mercoledì 20 ottobre 2021

RECENSIONE "POLVERE DI RUGIADA" di Patrizia Ines Roggero

 

Recensione: "Polvere di rugiada" dell'autrice Patrizia Ines Roggero, secondo volume della serie "Shelley Saga". A cura di Daniela Colaiacomo.



Autore: Patrizia Ines Roggero

Serie: Shelley Saga Vol.2

Genere: Romance storico

Disponibile in ebook a € 2,99
E in formato cartaceo a € 15,50

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Fuggire lontano per rimettere insieme i cocci di un cuore infranto, è questo che fa Steve Shelley nel raggiungere San Francisco con un bagaglio pesante di emozioni. Sarà la bella e sensuale Rocío a cancellare il passato dando vita a un presente che cela insidie pericolose...
Passione, sentimento e inganni attraverso le strade malfamate della Barbary Coast in California, fino alle praterie sconfinate del Wyoming. 
Una storia che ci riporta tra i cowboy della Paradise Valley, in un Montana dall’autentico sapore western. 



Ancora una volta Patrizia Ines Roggero dimostra la sua conoscenza della storia americana del diciottesimo secolo e lo fa con maestria descrivendo in modo molto efficace le ambientazioni del racconto che costruisce.
Dal Montana alla California con Steve Shelley protagonista di questa grande avventura iniziata in Paradise Valley: Shelley Saga vol. 1 - libro che, pur non essendo necessario ai fini della comprensione di Polvere di rugiada, sono sicura valga la pena di leggere -, ecco un nuovo inizio.

Immenso, lucente, inquieto. Eccolo, davanti ai suoi occhi, il mare.
Dal ponte della nave, l’oceano appariva in tutta la sua magnificenza.

Imbarcarsi per San Francisco era stato un impulso al quale non aveva saputo resistere, spinto dal bisogno di conoscere cosa ci fosse oltre le Montagne Rocciose e mettere la distanza maggiore tra sé e il dolore lasciato nella Paradise Valley.

Steve ha lasciato i luoghi natii desideroso di dimenticare la donna che voleva sposare ma che l'ha abbandonato per un altro, e non un altro qualsiasi, troppe rivelazioni e verità inattese l'hanno spinto ad allontanarsi da casa. L'approdo in California, a San Francisco, l'impatto con La Barbary Coast, scuotono il suo mondo già di per sé fortemente inquieto.

I bordelli parevano più tristi nella vastità della città, tra il grigio delle strade, l’odore di urina e i muri intrisi di salsedine.
Era tutto diverso ed estraneo per lui, una scoperta a ogni passo che compiva e si sentì minuscolo tra quelle vie che sarebbero diventate la sua nuova casa.

L'incontro con Rocío, bella e intrigante locandiera, costringe Steve ad affrontare i suoi sentimenti e andare oltre il dolore del passato; ma la sua Rugiada è sposata, per di più con un pessimo soggetto a capo di un gruppo di amici complici in misfatti di ogni genere. 
Già nel Prologo la Roggero descrive lo shangaiing - l'arruolamento forzato attuato per profitto da bande criminali - fornendo le premesse degli aspetti più crudi della vita portuale, il degrado di un ambiente malsano, le case di piacere dove il sesso non è l'unico svago; il Sailor’s Inn di Vincent Irving, per merito di Rocío, la moglie che lo gestisce con cura, si distingue per la pulizia e l'ottima cucina, ma le aspirazioni della giovane, il desiderio di migliorarsi, si scontrano con il disinteresse e la mentalità criminale di Vincent, il ragazzo che ha sposato per amore è diventato un uomo crudele che la tradisce impunemente.
Nell'istante in cui Steve e Rocío si conoscono, tra i due scorre immediata l'attrazione e la stima che si instaura a poco a poco tra loro spinge Rocío ad affrontare sentimenti e passioni sopite nel tempo, mentre Steve riprende il controllo della propria vita.

Rocío era l’appiglio al quale aggrapparsi per tornare in vetta, una luce nella nebbia dei sentimenti.

Il libro narra l'evolversi del rapporto tra i due protagonisti principali, il loro drammatico vissuto, le delusioni che la vita ha loro inflitto, la capacità di andare avanti anche quando tutto sembra essere sfavorevole, ma, soprattutto, racconta i tormenti di Steve, le interazioni familiari che hanno portato tanto dolore e la fuga da casa.

Si era comportato da vigliacco.
Pensò a sua madre, alla vita meschina condotta accanto a Eric e al motivo che aveva portato a quell’esecuzione, eppure una parte di lui non riusciva a trovare giusta tale fine. Lo immaginò nell’attimo in cui la corda gli aveva sfiorato il collo, serio e arrogante, era certo che avesse affrontato la morte a muso duro, così come aveva affrontato la vita. Qualcosa di simile al pianto punse gli occhi, quando lo immaginò penzolare dal cappio, quasi gli parve di udire il suono della botola che si apriva, ma ricacciò indietro lacrime e dolore. Restò solo un brivido a scuoterlo dentro.

Sia Rocío che Steve sono personaggi dal carattere forte e deciso, positivi e aperti ai sentimenti, anche se le circostanze sembrano del tutto sfavorevoli, il loro cuore, rimasto puro a dispetto degli eventi, dà loro la forza di cui hanno bisogno.

Si sarebbe rialzato con le proprie forze, affrontando i demoni che volevano annientarlo. Era un uomo dell’Ovest, abituato a cadere e rialzarsi, ci sarebbe riuscito anche questa volta.

Se da una parte emerge la generosità di Rocío, la sua determinazione a proteggere Steve, di contro, è il bellissimo cowboy a manifestare apertamente i suoi sentimenti, la vulnerabilità di fronte all'inaspettato: troppe persone, di forza e contro la sua volontà, interferiscono nella sua vita, causando grande sofferenza.
Attorno a loro, protagonisti assoluti, ruotano tanti personaggi - alcuni già presenti nella prima parte della Shelley Saga -, tutti con una precisa collocazione nel contesto in cui si svolgono i drammatici eventi che caratterizzano la storia; al di là delle interazioni familiari - sia positive che deleterie -, tra shangaiing, corruzione, crudeltà, omicidi e furti di bestiame, uomini violenti e senza scrupoli tramano nell'ombra.
Personalmente ho molto amato Steve, la determinazione e l'onestà che lo caratterizzano, la sua capacità di aprirsi senza remore all'amore, e, pur non condividendo la scelta del silenzio, ho apprezzato Rocío, tanto bella quanto intelligente e generosa, decisa a rinunciare a sé stessa pur di proteggere l'uomo che ama.
Nel raccontare, in terza persona, le vicende dei suoi protagonisti, Patrizia Ines Roggero presenta un interessante scorcio dell'epoca, fornendo validi indizi di storia - ne è un esempio La Wyoming Stock Growers Association e il loro dannato Maverick Act - e trascinando il lettore in una lettura appassionata che coinvolge totalmente.
Il libro mi è piaciuto molto, Patrizia Ines Roggero scrive bene e sa suscitare empatia, lo consiglio vivamente agli appassionati del genere, ma anche a coloro che vi si approcciano per la prima volta perché, al di là dell'ambientazione e del periodo storico in cui si svolge, è l'amore il vero protagonista.
In ultimo, rivolgo un particolare apprezzamento al Glossario del libro, un valido aiuto alla comprensione del testo.


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