giovedì 14 febbraio 2019

"MIDNIGHT SUN" di Paola Garbarino



Buongiorno follower, buon San Valentino! 
Fresco di pubblicazione, "Midnight Sun", il nuovo romanzo dell'autrice Paola Garbarino, settimo volume della serie "Stars Saga". 




Titolo: Midnight Sun
Autore: Paola Garbarino
Serie: Stars Saga Vol.7

Genere: Romanzo New Adult

Disponibile in ebook a € 4,99
e in formato cartaceo a € 14,99

Pagina autorePaola Garbarino 




TRAMA:

Ama come se non fossi mai stato ferito.
Una notte, un solo momento che può cambiare per sempre il corso della nostra vita: Lisa, Harald e Thorger, lo sanno, l’hanno vissuto sulla propria pelle. Un colpo di pistola lascia mille cose non dette, mille non fatte. Ma se quel colpo di pistola non avesse mai centrato il bersaglio?
A grande richiesta, ecco finalmente un nuovo romanzo della Stars Saga che ha fatto emozionare, soffrire, sorridere, appassionare, migliaia di lettori.
Una nuova storia, un finale alternativo per Lisa, e i gemelli T e Ra, dove tutto è ancora possibile.
Un romanzo intenso e sensuale, dalla stessa autrice dei bestseller Amazon “Lovesong”, “My bitter sweet symphony”, “Baby Don’t Cry”, “Strange Love - Per una sola notte”, “Non ricordo ma ti amo”, e dei fanta-romance “Il popolo dei Sogni” e “Il sangue degli Angeli”.



BIOGRAFIA:

Paola Garbarino è nata a Genova il 30 novembre 1974. Ha studiato Letteratura e Arte e insegnato a lungo nella Scuola pubblica. Ha viaggiato molto e vissuto in Finlandia, Corea del Sud e Inghilterra. Attualmente vive in un esotico luogo del mondo assieme al marito e alle due figlie e sta scrivendo una nuova storia.






DICE L’AUTRICE:

Ho sempre amato leggere, sin da bambina, e ho iniziato a scrivere da ragazzina, poesie e racconti e, qualche anno dopo, romanzi fantasy, in tutte le sue varie forme, dall’urban al paranormal.
A scuola ero quella che quando c’era il compito in classe di italiano faceva il proprio e anche quello di altre tre amiche. Scrivo perché mi è necessario, a volte più di altri bisogni primari come il sonno: la notte devo costringermi a smettere e ad andare a dormire, perché il mattino dopo l’altra vita mi reclamerà.
Amo rintanarmi da qualche parte a pensare, leggere, farmi film mentali sui dialoghi dei miei romanzi. Spesso i personaggi di un libro, che sia di altri autori o che sia mio, li sento più vicini e più vivi di certe persone vere.
Sono cresciuta con il romanzo La Storia infinita di Ende, le poesie di Rimbaud, film come Labyrinth, Star Wars, Star Trek; mi sono innamorata di Terence Granchester di Candy Candy, del principe Alcor di Goldrake, nonché di Capitan Harlock e di svariati altri personaggi dei cartoni animati.
Potrei citare tutte le battute dei film cult degli anni Ottanta e Novanta. Ho le mie playlist sia per scrivere sia per leggere (e anche qui gli ’80 e i ’90 stravincono). Nel mio cuore sono una nerd! Ho quaderni e diari Smemoranda zeppi di scritti, perché nella mia giovinezza il computer c’era solo in film come Wargames.
Mentre aspettavo che il ragazzino che mi piaceva mi chiamasse sul telefono di casa sperando di afferrare la cornetta prima dei miei genitori, ho scritto moltissima roba! Mentre percorrevo a piedi un chilometro per trovare la prima cabina telefonica, col mio gettone in mano, per richiamare il suddetto ragazzino, ho immaginato molti intrecci. Ho pianto quando Morten Harket degli a-ha si è sposato e ho sublimato la cosa scrivendo poesie. Scrivo perché è il mio ossigeno! E leggo anche gli scontrini se non ho niente di meglio tra le mani in quel momento.
Nonostante questa malattia incurabile, sono riuscita a farmi una vita normale: ho preso una laurea in Lettere Moderne, un Master artistico, sono sposata, ho due bambine, ho lavorato per anni come insegnante di Lettere nella Scuola pubblica e da qualche tempo mi dedico ai miei libri, avendo seguito mio marito in giro per il mondo per il suo lavoro.
Nonostante aver scritto fantasy per anni, il primo romanzo pubblicato, Come la coda delle comete, è stato un new adult: ci voleva un po’ di stacco, ma i fantasy sono ancora lì e presto vedranno la luce.
Il marketing mi sfianca, invece recensire i libri altrui mi piace.
Quando inizio sono logorroica, ormai si sarà capito.
Lunga vita e prosperità!






INTRODUZIONE:

La Stars Saga nacque nel 2015, quando, dopo aver scritto una serie di romanzi fantasy (la maggior parte dei quali deve ancora vedere la pubblicazione), decisi di cimentarmi con un romance.
La parte romantica è sempre stata presente nei miei fantasy e, dopo aver scritto Come la coda delle comete, mi resi conto che era una componente molto vasta della mia creatività letteraria e continuai a darvi sfogo, al punto che adesso ho una bella serie di romanzi rosa pubblicati, mentre la pubblicazione dei miei amatissimi fantasy va a rilento (ma arriveranno tutti anche quelli).
Nel giro di un anno scarso scrissi l’intera serie, compreso lo spin-off Stella polare e la novella alternativa Starburst, in preda a un’enorme ispirazione.
La scrittura di una storia, per me, non è mai stata mettermi davanti a un foglio bianco e sforzarmi, no, per me è un’assoluta necessità per mettere nero su bianco tutto quello che mi assalta. La saga mi assaltò in piena regola! Il primo libro poteva essere autoconclusivo, i nodi dell’intreccio erano stati sciolti e l’immaginazione del lettore poteva immaginare il e vissero per sempre felici e contenti. Ma non andò così, sia perché iniziarono a contattarmi lettrici che chiedevano il seguito, sia perché i personaggi iniziarono a tormentarmi.
Non so come sia per gli altri scrittori ma per me è così, una parte di me è sempre immersa nelle mie storie, mentre conduco la mia vita quotidiana ne vivo un’altra, nel territorio della mia immaginazione e spesso do voce ai dialoghi, li provo, li sento sulla mia pelle; mio marito e le mie figlie lo sanno, non mi prendono per pazza, perlomeno, non più pazza degli altri artisti.
Ecco, Thorger, Lisa e Harald non volevano lasciarmi in pace, era troppo facile scrivere FINE, sappiamo che le fiabe sono tali perché non sono reali anche se possiedono un fondo di verità. La vita vera è diversa, l’amore non si può cristallizzare in un momento di perfezione, quella perfezione è effimera, non può durare un’esistenza intera, la vita è mutamento, per fermare quell’attimo bisogna ucciderlo, imprigionarlo come un insetto nella resina, immortalarlo come fece William Shakespeare con Romeo e Giulietta.
I personaggi iniziarono a mostrarmi come le cose potevano evolversi. Scelsi un preciso filone narrativo, improntato al mostrare come si potesse sopravvivere a un grave lutto, come due persone spezzate potessero riannodare i fili del loro sentimento.
So che Supernova fece infuriare molti lettori ma io sono convinta che l’essere umano, anche quello migliore, è imperfetto e che l’amore è l’unico sentimento che possa spazzare via ogni cosa, che possa far fare cose impossibili nel bene e nel male. E so che Pulsar spezzò molti cuori, spezzò anche il mio ma tenni fede al messaggio che volevo dare. Elevai Harald a un livello superiore e lasciai Lisa e Thorger a districarsi nel groviglio della vita terrena, a fare del proprio meglio con ciò che era rimasto, a rimboccarsi le maniche mentre iniziavano una storia nuova.
Stella polare venne fuori in pochissimo tempo, nonostante la mole: avevo bisogno di mostrare Harald come non l’avevo mostrato mai, visto che, a parte un capitolo finale in Pulsar, lui non aveva mai avuto voce in prima persona ma solo attraverso i dialoghi o le impressioni dei due protagonisti.
Non avevo iniziato con l’idea di scrivere di un triangolo d’amore ma ormai ho imparato che le storie mi portano dove vogliono. Harald era nato come naturale comprimario, qualcuno che doveva aggiungere pepe e seminare qualche dissapore, ma è cresciuto e ha preso un ruolo molto grande, tanto da spaccare in due il mio pubblico.
Come la coda delle comete era nato con Lisa e Thorger e portai avanti la serie con lo stesso finale, nonostante nel frattempo succedesse di tutto, per me la saga doveva chiudersi con loro due insieme.
Ho accettato di aver spaccato le lettrici, di aver delineato un personaggio secondario che invece ha riscosso l’empatia che doveva essere riservata al solo protagonista: una parte delle lettrici ha adorato Harald e detestato Thorger. Altre hanno parteggiato sempre e comunque per Thorger. Molte hanno amato Thorger ma si sono ugualmente affezionate ad Harald. Insomma, andando avanti con la storia fui consapevole che non avrei mai potuto mettere tutte d’accordo, non era possibile, l’amore vuole l’esclusiva, bisogna scegliere, non siamo in una società matriarcale in cui è socialmente accettato più di un marito.
Alla fine, molte lettrici mi chiesero un finale alternativo, per dare una fine diversa a Ra. Non riuscii a scriverlo, ero ancora troppo immersa in Pulsar e in Stella polare, nel destino di Harald così come l’avevo concepito. Scrissi Starburst, una novella alternativa che riprendeva Come la coda delle comete ma mostrava come le cose sarebbero potute andare se quella fatidica sera in discoteca Lisa avesse detto di sì alla proposta di Harald.
Ci sono voluti tre anni, per essere pronta a scriverlo e, una volta iniziato, Midnight Sun è venuto fuori in poco tempo.
Mi ha sempre affascinato il concetto che noi non abbiamo un unico destino, ossia, alcuni eventi ci devono capitare per forza perché la nostra anima deve imparare certe cose; ma i modi in cui possiamo apprendere sono molteplici. Basta cambiare un solo dettaglio perché tutto prenda un’altra direzione, se siete appassionati di Fantascienza saprete bene che i viaggi nel Tempo sono estremamente rischiosi, si può rischiare addirittura di cancellarsi dall’esistenza. Era inevitabile che questo finale alternativo fosse molto diverso da Pulsar: sono partita dalla fine di Supernova e ho riscritto completamente una nuova storia. Tutte le dinamiche del triangolo cambiano profondamente, così come i percorsi degli altri personaggi, non ci sono più cose immutabili da affrontare, non ci sono verità che non si possano cambiare, la vita alimenta la speranza e le molteplici possibilità laddove la morte porta via tutto a parte i ricordi. Ogni cosa è ancora in gioco.
Se avete amato profondamente Pulsar, leggete Midnight Sun senza pretese, come qualcosa in più. Se Pulsar vi ha fatto soffrire molto, forse questo romanzo riuscirà a farvi pensare all’intera saga in modo più luminoso. In ogni caso, credo che sia impossibile accontentare tutti i gusti dei lettori e, visto che io scrivo essenzialmente per me stessa, ho scritto la storia che piaceva a me, un percorso possibile dove molte cose sono mutate poiché non c’è niente di immutabile, tantomeno il cuore umano.
Ho pensato a lungo agli incastri di questo romanzo e ho deciso che non potevo scrivere una mezza misura, doveva andare tutto in una certa direzione, spero che alcune lettrici non me ne vorranno.
Per me, la serie resta quella originale, col suo messaggio, con le difficoltà dell’amore, con la morte che erompe terribile e spezza tutti gli equilibri, con la vita che deve andare avanti riannodandosi in altri modi.
Penso che Midnight Sun debba essere letto per ultimo, dopo aver anche elaborato lo spin-off e la novella alternativa. Se invece siete arrivati alla fine di Supernova e volete un finale più leggero, allora leggete questo, poi, magari, col tempo, potrete leggere il resto e considerare quella l’alternativa.
Quando ero ragazzina andavano molto in voga dei romanzetti da edicola in cui, in certi punti cruciali del racconto, il lettore poteva scegliere se proseguire con una linea narrativa o saltare a un’altra pagina e continuare in un diverso modo. Ecco, mi piace pensare di potervi dare questa alternativa, così che possiate ricordare la Stars Saga nel modo che preferirete.
Se siete ancora freschi di lettura, potete saltare la scheda dei personaggi e il breve riassunto dei primi tre libri riportato qui di seguito, altrimenti potrebbe esservi utile per immergervi nuovamente nella storia di Lisa, T e Ra.
Buona lettura!


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