mercoledì 14 aprile 2021

RECENSIONE "L'ORA OSCURA" di Daniele Tartaglia

 

Buon pomeriggio amici lettori!
Nuova pubblicazione firmata Ode Edizioni: 
"L’ora oscura" dell'autore Daniele Tartaglia.
S.I. lo ha letto in anteprima per noi.



Titolo: L’ora oscura 
Autore: Daniele Tartaglia 

Genere: Raccolta di racconti fantasy horror

Casa editrice: Ode Edizioni

Disponibile in ebook a € 2.99
E in formato cartaceo a € 12.99

Contatto Facebook: Daniele Tartaglia



TRAMA:

Nel crepuscolo che divide il sonno dalla veglia, l’autore presenta storie che hanno come filo conduttore l’irrealtà. Attraverso visioni demoniache, creature leggendarie e mostri nelle case, questi racconti prendono per mano il lettore trascinandolo nel delirio della coscienza. 
A metà strada fra il fantasy e l’horror, L’ora oscura racconta la paura, la pazzia, il sogno e la morte.


BREVE ESTRATTO: 

Sognavo di dormire.  
Supino, le gambe leggermente divaricate, assaporavo il rilassamento del sonno. La coppia di cuscini soffici dietro la nuca curvavano appena la mia schiena, accentuando il piacere del riposo.  
Quando apparve, non mi sembro poi tanto strano. A poco a poco, tuttavia, nella coscienza quasi annullata del sonno, misi a fuoco, con scarsa ma sufficiente chiarezza, l’occhio: grosso, rotondo, l’iride di un azzurro chiarissimo, quasi pallido. 
Mi guardava. Sospeso a mezzo metro dal mio corpo. Immobile.  
Non aveva palpebre, né ciglia. Era un globo oculare nudo, separato e indipendente da ogni corpo di cui avrebbe potuto far parte: tuttavia era vivo.



Tartaglia ha realizzato una raccolta di racconti che a volte sono puramente horror, a volte si mescolano al fantasy. Ritengo che sarebbe un bravo scrittore anche per quel genere, infatti non ha bisogno dei dettagli raccapriccianti che alle volte si leggono in questi brani, specie quelli a tema cannibalismo, gli vengono molto meglio immagini come questa:

Apparve un fiore di loto, dai cui petali aperti sporgeva la testa di un drago. Il ritmo dell’invocazione si intensificava, mentre il drago s’inchinava estraendo ali enormi dalla nebbia

Gli riesce bene la costruzione di misteri con soluzione sorprendente, come nel primo racconto, quello dei lupi, il più bello dopo “Occhi”. Qui il protagonista si autocommisera perché sta vivendo una guerra. Eppure nel momento in cui rischia di esser sbranato da un branco di lupi, che gli domandano ossessivamente se è bello il suo mondo, inizia a rendersi conto che in effetti il suo mondo era bello, nonostante tutto.
Occhi è un racconto puramente horror, ma originale e angoscioso.
Riporto le parole dell’autore che descrivono meglio tutta l’Opera, basterebbe questa citazione come recensione:

Benignità dell’incubo, un incubo lungo e terribile che confonda realtà con sogno fino a materializzarne gli effetti, mostrando, ai sensi traditi, sole, vento, mare e dolore inesistenti, ma così intensi da sembrare veri.

Consigliato naturalmente agli amanti dell'horror ma non solo.



Sono nato a Pietrasanta (Lucca) il 5 gennaio 1961. Dopo il liceo, laurea in Medicina Veterinaria, e successiva specializzazione in Clinica dei piccoli animali. Sposato con Lia (conosciuta sui banchi del liceo e anch’essa Veterinaria), ho due figli (Sara, nota blogger, e Filippo, agente immobiliare). Appassionato di lettura, trekking e astrofisica.
Morirò novantenne, mettendo a posto la cantina di casa mia 😔


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