanti, quelle semplici che ti riscaldano. Volevo urlare per dirgli di non svuotare il cuore, ma di ascoltarlo e mettere a tacere la testa. Infatti, anche se, leggendo sembra che lui stia seguendo il suo istinto, secondo me non è così: ha interrotto il battito del suo cuore e si è lasciato sopraffare dal resto. Doveva continuare a essere fedele a sé stesso, come sempre, perché a renderlo così umano sono sia i suoi pregi, ma soprattutto i difetti. 
Un uomo che è tutto e il contrario di tutto, nulla è davvero come sembra, le tenebre lo avvolgono, non sono cattive, lo proteggono. Una personalità davvero multi sfaccettata e ben presentata: dolori, paure, speranze, gioie, amori, passioni contribuiscono alla creazione di un personaggio intrigante e particolare. 
La trama è ben sviluppata e il dosaggio degli ingredienti danno vita a una deliziosa ricetta: romanticismo, frizzantezza, ironia, umorismo, mistero, suspance… e stavolta un po’ di piccantino con le scene erotiche. 
Finalmente leggiamo della sensualità di Drogo nell’intimità. Non ne sono rimasta affatto delusa, lo immaginavo proprio così. Le descrizioni non sono volgari, ma molto coinvolgenti, soprattutto visto l’affetto che provo per il protagonista. 
"Sfumature dell'alba" è un giallo che viene raccontato con sarcasmo e attenzione, dove sono importanti anche la profondità dei sentimenti e le riflessioni di coloro che lo stanno vivendo. 
Ho apprezzato la vena onirica dei sogni e degli incubi dell’uomo da cui escono fuori i turbamenti, ma anche gli spiragli di luce a cui appigliarsi. 
L’atmosfera a tratti è cupa e malinconica, visto anche il periodo invernale, e sembra proprio rispecchiare i tumulti interiori del giornalista. Altre volte, invece, prende un po’ le sembianze di una fiaba, con un Drogo che non perde mai la speranza e la voglia di vivere e di essere amato, compreso, apprezzato.
Mi piace molto lo stile di Damiano Darko, perché rende tutto un po’ ovattato, come se si stesse vivendo in una dimensione parallela durante la lettura, la sua scrittura è intrigante, a volte sembra che sia rovesciata (non chiedetemi cosa voglia dire!) ed è un aspetto che a me personalmente emoziona e mi ci fa cadere con tutte le scarpe. 
Il ritmo è incalzante, con cambi di scena e di tenore improvvisi, quasi teatrali, per depistare e ingolosire il lettore che si fa sempre più avido. 
L’autore usa parole semplici, ma profonde, che entrano dentro e rendono tutto molto reale. È riuscito a mettere in risalto ogni caratteristica, sia fisica che caratteriale, dei personaggi, facendo amare chi ne è degno e odiare quelli negativi. Sono riuscita a comprendere le sensazioni e ho vissuto la vicenda anche io insieme a loro.
È stato bravo a non fare calare mai l’attenzione, con un susseguirsi di alti e bassi, di tensioni e momenti di calma, con indizi e cambi di direzione, insomma l’ho dovuto leggere tutto d’un fiato, non avrei resistito ad attendere per sapere il loro destino.
Un thriller, dove il rosa si tinge di giallo, dove assistiamo alla eterna guerra tra semplicità e successo, seguendo il destino di un amore non capito e di una passione accecante. 
Nonostante tutto, ammiro davvero Drogo, alla fine ha passato gli ultimi anni in un isolamento forzato, vergognandosi della sua condizione e, adesso che ne ha l’occasione, ha bisogno di riscattarsi e riprendersi ciò che gli è mancato fino a ora: normale che siano riusciti a entrare nella sua vulnerabilità, manovrandolo e coinvolgendolo. Ma il cuore, non è uno stupido e capisce come farsi valere, sa insinuare dubbi, sa indicare la strada. Bisogna solo volerlo ascoltare e avere il coraggio di fare un viaggio alla scoperta della propria anima, un percorso di crescita, anche se fa paura e se bisogna affrontare le proprie insicurezze… I limiti non sono fatti per essere aggirati, ma superati; dopo essere caduti ci si deve rialzare, sempre! 
Qualunque siano le sue scelte, l’animo di Drogo mi ha conquistata, il suo romanticismo, il modo di essere passionale e bellissimo a modo suo. Avrei tanto voluto togliergli la maschera nera, poi bianca, poi nera, per accarezzargli il viso, per fare arrivare quella luce del sole, che tanto agognava, sulla sua pelle. 
Mi sono emozionata, divertita, arrabbiata, stupita. Una storia piena di buoni sentimenti come l’amore e l’amicizia, entrambi con la A maiuscola, che sono le ali della nostra anima, non dobbiamo dimenticarlo mai. 
Menzione d’onore per Indiana, che rappresenta un po’ la coscienza del protagonista.  
“Sfumature della dell’alba” è il sequel di “Sfumature della notte”, ma sinceramente può essere letto anche singolarmente, perché viene messa in scena una nuova storia, un intrigo diverso e i personaggi sono presentati molto bene tra le righe, cosicché si possa capirli a tutto tondo. Quindi, in realtà, neanche lo chiamerei sequel, ma ovviamente consiglio la lettura di entrambi per entrare a pieno nell’atmosfera delle vicende. 
Comunque, Drogo è un po’ come le ciliegie, non si riesce a smettere di leggerlo, sarebbe carino che l’autore pensasse allo sviluppo di una serie in cui lui e l’ispettore Leone collaborano per risolvere i misteri della loro città.
Grazie a Damiano Darko per avere trasferito tra le pagine la sensibilità e l’abilità che lo contraddistingue e per avermi regalato questa bella storia.



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