domenica 8 settembre 2024

RECENSIONE "POSSESSION" di Penelope White

 

Buon pomeriggio, amici lettori!
Recensione "Possession" dell'autrice Penelope White. 
A cura di Andrea Macciò.



Titolo: Possession
Autore: Penelope White

Serie: BDSM Love Vol.1

Genere: Romance erotico

Disponibile in ebook a € 2,99
E in formato cartaceo a € 16,64

Contatti autore: Facebook - Instagram 



TRAMA:

Anna è una giovane mamma di trent’anni che si divide tra il lavoro e il suo piccolo Mattia, frutto di una notte con il migliore amico Massimiliano, che le è sempre rimasto accanto.
La sua vita è una rassicurante routine, una confort zone in cui si rifugia da anni.
Ma poi tutto cambia dopo l’incontro con Alessandro, un uomo maturo che le farà scoprire un mondo nuovo, un universo parallelo fatto di dominazione, perversione e possesso.
Al di là della sua comprensione, Anna si scopre affascinata da tutto questo, mentre tra i due nasce un’attrazione tanto forte, quanto impossibile da spiegare, da definire.
Un legame che porterà entrambi a guardarsi nel profondo, sin dentro l’anima…
Possiamo davvero definire a parole ciò che unisce due persone?
Esiste veramente una netta demarcazione quando si parla di sentimenti?

Potresti anche concederti a chiunque… nessuno sarebbe mai me. E non si tratta di modestia, non dico che sono speciale in generale, ma che lo sono per te, e non mi sto vantando. Credo solo che, per quello che già c’è stato, nessuno potrebbe incidere tanto quanto me, quindi non si tratta di presunzione. Sarei geloso di un altro fino a un certo punto, perché nessuno avrà da te quello che ho avuto io.

ATTENZIONE: Il romanzo contiene scene sessualmente esplicite destinate a un pubblico adulto.



Anna è una trentenne che lavora in un elegante negozio di abbigliamento e sartoria. 
La sua vita è divisa tra la boutique e il figlio Mattia, frutto di una notte d’amore con il suo migliore amico Massimiliano, che le è rimasto accanto in una sorta di routine familiare tanto confortevole quanto abitudinaria e priva di passione e trasporto. È come se fosse sempre vissuta per gli altri e mai per se stessa.
È l’incontro casuale con un cliente, Alessandro Sacchi, un affascinante uomo sulla cinquantina dallo stile impeccabile, a introdurla in un mondo che non conosceva se non per sentito dire, nel quale i rapporti sono fondati sulla dominazione, il possesso, l’affidamento completo a un’altra persona alla quale consapevolmente si sceglie di “appartenere”. 
Anna rimane affascinata da tutto questo, e inizia una “vita parallela” nella quale Alessandro la inizia a pratiche erotiche “particolari” e del tutto inusuali. 
Prima di iniziare le loro “sessioni” Alessandro la seduce con le parole, per lui l’erotismo è determinato più dalla “mente” e dall’eccitazione che può scatenarsi in determinate situazione che dai corpi e dalla fisicità.
Tra i due nasce un’attrazione reciproca, fortissima, ma piena di contrasti, in quanto Anna non riesce razionalmente ad ammettere di essere eccitata, appagata e coinvolta dagli incontri “particolari” con l’affascinante cliente e Alessandro sembra, pur provando qualcosa per lei, non riuscire a relazionarsi con Anna al di fuori del gioco di ruolo erotico tra “dominatore” e “slave”.
Possessione. Il confine tra l’amore e l’appartenenza è il secondo romance erotico di Penelope White ambientato nel mondo del bsdm, dopo “The Mistress” ed è la prima parte di una “dilogia”.
In Possession il punto di vista è invertito, in quanto la protagonista Angela era appunto una “mistress” mentre invece Anna è attratta dall’interpretare il ruolo della “sottomessa”, ma resta simile e molto efficace l’analisi psicologica dell’autrice rispetto ai suoi personaggi coinvolti nel mondo del bsdm, sia quelli maschili che quelli femminili.
Siamo di fronte a un universo parallelo nel quale le regole relazionali e morali di un mondo “normale” che per entrambe appare grigio e monotono sono sospese, nel quale l’unica regola è quella del consenso reciproco, nel quale si contraggono perfino “contratti di appartenenza” come quello descritto nel romanzo. 
Un “gioco di ruolo” erotico nel quale a un certo punto si creano inevitabilmente dei legami tra le persone che possono sfociare in altro, fino ad arrivare all’amore. 
Ma quando un sentimento diventa autentico, può continuare un rapporto basato sulla “messa in scena” dell’appartenenza assoluta di una persona all’altra e nella quale il piacere sessuale di entrambi può passare anche attraverso il dolore fisico?
L’autrice a partire dal suo primo bdsm romance si è documentata in profondità su questo universo e riesce a raccontarlo con una scrittura intensa, emotivamente coinvolgente, portandoci dentro i meandri più intimi della psiche dei suoi personaggi. Le scene erotiche di Possession sono forse più forti e per certi versi perturbanti di quelle di The Mistress, l’autrice riesce a dosarle con sapienza senza farle diventare l’unica ragione di un libro che è molto più complesso di un semplice romance erotico e che assume come l’altro anche le caratteristiche di un romanzo psicologico. 
Nonostante siano tematiche da qualche anno diffuse nel mondo del romance, Penelope White riesce a trattarle in modo originalissimo e intenso sfuggendo a ogni stereotipo e raccontando anche il lato “normale” e potremmo dire diurno dei suoi personaggi. 
È come se riuscisse a dare voce a inclinazioni e fantasie che molte persone hanno, ma che, come la protagonista, non riescono, o magari non vogliono, “provare” nel mondo reale. I “sogni latenti” che danno il titolo a una sua raccolta di racconti.
L’interrogativo che l’autrice propone già dal titolo, e che pervade tutto il romanzo, è quale sia il confine tra “l’appartenenza” in un gioco di ruolo erotico eccitante, ma fine a sé stesso, e l’amore nella sua espressione più pura, reciproca e autentica, l’amore “tossico” nel quale l’appartenenza dell’altra persona non si limita allo scenario “ludico” delle pratiche erotiche, ma sfocia in una volontà di possesso e annientamento dell’altra, o dell’altro. 
L’autrice in questo libro ci restituisce il suo punto di vista, con personaggi ben costruiti e psicologicamente accurati. 
La cover è affascinante e nello stesso tempo “perturbante” come questo romanzo e la tematica che affronta, la scrittura raffinata e di grande qualità conferma Penelope White come une delle autrici più interessanti e originali del romance contemporaneo nelle sue mille sfumature.


martedì 3 settembre 2024

RECENSIONE "L'ISOLA DELLE LETTERE PERDUTE" di Cristiano Pedrini

 

Buon pomeriggio, amici lettori!
Recensione "L'isola delle lettere perdute" dell'autore Cristiano Pedrini. 
A cura di Monica Burel.



Autore: Cristiano Pedrini

Genere: Narrativa

Disponibile in ebook a € 2,99

E in formato cartaceo a € 18,00

Contatti autore: Facebook - Instagram 



TRAMA:

«C'è ancora molto da fare. Quest'isola ha bisogno di te… Io ho bisogno di te.» L'isola Comacina emerge dalle acque del lago di Como, circondata dal mistero e baciata dall'incanto. Terra senza tempo, nel suo cuore giace un segreto secolare e la memoria di un ragazzo dimenticato, le cui ultime gesta finiscono con il coinvolgere Emanuele, un giovane artista alla ricerca dell'ispirazione che quei luoghi gli hanno trasmesso fin dalla sua infanzia, e che ora teme di aver perduto per sempre. Per ritrovarla egli vuole rimettere piede sull'isola, ma il suo ritorno non è come immaginava. Comacina, per lui tanto speciale, è stata acquistata da Geert D'Ursel, un uomo affascinante dal passato enigmatico, con l'intento di donarle nuovo lustro e trasformarla nel fulcro di un importante progetto artistico. Geert attratto dallo spirito tormentato dell'artista decide di permettergli di rimanere sull'isola, ma presto i due si ritrovano coinvolti in un'avventura straordinaria che svelerà dei sentimenti intensi che cambieranno le loro vite per sempre. Mentre il destino dell'isola si svela, minacciandone la sua stessa esistenza, Emanuele si troverà a fare scelte difficili, navigando tra i misteri del passato e nelle acque agitate di un amore appena nato ma capace di qualsiasi cosa.


Isola Comancina
Emanuele ritorna a casa per un certo periodo. Studia arte all'accademia di Brera, ma ha le idee confuse. È sempre più convinto di non essere dotato, né di aver una particolare tecnica per dipingere.
Geert è belga. Ha comprato l'isola in modo da farla ritornare agli antichi fasti. Ospiterà tre artisti ai quali darà vitto e alloggio, in cambio loro dipingeranno.
Leandro era un bambino, poi ragazzino, vissuto ai tempi delle invasioni del Barbarossa.
Intorno a questi tre personaggi si snoda la storia del libro.

Rimani, e non per me, ma per te… e dovrai solo pensare a riprenderti quello che credi di aver perso.

Primo libro che leggo di questo autore. La sua scrittura risulta fin da subito delicata, emozionale, fluente. Belle le descrizioni del territorio e ben caratterizzati i personaggi. Siamo di fronte a persone che non sono perfette, ma che hanno difetti e insicurezze come molti di noi. È stato interessante leggere la parte del libro legata alla storia reale, come ad esempio i fatti legati all'invasione barbarica, o i quelli legati alla destinazione dell'isola Comancina dove dimorano gli artisti che vogliono dipingere. Infatti, l'isola ora appartiene all'accademia di Brera. La storia sentimentale che si sviluppa tra Emanuele e Geert viene raccontata in modo sereno senza inutili forzature. Per quanto riguarda la storia di Leandro mi ha intenerito molto.
Una bella lettura.


domenica 1 settembre 2024

RECENSIONE "LA PSICHIATRA" di Wulf Dorn

 

Buongiorno follower, buona domenica!
Recensione: "La psichiatra" dell'autore Wulf Dorn, 
edito Corbaccio. A cura di Silvia Cossio.


Autore: Wulf Dorn

Genere: Thriller

Casa editrice: Corbaccio

Disponibile in ebook a € 8,99
E in formato cartaceo a € € 5,60 o € 13,30

Contatti autore: Facebook - Instagram 



TRAMA:

Lavorare in un ospedale psichiatrico è difficile. Ogni giorno la dottoressa Ellen Roth si scontra con un’umanità reietta, con la sofferenza più indicibile, con il buio della mente. Tuttavia, a questo caso non era preparata: la stanza numero 7 è satura di terrore, la paziente rannicchiata ai suoi piedi è stata picchiata, seviziata. È chiusa in se stessa, mugola parole senza senso. Dice che l’Uomo Nero la sta cercando. La sua voce è raccapricciante, è la voce di una bambina in un corpo di donna: le sussurra che adesso prenderà anche lei, Ellen, perché nessuno può sfuggire all’Uomo Nero. E quando il giorno dopo la paziente scompare dall’ospedale senza lasciare traccia, per Ellen incomincia l’incubo. Nessuno l’ha vista uscire, nessuno l’aveva vista entrare. Ellen la vuole rintracciare a tutti i costi ma viene coinvolta in un macabro gioco da cui non sa come uscire. Chi è quella donna? Cosa le è successo? E chi è veramente l’Uomo Nero? Ellen non può far altro che tentare di mettere insieme le tessere di un puzzle diabolico, mentre precipita in un abisso di violenza, paranoia e angoscia. Eppure sa che, alla fine, tutti i nodi verranno al pettine. 


Waldklinik è la clinica specializzata in psichiatria, psicoterapia e psicosomatica dove lavora la dottoressa Ellen Roth. Per qualche giorno, Ellen si ritrova a sostituire il collega, nonché compagno, Christoph Lorch, detto Chris, prendendo in carico anche i suoi casi. Tra questi ce n’è uno particolarmente interessante, quello di una donna, le cui generalità non sono note, vittima di abusi e maltrattamenti. La paziente però sparisce. Nessuno, oltre a lei, l’ha vista, quindi inevitabile l’insinuarsi di qualche dubbio sulla veridicità o meno della sua esistenza. Ellen decide di indagare per scoprirne l’identità, in un conto alla rovescia per tentare di salvarle la vita, ma si ritrova coinvolta in uno scenario da incubo, minacciata da un losco individuo: l'Uomo Nero. 
Realtà o fantasia? 
Chi è il folle che vuole annientarla? Sempre ammesso che esista...
La prima parte del libro crea la convinzione che sia tutto frutto della fantasia della protagonista - le sfumature a carattere paranormale accentuano questa teoria -, la seconda risulta reale. Quantomeno le indagini che prendono piede danno un senso di concretezza e instillano qualche dubbio, ma non troppo... La storia offre il giusto trasporto, tuttavia, per quanto mi riguarda, risulta prevedibile, di conseguenza, a parte la curiosità di scoprire i dettagli, questo thriller non ha fatto la differenza in quello che è il mio bagaglio di letture. Sicuramente un buon prodotto, certo, scritto bene (pochissime le imperfezioni), ma tutto qui.
Non ho percepito alcuna tensione: sotterranei abbandonati, garage isolati e strade malfamate non hanno sortito l’effetto desiderato. Mi rendo conto che il libro ha una quindicina di anni, quindi forse ha rappresentato una novità a suo tempo, ma ad oggi è solo uno dei tanti. 
Proverò a leggere altro di questo autore, magari di più recente.


venerdì 30 agosto 2024

RECENSIONE "DESIRE" di Penelope White

 

Buongiorno follower, buon venerdì!
Andrea Macciò ha letto per noi "Desire" dell'autrice Penelope White, 
quarto volume autoconclusivo della serie "Winchester Series".



Titolo: Desire
Autore: Penelope White
Serie: Winchester Series Vol.4
Autoconclusivo

Genere: Romance

Disponibile in ebook a € 0,99
E in formato cartaceo a € 12,48

Contatti autore: Facebook - Instagram 



TRAMA:

Quando nasci in una famiglia come quella dei Winchester hai solo due opzioni: fare ciò che vuole tuo padre o fuggire. Ed è così che Vincent, secondogenito della dinastia, prepara il suo zaino e mette un oceano di distanza da quel destino già segnato.
Dopo anni di sacrifici e impegno, riesce a ottenere una cattedra al prestigioso Conservatorio di Parigi e trova il suo mondo nella piccola Giverny, cittadina caratteristica a poca distanza dalla capitale.

A Giverny è solo con la sua musica.

Anche la giovane Sophie, appena trasferita, si trova catapultata in una nuova realtà. Delusa e infelice per un destino che non ha scelto.

A Giverny è sola con i suoi ricordi.

Vincent e Sophie si incontrano.
Due anime affini, ma diverse.
Due esistenze segnate da un percorso comune.
Due persone alla ricerca di un barlume di felicità.

Ma aleggia un oscuro segreto su di loro.
Mentore, amante o… Chi è realmente Vincent per questa ragazza?
Ma soprattutto, qual è il loro più profondo Desire?

“La pioggia cessa all’improvviso. Così come l’incantesimo di una notte che non dimenticherò. Il suo profumo e il calore della sua pelle, per sempre intrecciati alla vergogna e al rimprovero.”

ATTENZIONE: Il romanzo contiene scene sessualmente esplicite destinate a un pubblico adulto.



“Desire” è il primo episodio della “Winchester Series” firmato da Penelope White. In questo romanzo incontriamo uno dei fratelli Winchester, Vincent, che è pervaso dalla passione per la musica e l’arte e sogna di diventare un pianista. Un’aspirazione che lo mette in contrasto con il padre Cameron Winchester, freddo e spietato uomo d’affari che lo vorrebbe invece dietro a una scrivania nell’azienda di famiglia. Cameron non ha nessuna intenzione di supportarlo nel suo sogno, e l’unica possibilità che resta a Vincent è quella di cercare di ricostruire la sua vita lontano dal paese dove è nato, in Europa. A segnare una svolta decisiva nella vita di Vincent è l’incontro nel locale di New Orleans con una strana ragazza dai capelli turchini che come lui ha un animo artistico ed è letteralmente “innamorata” del suo pianoforte: Lexi. 
Dopo una lunga gavetta e grazie al supporto di un maestro, Vincent ottiene una cattedra al conservatorio di Parigi e si stabilisce a Giverny, tranquilla cittadina della provincia francese. Qua, nella “boulangerie” di Celeste dove ogni mattina si reca per la colazione, Vincent incontra una ragazza di diciannove anni, la stessa età nella quale lui lasciò gli Stati Uniti e la famiglia Winchester per trasferirsi in Francia, dalla pelle diafana e dagli occhi verdi, che come lui è appassionata di musica e aspira a diventare pianista: si chiama Sophie. 
Sophie ha lasciato Parigi dopo la scomparsa dei genitori, e un segreto sembra legare il suo passato a quello di Vincent. Tra Vincent e Sophie, due persone in crisi e in fuga dal passato per motivi diversi, da subito si respira un’attrazione e una fortissima tensione erotica. Sembra essere un “amore proibito” non solo per la differenza di età e il ruolo di “mentore” che Vincent dovrebbe avere nella carriera musicale di Sophie, ma anche per quel segreto legato alla famiglia Winchester che incombe su di loro. Dopo un fitto scambio di messaggi espliciti, e nonostante la resistenza soprattutto di Vincent a lasciarsi andare, la passione tra di loro esplode… riusciranno a ricostruire la loro vita e ad essere felici nonostante i molti ostacoli? 
Nella vita di Vincent, nonostante le molte vicissitudini, c’è una sola certezza: l’amica Lexi, che nonostante siano passati vent’anni ha sempre i capelli turchini come una fata, l’energia e la spregiudicatezza della ragazzina che aveva conosciuto vent’anni prima. Lei raggiunge Vincent a Parigi, diventa amica di Sophie e cerca di aiutarli a mettere ordine nella loro vite.
“Desire” è un romance nel quale ritroviamo diversi temi interessanti, dall’affresco generazionale nel quale si confrontano “le tre età” quella del padre Cameron, quella di Vincent e Lexi, quella di Sophie, quella dell’amore “proibito” e contrastato non solo dalla differenza di età (che nel romanzo pesa soprattutto su Vincent, che sembra proiettare su Sophie in qualche modo una “versione al femminile” di sé stesso) e quella della giovane Sophie e dei suoi coetanei come Olivier. 
I personaggi sono descritti con grande finezza psicologica, e come gli altri romanzi di Penelope White, “Desire” contiene scene erotiche intense ed esplicite, nelle quali l’autrice riesce a narrare con un talento non comune tutti gli aspetti e le contraddizioni che esplodono quando tra due persone nasce un desiderio reciproco destinato a esplodere.
 Come nell’altro romanzo della Winchester Series, un altro tema è quello del contrasto tra il mondo “prosaico” degli affari, del denaro, della vita da azienda rappresentato dal padre Cameron, e quello dell’arte e del sogno, collocato in un “altrove” che qua è la romantica campagna francese. 
Un altro tema interessante e in fondo inusuale nel romance è quello dell’amicizia tra uomo e donna, ben descritto nel solidissimo rapporto tra Vincent e la “fata turchina” Lexi, forse il personaggio più affascinante e originale del romanzo.
C’è anche un lato mistery e giallo nel “segreto” che lega Vincent a Sophie. Il romanzo di Penelope White racconta le mille sfumature del “desiderio” ed è un invito per chi ha un animo artistico ad inseguire i propri sogni e le proprie inclinazioni. 
La scrittura è come in altre occasioni delicata e raffinata, con apprezzabili descrizioni ambientali della provincia francese dove si dipana l’azione. Anche “Desire” è un romanzo da consigliare a tutte le persone che amano il romance, genere del quale Penelope White ha raccontato le mille sfumature dell’amore e del desiderio, senza rinunciare a trattare sullo sfondo anche temi sociali rilevanti. Bella la cover, che è un riferimento diretto all’arte musicale protagonista del romanzo.


domenica 25 agosto 2024

RECENSIONE "VOCI DALL'ALDILÀ" di Sergio Bertoni

 

Buongiorno follower, buona domenica!
Recensione "Voci dall'aldilà" dell'autore Sergio Bertoni. 
A cura di Silvia Cossio. 



Autore: Sergio Bertoni

Genere: Narrativa

Disponibile in ebook a € 1,00

E in formato cartaceo a € 3,56

Contatti autore: Facebook 



TRAMA:

Siamo sicuri che ogni cimitero sia un'oasi di silenzio?
Siamo sicuri che i morti non parlino tra loro?
Antonio de Curtis (Totò) qualche dubbio l'aveva ...
E anch'io.
E se…
E se, per qualche stranissimo caso della vita, fossimo in grado di intendere o in qualche modo di percepire ciò che pensano e ciò che raccontano i morti?
Quanti misteri, dei quali non abbiamo idea, potremmo conoscere e quante vicende, in apparenza semplici e normali, assumerebbero un diverso significato? 


Se qualcuno pensa che i cimiteri siano un’osai di silenzio, potrebbe ricredersi dopo aver letto questo libro. Lo sa bene Beppe, il guardiano, che riesce a sentire e vedere chi non c’è più, personaggio che troviamo solo all’inizio ma al quale avrei dato maggiore spazio. L’autore, invece, lascia che a parlare siano i diretti interessati. Protagonisti, infatti, i defunti: anime inquiete, tormentate, anime serene, anime rassegnate. Storie di vita raccontate, con riferimenti a eventi passati e presenti, che vanno a incrociarsi quasi non ci fosse distinzione. Perché ormai non ha più importanza, quel che è stato è stato. Che uno sia vissuto nel 1800 o nel 2020, non fa differenza in quel posto. Resta solo un po' di amarezza, il dispiacere per coloro che sono stati strappati alla vita troppo presto, per i motivi più disparati. 
Racconti brevi, ma efficaci, che lasciano nel lettore una vena malinconica e il tarlo, sempre presente in tutti noi, su cosa ci sia dopo la morte.
Scrittura impeccabile quella di Sergio Bertoni, che affronta tematiche importanti con delicatezza, denotando conoscenza degli argomenti.
Lettura consigliata.


sabato 24 agosto 2024

RECENSIONE "TIED" di Penelope Whide

 

Buon pomeriggio, amici lettori!
Recensione "Tied" dell'autrice Penelope White, sesto e ultimo volume 
autoconclusivo della serie "Winchester Series". A cura di Andrea Macciò.



Titolo: Tied
Autore: Penelope White

Serie: Winchester Series Vol.6

Genere: Letteratura erotica

Disponibile in ebook a € 0,99
E in formato cartaceo a € 12,48

Contatti autore: Facebook - Instagram 



TRAMA:

India è una Winchester, prima discendente donna di una grande dinastia. Per tutta la vita ha dovuto fare i conti con la pressione che questo cognome porta con sé, indossando una maschera affinché fosse temuta e rispettata da tutti.
Stabilitasi a Tokyo da qualche mese per lavoro, incontra Keisuke, un ex soldato segnato nel profondo da un doloroso passato. Anche lui indossa una maschera, ma per celare al mondo i suoi demoni.
Basteranno una corda di canapa e un delicato fiore di pruno per sgretolare le loro difese?
E quando tra loro le bugie e le differenze sociali inizieranno a pesare, quei nodi reggeranno?
Due anime in cerca di pace.
Due cuori in cerca di felicità.
Legati… ma fino a che punto?

ATTENZIONE: Il romanzo contiene scene sessualmente esplicite destinate a un pubblico adulto.



Tied è l’ultimo capitolo della “Winchester Series” progetto letterario portato avanti da cinque diversi autrici (Penelope White, Giusy Viro, Chiara Cipolla, Alessia Giuliano, Giada Grimaldi) e che racconta la saga degli eredi della ricca e potente famiglia Winchester.
In Tied incontriamo India, soprannominata per la sua spregiudicatezza nel mondo degli affari “The American Shark”. La ragazza si trova in Giappone per concludere un affare.
Forte, temeraria, a volte spietata, sembra essere l’erede perfetta del capostipite Cameron Winchester, un uomo d’affari freddo e apparentemente privo di ogni sentimento. 
A Tokio, India vive totalmente dedita al lavoro, e si è costruita una sorta di corazza che la difende dal mondo esterno, dalle relazioni, dall’amore: a volte lavora chiusa nella sua stanza d’albergo e non trova neanche il tempo di guardare la bellezza che ha attorno.
Una sera, l’amica Becky la convince a passare una serata in un locale dove si svolgono spettacolo di “shibari” l’antica arte della “legatura erotica” giapponese attraverso l’uso esclusivo di spesse corde di canapa, e in maniera sorprendente India si offre per partecipare come modella allo show, rimanendo particolarmente segnata da questa insolita esperienza.
In Europa lo “shibari” è conosciuto come pratica erotica diffusa nel mondo Bdsm (spesso confuso con altre pratiche più “estreme”), in Giappone è considerato una vera e propria arte, nel quale hanno un’importanza fondamentale l’aspetto creativo, coreografico e artistico, e i “maestri della corda” sono considerati dei veri e propri artisti. India inizia a frequentare questi spettacoli e una sera conosce un “maestro di corde” che nelle sue coreografie usa non solo la canapa, ma il delicato fiore di pruno quasi ad attutire l’impatto del materiale sul corpo della modella.
Si chiama Keisuke, è un ex militare dell’esercito che sembrava destinato a una brillante carriera, e che, dopo un evento traumatico che lo ha segnato nel profondo, oggi si occupa di sicurezza privata e trova nel mondo dello “shibari”, che richiede una fiducia totale nell’altra persona, una possibilità di evadere temporaneamente dai suoi incubi. Due cuori in cerca di felicità, due persone che celano la loro essenza dietro a una maschera che li protegge.  La “legatura” o l’essere “legati” sono una chiara metafora della relazione tra due persone.
Il loro incontro e la pratica dello shibari, tra una spessa corda e un delicato fiore di pruno, riusciranno a far cadere le loro difese e lasciarli liberi di esprimere i propri sentimenti? Nello shibari India trova una possibilità di lasciare da parte la sua maschera di American Shark e Keisuke di ritrovare quel metaforico controllo della situazione che sembrava aver perso la notte che ha cambiato la sua vita.
Preceduta dalla sua fama di American Shark, India cela la sua vera identità a Keisuke: ma la realtà li metterà ben presto di fronte a una resa dei conti. Riusciranno comunque a trovare la loro felicità?
Tied, nonostante sia parte della Winchester Series, è un romanzo autoconclusivo. 
La scrittura di Penelope White è raffinata, profonda e intensa, e coglie con grande efficacia e delicatezza le mille sfumature psicologiche che sono celate dietro le pratiche erotiche inusuali come lo shibari. 
La fascinazione per l’“altrove” del Giappone, dei suoi delicati fiori di pruno, del rito della fioritura del ciliegio, della sua estetica delicata e sensuale, della fusione inestricabile tra erotismo e arte, si impadronisce della protagonista India come di chi si appresta a leggere questo affascinante e coinvolgente romanzo. 
Le antiche tradizioni giapponesi e lo shibari rappresentano nel romanzo il contraltare con il mondo freddo, razionale, asettico, privo di reale sensualità rappresentato dal mondo degli affari e dal personaggio, qua molto sullo sfondo, di Cameron Winchester. 
I personaggi principali, sia quello di India che quello di Keisuke, sono psicologicamente molto approfonditi e accurati e l’autrice ne descrive benissimo le mille sfumature.
Penelope White, alla sua quattordicesima opera spaziando tra le diverse sfumature del romance e un intensissimo e indimenticabile racconto autobiografico, è abilissima nella descrizione delle scene erotiche, raccontate in modo intenso e raffinato, e negli affreschi ambientali, e in questo come in altri romanzi la scrittura è preceduta da una puntigliosa documentazione sulle pratiche e i mondi descritti. 
Molto bella la cover.
Un romanzo da consigliare, anche a chi non conosce la Winchester Series visto il suo carattere autoconclusivo, e un’occasione per avvicinarsi al mondo di Penelope White.


lunedì 19 agosto 2024

RECENSIONE "OLTRE LA MASCHERA" di Silvia Civano

 

Buongiorno follower, buon inizio settimana!
Recensione "Oltre la maschera" dell'autrice Silvia Civano. 
A cura di Silvia Cossio. 



Autore: Silvia Civano

Genere: Paranormal Thriller

Disponibile in ebook a € 2,99

E in formato cartaceo a € 16,70

Contatti autore: Facebook - Instagram 



TRAMA:

Un hotel sul fiume in Irlanda. Un albero antico con l’incisione di una runa speciale. Voci nella notte, puzzo di foglie marce e una ragazza cieca che riesce a leggere gli altri meglio di chi ha una vista perfetta…
Quando Beverly Murphy deve occuparsi di un cliente arrogante e di sua figlia in una notte piovosa all’Algiz Hotel, non ha idea che l’incontro le cambierà la vita. Neppure dopo aver scoperto il corpo dell’uomo appeso senza vita nella stanza che lui aveva insistito per prendere e la sua giovane figlia, Nia, scompare senza lasciare traccia.
È il principio di una cupa vicenda che costringerà Beverly a tuffarsi nel passato, usando solo il suo ingegno, il coraggio e la determinazione per risolvere un mistero le cui radici sono più profonde del grande albero che si trova davanti all’hotel. E tutto inizia con Nia, la dolce bambina con cui Beverly trascorre la giornata a parlare, solo per apprendere dalla polizia che Nia è stata assassinata quasi vent’anni prima...
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La bambina fece movimenti delicati, intrecciandole alcuni fiori di narciso tra i capelli. «Riprenditi presto, Beverly», sussurrò. «Proveranno a fermarti, ma io so che puoi farcela!» 


Yellost River, Irlanda.
Beverly Murphy, ventisette anni, non vedente, lavora nell’attività di famiglia, l’albergo Algiz Hotel.
Ha un dono speciale: riesce a vedere con occhi diversi da quelli degli altri, oltre la comune realtà.
L’incontro con Nia, una bambina di sette anni, e suo padre Frederick Ryan cambierà la sua vita. Il suicidio dell’uomo e la scoperta che la piccola con cui ha interagito è morta diciotto anni prima la portano a volerne sapere di più. Cosa vuole Nia da lei? Perché tormenta i suoi sogni? È una dolce bimba o uno spirito malvagio?

Le stranezze erano iniziate a far parte della sua quotidianità e non l’avrebbero abbandonata fin quando non avesse trovato delle risposte.

Troppe le coincidenze per essere ignorate.
La storia si dipana tra presente e passato, per l’esattezza vent’anni prima, ovvero quando si svolgono i fatti che vedono l’omicidio di Nia. Devo ammettere che mi ha messo i brividi in più di un’occasione. Penso sia normale quando si ha a che fare con il sovrannaturale. Il “non sapere” ha una certa attrattiva - il fascino dell’ignoto - sebbene si tenda a prenderne le distanze, cosa che invece non fa la protagonista. Beverly, infatti, affronta le sue paure, segue gli indizi che pian piano, come in un puzzle, trovano la loro collocazione. Un percorso che porta la protagonista a vedere oltre la maschera dei suoi limiti.
Oltre la maschera è il primo romanzo di genere thriller dell’autrice Silvia Civano. Un debutto ben riuscito, a mio parere. La storia cattura dalle prime pagine e tiene alta l’attenzione del lettore fino alle battute finali. Tra colpi di scena e situazioni da brivido, la verità viene a galla e il lieto fine è garantito. Non per tutti, però…
Lettura consigliata.

PS: Nel libro sono presenti delle immagini realizzate da Marco Bellina, illustratore e compagno di vita dell’autrice. 


domenica 18 agosto 2024

RECENSIONE "ISOLATI E CONTENTI" di Ilaria Carioti

 

Buongiorno follower, buona domenica!
Recensione: "Isolati e contenti" dell'autrice Ilaria Carioti.
A cura di Silvia Cossio.



Autore: Ilaria Carioti

Genere: Commedia romantica

Disponibile in ebook a € 2,99

E in formato cartaceo a € 11,44

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TRAMA:

Cosa potrebbero avere in comune Jeff Del Drago, giornalista satirico super sexy, e Alice, aspirante suora?
Apparentemente nulla.
Con una pandemia in arrivo però tutto è possibile.
L’isolamento forzato costringe entrambi a rifugiarsi sull’isoletta di San Biagio, insieme a Giordano, amico fraterno di Jeff, e sua moglie Elisa, sorella di Alice.
Jeff promette a Giordano di girare alla larga da sua cognata, ma San Biagio è davvero troppo piccola per mantenere le distanze…
Alice e Jeff, benché ai poli opposti, costretti alla vicinanza imparano a conoscersi e scoprono di non essere poi tanto diversi.
Le complicazioni però sono dietro l’angolo, soprattutto quando Elisa propone a Jeff di sedurre sua sorella per distoglierla dai suoi progetti clericali… ma si sa, gli inganni sono fatti per essere scoperti.
Alice, delusa e arrabbiata, lascia l’isola.
Sarà disposto Jeff a mettere da parte l’orgoglio per seguirla in capo al mondo?
Tra dialoghi spassosi, ironia quanto basta e tanti spunti di riflessione, “Isolati e contenti” accompagna il lettore in un viaggio tutto da scoprire. 


Inghilterra. Jeff Del Drago, trentasei anni, giornalista, è la punta di diamante della rivista Life Today; la sua rubrica satirica è la più seguita. Ma qualcosa va storto e lui perde il posto. Torna in Italia, paese d’origine dei genitori, che però si trova sotto scacco del Covid.
Giordano, amico d’infanzia, quasi un fratello per il protagonista, accetta di ospitarlo nella sua isola di San Biagio per la durata del lockdown, ma a una sola condizione: evitare di fare avances alla sorella della moglie Elisa, Alice.
Alice, ventisei anni, vive in un monastero da quando è rimasta orfana. Viene invitata a prendersi una pausa dalla vita del convento per riflettere sulla sua vocazione: se è tale o meno.
Inevitabilmente tra i due si instaura un legame. 
Lui cinico, lei spirituale. 
Lei riuscirà ad abbattere “la corazza eretta con anni di insensibilità e indifferenza, con una umanità, una verità spiazzanti, persino per uno come lui mai disposto a lasciarsi sconvolgere”.
La nascita di un sentimento, la consapevolezza. La delusione. La paura di fare una scelta per poi pentirsene.
Nonostante il lockdown, viaggeremo con i protagonisti: da Londra all’isola di San Biagio, dalle vie di Napoli a quelle del Congo. Seguiremo con interesse l’evolversi della loro storia.
Ho impiegato un po’ per portare a termine questo romanzo che avevo iniziato e poi interrotto quasi a metà più di un mese fa. Per qualche motivo, non riuscivo a farmi coinvolgere. Un problema mio, forse, non saprei dirlo con certezza - non posso ignorare che la stessa cosa è successa nel precedente romanzo di questa autrice, “Cose dell’altro mondo”, da me molto apprezzato - fatto sta che la parte iniziale mi è risultata un po’ lenta, a differenza della successiva che invece appare più coinvolgente; una sorta di riscatto che fa dimenticare i dubbi sulla prima. 
Una storia che, nella sua totalità, si legge con piacere. Siamo di fronte al classico libro “scacciapensieri” con cui trascorrere qualche ora, dove non aspettarsi grandi cose, e con un finale che, nonostante la prevedibilità tipica dei romanzi rosa, lascia il lettore con un sorriso sulle labbra. 
Lettura consigliata.

PS: Belle le immagini a inizio capitolo, realizzate dall’autrice stessa.


sabato 17 agosto 2024

RECENSIONE "LO SPECCHIO DEGLI OCCHI TUOI" di Rosanna Pierleoni

 

Buon pomeriggio, amici lettori!
Recensione "Lo specchio degli occhi tuoi" dell'autrice Rosanna Pierleoni, 
edito Il Cielo Capovolto Edizioni. A cura di Andrea Macciò.


Autore: Rosanna Pierleoni 

Genere: Narrativa


Disponibile in ebook a € 10,00
E in formato cartaceo a € 16,00

Contatti autore: Facebook - Instagram 



TRAMA:

La storia si ambienta a Roma, nei primi anni 2000. Elettra e Viola, due sensuali e tormentate adolescenti alle porte del mondo adulto, vivono la loro amicizia travolgente, ballano salsa e leggono libri. Si imbattono in uomini attraenti e narcisisti e in lavori sempre più precari. Ben presto cresce prepotente l’idea di poter vivere ricevendo dei doni in cambio della loro bellezza…
Inizia così un viaggio fisico e psichico, affascinante e mostruoso.
È indispensabile estirpare il male dalla vita? Davvero non esiste alcuna luce nelle nostre ombre? C’è via di uscita dalla violenza subita?
Sono queste le domande a cui le due amiche cercano una risposta, e lo fanno senza avere paura di guardare dentro ai propri abissi, sull’orlo del baratro, tra luci e ombre, in una continua battaglia psichica tra il bene e il male dominata da illusione e cinismo.
Di sottofondo, la ricerca costante di un vivere autentico nel presente frammentato di una società irreversibilmente mutata: resta la parola, con la sua portata magica e l’odore dell’inchiostro su carta.



“Lo specchio degli occhi tuoi” inizia come un giallo: una corsa in ospedale, l’incontro tra due amanti, poi una telefonata anonima che avvisa la polizia di un delitto, quello di Roberto Di Biase, forse fatta dalla stessa persona che lo ha ucciso. 
Dopo qualche pagina, la scena cambia, siamo trasportati nel 2049 e una voce narrante, della quale nel corso del romanzo scopriremo l’identità, racconta il ritrovamento di una “scatola dei ricordi” nella quale è racchiusa la vita breve e intensa di una ragazza di inizio millennio, Elettra Grieco. Un sensuale vestito rosso da ballerina, fotografie ingiallite, un vecchio cellulare, biglietti di viaggio e ingresso ad eventi e locali, lettere, un diario. La voce narrante scopre una fotografia che ritrae due ragazze ed è colpita da una scritta sul retro: “L’eternità era nelle nostre labbra e nei nostri occhi”.
Con l’interessante espediente di questo flashback da un futuro vicino, in un presente nel quale l’inizio del millennio sembra già un’era diversa, Rosanna Pierleoni ci porta dentro alla storia di Elettra Grieco e Viola Mariani, due ragazze di provincia che arrivano nella Roma di inizio millennio in fuga da un passato forse semplicemente infelice e forse oscuro.
Elettra arriva dalla Basilicata, provincia di Potenza, Viola dalla provincia di Macerata.
Viola ed Elettra si incontrano per caso in locale di ballo sudamericano, La Ronda. Sembrano avere tutta la vita davanti, tutto sembra ancora possibile. 
Nasce un’amicizia fortissima, che alcuni mesi dopo sfocia in una convivenza in una casa di Roma Sud, zona Anagnina, possibile grazie al lavoro di Elettra e dalla “Piccola Eredità” della quale può beneficiare Viola. 
Il loro legame diviene via via più intenso, un’unione totale di anime e corpi, un’amicizia che diventa un amore assoluto e disperato, l’unico che persisterà in una successione di relazioni passeggere.
E una promessa, quella di non lasciarsi mai.  
A due anni dal loro incontro, incalzate anche dalle necessità della vita in una metropoli costosa e caotica, le ragazze creano il “Mama” la loro nuova attività “un’oasi di pace, un coacervo di lussuria e di piaceri, un posto dove essere sé stessi, buttare a terra le proprie uniformi”. 
Le due ragazze creano un complesso sistema per “regolare” gli incontri con gli uomini “iscritti” al Mama, concepito come una sorta di club privato, e per evitare possibili implicazioni sentimentali. 
E la loro “attività” sarà tuttavia il catalizzatore di una serie di incontri a volte costruttivi a volte negativi e tossici con una serie di uomini che restano sempre come sullo sfondo della narrazione: Germano, Andrea, Massimo, Augusto.
È Elettra, in particolare, ad essere pervasa da una pulsione autodistruttiva che la porta ad annullarsi quasi completamente nella relazione con Augusto, un rapporto fortissimo e controverso nel quale sembra inseguire con pervicacia una sorta di cupio dissolvi.
Intanto la vita continua, l’attività del “Mama” chiude, Viola si costruisce una vita altrove, in Francia, e a Elettra viene a mancare il punto di riferimento della sua esistenza difficile, dell’anima sofferente che si nasconde dietro alla bellezza esteriore. 
Elettra sogna di fare la scrittrice, e nel romanzo sono disseminate le sue poesie, i suoi pensieri, la sua disperata richiesta di amore e attenzione.
Nel rapporto con gli altri, nelle relazioni, da Augusto a Viola, lei non è stata mai realmente sé stessa, ma è stata quello che gli altri vedevano in lei: “lo specchio degli occhi tuoi”.
La scrittura di Rosanna Pierleoni è raffinata, complessa, avvincente, elegante, e riesce ad affrontare con una rara delicatezza e profondità temi molto complessi, da quello della prostituzione minorile a quello della violenza sessuale sui minori. 
Il romanzo è ricco di descrizioni ambientali molto accurate, dal forte impatto visivo, e riesce a rendere con grande efficacia l’atmosfera di inizio millennio, un periodo nel quale sembrava ancora tutto possibile, e nel quale certe durezze della storia che oggi riaffiorano con forza sembravano sepolte in un lontano passato. 
Come afferma in un passo Viola, il romanzo di Rosanna Pierleoni ci porta in quel mondo di mezzo tra “il mondo morale” e il “mondo immorale”: un mondo amorale nel quale le cose accadono, e sono semplicemente quelle che sono senza alcun giudizio. Un punto di vista prezioso in un’epoca segnata da un rigurgito di moralismi sempre più pervasivi, e nel quale tutti sono pronti a giudicare le altre persone dalla tastiera di un pc o di uno smartphone.
Il legame tra Elettra e Viola è descritto con grande efficacia narrativa e profondità psicologica, raccontando una realtà nella quale molte amicizie femminili sono così intense e profonde da trasformarsi ben presto in amori e unioni indissolubili, anche in presenza di altre relazioni e vite diverse.
Elettra e Viola, anche se la vita le dividerà, resteranno unite intimamente sino alla fine della loro esistenza.
Tra le parti più interessanti del libro gli “appunti” di Elettra. Scritte in un altro font rispetto alla narrazione ordinaria, sono parole intense e poetiche, nelle quali si esprime al meglio l’intensità emotiva che pervade tutto il romanzo. 
Il personaggio di Elettra, così affascinante, passionale, controverso, è il più potente e intenso del romanzo, e l’autrice riesce a portare chi legge a identificarsi con lei e a vivere quasi fisicamente le sue emozioni.
Interessante l’espediente narrativo della “scatola” con la quale la protagonista ha lasciato un segno di sé nel futuro, e molto bella la cover, il dipinto “Seduzione Distruttiva” di Antonio Zenadocchio realizzato appositamente per il romanzo.