domenica 11 luglio 2021

RECENSIONE "FRANCO SPIRITO" di Marco Ferreri

 

Buon pomeriggio amici lettori!
Recensione: "Franco Spirito" di Marco Ferreri, edito Aletti Editore. 
A cura di Dario Zizzo.



Autore: Marco Ferreri 
Genere: Narrativa, romanzo di formazione con ampie digressioni filosofiche e psicologiche.

Casa editriceAletti Editore

Disponibile in ebook a € 3,99
e in formato cartaceo a € 13,30

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In quale luogo interiore dimora l’identità degli esseri umani? È ciò che si domanda il giovanissimo aspirante scrittore Franco Spirito quando realizza che il primo tentativo di esprimere e sostenere la sua essenza attraverso la scrittura si risolve in un fallimento. Calandosi prima nei panni del freddo King, poi in quelli dell’instabile Luca Giovine, rifiuta ogni verità predeterminata e si getta nell’autoanalisi delle sue forti passioni. Il labirintico sentiero di crescita viene flebilmente scandito dal lume di alcune lettere rivolte alle persone verso cui si sente intimamente legato nel corso degli anni, finché un assurdo innamoramento lo porta a sfidare aspettative disattese, rinunce, reazioni, sensi di colpa, solitudine, abbandono, rabbia, paura e tormento che dimorano in lui, al fine ritrovare la capacità di percepire se stesso, la sua verità, l’amore, l’umanità e l’Universo senza il filtro degli attaccamenti emotivi e razionali delle due maschere. 

King stava vivendo un’immensa serie di momenti spiritualmente nuovi e strani quando, nel corso dell’ultimo anno scolastico, concepì questa lettera. Non era e non è tuttora in grado di ricordare il momento esatto in cui la scrisse, così come non riusciva a rievocare chiaramente moltissimi altri momenti della sua esistenza. 

Così l’autore, Marco Ferreri, descrive il protagonista, Franco Spirito (che dà il nome allo stesso romanzo), contrapponendolo all’amata Sofia, a cui lui scrive una lettera, che invece del passato ricorda quasi tutto.
Il personaggio principale invia diverse missive a persone che hanno avuto un importante ruolo nella sua vita, firmate con diversi nomi, a cui corrispondono due personalità: la prima è quella del riflessivo King, soprannome che deriva dal famoso scrittore Stephen - questo mestiere è un sogno adolescenziale del protagonista, sulla cui realizzazione però progressivamente inizia a nutrire delle riserve, vedendo la sua Opera come un’agglutinazione di materiali presi qua e là, da fumetti, videogiochi, film, libri e stereotipi… 

Non era in grado di scrivere nulla di suo. Non aveva talento. La sua massima aspirazione era divenire una voce, ma cos’aveva da dire se non qualcosa già detto da altri? Che cos’era una voce senza argomenti? Che cos’era un autore nato dall’agglomerato di pensieri altrui?

… cosa che gli fa paventare di essere vittima di una sorta di dittatura culturale esercitata dalla società, però lui vuole reagire e iniziare a pensare in maniera autonoma -; la seconda personalità appartiene a Luca Giovine, “incendiario e determinato”, di cui abbiamo una lettera a un certo Luca con cui dice di aver avuto una liaison, anche se alla fine non si capisce se si tratti di se stesso, quindi il frutto di una sorta di fantasia narcisistica 
Al di sopra di Luca Giovine e King, che sono agli antipodi, c’è la personalità di Franco Spirito, un mediatore. Le vicende narrate in questo romanzo di formazione, dove si parla del protagonista nel periodo che va dai diciannove ai venticinque anni, si svolgono tra Torino, Londra e Firenze, tra il 2010 e il 2020. È un lavoro ambizioso, quello di Marco Ferreri, intimista, in cui si viviseziona la psiche. 
Consigliato agli amanti di questo genere letterario. 


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