martedì 3 maggio 2022

RECENSIONE "IL CANTO DELLE SPIGHE DI GRANO" di Francesca Redolfi

 

Franca Poli ha letto per noi "Il canto delle spighe di grano
dell'autrice Francesca Redolfi. 



Autore: Francesca Redolfi

Genere: Narrativa contemporanea

Disponibile in ebook a € 3,99 

E in formato cartaceo a € 14,25

Contatti autore: Facebook - Instagram 



TRAMA:

Mi davi sicurezza e presenza. Mi davi ogni cosa, e non lo sapevi nemmeno.
Astrid ha una promessa da mantenere. L’ha fatta a suo nonno prima che morisse: le chiese di portarlo in un viaggio, lo stesso che lui compì negli anni Settanta - il più bello della sua vita, diceva. E così, in un giorno d'inizio estate, partirà con gli amici d’infanzia seguendo le indicazioni di un misterioso e poetico diario.

Ma non sarà un viaggio facile per Astrid, che si troverà ad affrontare ricordi bui del passato, e soprattutto un amore che trova le sue origini nelle pieghe più tenere della sua infanzia, e che alla vista di Alex minaccia di travolgere ancora una volta la sua vita.

Perché Astrid custodisce un segreto che nessuno conosce… nessuno tranne Alex. L’unico che sa cosa è accaduto quella notte di tanti anni prima, quando Astrid ha assistito a un evento sconvolgente, che l'ha costretta a separarsi da lui e da tutto ciò a cui teneva. Lui che di certo ora la odia per ciò che Astrid ha fatto anni prima… o forse no?

Astrid potrà capire cosa si nasconde dietro lo sguardo duro e enigmatico di Alex solo portando a compimento la sua promessa, e seguendo senza saperlo le tracce di un altro segreto, ben più antico e taciuto, nascosto nella copertina di un diario che parla d'amore e di vita, ma anche di misteri mai rivelati. 



Siamo solo sei ragazzi che ridono, che vogliono vivere, e che non sanno che cosa siano il dolore e l’amarezza, o forse fingono di non saperlo. E non sanno fare altro che respirare la vita e guadagnare momenti e bellezza, istanti e possibilità, e andare avanti sentendo sulla pelle la voglia di farlo. Un altro passo. Un altro ancora. Prendere il domani per mano, e andare ovunque ci conduca. E sapere che possiamo fare, essere ciò che vogliamo. Che possiamo immaginarci come ci pare, nel nostro domani. Che la vita un giorno ci potrà sbaragliare come palline in un flipper, ma noi ora ci teniamo per mano, ancora. E sappiamo ancora, lo sappiamo fortissimo, come ieri, come oggi, cosa voglia dire amicizia.

Inizio la recensione al bellissimo libro di Francesca Redolfi con questa frase che, a mio avviso, è l'essenza di tutta la storia. Una storia fatta di amicizia, quella vera che dura per tutta la vita, che continua nonostante la lontananza e le avversità della vita. Sei ragazzi, tre maggiorenni e tre minorenni che intraprendono un lungo viaggio per onorare una promessa fatta al nonno di due di loro poco prima della sua morte. Per questi giovani si tratterà di un cammino non facile vista la loro età, con ostacoli da superare e decisioni da prendere. Soprattutto per Astrid che ha un conto in sospeso con se stessa, la sua famiglia e i suoi amici, in particolare Alex e Andres. Un senso di colpa forte e potente che gravita sulla sua testa come una spada di Damocle. Un'Ombra scura e minacciosa, così almeno crede, che la segue ormai da tanti anni e la spaventa. Alla fine dell'avventura scoprirà che non è mai stata una minaccia per lei, bensì un'Ombra protettrice che le farà far pace con la coscienza e con il cuore.
Questo viaggio il lettore lo farà assieme a Astrid (che sarà la voce narrante), suo fratello Ettore e i loro amici di sempre Alex, Andres con la sua cagnolona Lena, e Lea. A loro, strada facendo, si unirà anche Celeste.
In loro compagnia attraverseremo l'Italia: da Milano arriveremo a Santa Maria di Leuca, in Puglia, dove i due mari si incontrano e dove nonno Alfredo ha chiesto ai nipoti di spargere le sue ceneri. Per arrivare a destinazione dovranno seguire un percorso descritto nel diario che Alfredo ha lasciato in eredità a Astrid.
I ragazzi ripercorreranno lo stesso itinerario fatto tanti anni prima da tre amici, Alfredo, Oliviero e una terza persona a cui solo verso la fine del viaggio i ragazzi sapranno dare un nome.
Durante quel lungo viaggio i cinque amici si fermeranno nei luoghi frequentati dal nonno, e incontreranno persone che lo avevano conosciuto. Faranno la conoscenza di Celeste, una ragazza un po' particolare che viaggia in solitaria e che per muoversi si avvale di una roulotte piuttosto naif trainata da una Cadillac rosa.
Come ho detto, questa storia è basata soprattutto sull'amicizia e sull'amore che i nipoti e i loro amici provano per nonno Alfredo. Nel corso di questa avventura però assisteremo anche alla nascita di nuovi amori, si formeranno delle coppie tra i ragazzi.
Ho amato i protagonisti di questo romanzo. Sono entrata in empatia con loro immediatamente. Sono giovani, ma nella loro vita hanno già conosciuto il dolore e la perdita di persone care. Mi sono affezionata anche a nonno Alfredo. Sembrava il settimo componente di quella squadra. La sua presenza si sentiva, era assieme ai ragazzi, viaggiava con loro... e non solo metaforicamente parlando. Nel leggere stralci del suo diario mi sono commossa. Molto bello il racconto, sempre tratto dal diario, che la nipote leggerà agli amici. Mi sono piaciute anche Maria, la locandiera, e Altagracia, la quasi centenaria maga messicana. L'unica persona con cui non sono riuscita a legare è la madre di Astrid e Ettore. Anche se alla fine si ravvede, l'ho trovata fredda, algida, dedita solo alla carriera di avvocato.
Ho apprezzato il fatto che l'autrice abbia iniziato ogni capitolo con il nome di una pianta o erba e ne abbia spiegato il significato.
Ho trovato le caratteristiche dei protagonisti ben delineate, così come lo sono quelle delle altre persone che ruotano attorno a loro. L'autrice ha creato dei personaggi che riescono a catalizzare il lettore, a coinvolgerlo. Si ha la sensazione di vederli e toccarli. Di ciascuno di loro ne ha evidenziato i pregi e i difetti, li ha descritti in modo che sembrano persone reali. Giovani che puoi incontrare tutti i giorni. Non sono perfetti, hanno cicatrici ben visibili e problemi di comunicazione, ma nella loro imperfezione sono perfetti.
I luoghi frequentati dai ragazzi sono descritti in modo dettagliato: la locanda in riva al fiume Po, il lago in Umbria dove fanno la conoscenza di Celeste, la sagra paesana in un non meglio precisato paesino umbro, le dune di sabbia e il mare. Sembra di essere assieme a loro quando fanno il bagno nel lago, oppure in mare, mentre tentano di scalare il palo della cuccagna o ballano il sirtaki assieme alla maga messicana.
La scrittura accurata, la trama originale e ben delineata, i dialoghi veloci e frizzanti rendono la lettura piacevole e scorrevole.
Complimenti a Francesca Redolfi per aver scritto una storia dove l'amicizia e l'amore nelle sue diverse sfumature sono la colonna portante di tutto il romanzo. Una storia emozionante, a tratti divertente, che riesce a fare breccia nel cuore del lettore.
Libro decisamente consigliato da parte mia.


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