sabato 25 agosto 2018

RECENSIONE "LA RAGAZZA DI KOROS" di Nadia Toffanello



Buon sabato pomeriggio amici lettori!
Mary Rotnan ha letto "La ragazza di Koros" dell'autrice Nadia Toffanello, edito Le Mezzelane. 




Titolo: La ragazza di Koros
Autore: Nadia Toffanello
Genere: Romance

Casa editrice: Le Mezzelane

Disponibile in ebook a € 4,99
e in formato cartaceo a € 12,90

Sito autore: Nadia E Le Sue Storie  





TRAMA:


Azzurra ha trent'anni e si è appena trasferita in una piccola isoletta della Grecia per vivere con da Delia, la sua migliore amica di quando era bambina. È scappata da un marito violento, da un inferno domestico durato cinque anni e un po' anche da se stessa. L'idea era quella di non morire, ma presto diventa anche quella di ricominciare a vivere. L'affetto e la vivacità dell'amica e la vita sull'isola e leniscono le sue ferite, come se il mare cicatrizzasse anche i lividi sull'anima. Tuttavia ciò che ha vissuto negli ultimi cinque anni l'ha cambiata fin nel profondo, così Azzurra decide di scrivere tutto ciò che ha passato, come se metterlo su carta possa in qualche modo permetterle di esorcizzarlo, analizzarlo, forse capirlo. Un giorno d'estate al Cafè del Mar, dove lavora Azzurra, arriva un uomo un po' all'antica, simpatico e gentile, che le fa battere nuovamente il cuore. Simone ha l'hobby della pittura e un giorno dipinge un ritratto di Azzurra che cambierà le sue prospettive. Quando il quadro viene esposto però, Azzurra capisce di essere in pericolo, e se qualcuno la riconoscesse e suo marito risalisse a lei? 
“Siamo granelli di sabbia, tanti, tantissimi e la marea a volte ci accarezza, ci sommerge e poi ci lascia andare, la vita ci calpesta, il sole ci scalda e non possiamo fare altro che vivere al meglio, cercando di goderci i momenti migliori. Di vivere mentre sopravviviamo a ciò che a volte non abbiamo scelto consapevolmente, e altre sì. Tutti diversi eppure tutte uguali lì, in quel punto nevralgico del nostro corpo che chiamiamo cuore, ma che in fondo è la nostra anima.” 





Ho acquistato il romanzo per curiosità e devo dire che sono rimasta ben impressionata dalla storia.
Il romanzo narra l’esigenza di una donna di rifarsi una vita dopo che i propri sogni sono stati segnati e distrutti dalla cattiveria del suo compagno. L’autrice riesce a portare sulla carta, in modo esemplare, una situazione delicata come quella di una violenza privata, ancora un tabù nel nostro tempo. Instilla nel lettore delle immagini e dei pensieri ben precisi: la sconfitta per un rapporto a due, la forza di fuggire e la ricerca di rinascita, sono elementi predominanti del libro. 
La descrizione del nuovo luogo e della nuova vita sono accurate, quasi a sentirne i profumi, i suoni e ammirarne le immagini. La narrazione è intervallata da ricordi che fanno comprendere il dolore, l’amarezza di Azzurra e completano la storia, portando chi legge a entrare in empatia con la protagonista e condannando in modo definitivo il marito, reo di tali azioni. 
La fuga a Koros, dall’amica Delia, se in un primo tempo porta Azzurra a sperare poi la fa ripiombare nel dramma. Successivamente questo luogo e un nuovo amore la faranno rinascere come una fenice. 
É una lettura impegnativa dato l’argomento trattato, ma il messaggio di coraggio è forte e preciso. 



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