mercoledì 24 novembre 2021

RECENSIONE "ROSA COME IL NATALE" di Priscilla Potter

 

Buongiorno follower!
Vi segnalo "Rosa come il Natale" dell'autrice Priscilla Potter.
Franca Poli lo ha letto per noi.




Autore: Priscilla Potter

Genere: Romance natalizio - Chicklit
Autoconclusivo (forse…)

Disponibile in ebook a € 2,69
E in formato cartaceo a € 5,20

Contatti autore: Facebook - Instagram 



TRAMA:

Samantha Logan vive nel Maine e fa l’antiquaria. Ha ventotto anni, un passato non facilissimo, una sorella minore, un caratteraccio e tanta ironia. L’amore non è nei suoi piani. Tuttavia, tra gag e situazioni esilaranti, si prepara al Natale. Riuscirà l’affascinante Brad a vincere le sue resistenze e a battere la concorrenza?


BREVE ESTRATTO:

La mia strategia di difesa è chiara, anzi chiarissima: profilo basso, abbigliamento poco o per nulla appariscente, gambe coperte, trucco leggerissimo, aria dimessa. 
Chissà se tutti questi accorgimenti basteranno a tenere a freno l’esuberanza e le mani di Alec. Ha cinque anni più di me, e ci conosciamo da sempre. 
Lo evito come la morte – o almeno come un dolore mestruale- da quando a sedici anni, a una festa, tentò più di una volta di infilarmi le mani sotto i vestiti, dentro le mutande, soprattutto dopo un paio di bicchieri. Allora io lo schiaffeggiai e lui si bloccò.
Anche altre ragazze hanno vissuto la stessa esperienza, e Alec a Portland si è costruito una solida fama di maniaco sessuale.
Non è un uomo temibile o violento. Lo si ferma senza eccessive difficoltà. Non è neanche brutto, in verità. È abbastanza alto, rossiccio, ha lineamenti regolari. 
Ma da quando è andato a vivere in California, le ragazze del Maine hanno tirato un sospiro di sollievo.
Sono pronta a ogni evenienza difensiva: tanto per iniziare ho scelto un body, che rende più difficile una palpazione a vivo del sedere. Poi un maglione giallo ocra XL, un paio di jeans larghi, che senza il cinturone mi cadono giù. Il cinturone è fondamentale: una sorta di moderna cintura di castità. Una camicia di lana a quadri gialli e neri e gli stivali con un minaccioso sperone completano la mia splendida mise da appuntamento sexy. Il maglione e la camicia li ho scovati nel baule dei vestiti che mio fratello ha lasciato qui, quando è partito per Hong Kong. Fanno una puzza di chiuso assolutamente nauseabonda.
Mi dò un’occhiata allo specchio: il look è perfetto. Chissà che direbbe Mark, penso.
Mi scatto un selfie a figura intera e glielo invio, aggiungendo “peccato non poterti inoltrare anche la puzza di naftalina.”
Lui rispose subito: “Cambiati, scema! Non puoi uscire conciata così. E’ oltraggio al buon gusto!”
Trovare le mie forme sotto quegli abiti sarà impossibile. Poi, c’è anche quell’insopportabile puzza di naftalina a completare quel quadro sconfortante.
«Come sei…naturale» dichiara Alec, sbalordito, non trovando i termini giusti, quando vado ad aprirgli la porta. «Sei pronta?»
Ignoro le risatine di Celia e delle sue amiche, sprofondate sul mio divano con la mia tv accesa.
«Certo!»
Usciamo, chiudendoci la porta alle spalle.
«Ho prenotato da Compton» annuncia lui.
Bene, addirittura fuori città, penso io. Mi toccherà almeno un quarto d’ora in auto con lui. 
«Come sei…western» disse lui, deluso, sbirciandomi per trovare qualche centimetro di pelle scoperta. «Somigli a un’ape. Sei un’ape western.»
E allunga una mano, andando a posarla sulla mia coscia copertissima; gliela sposto senza troppi complimenti. 
Ma quanto puzzano i miei vestiti? Dallo scollo del maglione sale un fetore che quasi mi soffoca! Comunque, vuoi per la naftalina, vuoi per una strana alchimia dei miei ormoni, mi sale la ridarella.
«Con questi vestiti mi ricordi tuo fratello George. Come sta il vecchio George?»
A questa frase, non riesco più a trattenermi. Rido a crepapelle. 
Alec dapprima mi guarda stupito, poi comincia a ridere anche lui, senza capire il perché.
«George sta benissimo. Vive a Hong Kong. Ha sposato una cinese» rispondo, senza smettere di ridere..
«Ha fatto benissimo. Dicono che le donne asiatiche a letto siano dei fenomeni!»
«E tu perché non te ne trovi una, invece di chiedere di uscire a una come me, che indossa i vestiti smessi del fratello?»
Finalmente capisce e comincia a ridere a crepapelle anche lui. Quando arriviamo al ristorante, siamo paonazzi. Io, anche per il fetore insopportabile e forse tossico della naftalina, mi sento stordita.
La serata si svolge in modo diametralmente opposto rispetto ai piani di Alec.





Una divertente novella natalizia che si legge velocemente, senza tanti patemi d'animo e sorprese. L'unica sorpresa per la nostra protagonista avviene proprio nelle ultime righe prima della parola fine. Con questo non voglio dire che è un finale aperto, anzi, però potrebbe dare l'input all'autrice per scrivere un altro libro.
Samantha Logan è una ventottenne che vive nel Maine. Di professione fa l'antiquaria e gestisce assieme all'amica Patricia un negozio di antiquariato. Inoltre, da quanto è morta la madre otto anni prima, è la tutrice legale della sorella sedicenne Celia, una ragazzina che in passato ha avuto dei problemi psicologici e depressivi. Ha un caratteraccio, ma anche tanta ironia, ed è circondata da amiche e amici sinceri. In particolare Mark, l'amico d'infanzia che lei ha sempre difeso dai bulletti che lo prendevano in giro per il suo orientamento sessuale. Per quanto riguarda l'amore, beh quello da alcuni anni non è nei suoi piani. Ma sarà proprio così oppure la nostra Sam dovrà ricredersi? Di certo l'arrivo in città di Brad Connors, assieme a due colleghi, non lascia la ragazza indifferente. Diciamo che ne è attratta visto che il tipo è piuttosto affascinate, anche se i loro primi incontri sono stati all'insegna dello scontro. Mi riferisco ad un'asta a cui hanno partecipato entrambi e che ha visto vincitrice Sam... ma a quale prezzo!! 
E degli incidenti che la coinvolgono ne vogliamo parlare? Certo che no, altrimenti farei troppo spoiler, ma posso dire che ci si imbatte in siparietti spassosi che mi hanno fatto ridere mentre li leggevo.
Ho trovato questo libro divertente e ironico. La trama coinvolge il lettore e lo sospinge verso la fine senza diventare noioso. La scrittura risulta fluida e accurata, mentre i dialoghi o per meglio dire i battibecchi tra Samantha e gli altri protagonisti sono veloci, frizzanti e il più delle volte spassosi. La storia è narrata con il pov di Sam. I personaggi risultano ben strutturati e la loro caratterizzazione esauriente sia per quanto riguarda le loro caratteristiche fisiche che psicologiche.
Devo dire che mi sono piaciuti tutti, non mi è risultato difficile entrare in empatia con loro. Da Samantha a sua sorella Celia, alle amiche e amici, da Brad Connors alla sua dolce figlioletta Mandy. Quello che si è creato tra Sam e i suoi amici è un legame molto stretto: si prendono in giro, magari possono anche bisticciare, ma se uno di loro ha bisogno gli altri si fanno in quattro per aiutarlo. E la nostra protagonista ne sa qualcosa quando è vittima di una serie di incidenti e situazioni a volte imbarazzanti, ma, come dicevo, esilaranti. 
C’è anche un personaggio “fantasma” che aleggia per buona parte del libro e che appare alla fine, in qualche modo come sorpresa di Natale. Spero che l'autrice abbia in programma di dare un seguito a questa storia e dare un volto a questa figura che aleggia intorno a Sam.
Anche i luoghi dove l'autrice ha ambientato la novella sono descritti in modo dettagliato. Si riesce a percepire l'atmosfera natalizia con la neve che scende e ricopre le barche ormeggiate al porto, il negozio di antiquariato con al suo interno della cianfrusaglia, come la considera Samantha, ma anche dei prezzi pregiati e da collezione, ad esempio le bambole di porcellana, le sfere con la neve che scende se le capovolgi...
Se siete alla ricerca di una lettura che vi faccia rilassare, sorridere e dimenticare i problemi almeno per un paio d'ore, allora questo libro fa al caso vostro.


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