mercoledì 29 marzo 2023

RECENSIONE "COME L'ALBA E IL TRAMONTO" di Francesca Erriu Di Tucci

 

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Recensione: "Come l'alba e il tramonto" di Francesca Erriu Di Tucci, 
edito Brè Edizioni. A cura di Dario Zizzo.



Autore: Francesca Erriu Di Tucci

Genere: Narrativa

Casa editrice: Brè Edizioni

Disponibile in ebook a € 2,99
E in formato cartaceo a € 13,30

Contatti autore: Facebook 



TRAMA:

Vin e Tom: due ragazzi adolescenti che si incontrano per caso e, da quel momento, incrociano le loro esistenze. Ragazzi problematici, soli, che sono costretti a piegarsi alle regole di una vita che non hanno scelto. E la loro solitudine fa da collante, li fonde in un’amicizia messa a dura prova dalle difficoltà. Tom deve combattere contro un mostro: André, uomo senza scrupoli che lo usa per arrivare al potere e ai soldi. Vin si ritrova in un mondo sconosciuto, dove deve imparare a muoversi e a crescere scansando i pericoli e le tentazioni. Eppure, quando i ragazzi si ritrovano, la loro unione si fortifica, fino ad arrivare a un epilogo denso di emozioni e coinvolgimento. Un percorso di due amici, due mani che si intrecciano per non lasciarsi più. Due corpi uniti che niente e nessuno riuscirà a separare… nonostante tutto. 



Ho letto Come l'alba e il tramonto di Francesca Erriu di Tucci, una riedizione riveduta di "Come il giorno e la notte" pubblicato con un'altra casa editrice. Ambientato negli anni Ottanta, ha come protagonisti Vin e Tom, due ragazzi che sono "Come l'alba e il tramonto". Fragile il primo, rassicurato dalle formule matematiche, in cerca di certezze:

Lui invece era attento e previdente. E anche preciso, a detta degli operatori che compilavano le schede sul suo 'caso'. Era vero. A lui piaceva la precisione, in particolare nei numeri: matematica e geometria. I teoremi, tutto ciò che metteva dei paletti. L'infinito invece gli creava qualche difficoltà: odiava quell'otto capovolto, preferiva il 'Pi greco', una costante matematica, cioè un numero che ha un valore definito esattamente. 

Tom è invece irascibile e sicuro di sé, anche se sotto quest'armatura presta il fianco alle offese della vita. Così lontani ma anche così vicini, la loro amicizia diventerà un laccio talmente stretto da far male, un'amicizia a prima vista. Abbandoneranno la Casa famiglia in cui stavano, per andare a vivere con altri ragazzi vendendo la roba di André, altro personaggio ben riuscito, figura imponente, originale, amante dell’arte (di Oscar Wilde in particolare), un gigante dai piedi d’argilla, vittima delle sue debolezze. Ci sarà anche l'iniziazione all'amore nell'adolescenza che brucia. Un grande freddo, come un vento gelido attraversa quest'opera, quel freddo che gela Vin e Nina, una ragazza di questa nuova comunità, un freddo feroce, quello che si era portato via Giulio, alla Casa famiglia, che aveva i genitori in carcere, un freddo che però non riesce a vincere la dolcezza che, nonostante tutto, questa umanità riesce a esprimere, come quando Vin posa in acqua una barchetta e dice a Nina di esprimere un desiderio.
Con una prosa cristallina, perfetta, senza fronzoli, la scrittrice ci porta all'inferno, ci regala una di quelle storie che rimangono impresse come un tatuaggio indelebile, su cui stanno scritti i nomi di Vin e Tom.


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