martedì 30 gennaio 2024

RECENSIONE "A LOVELY NERD" di Jessica Black

 

Buongiorno follower!
Recensione: "A lovely nerd" dell'autrice Jessica Black. 
A cura di Silvia Cossio.




Titolo: A lovely nerd 

Autore: Jessica Black

Genere: Young Adult

Disponibile in ebook a € 0,99 

Contatti autore: Facebook - Instagram 



TRAMA:

Bianca ha sedici anni, è brava a scuola e col suo migliore amico Will condivide da sempre l'amore per i fumetti e per i videogiochi. È proprio per questo che i suoi compagni di classe la trovano strana, un po' nerd e persino Dany, che prima era sua amica, ora la ignora. Come se non bastasse, sua madre pensa che questi suoi interessi siano un po' troppo "particolari" per una ragazzina della sua età e che dovrebbe essere meno introversa. Eppure sarà grazie a queste passioni che riuscirà a trovare dei veri amici e forse anche qualcos'altro... 


Breve racconto che vede come protagonista Bianca Demeis, una ragazza di sedici anni, alle prese con l’adolescenza e le difficoltà a farsi accettare dai compagni di scuola. Il fatto che sia una secchiona non gioca a suo favore, per non parlare del fatto che vesta come un maschiaccio e ami giocare con i videogame. Non segue le mode. Una nerd. Bullizzata per questo.
Può contare su Will (Guglielmo), il suo migliore amico, come un fratello per lei, sempre pronto a prendere le sue difese.
L’incontro con Katherine e Aaron, due coetanei con gli stessi interessi, porta un po’ di serenità nella vita della ragazza che finalmente si sente libera di essere se stessa senza essere giudicata.
Questa storia, sebbene breve, pone l’accento su un problema molto attuale e, purtroppo, ancora troppo diffuso: quello del bullismo. Senza calcare troppo la mano, l’autrice tratta l’argomento con lo scopo di far riflettere sul potere delle parole: la violenza verbale non è inferiore a quella fisica; ferisce in un ugual modo, se non di più. A tutte le età. 
Il libro risulta scorrevole e si legge con piacere. Nonostante sia più adatto a un pubblico giovane - e io, ahimè, non ne faccia parte - ne ho apprezzato la freschezza e la morale.
Una di quelle storie che fanno venire gli occhi a cuoricino perché raccontano del primo amore, di come agli occhi di un adolescente possa risultare complicato, anche quando è a portata di mano.
Lettura consigliata.


lunedì 29 gennaio 2024

RECENSIONE "IL PREDATORE CIECO. UNA STORIA CRIMINALE DEL TIBURTINO" di Luca Eusepi

 

Buongiorno follower, buon inizio settimana!
del Tiburtino" di Luca Eusepi, edito Òphiere - I brillanti di Mamma Editori. 
A cura di Anna Lety.



Autore: Luca Eusepi

Casa editriceÒphiere 

Al momento, il libro è stato ritirato dalla vendita

Contatti autoreFacebook - Instagram 



TRAMA:

«Ho passato un anno di carcere immerso nei  libri, ora da libero mi ritrovo una storia da raccontare che mi ha portato dall'essere un imprenditore di successo incensurato, a mercante d'oro in Africa, a narcotrafficante in Sud America... Mi chiamo Luca, ho 46 anni e non sono uno scrittore.» 
Da giovane manager, a cercatore d'oro, a trafficante di droga... a uomo normale.
Una storia criminale del Tiburtino.  



“Il predatore cieco” è una biografia che si legge come un romanzo. A volte sembra davvero una storia di fantasia, talmente fuori dall'ordinario sono le vicende narrate.
La prosa scorrevole e lo stile asciutto rendono la lettura veramente piacevole, e insieme alla curiosità di come andrà a finire, è facile leggerlo d'un fiato.
Luca è il classico bad boy, il ragazzo che nessuna madre vorrebbe come marito della propria figlia: la sua ambizione senza confini e senza remore lo porta su quella che comunemente definiamo una cattiva strada. Traffici loschi, droga, personaggi ambigui, donne bellissime, non manca nulla. 
Durante la lettura ho provato una sensazione di sdoppiamento: da un lato la parte razionale, che si stupiva che una persona potesse raccontare con malcelato orgoglio misfatti di tale portata, dall’altro la parte emotiva, che non poteva fare a meno di lasciarsi affascinare da un uomo pieno di carisma.
Luca ha suppergiù la mia età e più di una volta mi sono trovata a confrontare dove ero e cosa facevo io in quell’anno preciso, a quella stessa età, magari mentre lui era in viaggio su un’auto rubata in Marocco, senza ancora sapere come, e se, sarebbe tornato a casa, o mentre era in Sudamerica per un traffico ancora più losco. E sì, lo confesso, un po’ di invidia l’ho provata. Non tanto e non solo per i viaggi, e i soldi, ma soprattutto per la naturalezza con cui Luca è uscito dagli schemi. Aveva un obiettivo e ha fatto di tutto per perseguirlo. Ha rischiato e ha pagato. Non ne faccio un santo, resta sempre un fuorilegge, ma è comunque uno tosto. E il fatto che abbia pagato e che ne sia uscito a testa alta, la dice lunga sul suo carattere.
Alla fine mi sono sentita come quella volta in cui ho guardato “Blow”, con Johnny Depp e Penelope Cruz: in questa pellicola, la storia di un narcotrafficante del cartello di Escobar, si arriva a simpatizzare talmente con i protagonisti (i “cattivi”) che alla retata finale arrivi a dispiacerti per loro. 
Lo stesso effetto l’ho provato con “Il predatore cieco”, non tanto per la storia in sé ma per il modo in cui viene raccontata. Inizia con una canzone degli anni ‘90 e sembra proseguire su queste note, fatte di sogni, di disperazione, di lotta, di voglia di indipendenza. Sembra di sentire in sottofondo una batteria rabbiosa, un basso graffiante, e una voce arrochita dall’alcol e dal fumo cantare di una vita maledetta. Eppure, in fondo a quello che pare un tunnel senza via di uscita, c’è la luce della rinascita.


domenica 28 gennaio 2024

RECENSIONE "PASSIONE E DIAMANTI" di Simona La Corte

 

Buon pomeriggio, amici lettori!
Recensione: "Passione e diamanti" dell'autrice Simona La Corte, 
edito Mondadori. A cura di Silvia Cossio.


Autore: Simona La Corte

Genere: Romance erotico

Casa editrice: Mondadori
Collana: I Romanzi Extra Passion

Disponibile in ebook a € 3,99

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TRAMA:

Durante il ballo in maschera organizzato come ogni anno per la commemorazione del padre, Ross Davis, CEO della Davis's Diamond Company, si invaghisce di una donna affascinante con la quale trascorre una notte di passione e che al mattino sparisce. Sherlin Murray è un'insegnante del Gemological Institute of America, da poco trasferitasi a Carlsbad, che vive fra le ombre del suo passato. Ma il loro incontro è stato notato: le foto del loro bacio scattate durante il ballo riempiono immediatamente le pagine delle riviste scandalistiche e Ross è costretto ad affrontare le furie della sua quasi ex fidanzata Sabine e ad assumersi tutti i rischi dell'amore proibito che sta invadendo il suo cuore...



In occasione del gala in maschera in suo onore, Ross Davis, figlio di Frederic, fondatore della Davis’s Diamond Company, la maggiore compagnia di diamanti legali in tutto il mondo, perde la testa per Sherlin Murray, docente del Germological Institute of America.
Un incontro che termina in una notte di sesso. 
PS: quel "voglio semplicemente... te" avrebbe fatto andare in brodo di giuggiole chiunque, eh! 😂
Che speranze poteva avere la povera Sherlin. Povera per modo di dire, molte donne avrebbero voluto trovarsi al suo posto, ve lo posso assicurare.
Mentre Ross vorrebbe continuare la loro relazione, Sherlin prende le distanze. E il fatto che lui sia promesso sposo a un’altra, Sabine, non favorisce la situazione. In aggiunta a ciò, si inserisce il passato scomodo della protagonista.

All’improvviso, le sovvenne un ricordo risalente a dieci anni prima, quando il nome sul suo passaporto era Shirley Meyer: un’identità che si era lasciata alle spalle. Ma si può sfuggire al passato?

Ma anche lui ha i suoi demoni...

Entrambi insicuri, feriti da chi avrebbe dovuto amarli, egoisti per necessità e incapaci di aprire il cuore per paura di essere annientati.

Forse, dopotutto, il legame immediato che si è instaurato tra loro era scritto nel destino, perché non dargli una possibilità? Ed è così che, una volta superate alcune incomprensioni, i due gettano le basi per una relazione. E il coinvolgimento emotivo non tarda ad arrivare. Prematuro parlare di sentimenti, soprattutto in virtù del fatto che ci sono troppi segreti tra loro, ma, si sa, l’amore mette radici anche contro la nostra volontà. 
Bellissimo romanzo che segna il debutto di Simona La Corte in Mondadori.
Premetto che, per mio gusto personale, preferisco le storie dove si arriva per gradi all’aspetto fisico. L’attesa che acuisce il desiderio… Qua avviene l’opposto (sia chiaro, è scritto anche nella trama, non è che mi aspettassi nulla di diverso e questa non è una critica all’autrice, eh!), ciononostante, ho apprezzato il modo in cui si sviluppa: in un crescendo, si va a instaurare un rapporto solido che non ha nulla da invidiare ad altri. 
Chiaramente, trattandosi di un erotico, le scene spinte non mancano, compatibilmente con il genere a cui appartiene il libro.
Unica nota negativa che mi sento di fare riguarda la prevedibilità di alcuni passaggi, per me che sono abituata a leggere romanzi rosa fin dall’adolescenza; alcuni dettagli, non me ne voglia l’autrice, risultano visti e rivisti. A parte ciò, ho gradito la storia nella sua totalità, ne ho apprezzato lo stile curato che sottolinea il lavoro fatto da Simona La Corte, nonché la passione e la dedizione. I complimenti sono scontati.
Lettura consigliata.


sabato 27 gennaio 2024

RECENSIONE "LA CUSTODE DELLE STORIE A LIETO FINE" di Barbara Davis

 

Buongiorno follower, buon sabato!
Recensione: "La custode delle storie a lieto fine" dell'autrice Barbara Davis, 
edito Newton Compton Editori. A cura di Franca Poli.


Autore: Barbara Davis 

Genere: Romance

Casa editrice: Newton Compton Editori

Disponibile in ebook a € 0,99
E in formato cartaceo a € 7,92

Contatti autore: Facebook - Instagram 



TRAMA:

Una straordinaria amicizia in grado di riportare indietro le lancette del tempo.

Lo scoppio della seconda guerra mondiale ha mandato in frantumi tutte le certezze di Soline Roussel. Per generazioni la sua famiglia ha gestito con successo uno dei più esclusivi atelier di abiti da sposa di Parigi, confezionando vestiti da sogno. Il talento delle Roussel era in grado di rendere ogni matrimonio una magnifica fiaba, ma con l’orrore della guerra tutto è cambiato. E Soline, con il cuore spezzato, comincia a temere che non tutte le storie si concludano con un lieto fine.
Decenni dopo, mentre cerca di sfuggire al dolore per una tragica perdita, Rory Grant scopre nella sua nuova galleria una scatola contenente alcune lettere e un abito da sposa vintage, che sembra non essere mai stato indossato. Quando riesce a rintracciare la proprietaria del vestito, intenzionata a restituirlo, non immagina che quell’incontro casuale potrebbe essere l’inizio di una straordinaria amicizia.
Perché le vite di Rory e Soline sembrano destinate a intrecciarsi e, forse, l’opportunità per riparare a un errore commesso anni prima potrebbe rappresentare il nuovo inizio di cui entrambe hanno bisogno.



Questo libro era nel mio Kindle da un po’ di tempo, finalmente questo fine settimana ho trovato il tempo per leggerlo. La storia mi ha appassionato fin da subito. Nonostante sia di 450 pagine, si lascia leggere velocemente, grazie a una trama ben strutturata e a dei colpi di scena che tengono viva l’attenzione, oltre a dei personaggi ben caratterizzati. La narrazione avviene con il pov di Soline e Rory (Aurora), le due protagoniste principali del romanzo. Ho apprezzato molto le frasi della Maga dell’Abito Esmèe Roussel, madre di Soline che si trovano a inizio di ogni capitolo. Questa è una tra quelle che mi più colpito.

Finché custodirai il suo splendido viso nel tuo cuore, lui non sarà mai davvero perduto. Ci sarà sempre un modo per tornare indietro.

Questo romanzo, a doppia sequenza temporale, è allo stesso tempo dolce e straziante.
La narrazione si alterna tra gli anni ‘40 a Parigi, durante la Seconda Guerra Mondiale, e gli anni ‘80 a Boston. 
Le protagoniste principali sono Soline Roussel, Camilla Lowell Grant e Aurora Grant. Tre generazioni, tre donne che si incontrano casualmente grazie a un abito da sposa e che imparano a conoscersi e a scoprire di più sul loro passato e in parte anche sul presente. Tale scoperta, però, comporta molte lacrime e dolore. Più defilati, ma ugualmente importanti, quelli maschili: Anson William Purcell e Hux (Matthew Edward Huxeley).
Una parte della storia è incentrata su Soline Roussel negli anni ‘40 nella capitale francese. 
Come la madre e la nonna, discende da una lunga stirpe di sarte specializzate in abiti da sposa. Si dice che il lieto fine sia garantito se ci si sposa con un abito di Roussel. 
Quando la madre di Soline muore e i nazisti iniziano a marciare per le strade di Parigi, la ragazza si ritrova senza lavoro poiché gli abiti da sposa non sono molto richiesti al momento.
Finisce così per fare volontariato in un vicino ospedale da campo, gestito dagli alleati americani, aiutando i soldati feriti a scrivere lettere a casa.
Lì incontra Anson William Purcell, un giovane americano arruolatosi volontario come autista di ambulanze. I due ragazzi giorno dopo giorno, nonostante le bruttezze della guerra, si innamorano. Soline, seppur controvoglia, ad un certo punto deve fuggire negli Stati Uniti e cercare ospitalità dalla famiglia di Anson, con la promessa di ritrovarsi a conflitto terminato.
Vari fattori però cospirano per separarli, così Soline vive il resto della sua esistenza da sola. Raccoglie i pezzi della sua vita e si è fa un nome come sarta parigina, nota per i suoi abiti da sposa, che garantiscono alla sposa un lieto fine.
Ma, ahimè, il suo negozio di abiti da sposa viene raso al suolo da un incendio che purtroppo danneggia irrimediabilmente le mani di Soline tanto da non poter più lavorare. Quando Rory la incontra, è infatti diventata una reclusa.
La vita di Rory, due generazioni dopo, è parallela alla storia di Soline. Come l’anziana sarta, ha un rapporto conflittuale con sua madre, Camilla. Inoltre, come è successo ad Anson durante la guerra, anche il suo fidanzato Hux, un medico volontario per MSF, è scomparso durante una missione in un paese del terzo mondo e da alcuni mesi non si hanno più sue notizie. Prima di recarsi in missione l’aveva incoraggiata a perseguire la sua passione: la propria arte e l’apertura di una galleria dove artisti emergenti potessero esporre le proprie opere.
Un giorno Rory si imbatte casualmente nel vecchio negozio di abiti da sposa bruciato. Quel locale sembra attirarla. Così decide che è il momento di seguire i propri sogni e, contro il parere della madre, affitta lo spazio. Durante la ristrutturazione trova una scatola contenente un abito da sposa e vecchie lettere scritte da spose riconoscenti a Soline e, prima ancora, a sua madre. È determinata a restituire il tutto alla proprietaria, ed è così che le due donne si incontrano. Tra di loro l’empatia è istantanea, entrambe percepiscono di essere spiriti affini e di condividere anche più di un passato stranamente comune. Le due donne si avvicinano, mentre Camilla la madre di Rory, è invidiosa del legame nato tra Soline e la figlia, si sente tagliata fuori, quasi un’estranea. 
Ad un certo punto è lecito chiedersi come mai tra Soline Roussel e Aurora Grant si sia creata subito una certa affinità. Quale legame intercorre tra una sessantenne parigina e una ventitreenne bostoniana? E Camilla quale segreto nasconde alla figlia?
Soline e Aurora sono i miei personaggi preferiti. Sono entrata in empatia con entrambe. L’autrice ha fatto un ottimo lavoro nel caratterizzarle. Si percepiva il loro dolore, la gioia, la diffidenza. I loro cambi di umore, il legame che si è creato tra le due donne.
Anche alcuni personaggi secondari mi sono piaciuti, come la sorella di Anson, che, proseguendo con la lettura, si è rivelata un personaggio fondamentale. Camilla, invece, per buona parte del libro non l’ho sopportata, poi qualcosa è cambiato. Per quanto riguarda Anson il mio giudizio è un po’ contrastante. 
Decisamente negativo il mio giudizio su Owen Purcell, il padre di Anson. 
Questo libro è riuscito a coinvolgermi emotivamente, pagina dopo pagina ero curiosa di scoprire sempre di più sulle protagoniste, cosa ne è stato di Anson e Hux. La loro storia mi ha tenuta incollata al Kindle e quando sono arrivata al temine mi è dispiaciuto lasciare andare Soline, Camille, Rory e gli altri personaggi.
Libro decisamente consigliato da parte mia.


venerdì 26 gennaio 2024

RECENSIONE "MANDORLI IN FIORE" di Silvia Maira

 

Buongiorno follower, buon venerdì! 
Franca Poli ha letto l'ultima pubblicazione dell'autrice Silvia Maira: 
"Mandorli in fiore", edita Pav Edizioni.


Autore: Silvia Maira

Genere: Romance

Casa editrice: Pav Edizioni

Disponibile in ebook a € 1,99
E in formato cartaceo a € 13,00

Contatti autore: Facebook - Instagram 



TRAMA:

“Ciò che ti rende giovane sono i sogni da realizzare e le emozioni che riesci ancora a sentire nel cuore.”
Alla vigilia delle ferie estive, Ida Russo, giornalista del settimanale milanese Noi Magazine, per il quale cura la rubrica Ricordi, riceve una mail.
Convinta a godersi le meritate vacanze, dopo un intenso e travagliato anno di lavoro, Ida è ben decisa a non aprirla, ma c’è qualcosa nell’oggetto che l’attira.
Clicca più per curiosità che per reale interesse, ma il contenuto ha qualcosa di speciale, che la rapisce, a tal punto che decide di comporre il numero di telefono indicato in calce.
Quella telefonata le farà conoscere Lillo De Luca, originario di un paese dell’entroterra siciliano, che le racconterà un’intensa storia di vita e la farà tornare indietro, come in un film, nel secondo dopoguerra.
Ida coglierà l’occasione per andare in Sicilia, ad ascoltare da vicino i racconti di Lillo.
Amori, amicizie, gioie e dolori, racconti di una vita povera e semplice e una piccola casa immersa nel verde della campagna, circondata dagli alberi di mandorlo, la faranno appassionare alla vita dell’uomo e le offriranno lo spunto per riflettere sulla sua, resa vuota dopo che il fidanzato Dario l’ha lasciata dall’oggi al domani senza un perché.

Una storia delicata, in cui si respira il sapore della semplicità, tratta da racconti di vita vera. 



Ciò che ti rende giovane sono i sogni da realizzare e le emozioni che riesci ancora a sentire nel cuore. 

Ho amato questo libro dalla prima all’ultima pagina. Mi è veramente dispiaciuto lasciare andare Ida, Ines, Enrico, il signor Lillo e tutti gli altri personaggi che hanno dato vita a questa splendida storia.
Il racconto è ambientato in Sicilia e più precisamente nelle campagne di Canicattì. Uno dei punti di forza nei libri di Silvia Maira è la descrizione dei luoghi dove si dipana la storia. Chi legge il libro può vedere con gli occhi dei protagonisti cosa succede intorno a loro. In questo caso, a me sembrava di essere assieme a Ida e al signor Lillo nella campagna siciliana: gli alberi di mandorlo, la scuola ormai fatiscente frequentata dall’anziano signore, così come lo è la casa di suo nonno; la piazza del paese, il B&B dove Ida alloggia...
Ida Russo è una giornalista, lavora a Milano per il settimanale Noi Magazine e cura la rubrica “Ricordi”.  L’ultimo giorno di lavoro prima delle ferie riceve una mail proveniente dalla Sicilia. La curiosità la convince a comporre il numero che vi è scritto. Quella telefonata le farà conoscere il signor Lillo De Luca, maestro in pensione, originario dell’entroterra siciliano che ora vive a Livorno. Decide così di trascorrere le ferie a Canicattì, per conoscere personalmente l’anziano insegnante e farsi raccontare la storia della sua vita. Una vita che inizia nel bel mezzo della seconda guerra mondiale, sotto a un bombardamento. Una vita fatta di tribolazioni, rinunce, punizioni inflitte soprattutto dalla madre con un cucchiaio di legno. Ma fatta anche di amicizia, solidarietà tra vicini di casa, riscatto sociale, amore. Il racconto dell’anziano è quello di un modo di vivere povero e semplice, di una piccola casa immersa nel verde della campagna, circondata dagli alberi di mandorlo. Ida è affascinata dalla vita dell’uomo che le offrirà lo spunto per riflettere sulla sua, resa vuota dopo che il fidanzato Dario l’ha lasciata dall’oggi al domani senza un perché.
Finale sorprendente che ho apprezzato molto, anche perché ha risposto ad alcune domande che mi ero posta leggendo il libro.
Questo non è un romanzo dove la storia d’amore è la parte predominante, ma è un’aggiunta. È un po’ la ciliegina sulla torta. Sì, perché Ida, nel B&B dove alloggia, conosce Enrico, il figlio dei proprietari dell’albergo. Giorno dopo giorno i due ragazzi si avvicinano, ma lei è titubante ad allacciare una qualsiasi relazione per due motivi: uno è la distanza e l’altro è la differenza di età. Lei ha pochi anni più di lui.
Come ho detto all’inizio, mi sono affezionata ai vari personaggi. La loro descrizione è particolarmente dettagliata. Sono persone vere, con le quali si riesce ad entrare facilmente in empatia. 
In primis Ida e Lillo. Poi Ines, amica, collega e vicina di casa di Ida, nonché cat sitter di Fiammetta, alle prese con un fidanzato mammone, Evaristo... “beato chi l’ha visto”. Per non parlare della moglie e degli amici del signor Lillo, in particolare il galante Caluzzo. E poi c’è Enrico. Mi è piaciuto il suo lato romantico, il modo scanzonato con cui cerca di nascondere il dolore dovuto a una delusione d’amore. Non posso dimenticare suo cugino Nello, tanto arrogante quanto simpatico e il suo volo in piscina ad opera di Ida. 
La scrittura accurata, la trama ben delineata e coinvolgente, i dialoghi vivaci e a volte divertenti, rendono la lettura piacevole e veloce. 
Anche questa volta Silvia Maira mi ha emozionato. Mi sono commossa nel leggere questo libro, ma anche divertita. Mi ha fatto conoscere luoghi incantevoli, ma che possono risultare ostici per chi ci deve vive.
Decisamente consigliato da parte mia. Vorrei terminare la recensione con questa bella poesia dal titolo "La mia vallata" di Lorenzo Maira:

Il silenzio avvolge l’immensa pianura.
Tutto tace.
Si sente appena una leggera aria che porta il profumo della fioritura. 
Immersi nel verde ci si perde nell’immenso spettacolo. 
E la mente vaga immersa in fantastici sogni. 


giovedì 25 gennaio 2024

RECENSIONE "IL RAGAZZO OMBRA" di Laura Costantini

 

Buongiorno follower!
Alessandra Maria Starace ha letto per noi "Il ragazzo ombra
dell'autrice Laura Costantini, edito GoWare.


Autore: Laura Costantini 
Serie: Diario Vittoriano Vol.1
Genere: Narrativa storica

Casa editrice: GoWare

Disponibile in ebook a € 4,99
E in formato cartaceo a € 12,99

Contatti autore: Facebook - Instagram 



TRAMA:

Robert Stuart Moncliff è un romanziere e un ritrattista affermato. Nell’autunno del 1901 chiuso nel castello di famiglia, su una scogliera scozzese, rilegge il diario degli ultimi vent’anni.
Un’assenza pesa su di lui: la persona più importante della sua vita. Un tredicenne dagli incredibili occhi d’oro apparso come un’ombra, sotto la luna piena nell’aprile del 1881.
Nella lettura Robert rivive la gioia passata, unica cura per superare il giudizio della società vittoriana che ora lo condanna.
Il ragazzo ombra è il primo episodio della serie Diario vittoriano. 



Credo che leggere sia una bella esperienza. E lo credo ancora di più dopo aver letto Il ragazzo ombra di Laura Costantini. Amo (anche) la letteratura Lgbt, e, per questo, mi ero ritagliata un po’ di tempo da dedicare a un romanzo della trama che ritenevo intrigante. Ma non mi aspettavo un racconto così inetichettabile, dove il tempo e i luoghi assumono contorni elastici e talmente morbidi da sfumarsi alla perfezione nei sentimenti e nelle emozioni di personaggi tridimensionali, vivi e imprevedibili. Si tratta di una storia, semplicemente questo. Ed è raccontata con maestria, con una perfetta padronanza degli ambienti, dell’epoca, dei colori e degli odori speziati o stantii che fungono da palcoscenico al miracolo umano che sono la fratellanza, l’amicizia e l’amore.
Il ragazzo ombra non è un libro che culla il lettore in stereotipi di genere o in fantasticherie posticce, ma si preoccupa di parlare dell’anima di due adolescenti soli che crescono in due mondi (quello dell’India e quello dell’Inghilterra della regina Vittoria) ancora più soli. E lo fa con quella delicatezza disarmante tipica di chi vuole lasciare la possibilità agli stessi protagonisti di raccontare, di crescere, di sbagliare, relegandosi un ruolo da regista, come solo chi padroneggia completamente l’argomento può fare.
Un difetto? Avrei voluto sbirciare di più già nella cortina del primo capitolo del “Diario vittoriano”.
Per cui va da sé che leggerò tutto il resto. 
Consiglio questo libro a chi vuole regalarsi una narrazione struggente.


lunedì 22 gennaio 2024

RECENSIONE "IL PREDATORE CIECO. UNA STORIA CRIMINALE DEL TIBURTINO" di Luca Eusepi

 

Buongiorno follower, buon inizio settimana!
Recensione "Il predatore cieco. Una storia criminale del Tiburtino" di Luca Eusepi, edito Òphiere - I brillanti di Mamma Editori. A cura di Silvia Cossio.



Autore: Luca Eusepi

Casa editriceÒphiere 

Al momento, il libro è stato ritirato dalla vendita

Contatti autore: Facebook - Instagram 



TRAMA:

«Ho passato un anno di carcere immerso nei  libri, ora da libero mi ritrovo una storia da raccontare che mi ha portato dall'essere un imprenditore di successo incensurato, a mercante d'oro in Africa, a narcotrafficante in Sud America... Mi chiamo Luca, ho 46 anni e non sono uno scrittore.» 
Da giovane manager, a cercatore d'oro, a trafficante di droga... a uomo normale.
Una storia criminale del Tiburtino. 



Storia autobiografica di Luca Eusepi. 
Come in una sorta di diario, l'autore mette nero su bianco la sua vita, le sue scelte, giuste o sbagliate che siano, le relative conseguenze. 
Descrive come, in un crescendo, la sua vita cambia, proiettata verso la ricerca del successo economico. Capisce che per arrivare a certe posizioni si deve rinunciare all'onestà. La crisi economica e la fiducia tradita da parte di chi riteneva amici gli confermano che la rettitudine non viene ricompensata. 
I problemi non tardano ad arrivare, destabilizzandolo. In un susseguirsi di eventi, di scelte sbagliate ed espedienti, assistiamo al suo declino totale - forse sarebbe più corretto parlare di “declino morale”, ma è un punto di vista soggettivo che ho motivo di credere che non andrebbe a combaciare con quello del protagonista.
Fino ad arrivare al momento in cui la vita gli presenta il conto.

Oro, oro, oro... Avevo inanellato uno dopo l'altro i gironi del mio inferno personale: il traffico di auto rubate, il riciclaggio, le spedizioni punitive, il traffico di droga e ora il carcere.

A questo punto, il protagonista, con l'amaro in bocca, tira in ballo le istituzioni, dove non tutto è onesto e limpido come dovrebbe. Senza nulla togliere alla veridicità o meno di queste affermazioni, mi è sembrato un modo per pulirsi la coscienza. Quasi come se tutto quello che ha fatto non sia il risultato delle sue azioni, bensì la conseguenza di altro: colpa prima della madre, poi della moglie, degli amici... Voglio dire, tutti nella vita affrontiamo delle difficoltà e molti sono vittime di soprusi, ma non per questo si finisce con il diventare dei delinquenti. 
In questa fase, stando a quello che si legge, non si percepisce pentimento, se non per il fatto di essere finito dietro le sbarre. Mai una frase di empatia verso la moglie, vittima a sua volta di una situazione imposta, nel testo si parla solo della sua insofferenza. Nemmeno l'arrivo di una figlia lo distrae dai suoi propositi. 
Sarò onesta, non ho potuto fare a meno di chiedermi se questo libro non fosse l'ennesimo tentativo di raggiungere l'oro... D’altronde, si sa, certi argomenti vendono, e alla pubblicazione di storie di questo tipo spesso fa seguito la trasposizione cinematografica/televisiva. Poco importa se a raccontarsi sono serial killer, stupratori e chi più ne ha più ne metta, se va di moda… L’apoteosi del cattivo gusto. Non sono felice di averlo preso, mi sembra di aver contribuito in qualche modo a questo meccanismo di mercato-malato. Quando l’ho scaricato, ero convinta si trattasse di un’opera di fantasia; mea culpa per non aver approfondito.
Tornando alla biografia, dopo aver scontato la pena, ha inizio la "vita adulta" di Luca Eusepi.
In quest’ultima parte della storia, ho notato qualcosa di diverso nel modo di esporre, quasi come se fosse scritto da un'altra mano, ma forse è solo una mia impressione. Ho trovato inutile la descrizione di certi dettagli, come le varie “incomprensioni” fra le donne della sua vita. Parere personale, naturalmente.
Concludendo, non sono solita esprime giudizi sulla vita degli altri, ognuno è libero di fare ciò che vuole, ma l'autore, pubblicando questo libro, ha deciso di sua spontanea volontà di esporsi al parere altrui. La verità è che non sono mai stata a favore di coloro che fanno dei loro errori motivo di vanto, un tornaconto se così vogliamo definirlo (e, decidendo di diffondere eventi riguardanti la propria vita, questo è quello che sembra). Andrebbe bene se, dopo aver toccato il fondo, si assistesse a una vera e propria trasformazione, con tanto di buon esempio da seguire, ma di redenzione se ne vede poca.

Sì, mi piaceva vivere sopra le righe, la mia era una ricerca personale. Avevo sempre voluto fare la bella vita, essere nelle condizioni di poter fare ogni cosa. Il protagonista della Metamorfosi di Kafka muore da insetto dentro la sua stanza e io non volevo fare quella fine. Per me la vita era un'altra cosa, era puntare sempre più in alto. 

PS: Apprezzo il fatto che l'autore dichiari da subito di non essere uno scrittore - chiaramente il libro vuole essere una biografia fine a se stessa - tuttavia le capacità comunicative non gli mancano. Lo stile non mi è dispiaciuto affatto, tranne forse nell’ultima parte che ho trovato un po’ caotica, ma forse ciò è legato al cambiamento di cui faccio riferimento sopra. Dovrebbe prendere in considerazione di continuare su questa strada.


sabato 20 gennaio 2024

RECENSIONE "XMAS PRESENT" di Luna Toad

 

Buongiorno follower, buon sabato! 
Recensione: "Xmas Present" dell'autrice Luna Toad. 
A cura di Silvia Cossio.




Titolo: Xmas Present 

Autore: Luna Toad

Genere: Romanzo breve

Disponibile in ebook a € 1,99

Contatti autore: Facebook - Instagram



TRAMA:

Lily, diciassette anni, timida, riservata e non si lascia avvicinare facilmente, soprattutto dai ragazzi.
La sua priorità è la scuola... che palle, eh? Ma ha troppa paura di essere ferita di nuovo e preferisce rimanere al riparo dentro la fortezza che ha costruito attorno a sé.
Quando i genitori decidono all'ultimo momento di raggiungere la sorella a Londra, proprio la settimana prima di Natale, Lily si sente un po' sola. Nemmeno lo studio riesce a riempire quel vuoto che sente diventare sempre più freddo e ingombrante.
C'è solo un nome, un contatto strano, quel Xmas present che compare di continuo tra le impostazioni del bluetooth.
Chi sarà?
Il giorno in cui Lily scoprirà l'identità misteriosa di Xmas present riceverà il più bel regalo di Natale di sempre! 



I genitori di Lily, all’anagrafe Elisa Barone, approfittando della scusa per andare a trovare la figlia maggiore a Londra, si concedono un paio di giorni per loro.
La ragazza, prossima alla maturità, non fa salti di gioia. Avrebbe voluto andare con loro, ma gli impegni scolastici la trattengono. 

Anziché gioire della libertà e della casa tutta per me, come farebbe chiunque al mio posto, sono dispiaciuta perché non posso andare in vacanza con i miei a fare da terzo incomodo. Che sfigata!!

L’incontro con Alessandro Schiavi, un alieno, non può essere altrimenti - troppo bello, troppo perfetto... per lei -, fa sì che quella forzata solitudine non le pesi più di tanto. Tra loro scatta un vero e proprio colpo di fulmine, la magia dell’innamoramento.
Una storia, quella tra Lily e Ale, molto dolce e un po’ incosciente, come solo in quella fascia d’età può essere. 
Un salto nel passato, per me non più giovanissima, in cui tutto è possibile, in cui le emozioni sono portate alla massima potenza, in cui l’amore è in assoluto la cosa più importante, secondario, forse, solo all'amicizia. Un periodo fatto di spensieratezza e incertezza per il futuro. Dove le insicurezze sono all’ordine del giorno.
Il libro ha delle belle uscite, in alcuni passaggi mi sono fatta delle sane risate, e si legge con estremo piacere. Lo stile risulta acerbo e ci sono diverse imperfezioni che potrebbero essere rimosse facilmente.  Questo, naturalmente, non va a incidere sul contenuto che, ci tengo a sottolinearlo ancora una volta, risulta decisamente apprezzabile. 
Lettura consigliata a un pubblico giovane, ma anche a chi, come me, non ha dimenticato com’è essere giovani… 😉

PS: Simpatica la figura della zia Manu con il suo enzima risolutore di tutti i problemi.


mercoledì 17 gennaio 2024

RECENSIONE "PURPUREO E GIALLO È L'ULTIMO RESPIRO" di Alessandro De Benedetti

 

Buongiorno follower!
Recensione "Purpureo e giallo è l'ultimo respiro" dell'autore 
Alessandro De Benedetti. A cura di Silvia Cossio. 



Autore: Alessandro De Benedetti

Genere: Giallo

Disponibile in ebook a € 2,70

E in formato cartaceo a € 10,30

Contatti autore: Facebook - Instagram 



TRAMA:

L’Istituto di Farmacologia di un’università italiana viene sconvolto da due morti ravvicinate, entrambe avvenute per infarto. Se per la prima vittima, lo stimato professor Bloembergen, l’accaduto è riconducibile a una disgrazia, la giovane età della seconda non può che far nascere forti sospetti. Soprattutto in Helga, studentessa incapace di arrendersi alle apparenze e ignorare alcuni misteriosi eventi: uno strano sogno, un messaggio e-mail alquanto enigmatico, il trasferimento di un fondo di ricerca. Quali segreti e quanto fango si nascondono nei laboratori della Facoltà? Quanto la scomparsa di polvere di digitale ha a che fare con il precipitare degli eventi? Ma prima di tutto: con quali e quanti meccanismi si può deteriorare un cuore?

Grazie alla sua padronanza delle tecniche di laboratorio, alla conoscenza degli effetti collaterali dei farmaci e alla possibilità di muoversi indisturbata nell’ambiente accademico, Helga inizia a indagare finché i tasselli cominciano a incastrarsi, rivelando intrecci insospettabili e risvolti inquietanti.

Il tutto filtrato attraverso i suoi occhi, gli eventi, i ricordi e anche i personaggi che le passano accanto e che sono, per quanto la riguarda, semplicemente “gli altri”. 

Romanzo finalista al premio Thriller Magazine 2006 - Prima Edizione Foschi Editore 2007, Seconda Edizione KDP 2023



Il decesso di Nicolaas Bloemberg, professore di farmacologia e farmacognosia, viene decretato come naturale, ma qualcuno insinua il dubbio che non sia così.
L'uomo stava per intascare una bella cifra per gli studi sugli ansiolitici. Una cifra che avrebbe potuto fare gola ad altri "papaveri accademici".
Un'altra morte sospetta, quella di una giovane studentessa, Elena Nicolais, rafforza l'ipotesi che ci sia qualcosa che non va. Il padre della ragazza è uno dei firmatari della movimentazione dei soldi, e non è una coincidenza da poco.
Il denaro "ereditato" dall'università potrebbe essere un movente, ma saranno davvero i soldi la causa oppure c'è dell'altro?
Helga Ungaro, ventiquattro anni, studentessa del quinto anno, una ragazza particolare, una visionaria con una discreta dose di immaginazione, decide di investigare. Porterà avanti le sue personali indagini, sostenuta da un buon intuito e da una buona conoscenza della chimica. Non mancano, infatti, le nozioni e gli esperimenti alla CSI, la nota serie televisiva. E qui appare evidente la dimestichezza dell’autore - laureato in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche - per certi argomenti.
Molti i personaggi di contorno, la maggior parte dei quali legati alla cerchia universitaria. Tutti potenziali sospettati. All’inizio, ho faticato a stare dietro ai vari nomi, poi, però, proseguendo con la lettura, sono riuscita a entrare nella vita della protagonista, a conoscere i suoi amici, la sua famiglia, i suoi vicini… Con alcuni ho empatizzato, di altri ho diffidato. Ho cercato di intuire se veramente ci fosse di mezzo un crimine e chi (e perché) potesse eventualmente volere la morte di una giovane studentessa e di uno stimato insegnante. 
Il libro mi ha piacevolmente sorpreso. La lettura, mai banale, tiene incollati fino alle battute finali. Ottima la capacità dell’autore di mantenere alta l’attenzione grazie anche a uno stile particolare e curato.
Ho apprezzato le descrizioni, sebbene qualche volta sembrino deviare dal contesto. Quantomeno questa è l’impressione che si ha in un primo momento, solo successivamente ci si rende conto che fanno parte di un quadro più esteso.
Concludendo, doverosi i complimenti all’autore, Alessandro De Benedetti, per l’ottimo prodotto realizzato.
Lettura consigliata.  


sabato 13 gennaio 2024

RECENSIONE "ATLANTIDE - IL RITORNO DEI POPOLI DEL MARE" di Caterina Franciosi

 

Buongiorno follower, buon sabato!
dell'autrice Caterina Franciosi, edito Delos Digital.



Titolo: Atlantide 
Autore: Caterina Franciosi

Genere: Fantasy

Casa editrice: Delos Digital

Disponibile in ebook a € 2,99

Contatti autore: Facebook 



TRAMA:

Dopo millenni di esilio forzato, gli eredi di Atlantide tornano sulla Terra. L’universo sta cambiando, l’ultimo ciclo di esistenza sta per chiudersi e per loro non c’è più tempo: se vogliono salvarsi devono ripristinare le antiche tradizioni, a causa delle quali sono stati anticamente scacciati. Ma il popolo di Ari-Ann si oppone, le azioni dei figli di Aztl-Ann rischiano di sovvertire per l’ennesima volta il grande equilibrio e di distruggere per sempre ciò che, con fatica, è stato ricostruito. Una nuova battaglia, stavolta quella decisiva, si profila così all’ombra della grande piramide di Atlantide, tra sacrifici e patti rinnovati con misteriose creature del cosmo.


Dopo millenni di esilio seguito a sanguinosi conflitti, i Popoli del Mare, eredi di Atlantide, stanno per tornare sulla Terra. L'universo sta cambiando, l'ultimo ciclo di esistenza sta per chiudersi e per loro non c'è più tempo: se vogliono salvarsi devono ripristinare le antiche tradizioni, a causa delle quali sono stati scacciati.
Ma il popolo di Ari-Ann si oppone, le azioni dei figli di Aztl-Ann rischiano di sovvertire per l'ennesima volta il grande equilibrio e di distruggere per sempre ciò che, con fatica, è stato ricostruito. Una nuova battaglia, stavolta quella decisiva, si profila così all'ombra della grande piramide di Atlantide, tra sacrifici e patti rinnovati con misteriose creature del cosmo.
Darshe, figlia dell’alto magistrato Kodu e di sua moglie Tintia, osserva il grande fermento attorno alla piramide cittadina. Azaruth, re del popolo di Aztl-Ann, ha proposto a Kodu, alto magistrato di Ari-Ann, un accordo che prevede in cambio di non belligeranza il sacrificio annuale di un gruppo di abitanti di Ari-Ann da utilizzare nel “nostro rituale” come lo definisce Azaruth. Darshe sembra essere la vittima sacrificale prescelta, e il sacrificio sembra essere non un atto cruento, ma il prosciugamento della sua energia vitale. Ma forse non tutto è perduto, e Darshe riuscirà a sopravvivere agli esseri che cercano di prosciugarla e catturare la sua essenza.
Da Caterina Franciosi, autrice di molti romanzi fantasy e di fantascienza distopica con riferimenti neanche troppo velati al mondo di oggi, un romanzo breve molto intenso e dalla scrittura ricca di suspence.
In Atlantide - Il ritorno dei popoli del mare troviamo un espediente narrativo molto usato nel fantasy come quello del sacrificio rituale che qua assume però caratteri particolarmente originali. Il tema della conflittualità tra i due popoli quello di Ari-Ann e quello di Aztl-Ann può essere anch’esso letto a livello metaforico con riferimenti all’attualità e ai conflitti ancora oggi in atto in diverse aree del mondo.
Un racconto caratterizzato da una scrittura essenziale e coinvolgente, consigliato soprattutto agli amanti del fantasy.