martedì 30 novembre 2021

"COME CONQUISTARE IL CUORE DI UN HIGHLANDER" di Emmanuelle De Maupassant

 

Buon pomeriggio amici lettori!
In uscita oggi "Come conquistare il cuore di un Highlander" dell'autrice Emmanuelle De Maupassant, primo volume della serie "Il manuale della lady".



Autore: Emmanuelle De Maupassant

Serie: Il manuale della lady Vol.1

Genere: Romance storico

Disponibile in ebook a € 2,99
A breve anche in formato cartaceo

Pagina autoreFacebook - Sito



TRAMA:

Un temibile guerriero che nasconde un oscuro segreto.
Una sposa in fuga sotto mentite spoglie.

Rannoch Moor, Scozia, 1166
Lady Flora si ritrova promessa in sposa a Ragnall, un Highlander temprato dalla battaglia, che la ragazza non ha mai incontrato prima. Quella stessa notte, suo padre, il chieftain, viene pugnalato al cuore.
Quando Ragnall accetta il mantello del comando del clan, una cosa sembra essere chiara: l’assassino deve essere lo sposo.
In preda all’orrore, Flora fugge ma, giurando vendetta, escogita un piano per ritornare sotto mentite spoglie. Ragnall non sospetterebbe mai di una casara. E quanto potrà mai essere difficile mungere una mucca?
Quello che la ragazza non si aspetta è di innamorarsi dell’uomo che dovrebbe suscitare il suo odio.
E tantomeno di apprendere che lui crede sia stata la sua sposa in fuga ad avere assassinato il padre!
Prima che uno dei due possa scoprire la verità, Flora si ritrova alla mercé di un nemico invisibile.
In un turbine di vendetta, tradimento e passione, il destino di Flora, e quello dell’intero clan dei Dalreagh, è segnato.


DICE L’AUTRICE:

Ho con la Scozia una storia d’amore che dura da una vita, quindi mi emoziona sempre scrivere storie ambientate nelle Highlands. Quei paesaggi selvaggi e spazzati dal vento modellano i miei personaggi, rendendoli tenaci e determinati. Allo stesso tempo, il dramma e la bellezza delle Highlands ispirano intrinsecamente passione. Mi commuove creare eroi ed eroine che sono devoti alla loro patria, oltre ad adorarsi a vicenda.
“Come conquistare il cuore di un Highlander” ha un posto speciale nella serie “Il manuale della lady”, perché narra di come ha avuto origine il manuale. Alla fine della storia, dopo aver sopportato tanto, Flora, la nostra coraggiosa eroina, decide di tramandare la sua saggezza alle sue figlie e a tutte le donne che verranno in seguito, attraverso la scrittura della prima edizione del “Manuale”.
Spero che questo romanzo vi conduca in un meraviglioso viaggio avventuroso nelle Highlands, mentre un anno finisce e quello successivo inizia, durante il magico periodo di “Hogmanay”. Niente è altrettanto certo quanto il potere duraturo dell’amore.




BREVE ESTRATTO:

«Zitta!» Flora premette il dito sulle labbra della cameriera. «Mio padre è stato ucciso, però non credo che sia stata la maledizione.» Abbassando il mento, nascose di nuovo il pugnale nelle gonne. «Qualcuno di maligno è qui, stanotte, e ha portato la morte con sé.»
Gli occhi di Maggie si allargarono. «Un assassino! È un peccato tremendo, ma non capisco perché volete fuggire. Il castello è il luogo più sicuro per voi.»
Flora prese le mani della donna tra le proprie. «Credo di sapere chi è il responsabile.»
«Davvero?»
Flora annuì. Aveva sentito i racconti che dicevano che Ragnall aveva causato l’incidente a cavallo che aveva coinvolto il fratello per poter mettere le mani sulle terre – e anche suo padre era morto da poco. Era stato per cause naturali? Se l’uomo era capace di eliminare i suoi consanguinei, di sicuro la sua ambizione non aveva limiti.
Con la morte del padre di Flora, Ragnall sarebbe stato proclamato chieftain prima ancora che il corpo fosse freddo.
«Aye, Maggie.» Flora abbassò il mento con fare determinato. «Il laird di Balmore – che stanotte dorme accanto ai suoi uomini nell’atrio. Ho accettato il matrimonio come dovere verso mio padre, tuttavia quale dovere impone a una donna di sposare la bestia che lei pensa abbia ucciso il sangue del suo sangue?»
La cameriera annuì tristemente. «È opera del diavolo, proprio così. Vostro padre ha affidato al laird non solo la vostra mano e la vostra sicurezza ma anche il benessere di ogni anima Dalreagh. Non ho mai sentito di una tale cattiveria. Di certo non c’è onore in tutto questo – solo avidità e ambizione. Chissà di cos’è capace un uomo del genere. Non mi piace dirlo, ma avrei paura per la vostra sicurezza, mia signora. Non c’è niente che lo obblighi a trattarvi bene.»
«Capisci perché devo andarmene?»
«Certo; e se voi andate via, verrò anch’io. Andremo alla fattoria di mio fratello. Sarà dura con la neve, ma non ci vorranno più di quattro ore a piedi… Però cosa dovrò dire loro, mia signora? Non posso dire chi siete, o il vostro piano non servirà a niente. Dovremo nascondervi per bene.»
Flora strinse la mano di Maggie. «Sarò Florrie – un’altra domestica. Potresti dire che non mi trattavano bene e volevo ricominciare da capo; che non voglio parlarne. Ho del denaro che posso portare con me, per ringraziare tuo fratello per l’accoglienza.»
«Aye, potrebbe funzionare. Adesso, come avete detto, dobbiamo partire, essere ben lontane da qui prima che il castello si svegli. Magari potreste usare le vostre abilità di scrittura come vi ha insegnato Padre Gregory, e lasciare un messaggio per mandarli fuori strada, quando verranno a cercarvi.»
«Dirò che sono distrutta per via del fidanzamento, poiché è stato organizzato contro la mia volontà.» La mente di Flora traboccava di possibilità. «Dirò che sono diretta verso le montagne e che spero di morire. Se domani la neve tornerà a cadere, seppellirebbe rapidamente un corpo. Saprebbero che sarebbe impossibile trovarmi – almeno fino a primavera – e anche allora…»
«È probabile che gli animali vi avranno divorato; è il modo più sicuro per farli smettere di cercarvi. E riguardo a sgattaiolare fuori, vi garantisco che ci sarà solo un uomo sveglio al cancello, stanotte. Non sarà un problema per me distrarlo con un bacio di Hogmanay, mentre voi portate avanti il vostro piano, mia signora – e io vi raggiungerò vicino agli alberi non appena possibile.»
Flora annuì per ringraziarla. Stava lasciandosi alle spalle tutto quello che importava. Stava lasciando che suo padre venisse trovato al mattino. Lasciando dietro di sé non solo i lussi della vita al castello ma anche tutti coloro a cui voleva bene. Solo Maggie, la sua amata compagna, sarebbe stata al suo fianco.
Il percorso davanti a lei era incerto, tuttavia non poteva sopportare l’idea di restare.
Con le dita strette attorno all’elsa del pugnale che aveva in tasca, fece una silenziosa promessa. Solo una volta che il sangue di Ragnall Dalreagh avesse macchiato la stessa lama, lei l’avrebbe pulito. Fino a quel momento, la macchia cremisi del sangue di suo padre sarebbe rimasta lì, come ruggine su metallo usurato, per ricordarle l’atto oscuro che la ragazza avrebbe dovuto vendicare.





Emmanuelle de Maupassant vive con il marito (che le prepara tè e torta di frutta secca e canditi) e ama i suoi fagottini pelosi a quattro zampe (che sono dei grandi intenditori di giocattoli da mordere e snack al bacon).

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"TUTTA COLPA DI UN FIDANZATO PER FINTA" di Simona Contaldi

 

Buongiorno follower!
Nuova pubblicazione: "Tutta colpa di un fidanzato per finta" dell'autrice 
Simona Contaldi, edito Ode Edizioni. 



Autore: Simona Contaldi

Genere: Young adult

Casa editrice: Ode Edizioni

Disponibile in ebook a € 2,99
E in formato cartaceo a € 12,99

Pagina autore: Simona Contaldi



TRAMA: 

Leanne Adams ha una sorprendente tendenza a mettersi nei guai.
Alta un metro e sessanta, raggiunto a fatica, con una famiglia esageratamente numerosa e invadente alle spalle e un'insolita quanto spiccata vena melodrammatica, Leanne non può fare a meno di invischiarsi in ogni situazione.
Sempre e comunque. 
Sarà proprio a causa di questa sua abitudine che si troverà con un fidanzato per finta e una buona dose di guai.
Ma soprattutto, sarà proprio per questo che finirà irrimediabilmente nei casini.
Se solo si fosse fatta gli affari suoi, almeno una volta nella sua vita.

«Cosa ti aspetti che facciamo?» chiese Ethan passandosi una mano dietro la nuca con stanchezza. «Non possiamo mica entrare lì e fingere di essere innamorati ed essere tutti abbracci, baci e parole dolci. Sarebbe ridicolo.»
L’espressione di Noah a quelle parole fu inequivocabile.
«Tu sei pazzo» lo accusai, puntandogli un dito contro. Dovevano averlo fatto cadere quando era piccolo. «Tu davvero non stai bene. Pensare che noi possiamo andare lì e fingere di... di... che schifo. È assurdo.»


BREVE ESTRATTO: 

«Lo sai che mi piaci da matti?»
Due parole, un sorriso impacciato, qualche frase di circostanza. È così che ci si riduce dopo aver condiviso del tempo?
Era stato il mio primo ragazzo, il primo bacio, la prima mano sudata contro quella di qualcun altro. 
«Non faccio che pensarti.»
E ora eravamo due che si fingevano conoscenti per quieto vivere. Alla fine non è che pensassi di sposare Jason Parker, farci tre figli – Lily, George e Anthony per la precisione – e vivere per sempre felici e contenti, ma non era neanche così che me l’ero immaginata. 
«Ancora due minuti, dai. Non ti lascerei mai.»
Ti aspetti sempre che le cose siano per sempre. Quel pomeriggio nel parco insieme, la battaglia di neve dove alla fine ti lascia vincere ogni volta, gli scherzi, i baci, le risate, i baci, i baci, i baci… mica lo pensi che finirà tutto quando ti metti con qualcuno, nessuno ti prepara alla fine. 
«Forse vogliamo cose diverse.»
Non te lo dicono mai che potresti farti così male da voler tornare indietro e cancellare tutto.
«Ho bisogno di una pausa.»
L’avresti mai detto che avreste camminato per gli stessi corridoi a testa bassa per non incrociarne gli occhi così familiari?
«È finita.»
Tirai su col naso, come sempre ero fin troppo sentimentale, e tirai fuori il cellulare  che aveva appena suonato dalla tasca.

Simona Contaldi nasce a Napoli il 29 Novembre 1999. Trascorre l'infanzia a Termoli per poi tornare nella città natale per completare gli studi, innamorandosi irrimediabilmente del golfo.
Diplomata in Lingue e laureanda in Mediazione Linguistica, vive nell'idea che le parole siano l'unico modo che ha per esprimere se stessa.
Divoratrice di libri compulsiva, la passione per la scrittura nasce in modo direttamente proporzionale ai libri che legge.
A tredici anni approda nel mondo dell'Internet, cominciando a pubblicare tutti i suoi racconti nel cassetto. A quindici anni partecipa a un progetto no profit e pubblica un racconto auto conclusivo e  inizia su Wattpad la prima versione dell'attuale “Tutta colpa di un fidanzato per finta.”


lunedì 29 novembre 2021

RECENSIONE "LA VITA OSTILE" di Raffaele Mutalipassi

 

Recensione: "La vita ostile" dell'autore Raffaele Mutalipassi.
A cura di Rita Quinzio.




TitoloLa vita ostile 

Autore: Raffaele Mutalipassi

Genere: Biografico

Disponibile in ebook a € 3,99
E in formato cartaceo a € 9,99

Contatto FacebookRaffaele Mutalipassi 



TRAMA:

La storia di una vita vissuta senza un attimo di tregua dalla metà del secolo scorso fino ai giorni nostri. Le vicissitudini del protagonista che da un piccolissimo paese del Cilento giunge a Roma con la propria famiglia nel pieno del boom economico degli anni Sessanta e che da lì parte per una grande avventura che lo porterà a lavorare come ingegnere in molti paesi in via di sviluppo.

Sulla soglia dei settanta anni, Raffaele ci porta con sé in un lungo viaggio a ritroso attraverso la rigorosa cronaca della propria esistenza. L’infanzia, i sogni di gioventù, la spensieratezza e il disagio giovanile, la disillusione, la disperazione, la paura, il coraggio dell’incoscienza, la libertà, la fuga continua, la solitudine, il distacco della vecchiaia e, infine, l’immenso dolore per la perdita del fratello minore. L’amore struggente per l’Italia e l’odio viscerale per gli italiani.

Un viaggio che rappresenta lo specchio di una generazione unica che a poco a poco sta scomparendo. La prima generazione cresciuta con la televisione che è stata artefice della più grande rivoluzione giovanile della storia dell’umanità con tutti gli stravolgimenti politici, culturali e sociali che ne sono conseguiti e che è stata poi protagonista della globalizzazione e dell’era digitale. E che infine è stata messa alla prova dalla più grande minaccia collettiva che il destino potesse riservarci in quanto la più esposta e la più colpita al tempo della prima pandemia globale della storia. Un momento, questo, che non ha eguali nella storia dell’umanità. 



Comporre una autobiografia non è mai opera facile, implica il dono di sé che l’autore decide di fare al lettore. Nella “Vita Ostile” Raffaele Multipassi ci riesce egregiamente. La storia personale narrata in una dimensione intima ed emotivamente pregnante si dipana in quella di un paese in preda a cambiamenti epocali. Il senso d’inadeguatezza, il sentirsi disadattato dell’autore scaturisce dalle vicende di un’infanzia e un’adolescenza tormentate, deprivate dalla cura genitoriale: genitori separati, all’epoca dei fatti, erano pochissimi, un’adolescente aveva di che sentirsi diverso. Da quel dolore nasce però il desiderio di riscatto a cui l’autore si riferisce come vendetta canalizzata verso l’Italia, Paese iniquo e certamente, ora come allora, superficiale, puerile e in malafede, un Paese che tradisce il proprio passato e i propri giovani, per usare le parole dell’autore. Raffaele ragazzo cerca, come tutti, il suo posto nel mondo, senza che nessuno glielo abbia indicato, prima nella carriera sportiva, poi in quella professionale che lo porta in Afghanistan, Burkina Faso, Camerun, Costa Rica, Guinea Conakry, Kosovo, Mali, Montenegro, Senegal…, viaggi che sono anche una ricerca e una crescita interiore dove però permane il senso di abbandono. Un libro di formazione da leggere per riflettere senza veli sulla condizione umana e sulla nostra Italia. 


"INVITO A CENA CON IMPREVISTO" di Claudio Ceriani

 

Buon pomeriggio amici lettori!
La Brè Edizioni pone alla nostra attenzione il romanzo "Invito a cena con imprevisto" dell'autore Claudio Ceriani.



Autore: Claudio Ceriani

Genere: Racconti thriller

Casa editrice: Brè Edizioni

Disponibile in ebook a € 2,99
E in formato cartaceo a € 12,00

Contatto autore: Claudio Ceriani



TRAMA:

La buona cucina è da sempre sinonimo di convivialità. Ci si ritrova davanti a piatti gustosi anche per divertirsi, per scambiare opinioni, per fare annunci importanti o semplicemente per stare insieme. Ed è proprio quello che, almeno all’apparenza, capita in questi racconti. Un potente clan di Narcos messicani si riunisce a tavola per celebrare una insidiosa alleanza; alcuni amici si scambiano confidenze tra le mura domestiche mentre mangiano e bevono; un agente investigativo svolge delle indagini sulle persone sedute a tavola insieme a lui e, per finire, alcuni uomini si ritrovano al ristorante per commemorare un loro amico scomparso. Le pietanze scorrono davanti ai commensali, i bicchieri si svuotano e vengono riempiti di nuovo, tutto sembra procedere per il meglio, quando l’imprevisto fa la propria irruzione sulla scena, scompagina i piani e preludendo a eventi spiazzanti che travolgeranno i commensali. Le quattro tavolate divengono in tal modo un unico palcoscenico per altrettanti drammi ilari, nei quali l’eccentricità, anche erotica, si accompagna alla morte, ombra silenziosa, ma vigile di un’umanità ridotta ai minimi termini e destinata a venire sepolta dall’eco di una macabra risata.


BREVE ESTRATTO:

Gregorio imprecò diverse volte, mentre si trascinava nell’interno della casa. Il dolore che gli causava la ferita lo tormentava sempre di più, ma non per questo veniva meno la sua determinazione di trovare la statunitense e di ucciderla.
La consapevolezza di aver sepolto viva Conchita, oltretutto obbedendo a un suo ordine, aveva definitivamente alterato il suo equilibrio mentale, da sempre precario e segnato dalla violenza inflitta e subita nel corso del tempo. Carlos aveva intuito bene, non sarebbe sopravvissuto a lungo. Ma sperava che quel poco che gli restava da vivere sarebbe bastato a regolare i conti. Tra spasmi atroci e bestemmie a fior di labbra, avanzò seguito da una scia di sangue sempre più consistente.
Esasperato dalla frustrazione, iniziò a gridare tutta la propria furia.
“Maldita puta yanqui, me cago en tu madre, sale que te patearé el coño.”
Urlò fino a esaurire tutto il repertorio di insulti che conosceva, ma stava già disperandosi quando gli parve che i suoi occhi ormai velati avessero scorto un’ombra.
Strinse i denti e proseguì fino a raggiungere un vaso grande come una colonna e dai rilievi frastagliati e coloratissimi. Si fermò. Il suo istinto, che mai lo aveva tradito, gli faceva percepire una presenza. I battiti del suo cuore accelerarono e scandirono i fatali secondi successivi. Quando gli parve che il profilo di una sagoma stesse facendo capolino, si proiettò in avanti con la pistola spianata. Venne colto una gioia intensa – la stessa che prova in natura ogni cacciatore quando scova una preda inerme – non appena scorse Charlize appiattita contro il muro.
Ma la gioia non durò a lungo. Il dito premette convulsamente il grilletto, ma il percussore, svuotato in precedenza, scattò a vuoto. Portò la mano alla tasca interna, per prendere la sua arma, ma Charlize fu più veloce. Una tempesta di molecole urticanti venne nebulizzata dalla bionda, che si era ricordata dello spray al peperoncino di Lina e lo aveva portato con sé. Gli occhi del sicario vennero investiti dal getto, strappandogli un urlo acutissimo e lacerante, che riecheggiò per tutta la villa.
Charlize, approfittando del fatto che il suo avversario si era messo le mani sul volto, tentò di correre verso l’uscita, ma il sangue di Cabezon, come una coda malefica, la fece scivolare. Cadde e sbatté violentemente contro un comodino.
Il dolore fu straziante, ma la paura la obbligò a riprendersi. Mentre faceva leva sulle mani per tirarsi su, toccò qualcosa di solido: era una mazza in ossidiana di origine azteca, uno dei tanti reperti archeologici che il vecchio Augustin aveva collezionato nella sua vita.
Quell’arma cadeva a proposito. Gregorio, sebbene con gli occhi in fiamme, aveva estratto la sua pistola dalla tasca interna e si stava preparando a sparare. Charlize non gliene diede il tempo: chiudendo gli occhi e gridando a squarciagola, attinse a tutta l’energia che le era rimasta e vibrò un fendente violentissimo con la mazza.
Il colpo staccò di netto la mascella sinistra del killer. La californiana fissò per un istante la sua opera, restandone inorridita. Ma fu un attimo: in un moto di furia alimentata dalla paura, superò il ribrezzo e assestò all’uomo un secondo colpo, stavolta al cranio. Il terrificante suono che seguì l’impatto, certificò la fine di Cabezon. Charlize non ebbe nemmeno bisogno di osservare lo scempio che lei stessa aveva causato.
Rinculò, ansimando. Era così esausta che non si accorse di chi le stava alle spalle.

“Credo che ormai siamo quasi sull’obiettivo. Che mi dite dell’elicottero?”
Rodriguez aveva posto la domanda all’altra volante, che affiancava lui e gli altri a distanza.
“Sono a poche miglia da qui e arriveranno quasi in contemporanea con noi” fu la risposta.
Rolando guardò l’avvocato seduto vicino a lui, inerte e bianco come un cencio, e mentalmente sussurrò una preghiera.

I minuti che seguirono l’uccisione di Gregorio Cabezon furono per Charlize confusi. Una parte di lei, semi-incosciente, si era sentita trascinare fisicamente sul pavimento, mentre lo sguardo offuscato non vedeva altro che contorni sgranati e sbiaditi. 
Alla fine, nonostante un forte ronzio alla testa, la bionda si riprese completamente dal colpo che aveva subito alla nuca. Sentiva che il suo braccio destro era teso in davanti, come se lo stessero tirando. Non le rimase che alzare il volto dalla superficie sulla quale era sdraiata e allora, lentamente, mise a fuoco la pianta di un piede femminile. Quella parte anatomica aveva qualcosa di familiare, un piccolo tatuaggio sul tallone che riproduceva la famosa piedra del sol. Di colpo Charlize si riebbe del tutto, realizzando a chi appartenessero quell’arto e quel tatuaggio.
Sollevò ulteriormente il volto e guardò innanzi a sé. Poi urlò, inorridita.

Claudio Ceriani è nato a Milano. Laureato in lingue e letterature straniere, scrive dal 2014. Ha pubblicato, tra gli altri titoli, il romanzo La città decomposta e l’antologia di racconti Il soffio oscuro. Invito a cena con imprevisto è la sua prima pubblicazione con Bré Edizioni.


"UNA VACANZA SPECIALE" di Brenna Aubrey

 

Buongiorno follower, buon inizio settimana!
In preorder "Una Vacanza Speciale" dell'autrice Brenna Aubrey, nono volume della serie "Manipolare il Sistema", edito Silver Griffon Associates.



Autrice: Brenna Aubrey
Serie: Manipolare il Sistema Vol. 9 
Genere: Romance
Casa editrice: Silver Griffon Associates

Disponibile in ebook a € 5,99

Contatti autore: Facebook - Sito 

Data di uscita: 30 novembre 2021



TRAMA:

Fate una vacanza sulla neve con Adam, Mia, Jordan, April, William, Jenna, Lucas, Katya & Heath!

Mia: Ehi voi! Adam e io stiamo organizzando una vacanza per tutti i nostri amici quest’inverno. Siamo cooosì entusiasti di estendere l’invito anche voi. Abbiamo affittato uno chalet in montagna. Potremo sciare e praticare altri sport sulla neve e divertirci. Ci sarà tutta la gang: Jordan & April, William & Jenna, Lucas & Katya, Heath e, ovviamente, Adam e io.

Per favore, venite con noi. Sarà fantastico!

BREVE ESTRATTO:

Mentre aspettavo che tornasse a letto, leggiucchiavo sul mio tablet, ancora distratta da qualcuna di quelle vaghe preoccupazioni.
Il caso volle che apparisse il link di uno di quegli stupidi quiz di Internet e io, come un’idiota, lo cliccai. Come se fosse una specie di chiromante che potesse rimetterci sulla strada giusta, o anche solo calmare quelle paure lontane.
Quando Adam venne a letto qualche minuto dopo, infilandosi sotto le coperte, stavo giusto rispondendo all’ultima domanda del quiz “Date un voto al vostro matrimonio” su BuzzTea.
«Che c’è di così divertente?» mi chiese Adam, sistemandosi accanto a me.
«Oh, ho solo seguito uno stupido clickbait» dissi ridendo. Non serviva allarmarlo dicendogli che l’avevo effettivamente cercato. Comunque, non significava nulla. Gli mostrai lo schermo del mio tablet. «Ho solo fatto questo quiz e, a quanto pare, il nostro punteggio è abissale. BuzzTea ci dà solo tre anni prima di divorziare.» 
Adam non rispose per un bel po’, sembrava stesse riflettendo. Poi di colpo, come se avesse finalmente capito ciò che avevo detto, si irrigidì, mettendosi seduto. «Cosa?! Fammi vedere.»
«Non farti salire troppo la pressione. È solo uno di quegli stupidi quiz di Internet.»
Ma Adam aveva già cliccato il pulsante Ripeti e ora era seduto a letto, dimenticando le coccole. Rispose in fretta a una domanda dopo l’altra, con i muscoli del corpo che diventavano più tesi e contratti a ogni domanda. «Adam, mettilo via. È una cosa che ha scritto qualche stagista con una scadenza ristretta, cercando roba su Google. Non è...»
«No. Nessuno può darci un voto basso. Noi non siamo così.» E, con un gesto teatrale, toccò il tasto “Guardate i vostri risultati”, trattenendo il fiato. «Pessima programmazione. Avrei potuto farlo meglio in modo che desse un risultato immediato.»
Io annuii. «Certo.»
«Ascolta, lo farò subito e non ci vorrà nemmeno un’ora per... Ah! Eccolo. Visto, è un...» La voce svanì mentre strizzava gli occhi guardando lo schermo. Il tablet illuminava i suoi lineamenti belli da mozzare il fiato. Non mi stancavo mai di guardarlo, davvero. Okay, magari qualche volta, quando mi dava sui nervi. Ma ultimamente non ci eravamo nemmeno visti abbastanza perché succedesse.
Tristemente, Adam sembrava veramente prendere sul serio quello stupido quiz. Chiaramente aveva bisogno di una distrazione. «Vieni qua. Quella roba è una stronzata.» Mi chinai e gli baciai la tempia, la guancia, il collo e afferrai il bordo del tablet, pronta a toglierglielo di mano. «Non ci hanno dato nemmeno un punto perché il letto prende fuoco quando facciamo sesso.»
«Mmm» rispose Adam, che a quanto pare non mi aveva sentito mentre cliccava alcuni altri link e cercava di riprendere il tablet. Accidenti a lui! Glielo strappai di mano e lo misi sul mio lato del letto, fuori dalla sua portata.
Adam si arrese, ricadendo sopra il cuscino e guardandomi. «Sono solo stronzate» ripetei.





Brenna Aubrey è un’autrice bestseller di USA TODAY di romanzi contemporanei.
Ha sempre cercato conforto in un buon libro e nelle storie lunghe e convolute che intesse nella sua testa. Brenna è una ragazza di città con un grande amore per la natura nel cuore. Quindi, appena può, cerca i grandi spazi verdi e aperti. È anche una mamma, un’insegnante e una geek, una francofila, un’indomita dipendente dai videogiochi, nonché un’accumulatrice compulsiva di libri.
Attualmente risiede sulla costa occidentale degli Stati Uniti con suo marito, due bambini e due adorabili golden retriever.


domenica 28 novembre 2021

RECENSIONE "I WANNA BE YOUR LOVE" di Marianna Vidal

 

Alessia Toscano ha letto per noi "I wanna be your love" dell'autrice 
Marianna Vidal, ottavo volume della serie Latinos.




Autrice: Marianna Vidal
Serie: Latinos Vol.8

Genere: Contemporaneo

Disponibile in ebook a € 1,99
E in formato cartaceo a € 11,43

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TRAMA:

Chi ha detto che il primo amore non si scorda mai?
Marco lo ha barattato con il successo e a giudicare dalla posizione in classifica, negli ultimi dieci anni, dei suoi pezzi, può ben dire che n’è valsa la pena.
Il mondo musicale lo conosce come il rocker dall’anima soul, ma ultimamente è finito spesso sui giornali al fianco di Miss America.
Qualcuno dice che, dopo una lunga schiera di donne, questa, forse, è quella giusta, ma lui non sembra volersi impegnare troppo...
Penserà ancora al suo primo amore?
Per Azzurra la parola primo amore equivale a bastardo, bugiardo e traditore, alias Marco Zany.
Un bel problema, visto che lo staff del musicista ha appena prenotato nell’albergo che lei dirige!
E se lui non fosse poi così stronzo? E se fosse seriamente intenzionato a farsi perdonare? Ma soprattutto se continuasse a esistere una forte attrazione tra loro?
Zazza, resisti. Il muro che hai alzato tra voi è davvero troppo alto per essere scavalcato e se lui scoprisse ciò che sai… Be’ questa volta potresti farti davvero male. Ma se fosse amore vero...
N.B. Se avete amato la serie Latinos, non perdetevi questo ultimo volume, dove, accanto ai protagonisti, tornano alcuni dei personaggi più amati della serie.  



Ho amato tantissimo la serie Latinos. E, ogni volta, amo incontrare i personaggi conosciuti nei romanzi precedenti, anche se i volumi sono autoconclusivi e possono essere letti indipendentemente dagli altri. 
Apprezzo in modo particolare la penna fluida e scorrevole di Marianna Vidal. I suoi personaggi sono sempre vividi e assumono tre dimensioni, sono ben costruiti e descritti con dovizia, tanto che rimangono impressi anche dopo aver terminato la lettura. Vengono sviscerati gli aspetti psicologici, accanto alle caratteristiche fisiche di ognuno. Le donne hanno sempre un gran bel carattere, sono forti e decise e sanno domare quei disgraziati degli uomini della Vidal. Gli uomini sono erotici, testosteronici, ipnotici, sexy, passionali, playboy incalliti e potenti. Ma non hanno mai paura dei sentimenti e non si tirano indietro davanti all’amore. 
Certo, la Vidal li fa sempre trottare un bel po’, prima di arrivare a un epilogo, e io lettrice palpito, soffro, rido e sorrido insieme a loro. 
Lo stile è semplice, ma ricco, frizzante, ironico, allegro e incalzante. Pieno di belle sensazioni ed emozioni intense. 
Il romanzo è narrato in terza persona, i dialoghi sono avvincenti e i capitoli scorrono veloci. 
Dieci anni fa, Azzurra e Marco, i protagonisti, erano solo dei ragazzi pieni di sogni e aspirazioni. La loro storia d’amore si interrompe: lui riesce ad acciuffare il suo sogno e diventa un musicista famoso. Lei, invece, no e deve cercare un lavoro.
Dopo dieci anni, il destino li rimette di nuovo l’uno sulle tracce dell’altra. Lei è la direttrice di un albergo di Ischia che deve ospitare uno dei più acclamati cantanti internazionali: Marco.
Quante parole non dette. Qual è il segreto che Azzurra nasconde e andrà a toccare molte persone? 
Paura, rivalsa, rancore.
Passione, attrazione, amore.
Ischia!
Anche questa storia non è banale e scontata, ma c’è un bel percorso da compiere, pieno di emozioni e sentimenti da esplorare. Ho fatto il tifo per loro, mi sono arrabbiata e mi sono commossa. 
Complimenti a Marianna. 


"LE ALI DI SILVIA" di Mariadora Vizza

 

Buongiorno follower, buona domenica!
Vi segnalo "Le ali di Silvia" dell'autrice Mariadora Vizza, un racconto che nasce per aiutare una bimba, Silvia, che sta vivendo la sua avventura per conquistare le sue ali. Tutto il ricavato delle vendite andrà a suo favore. Per saperne di più cerca Le ali di Silvia sui social.





Autore: Mariadora Vizza

Genere: Fiaba - Lettura per bambini

Disponibile in ebook a € 2,69
E in formato cartaceo a € 6,90

Contatti autore: Facebook - Instagram  



TRAMA:

In un bosco incantato vivono delle bellissime farfalle dalle ali variopinte. Un giorno, però, accade una cosa alquanto strana: nasce una farfallina... ma non ha le ali! Ma la mamma della farfallina Silvia non ci sta, e così inizia la sua avventura, che ha un solo obiettivo: trovare le ali per la sua piccolina.
Le ali di Silvia è una favola dolce sul potere dell'amore, della perseveranza e della solidarietà e che ricorda le magiche atmosfere natalizie.  
Questo racconto nasce per aiutare una bimba, Silvia, che sta vivendo la sua avventura per conquistare le sue ali. Tutto il ricavato della vendita andrà a suo favore. Per saperne di più cerca Le ali di Silvia sui social!




DICE L’AUTRICE:

Si tratta di una fiaba che ho scritto per sostenere una bambina, Silvia, affetta da una rara patologia genetica. 
La fiaba si intitola le Ali di Silvia, è stata illustrata a mano ed è stata scritta per questa bambina che al momento sta cercando di conquistare un po' di normalità nella sua vita attraverso le cure sperimentali di una struttura che si trova a Cuba. Il ricavato della vendita (ovviamente tolti tutti i costi che Amazon tratterrà per stampa e pubblicazione) sarà devoluto a lei, che ogni giorno combatte con un meraviglioso sorriso sulle labbra.
Se vi ho incuriosito sulla sua storia, vi basterà digitare “Le ali di Silvia” sui social per scoprire il suo mondo.


BREVE ESTRATTO:

Il bozzolo tremolò piano e Mamma Farfalla trasse un primo sospiro di sollievo: la sua farfallina voleva farsi attendere, ma eccola, finalmente! Tra poco avrebbe spiegato le sue ali!
Un altro tremolio e le zampine uscirono. Un altro e la testina fu fuori. Mancavano solo le ali all’appello. 
Ma le ali non uscirono. 
La piccola farfalla tese le sue zampine in avanti e la sua mamma fu lì, subito pronta ad accoglierla fra le braccia.
Erano tutti in silenzio. Mai era successo che una farfalla nascesse senza ali.
Sarebbero spuntate dopo? Non sarebbero spuntate affatto?
Tante domande affollavano la mente della piccola comunità e soprattutto di Mamma Farfalla.
Poi successe una cosa: la piccola Farfalla senza ali sorrise. Era un sorriso caldo e talmente irresistibile che contagiò tutti.





Mariadora Rita (o molto più semplicemente Dora) nasce a Cosenza quasi quarant’anni fa. È mamma, moglie e lavoratrice part time. Ha una grande passione per il cibo e per il Natale, ma ciò che le fa perdere la cognizione del tempo sono i bei libri, che spesso le fanno dimenticare le incombenze quotidiane. È una persona molto tranquilla, ogni cosa che fa, la fa con calma, e infatti è riuscita a realizzare il suo più grande sogno (scrivere e pubblicare un romanzo) soltanto di recente e dopo una gestazione durata circa due anni. È terribilmente distratta, oltre che pigra, in compenso, però, cerca di vedere sempre il lato positivo delle cose.  Ha sempre amato scrivere, ma fino a che la sua Musa Urlante (sua figlia) non è arrivata a scuoterla dalla sua proverbiale pigrizia, non era mai riuscita ad andare più in là di un primo capitolo. Al momento ha all’attivo un romanzo, Completamente, pubblicato con Dri Editore, uno sport romance sulla danza e, da poco, la favola Le ali di Silvia, pubblicata in self publishing e disponibile su Amazon.


sabato 27 novembre 2021

"SEXY CHRISTMAS - INNAMORARSI A NATALE" di Angelica Romanin

 

Buon sabato pomeriggio amici lettori!
Angelica Romanin ci presenta "Sexy Christmas - Innamorarsi a Natale ", 
romanzo in uscita oggi.




Autore: Angelica Romanin

Genere: Chicklit

Disponibile in ebook al prezzo lancio di € 1,99
A breve anche in cartaceo

Contatti autore: Facebook - Instagram



TRAMA:

Il sesso porta solo guai! Questo è il mantra di Jeanette. E lei, dal sesso, vorrebbe starne proprio alla larga. Ma è dura quando sei la figlia del proprietario di un locale di burlesque e ti ritrovi a fare la cameriera sexy durante una festa di addio al celibato. Ed è ancora più dura quando l’organizzatore della festa è un certo Alexander Stone, un gigante biondo dalla bellezza scandalosa, con una fastidiosa attitudine al comando! Se poi, in preda all’imbarazzo, finisci per cadergli in grembo ricoprendolo di cheescake ai mirtilli, il problema è doppio!
Tra loro è antipatia a prima vista. Jeanette, caschetto castano e testa tra le nuvole non ha nulla a che fare con il severo e intransigente Stone. Ma il fato è un burlone, e sembra proprio che si diverta a metterlo continuamente sulla sua strada...


DICE L'AUTRICE:

Per descrivere Bignè, il bassotto pestifero, mi sono ispirata alla mia Baguette! Una bassotta che crede di essere un dobermann! 
Eccola qua, nella sua posa migliore! 😂




BREVE ESTRATTO:

Con un sospiro mi siedo alla scrivania e cerco il numero del catering. Lo trovo su un post-it giallo che era scivolato a terra.
Mi risponde un dipendente che non sa un accidenti. Balbetta che il suo capo è uscito ma che tornerà a momenti.
Lo interrompo. «Vabbè, senta, mi faccia richiamare appena torna. È urgente.»
Riattacco e cerco il numero di Shana, la ragazza che ci dà una mano all’occorrenza.
Generalmente sette cameriere sono sufficienti in un locale come il nostro, ma sabato sera avremo il pienone. Ospitiamo un addio al celibato con ben quaranta invitati, perciò avremo bisogno anche del suo aiuto.
Mi metto a rovistare tra le mille scartoffie che occupano il mio piano di lavoro e in quel momento squilla il telefono.
«Pronto? Qui è il Sweet Sin, burlesque e pole dance show» recito con una vocina stridula.
Quel nome esce sempre a fatica dalla mia bocca.
Dall’altra parte mi risponde una voce autoritaria, fredda e un tantinello antipatica. «Sono Stone. Vorrei parlare con Leonard.»
Il nome non mi è nuovo.
Ah sì, deve essere il tipo del catering, rifletto. «Buonasera signor Stone, la cercavo per la festa di sabato sera» farfuglio distrattamente mentre cerco di fare ordine sulla scrivania.
Ci sono carte dappertutto, trovo le ultime bollette pagate, le fatture dei fornitori, ma non quello che mi serve, poi butto l’occhio sull’ultimo ordine fatto. Guepiere, boa di struzzo, copri-capezzoli...
Reprimo un brivido di disgusto mentre cerco di tornare al filo del discorso.
Di cosa stavamo parlando? Ah sì, del catering. 
«Dicevo, noi avremmo una certa urgenza. Capisco che lei abbia altri clienti e che la nostra richiesta sia arrivata in ritardo, ma se vuole che continuiamo a servirci da lei deve accontentarci. Ci servono una quarantina di coperti con menù a base di carne e...»
«Lei chi è?»
Quelle tre parole, scandite imperiosamente al mio orecchio, mi fanno l’effetto di una doccia gelata.
«Jeanette!» esclamo, sull’attenti come un soldatino.
Mi sono trattenuta per un soffio dall’aggiungere un “Signorsì, signore!”
E che cavolo! Ma chi è questo qui? Un sergente dei Marines? Un maledetto dittatore?
«Jeanette, mi chiami subito il suo capo che non ho tempo da perdere!»
Mi mordo la lingua per non mandarlo a quel paese e do fondo a tutta la mia scorta residua di pazienza.
«Può parlare con me, signor Stone. Mi sono già occupata altre volte del catering e...»
«Jeanette!» la sua voce mi perfora i timpani.
Ora sembra parecchio incazzato, per cui mi ammutolisco.
«Mi. Chiami. Il. Suo. Capo» ripete lentamente ma con la stessa freddezza di prima.
«Che modi...» bofonchio. «Lei è davvero un maleducato. E per inciso, Leonard non è il mio capo, è mio pa...» mi interrompo.
Non so se preferisco che si pensi che sono una dipendente di un night o la figlia del proprietario.
Decido per nessuna delle due.
Mi appoggio il telefono contro il petto e esco dall’ufficio in cerca di mio padre.
Lo trovo in sala a strafogarsi di arachidi salate, il signor “ho tutto sulle mie spalle”.
«Papà, c’è Stone» elido il “signor” di proposito. «Vuole parlare con te.»
Mentre lo dico non riesco a trattenere una nota di biasimo. Non lo sopporto proprio quel cafone, mi sa che dopo questa volta cambieremo ditta di catering! Alla parola “Stone” mio padre drizza le orecchie, poi lo sento rispondere in tono ossequioso. «Buonasera signore.»
Noto che lui, invece, il “signore” l’ha usato.
«Per sabato sera è tutto sotto controllo, non si deve preoccupare.» Tace qualche secondo poi ricomincia. «No no, è mia figlia. La scusi, non sapeva che fosse lei.» Altra pausa poi torna a parlare.
«Ma certo, può stare tranquillo. La sua festa sarà un successone.» Infine interrompe la comunicazione.
Un terribile presentimento mi assale.
Stone... Stone...
D’improvviso quel nome mi suscita un fugace ricordo: un appunto di mia madre a penna rossa. E, accanto, la scritta: “quaranta invitati - sabato”.
Ora mi sovviene perché quel nome non mi era nuovo!
Deglutisco e guardo mio padre a occhi spalancati. «Vuoi dire che...»
«Sì, il signor Stone è l’organizzatore dell’addio al celibato di sabato sera» mi squadra, torvo. «E al momento è anche il nostro miglior cliente.» Mi allunga il telefono e aggiunge: «Ah, mi ha detto di riferirti che il menù lo vuole di pesce, non di carne.»
Ops!





Angelica Romanin è nata e vive a Ferrara. È diplomata in lingue e ha frequentato la facoltà di scienze biologiche. Ha pubblicato il suo primo romanzo nel 2008 con Giraldi editore, riedito a luglio 2020 con il titolo “Uomini, attacchi di panico e altre disgrazie”. 
È inoltre autrice delle commedie romantiche “Il Natale che non ti aspetti” e “Ritroviamoci alla fine del mondo”, e di una climate-fiction di fantascienza dal titolo “Nel futuro che ci attende”.