sabato 7 maggio 2022

RECENSIONE "IN MILLE PAROLE" di AA. VV.

 

A cura di Laura Altamura.




Autori: Vari

Genere: Raccolta di racconti di genere vari

Disponibile in ebook a € 2,99

**L’intero ricavato della vendita andrà 
all’associazione Fondazione per leggere.



TRAMA:

"In mille parole" è un progetto nato nell’ottobre 2019, quando, per gioco e per divertimento, il team del blog letterario Vuoi conoscere un casino?, guidato dalla fondatrice Alex, ha dato il via a un’iniziativa per stimolare la scrittura creativa, in collaborazione con Simona de Il Mondo di SimiS e Francesca di Libri, libretti, libracci. Si trattava di un concorso letterario mensile per autori che volevano mettersi alla prova con temi e modalità scelti di volta in volta dai giudici, ovvero Alex, Simona e Francesca.
Una sfida, un gioco creativo che ha portato gli autori partecipanti a cimentarsi con ogni genere di racconto, dai più allegri e spensierati a quelli impegnati, dalle mille parole di limite per ogni racconto alle 100 di un’edizione speciale, un po’ pigra, per poi tornare a mille con le tematiche più curiose e nostalgiche.
Un progetto che insomma ha dato il via a una catena di relazioni, collaborazioni e amicizie che hanno permesso ai partecipanti di migliorare nella loro scrittura, di confrontarsi con altri autori, di accettare critiche e complimenti con lo stesso entusiasmo e di provare ancora e ancora a creare, inventare e fantasticare.
Un progetto che è arrivato a novembre 2020 alla sua dodicesima edizione e, con ben 3 racconti vincitori per ogni edizione, si è rivelato il punto di partenza per creare questo libro.
Un’antologia, una raccolta di racconti capace di accompagnare il lettore nell’arco di un intero anno, per tematiche ed emozioni che rispondono al mood del periodo. Caratteri che seguono le stagioni, i ricordi che ogni mese e ogni tema portano con sé.
Un’opera dunque per ridere, divertirsi, ma anche lasciar sfuggire una lacrima, sentire il cuore in pezzi, lo stomaco in subbuglio, per poi concludere la lettura con un sorriso.
Un sorriso che Alex, Simona e Francesca, curatrici della raccolta, hanno pensato di regalare al prossimo, devolvendo l’intero ricavato della vendita all’associazione Fondazione per leggere, in accordo con gli autori dei 36 racconti che compongono l’antologia.

In mille parole è una raccolta di racconti realizzata da autori vari e come tale presenta una scelta molto variegata di stili e contenuti.
Ciò la rende molto fruibile e fa sì che incontri il gusto di una platea di lettori vari.
Si tratta di un progetto nato nel 2019, quando il team del blog letterario Vuoi conoscere un casino ha lanciato un contest per stimolare la scrittura creativa e ha avuto un’eccellente risposta da parte di autori desiderosi di mettersi alla prova.
Perché, in fondo, la scrittura è anche questo, ossia leggere e confrontarsi per crescere in un’attività che è in continuo movimento e permeata da idee fluttuanti.
Siccome il concorso si badava ogni volta su dei temi diversi che venivano accuratamente selezionati, l’antologia presenta tre opere per ogni argomento, saltando così da racconti di narrativa, al fantasy, all’horror e via dicendo.
L’abilità degli scrittori di racconti brevi sta nella capacità di sintesi e di intessere in poche cartelle una storia che, oltre ad avere un senso compiuto, sia capace di trasmettere sensazione e messaggi, innescando riflessioni nel lettore.
E, in questa raccolta, di messaggi, ce ne sono parecchi.
La violenza in famiglia ad esempio, è uno dei temi a cui vorrei dedicare una breve analisi, soprattutto dopo due anni di pandemia che, costringendoci in casa a periodi alterni, in molti casi hanno esacerbato pregressi scenari di brutalità o miseria morale fra le pareti domestiche.
Ne Il palazzo abbattuto è tratteggiata con la possibilità di riscatto, con un lieto fine non sdolcinato e buonista, ma con la luce di un incoraggiamento: dai peggiori tunnel, a volte, si può uscire.
L’ho trovato di grande impatto emotivo: una notizia su un quotidiano richiama alla mente della protagonista una nuvola di ricordi ormai assopiti ma pur sempre presenti, a causa dei segni che hanno lasciato.
Non sempre però le situazioni finiscono bene, come dimostra la storia di Giusy, che è, purtroppo, la storia di molte famiglie.
Altra tematica è il Natale con riflessioni o doni insperati, a dimostrazione che non bisogna mai smettere di credere in qualcosa di magico che illumini i nostri cuori.
Non mancano momenti horror, come in Quattro minuti o l’Incontro sbagliato.
L’amore è il leit motiv della sezione San Valentino, mentre un retrogusto di profonda asprezza affiora in bocca assaporando le pagine di altre storie, come, fra le varie, La neve precoce o l'Amnesia. Quest'ultimo racconto, in particolare, getta un faro su come le macchinazioni e la perfidia possano degenerare e di un amaro sorriso resta solo l’amaro mentre il sorriso scompare dalle labbra.
In generale, devo riconoscere che è molto piacevole osservare come una stessa tematica venga declinata in maniera diversa a seconda del punto di vista dell'autore.
I racconti hanno tutti più o meno la stessa lunghezza e ciò genera un effetto molto ordinato e regolare.
Originale la parte dedicata agli acrostici, così in Una società analfabeta che conta le lettere che compongono le parole Abbecedario e Pallottoliere sono l'incipit di una considerazione.
Davvero tante piccole chicche in questa raccolta, complimenti agli autori e agli editor, anche per la scelta di devolvere il ricavato all’Associazione Fondazione per leggere.
Buona lettura!


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