martedì 22 novembre 2022

DOPPIA RECENSIONE "24 (+1) APPUNTAMENTI A SHANGHAI" di Martina Tognon

 

Buongiorno follower!
Doppia recensione per "24 (+1) Appuntamenti a Shanghai" dell'autrice Martina Tognon. A cura di Lucilla Celso e Daniela Colaiacomo.



Autore: Martina Tognon

Genere: Romance MM

Disponibile in ebook a € 2,99

E in formato cartaceo a € 13,99 o € 18,99

Contatti autore: Facebook - Instagram 



TRAMA:

Chen Wei (陈衛) lavora in un museo di storia. Vive il passato e lo vive al massimo delle sue possibilità. Non che disdegni gli agi che la modernità porta, ma gli usi e i costumi che lenti rischiano di sparire lo affascinano.
Forse dipenderà dalla famiglia, che vive in provincia e che gestisce un piccolo ristorante tradizionale.
Sembra il classico topo di biblioteca, ma sarà così?

Zheng Zhao (铮赵) sembra travolgere la vita più che viverla. Barista nel locale di un amico, influencer e modello a tempo perso. Sa di essere affascinante e la cosa ai più risulta fastidiosa.
I genitori più volte gli hanno manifestato il loro disappunto. La madre insegna, il padre lavora in banca. Alla fine i ponti si sono rotti. Del tutto e senza possibilità di ricucire.
Adora il ritmo della città, l’energia che ne ricava. Vive al limite delle sue possibilità senza preoccuparsi del futuro, almeno questo è ciò che mostra all’esterno.

Cosa succederà quando un amico comune, Jeb, deciderà che sono perfetti l’uno per l’altro e li spingerà ad accettare un appuntamento al buio? 



Un appuntamento al buio, una scommessa e 24 appuntamenti che portano i due protagonisti non solo a scoprire nuovi luoghi ma anche a viaggiare alla scoperta di loro stessi e dei loro sentimenti.

Con un rapido movimento del polso Zhao si liberò, le dita si posarono lievi sulla guancia di Wei mentre il polpastrello del pollice agganciava delicato il labbro inferiore per far aprire appena quella bocca sensuale.

Questo estratto è stato così incisivo da avermi fatto sentire quella carezza.
Ho apprezzato molto la crescita interiore dei personaggi, che possiamo seguire passo passo nell’evoluzione dei loro sentimenti in un viaggio attraverso dubbi e diversità. Per tutto il tempo osserviamo un gioco di seduzione, una scoperta di conoscenza che ci travolge. Le ambientazioni sono impagabili e molto ricercate, vien voglia di andare a scoprirle, quindi prepariamoci a un bel viaggio, preparate le valige e il cuore per amare come ho fatto io questi personaggi così diversi e delicati insieme. Lo stile di questa autrice semplice e asciutto aiuta molto a trasportarci tra le pagine. Innegabile la sua capacità di creare immagini con poche e semplici parole.
Buona lettura! 


Un M/M tenero e delicato, bello e molto coinvolgente, caratterizzato da descrizioni minuziose, accurate che, dimostrando la serietà della ricerca di cibi, eventi e località cinesi, incuriosisce e induce il lettore a verificare di persona. Un lavoro notevole e molto ben riuscito dal mio punto di vista, Martina Tognon si è superata.
Zheng Zhao è un modello e influencer. 
Alto e magro, i capelli neri tinti di allegri ciuffi blu, è un ragazzo affascinante dal carattere deciso e travolgente.
Chen Wei lavora in un museo di storia; vive il passato, è piuttosto schivo e molto puntuale e preciso, come lo definisce Jeb, l'amico comune che ha organizzato un appuntamento al buio per i due ragazzi.
Zhao è dubbioso.

Nella sua testa i due aggettivi usati da Jeb si erano già trasformati in uno solo: noioso.

Ma quando Wei fa il suo ingresso al Piazza San Marco - il locale di Leonardo, nel quale Zhao fa il barista il venerdì e il sabato sera e dove Jeb e la sua compagna Iseline hanno organizzato l'incontro -, deve ricredersi.

La parola noioso, che gli aleggiava nel cervello da qualche minuto, venne spazzata via da una molto più intrigante: sexy. A dirla tutta, ci avrebbe aggiunto anche un dannatamente davanti.
Se quello era il suo appuntamento al buio, allora le cose potevano farsi parecchio interessanti.

Se Zhao è colpito da Wei, altrettanto non sembra per quest'ultimo che si comporta in modo scostante.

Wei bevve un sorso di tè, incapace di capire perché si stesse comportando in quel modo. In realtà non era mai così brutale, nemmeno con gli improbabili personaggi che Jeb insisteva a presentargli. La vista di Zhao aveva suscitato qualche reazione inaspettata, ma non aveva intenzione di approfondire la cosa.

Zhao, però, non demorde.

Più Wei attaccava, più Zhao si sentiva incuriosito da quell’atteggiamento che percepiva essere troppo sopra le righe. Gli sembrava che il suo partner per quella serata avesse deciso di mettere una maschera più pesante del normale e questo suscitava in lui un feroce desiderio di vedere al di là del paravento.

Per convincere Wei a dargli un appuntamento, Zhao comincia a bere shot finché, minacciando di continuare ad oltranza, all'ottavo... 

“Se riesce a finire quei due bicchieri rimasti, le concedo ventiquattro appuntamenti. Due al mese, non di più. Vediamo se riuscirà a resistere per un anno.”

Quel folle si era scolato dieci "shot" per strappargli un appuntamento, che per qualche motivo si era trasformato in una promessa a uscire insieme ventiquattro volte.

Il patto è stretto.
Comincia così una storia molto particolare, piena di sorprese e rivelazioni.
Zhao, con la sua esuberanza, organizza uscite che spesso mettono in difficoltà Wei. Essendo un ragazzo di parola, Wei rispetta l'impegno assunto, e nel farlo scopre tratti di sé stesso che non avrebbe mai supposto.
Di contro, Zhao dimostra una pazienza di cui non si sarebbe detto capace e un'attenzione particolare verso le esigenze di Wei.

Obbligare Wei sarebbe stata un’inutile tortura.
Al balenare di quel pensiero Zhao si fermò di colpo, stupito dall’aver valutato quella possibilità. Compromesso. Non era mai stato in grado, per nessuno, di cercare un punto di mediazione. Nemmeno per i genitori. Uno strappo importante che ancora si portava addosso come un macigno.

Ogni appuntamento ha qualcosa di straordinario che mostra la crescita emotiva dei protagonisti. 
Scritto in terza persona, le emozioni alternate e alternanti dei due ragazzi sono così ben descritte da arrivare al cuore di chi legge, mentre i luoghi, i colori, i sapori rappresentati nel racconto sono esperienze vivide, empatiche.
Mano a mano che le pagine scorrono - velocemente, perché l’autrice scrive bene e in modo accattivante -, Zhao e Wei mostrano il cambiamento, i retroscena delle loro storie, tanto da stravolgere le impressioni iniziali, mentre alcune rivelazioni sembrano poter compromettere il nascente rapporto.
Apprezzabili e positivi i personaggi secondari: Jeb e Iseline - Isy - amici di entrambi i protagonisti; Leonardo - Leo -, quasi un padre per Zhao; Hu Jao, il compagno di ufficio di Wei che ne diventa il confidente, e la moglie Hu Shan Shan, una coppia sorprendente che in una serata al ristorante, passa dalla semplice accettazione della coppia a un benvenuto accogliente; il fratello di Zhao, Jia Qi - diversi loro due, eppure si amavano molto.   
Come in quasi tutti i suoi libri, Martina Tognon racconta le difficoltà nei rapporti familiari e i forti legami di amicizia.
Il libro mi è piaciuto molto, è una storia romantica e delicata dove l'iniziale diffidenza si trasforma in fiducia, i ruoli sembrano invertirsi e il calore avvolge il lettore alla scoperta di un tenero amore.


giovedì 17 novembre 2022

RECENSIONE "FUGA DI NATALE" di Sarah Morgan

 

Buongiorno follower!
Franca Poli ha letto e apprezzato "Fuga di Natale" dell'autrice 
Sarah Morgan, edito HarperCollins Italia.


Autore: Sarah Morgan

Genere: Romance

Casa editrice: HarperCollins Italia 

Disponibile in ebook a € 6,99
E in formato cartaceo a € 14,25

Contatti autore: Facebook - Instagram 



TRAMA:

Per Christy Sullivan la Lapponia doveva essere la destinazione ideale per trascorrere le feste natalizie con la famiglia e la sua migliore amica Alix. Ma quando si trova nel bel mezzo di una crisi matrimoniale in piena regola si rende conto che ciò di cui ha un disperato bisogno è prima di tutto del tempo da trascorrere sola con il marito. E a quel punto c’è un’unica soluzione: sua figlia partirà per la Lapponia insieme ad Alix, e loro le raggiungeranno nel cottage di zia Robyn il giorno di Natale. Certo, è un grande favore da chiedere, ma altrimenti a cosa servono gli amici?

In effetti Alix farebbe qualunque cosa per Christy… ma la sua richiesta le toglie il sonno. Perché l’istinto le dice che c’è qualcosa che non va anche se la sua amica non ne parla. Come se non bastasse, quando arriva in quel cottage isolato nel cuore della Lapponia, Alix si ritrova di fronte nientemeno che Zac, la sua nemesi del passato. E nemmeno le gelide temperature artiche riescono a raffreddare le sensazioni inopportune che quell’uomo affascinante suscita in lei. 

Mentre sotto l’aurora boreale emergono segreti e nascono nuove storie d’amore, Christy e Alix troveranno il coraggio di lottare per ottenere l’amore che desiderano e al tempo stesso salvare la loro preziosa amicizia? 



Sono passati due anni da quando Christy Sullivan ha perso la madre Elizabeth, morta in un incidente d'auto. Ora l’unico parente rimasto, a parte il marito e la figlia, è una zia, Robyn Svennson, che non ha mai incontrato poiché lei e sua sorella dopo un furioso litigio non si erano più viste. Christy ha bisogno di una fuga dal cottage di campagna che lei e il marito Seb hanno acquistato e che, a causa di costose riparazioni, è diventato più simile a un pozzo di soldi senza fondo. Si rivolge così a sua zia Robyn e al marito Erik che sono proprietari di un lodge nella Lapponia svedese e pianifica di trascorrere le vacanze di Natale con loro. È un luogo idilliaco per lei, Seb e la figlia Holly in cui fuggire. Ha anche invitato la sua migliore amica Alix Carpenter a unirsi a loro. Tuttavia, pochi giorni prima del viaggio programmato, Christy e Seb hanno una crisi matrimoniale e decidono di posticipare di un paio di giorni la partenza. Christy, per non deludere la figlioletta, chiede così all’amica di partire assieme a Holly nel giorno stabilito. Alix accetta di partire, ma non sa che assieme a loro ci sarà il migliore amico di Seb, Zac. I due non si vedono dal giorno del matrimonio degli amici, e alla vigilia delle nozze avevano avuto una vivace discussione. Anche se tra loro i rapporti non sono idilliaci (ma sarà poi vero?), devono fare fronte comune per tenere in vita una bambina di quattro anni vivacissima e sprezzante del pericolo. 
La storia è raccontata, a capitoli alternati, dal punto di vista delle protagoniste femminili, Robyn, Christy e Alix. Ognuna di queste donne è gravata dal proprio passato, ma le storie di Robyn e Alix sono le più tristi. Fino a quando Christy non ha sposato Seb, lei e Alix hanno condiviso tutto, ma l'opposizione dell’amica al suo matrimonio ha intaccato il loro legame. 
I genitori di Alix sono accademici di successo e non hanno mai desiderato un figlio. Non sorprende, quindi, che la giovane si senta rifiutata da loro. Ha così iniziato a passare più tempo con la famiglia di Christy, soprattutto a trascorrere assieme a loro le festività natalizie. Di conseguenza, la distanza emotiva che sta vivendo dall’amica è traumatizzante poiché lei è tutto ciò che ha, è l’unica persona con cui riesce a relazionarsi, a fidarsi. 
La ragione dell'allontanamento della zia da parte della sorella Elizabeth non è mai stata condivisa con Christy. Ora spetta a lei raccontare alla nipote cosa è successo, per quale motivo la sorella non solo non ha più voluto vederla, ma non permetteva a nessuno di pronunciare il suo nome. Questo però è fonte di stress e ansia. Ha paura che anche la nipote una volta appresa la verità non voglia più avere niente a che fare con lei.
I protagonisti maschili, Seb, Zac, Erik, mi sono piaciuti. Figurano come dei comprimari, ma risultano fondamentali per lo sviluppo della storia. Sono persone diverse tra loro, con pregi e difetti, ma con una cosa in comune: amano le loro donne e le rispettano. 
Come i libri precedenti, anche questo intreccia una buona trama, ben strutturata e di facile lettura, con dei dialoghi veloci e in diversi casi spassosi ed esilaranti. Devo dire che all'inizio si fatica un po’ a entrare nello spirito natalizio, ma una volta che ci si trova in Lapponia, beh allora sì che diventa tutto molto interessante. L'ambientazione è la parte migliore del romanzo, è semplicemente meravigliosa, in quanto evoca tutto ciò che rende magico il Natale. Ha tutto ciò che si associa a una vacanza nel freddo Nord, come le slitte trainate da cani, la cioccolata calda, l'aurora boreale, la neve e il freddo, il cibo e ovviamente la cioccolata calda! Mi sono piaciute molto le informazioni sulle tradizioni come Falu Rödfärg, Falun Red il colore delle case nell'estremo nord della Svezia. 
Che dire poi della rilassante spa all’aperto, circondata da una coltre bianca, se non che è meravigliosa e allettante? Detto da una che non ama particolarmente la neve è tutto un programma...
I personaggi sono descritti in modo piuttosto dettagliato sia fisicamente che caratterialmente. Sono entrata in empatia con loro fin da subito.
Quella che però ho amato è Holly, la piccola e vivacissima figlia di Seb e Christy.
È veramente uno spasso leggere tutte le marachelle che combina. Con lei e con gli zii baby sitter Alix e Zac, impegnati a tenerla in vita fino all’arrivo dei genitori, ho riso di gusto. Bella la scena di quando li ha scoperti mentre si baciavano. 
Come sempre la Morgan è riuscita a scrivere un romanzo avvincente, la cui trama ha il giusto mix di relazioni complesse e problemi di confronto come la mancanza di comunicazione, l'amicizia, la famiglia e l’essere genitori, gli alti e bassi del matrimonio, le seconde opportunità e così via. È un insieme di romanticismo, svago, segreti, gioia, dolore e redenzione.
Leggendo questo libro mi sono emozionata, commossa, ma anche divertita e in diverse occasioni non sono riuscita a trattenermi dal ridere.
Decisamente consigliato da parte mia.


lunedì 14 novembre 2022

"CINDERELLA IN CHRISTMAS" di Mariarosaria Guarino

 

Buongiorno follower, buon inizio settimana!
Dopo aver apprezzato "Cinderella in love" dell'autrice Mariarosaria Guarino, non potevo perdere il seguito: Cinderella in Christmas.


Autore: Mariarosaria Guarino

Genere: Novella

Disponibile in ebook a € 0,99

E in formato cartaceo a € 6,00

Contatti autoreFacebook - Instagram 



TRAMA:

Una giornata speciale e una sorpresa...

Per Natale Kang Song-Min non si aspetta altro che vivere la sua storia d'amore, lontana da tutte le difficoltà che ha dovuto sopportare. Ma il suo ragazzo vuole fare di più e stupirla...
Solo che la vita a volte sorprende chi vuole sorprenderla, fino al punto di superare le aspettative.
Il fidanzato migliore del mondo, l'idol del suo cuore e un Natale che ricorderà per sempre.
Cosa potrebbe volere di più Kang Song-Min?

La novella è legata al romanzo Cinderella in love. Può essere letta anche da sola ma, per avere una visione d'insieme più soddisfacente e conoscere meglio i personaggi, si consiglia la lettura del romanzo. 



Primo libro a tema natalizio del 2022! E quale modo migliore di inaugurare la stagione se non con la novella di Mariarosaria Guarino? La continuazione di Cinderella in love di cui vi ho parlato un paio di settimane fa.
Si tratta di una breve novella natalizia che mette la parola fine alla storia tra Kang Song-Min e Kim Jun-Ho. La coppia scoppia e i protagonisti prendono strade diverse. Mi dispiace fare spoiler, ma i segnali, sapientemente seminati dall’autrice, erano già presenti in Cinderella in love, pertanto nulla di cui stupirsi. D’altronde, come passare sopra ai continui tradimenti di lei, all’eccesso di zuccheri di cui entrambi fanno incetta e, da ultimo, allo sfruttamento di lui?
In questo momento, riesco a immaginare le diverse gradazioni di colore dei capelli dell’autrice mentre raggiungono la tonalità del bianco.
Naturalmente sto scherzando, niente di tutto ciò avviene, o forse sì? Scusate, è quella vena sadica che è in me e che ogni tanto viene allo scoperto 😆. In questo breve scritto ritroviamo Kang Song-Min (la tipa poco seria, di cui accennato sopra 😂) e Kim Jun-Ho alle prese con il periodo più bello dell'anno, un compleanno e... Non vorrete mica che vi sveli tutto io? Vi anticipo solo che faremo la conoscenza di Ji Sang-Hun, famoso cantante, idolo delle ragazze, inclusa la nostra protagonista che viene estratta per trascorrere del tempo con lui, più precisamente per assistere alla realizzazione di uno spot, una specie di drama in costume. 
Tanto romanticismo, ma anche l’insorgere di un po’ di gelosia. 
A fare da cornice, sempre Busan, ma non solo: l’autrice ci porta a fare una gita fuori porta, tra le bellezze del luogo.
Lettura consigliata!


domenica 13 novembre 2022

RECENSIONE "SECONDO ME FINISCE BENE" di Massimo Brusasco

 

Buongiorno follower, buona domenica!
Recensione: "Secondo me finisce bene" dell'autore Massimo Brusasco, 
edito Puntoacapo Editrice. A cura di Andrea Macciò.


Autore: Massimo Brusasco

Genere: Narrativa

Casa editrice: Puntoacapo Editrice
Collana: le Impronte

Disponibile in formato cartaceo a € 15,00

Contatti autore: Facebook



TRAMA:

Quando si consumeranno tutte e quindici le candele io verrò decapitato. Questi signori neri che mi stanno guardando senza compatirmi, recupereranno la cera, la metteranno a fondere in un pentolone d’acqua, già posizionato sul fuoco, e dopo avermi ucciso me la verseranno sul volto. La mia faccia diventerà il calco di una maschera e il resto del corpo forse sarà destinato a cibo, spero per animali, almeno. Certo che avete un bel coraggio a farmi una funzione del genere, peraltro senza neanche ricorrere alla tecnica della fusione della cera a bagnomaria che, secondo me, sarebbe preferibile. Signori, siamo nel 2020, in piena era tecnologica, i diritti umani risultano ormai cosa assodata e voi in Africa siete ancora alle prese con questi riti tribali che, permettetemi di dirvelo, mi paiono perlomeno discutibili. E, voglio precisare, lo direi a prescindere, non solo perché la faccia ce la metto io. Parliamone un attimo. Noi italiani siamo sempre stati amici di tutti, dagli americani ai giapponesi, perfino degli svizzeri, e sicuramente lo siamo anche della vostra tribù, di cui non ho ancora capito il nome. Io conosco solo i Vacaputanga, quella dei “negher del menga”, che è una canzonetta di tanti anni fa. Non crediate che noi si sia ancora soliti prendere in giro voialtri dicendo che avete la sveglia al collo, tanto più che non vedo nessun orologio nei paraggi. 


Ettore, prima di essere un postino in pensione, è stato: uno sventurato concorrente di Masterchef; l’unico spettatore di una partita di calcio femminile giocata sotto il diluvio; un uomo che, nel giorno del matrimonio, venne lasciato dalla promessa sposa; l’amico di un’autrice di elogi funebri per viventi. E molto altro.
Il culmine della sfortuna lo raggiunge quando, causa pandemia che cancella i voli, è costretto a restare in Africa, dove viene rapito da una tribù che lo sceglie come vittima da sacrificare per un rito che si consuma nel giorno di Pasqua.



A gennaio 2020 il postino Ettore Bollini, raggiunta la meritata età della pensione, decide di intraprendere un lungo viaggio liberatorio di alcuni mesi in Africa. La sua è stata una vita segnata da episodi singolari: è stato l’unico spettatore della partita di calcio femminile dell’Armata Rosa, nella speranza di approfondire la conoscenza con una ragazza conosciuta all’università, eterna riserva della squadra stessa; è stato lasciato nel giorno del matrimonio dalla promessa sposa; concorrente perdente di Masterchef sconfitto da un certo Germano Berlusconi.
L’ennesimo colpo di sfortuna colpisce Ettore ad aprile, quando, bloccato in Africa a causa della sospensione dei voli con l’Italia per il lockdown, viene rapito da una tribù locale che vuole sacrificarlo in un rito legato alle festività primaverili in quanto “bachelor”, ovvero scapolo. Sarà Don Roberto, il prete che doveva celebrarne il matrimonio, a mettersi sulle sue tracce.
Tutto il libro è un lungo dialogo di Ettore con gli indigeni (in realtà un monologo) mentre rivede la propria vita e lentamente si consumano le candele che lo dividono dal momento fatale.
Secondo me finisce bene richiama in maniera abbastanza esplicita Quo Vado di Checco Zalone, quando il personaggio interpretato dal comico pugliese cerca di salvarsi la vita nel rudimentale processo tenuto di fronte al capo tribù. Come in Quo Vado, troviamo nel libro di Brusasco la stessa Africa da barzelletta, tra pentoloni e strani rituali, e lo stesso gioco ambiguo con gli stereotipi razzisti e il politicamente corretto. Un doppio registro di marca zaloniana che troviamo anche quando Ettore paragona la situazione dell’Italia e del mondo sviluppato durante il lockdown a quella dell’Africa: siamo sicuri che la nostra civiltà, dove tutto è asettico e sotto controllo, sia migliore del mondo premoderno rappresentato nel libro con sfumature grottesche? Come Checco Zalone nei suoi film, l’autore esercita la sua vena satirica su entrambe le fazioni sia su questo tema che su altro. Come quando racconta il suo viaggio sostitutivo del viaggio di nozze saltato causa defezione della sposa con un amico omosessuale, nel quale è evocato lo spirito dissacrante sia dell’omofobia sia di certo politicamente corretto che ritroviamo in “Cado dalle Nubi” o quando racconta la sua conoscenza del mondo del calcio per inseguire Adriana, alias Dieguita, l’intraprendente calciatrice panchinara appassionata di Maradona del quale Ettore è innamorato (“avevo sentito parlare del secondo tempo delle partite” afferma il protagonista, mostrando la sua totale ignoranza in campo calcistico), ribaltando lo stereotipo che vuole l’uomo appassionato di calcio e la donna che lo segue svogliatamente. Altri passi raccontano il prezioso lavoro dei clown che alleviano le sofferenze dei bambini ospedalizzati sulla scia di Patch Adams o i profondi cambiamenti del lavoro di portalettere.
Finirà bene o Ettore finirà sacrificato dagli indigeni?
Secondo me finisce bene è un libro molto divertente e allo stesso tempo non banale che, sfruttando un linguaggio scorrevole e situazioni ai limiti del grottesco, mostra un talento raro dell’autore nel fare satira sociale spietata, la stessa che troviamo nei film di Zalone, quella che non prende di mira una parte politica o culturale, ma i vizi e le ambiguità della società nella quale viviamo e delle persone che la abitano.


Massimo Brusasco, nato ad Alessandria e monferrino d’adozione, è autore per il teatro e il cabaret, giornalista, conduttore radiofonico e animatore del talk show Il Salotto del Mandrogno.
Ha pubblicato Sognavamo le ragazze Cin Cin (Albatros) Palla tonda teste quadre (Il Filo) I promessi sposi, Il gatto che non voleva stare solo e La passione (Linea d’aria) Il raduno della Gramigna (Edizioni della Goccia) Le mani del mago (BradipoLibri).


martedì 8 novembre 2022

RECENSIONE "PAPERNOVELA - LE PIÙ BELLE STORIE DI SILVIA ZICHE"

 

Buongiorno follower!
edito Panini Comincs. A cura di Giorgia Spurio.


Autore: Silvia Ziche 

Genere: Fumetto

Casa editrice: Panini Comics

Disponibile in formato cartaceo

Contatti autore: Facebook 




"Papernovela", capolavoro ironico e geniale a fumetti di Silvia Ziche ed edito da Panini Comics, apparve la prima volta su Topolino nel 1996 ed ora è ristampato. 
Silvia Ziche è ideatrice di una soap opera in cui i protagonisti sono tutti i beniamini della famiglia De' Paperoni, compresi gli amati antagonisti come Rockerduck, Amelia e la Banda Bassotti. 
Ritroviamo ironicamente tutti gli elementi propri delle telenovele. A Paperon De' Paperoni, genio del business e di come fare sempre più soldi, viene in mente di creare e recitare una soap, dal titolo "Il papero del mistero", dove ovviamente recitano gratuitamente tutti i membri della sua famiglia. In verità la soap sembrerebbe trasformarsi in un reality dove ogni cittadino di Paperopoli può partecipare, presi dalla smania di apparire in TV o dal voler risolvere il mistero dei sette oggetti.
Infatti, ad ogni puntata si infittisce uno mistero: a zio Paperone, che nella soap è Don Pedro De Paperon, viene in mente di sottoporre un enigma ai suoi parenti, chi riuscirà a risolverlo sarà degno della sua eredità. L'enigma consiste nel risolvere un indovinello con sette oggetti: un bottone, un rotolo di spago, uno specchietto, un mozzicone di matita, un decino, un pezzo di sapone, un chiodo. Inutile aggiungere che zio Paperone pensa di vendere il kit dei 7 oggetti in tutti i suoi supermarket.
I cittadini di Paperopoli penseranno solo a non perdersi una puntata dello sceneggiato e a risolvere il mistero, confondendo la finzione con la realtà, immaginando che le ricchezze di Don Pedro potrebbero essere le stesse reali di Paperon De' Paperoni e quindi risolvere l'indovinello potrebbe significare diventarne l'erede.
La maestria e l'umorismo di Silvia Ziche sono in ogni dettaglio, in ogni vignetta, in ogni citazione di film, serie, pubblicità o attori popolari. Il suo stile è inconfondibile sia per quanto riguarda il disegno e il dinamismo, sia per la storia che "puntata" dopo "puntata" con l'introduzione di vari colpi di scena riesce ad essere sempre più avvincente. 
L'opera è consigliatissima per grandi e piccini (probabilmente piacerà moltissimo ai grandi). 


domenica 6 novembre 2022

RECENSIONE "VORTICE" di Roberto Olivetti

 

Buon pomeriggio amici lettori!
Recensione: "Vortice" dell'autore Roberto Olivetti.
A cura di Silvia Cossio. 



Titolo: Vortice

Autore: Roberto Olivetti 

Genere: Narrativa

Disponibile in ebook a € 2,73

E in formato cartaceo a € 8,82 

Contatti autore: Facebook - Instagram 



TRAMA:

Vortice e un romanzo incentrato sul tema della pedofilia e della prostituzione minorile. Protagoniste sono due ragazzine, la dodicenne Veronic e la sedicenne Alina. La prima viene rapita da due trafficanti di minori senza scrupoli, dopo essere stata ingannata dal suo ragazzo, di poco più grande, ingolosito dall'idea di un guadagno facile. Viene condotta dal suo paesino natale, in Romania, alla villa di un danaroso conte in Italia, e qui costretta a subire gli abusi del padrone di casa e dei suoi perversi amici, tra i quali anche politici e alti prelati. La seconda, proprio all'arrivo di Veronic, viene cacciata dalla villa del conte, essendo ormai troppo cresciuta per i suoi gusti, e venduta a una banda di zingari, che la costringono a prostituirsi. Alina, preferisce la morte alla vita da baby-prostituta, si lancerà sotto un'auto, ma sopravviverà all'impatto e proprio l'investitore diverrà la sua ancora di salvezza. All'arresto del capo dei zingari seguirà la sua confessione circa i suoi contatti con... 

Storia di inaudita violenza perpetrata a danno di giovani ragazze/bambine. Sebbene all'inizio l'autore metta in guardia sui contenuti forti, e nessuno sia così ingenuo da non sapere cosa succeda quando delle ragazze vengono rapite per essere avviate alla prostituzione, lo stesso ci si ritrova spiazzati, disgustati. Senza fronzoli, per fortuna senza entrare in descrizioni dettagliate, ci viene raccontata una realtà fatta di carcerieri e schiave. Predatori e prede. Bambine alla mercé di pedofili senza scrupoli. 
Veronic, rumena, dodici anni, conduce una vita semplice con i genitori, dediti al lavoro nei campi, e il fratello. Perde la testa per Veronel, un ragazzo più grande. Quest’ultimo, però, attratto da un facile guadagno, vende la ragazza senza veramente rendersi conto delle conseguenze per lei, ma anche per sé stesso. La sparizione della ragazzina non passa inosservata e le ricerche per ritrovarla iniziano tempestivamente. Grazie alle intuizioni del giovane fratello, Daniel, alle amiche Maria e Carmen, e a un corpo di polizia che prende seriamente la denuncia, viene individuato subito il basista, ovvero il giovane Veronel, e la pista da seguire. 
Contemporaneamente a questa, leggiamo la storia di Adelina, una ragazzina di sedici a anni che, ormai ritenuta "troppo grande”, viene "ceduta" agli zingari per essere avviata alla prostituzione su strada. Privata totalmente della propria dignità di essere vivente, conosce il peggio della razza umana. 
Due storie parallele, quindi, un vortice di violenza impossibile da fermare.
Dalla Romania, passando per l'Ungheria, fino all'Italia, in una corsa contro il tempo per salvare queste ragazze da un tremendo destino.
Buona l’idea base della storia - uno spaccato di cui alle volte si vorrebbe fingere di non conoscerne l’esistenza - altrettanto si può dire di come viene sviluppata, dalla parte iniziale che vede la spensieratezza di una bambina che di lì a breve viene catapultata in un incubo, passando attraverso il dolore e la preoccupazione di familiari e amici, il progredire delle indagini parallelamente all’avvicinarsi di un mondo oscuro, perverso, malato. La parte che mi ha dato molto di che pensare è quella finale. Bocciato il colloquio con la psicologa, veramente pessimo a livello di argomentazioni, ma soprattutto per il modo in cui viene affrontato. Al posto dell’autore avrei fatto qualche ricerca in più, in alternativa avrei evitato l’argomento per non rischiare di cadere nel banale. Per non parlare del momento del riconoscimento degli aguzzini, che sembra buttato là, tanto per… e del comportamento che le autorità hanno nei loro confronti. Sebbene chiunque vorrebbe usufruire di cinque minuti da trascorrere con un pedofilo, e l’intento del libro sia quello di fornire un epilogo soddisfacente con i cattivi dietro le sbarre malmenati e destinati a subire quello che loro per primi hanno riservato alle loro vittime, non è pensabile che le forze dell’ordine adottino e appoggino certi sistemi vendicativi. Ci sono altre cose che non mi hanno convinto ma, trattandosi del finale, vorrei evitare di fare spoiler, il consiglio per l’autore è quello di rimetterci mani per rivedere i contenuti principalmente, ma anche sotto l’aspetto editing. Mi dispiace, ma questo voler a tutti i costi cercare il lieto fine, in contrasto con la cruda realtà vissuta da queste ragazze, mi porta a non essere del tutto soddisfatta di questa lettura. Peccato perché, come scritto sopra, la storia non era male. 


sabato 5 novembre 2022

RECENSIONE "UN CASO PER L'ISPETTORE IANNACCI" di Jim Ritz

 

Buongiorno follower, buon sabato!
Andrea Macciò ha letto per noi "Un caso per l'ispettore Iannacci
dell'autore Jim Ritz, edito Puntoacapo Editrice.



Autore: Jim Ritz

Casa editrice: Puntoacapo Editrice

Disponibile in formato cartaceo a € 12,00

A breve anche in ebook

Contatti autore: FacebookInstagram



TRAMA:

Tra sangue e poesia, tra Chandler e Rimbaud, questo romanzo di Rizzo è un pulp letterario imperdibile. Gustosamente complessa, ma anche agile e memorabile, è una lettura da spiaggia proletaria oda salotto borghese: insomma, un libro per tutti. (Andrea Donaera) Giocare con le citazioni, con i cliché, con gli ingredienti del genere, senza cadere nella caricatura non era cosa facile, così come non era facile non fare del detective una sorta di icona, per quanto antieroica, della resistenza a una contemporaneità scialba, vuota e tragicamente ripetitiva. Potete leggervi questo romanzo come un hard-boiled qualunque e divertirvi oppure ricordarvi che, poco al di sotto della superficie, c’è tutto un mondo, e in quel mondo, sudicio, grigio e nauseabondo, siamo invischiati senza saperlo. 
(Dalla Postfazione di Emanuele Spano)



In una città non definita, che immaginiamo essere Roma, viene ritrovato da un addetto alla discarica un cadavere orrendamente mutilato. È quello di Beaters cantante bello e dannato della band 4LifePop.
Un delitto che sembra un’esecuzione. Sul caso indagano l’ispettore Jannacci e il collega SaintSimon. Il delitto della discarica è il primo di una lunga serie, le vittime sono i cantanti della band 4LifePop, uccisi con rituali complicati e meticolosi, che ricordano le dantesche pene del contrappasso.
L’assassino è un serial killer o una persona che cerca vendetta per qualcosa? Tra la riemersione di fantasmi del recente passato e l’ombra di una possibile storia di pedofilia, Jannacci cerca di dipanare l’intricata matassa.
Un lungo racconto giallo che gioca con gli stereotipi e i classici del genere in un turbinio di citazioni e riferimenti letterari e cinematografici. L’assassino che sembra colpire per punire le sue vittime dal peccato ricorda le cupe atmosfere del film Seven del 1997, l’ambientazione e la personalità del detective i classici dell’hard boiled americano, da Dashiell Hammett a Raymond Chandler ai luoghi oscuri di James Ellroy. La pipa con la quale Jannacci è rappresentato nella cover ricorda il Maigret di George Simenon, mentre la sua avversione per la tecnologia (usa un cercapersone al posto del cellulare) lo avvicina al Commissario Montalbano di Camilleri, che vediamo quasi sempre parlare da un vecchio telefono fisso.
Jannacci è stropicciato, come lo definisce Emanuele Spano nella postfazione, disincantato e propenso all’alcool come i detective della miglior tradizione hard boiled e con la sua avversione alla tecnologia rappresenta una specie di baluardo contro una modernità disumanizzante. E tuttavia, anche prescindendo da essa, riesce a risolvere celermente un caso intricato grazie al buon vecchio intuito da poliziotto d’altri tempi.
Un caso Pop per l’Ispettore Jannacci è caratterizzato da una scrittura concisa, ma densissima. Può essere letto a due livelli: come giallo fine a sé stesso, godendo dell’intreccio appassionante e del finale imprevedibile, o cercando di ricostruire la fine trama dei riferimenti cinematografici e letterari.

L’autore Jim Ritz, alias di Jonathan Rizzo, è nato a Fiesole nel 1981. Ha pubblicato diverse raccolte poetiche, tra le quali Eternamente errando (2017, La Signoria) e Ritratto del poeta che fù (Ensemble, 2018) Le scarpe del flaneur (2020). Regista e speaker dal 2020 della trasmissione “Al bar della poesia” in onda sulla web radio Garage Radio, collabora con la programmazione culturale di diversi caffè letterari in Toscana ed organizza reading poetici in Italia e Francia.


martedì 1 novembre 2022

RECENSIONE "CINDERELLA IN LOVE" di Mariarosaria Guarino

 

Buon pomeriggio amici lettori!
Recensione: "Cinderella in love" dell'autrice Mariarosaria Guarino. 
A cura di Silvia Cossio.



Autore: Mariarosaria Guarino

Genere: Romanzo rosa

Disponibile in ebook a € 1,99

E in formato cartaceo a € 11,00 o € 15,00

Contatti autore: Facebook - Instagram 



TRAMA:

Mai perdere la speranza... anche quando tutto sembra andare storto.

Rimasta orfana, Kang Song Min ha il suo da fare per non farsi prendere dallo sconforto. Ha sempre creduto nel valore della gentilezza, ma vivere con una zia gelosa e arrivista e due cugine dispettose e viziate mette a dura prova tutta la sua forza.
Umiliata e senza un soldo, la soluzione ai suoi problemi potrebbe essere lavorare al Dan Bi, un locale nuovo, molto frequentato e alla moda. Lì potrebbe racimolare i soldi che le servono.
Ma le cose non sono così semplici... il Dan Bi assume solo ragazzi di bell'aspetto. E lei decisamente non è un ragazzo...
Un'amica inaspettata le dà la soluzione: se vuole quel lavoro deve fingersi uomo. Che avvenga la trasformazione, dunque.
Kang Song Min è pronta ad affrontare questa prova... anche se significa sopportare Kim Jun Ho, il ragazzo più bello e più burbero che abbia mai visto.

La favola di Cenerentola come non è mai stata raccontata

Cenerentola in stile k-drama. Siete pronti a scoprire un mondo nuovo? 



Cinderella in love di Mariarosaria Guarino è un romanzo che prende sin dalle prime pagine. Sebbene la storia non sia altro che l’ennesima versione della favola di Cenerentola, trova la sua originalità nell’ambientazione Coreana, di cui l’autrice dimostra ampia conoscenza, quantomeno si evince che deve aver svolto un approfondito lavoro di ricerca. Nel testo, infatti, sono presenti diverse parole in lingua coreana, di cui però viene data spiegazione nel piè di pagina, e riferimenti ad abitudini tipiche del luogo. Interessante, quindi, fare la conoscenza di questa cultura. 
Pertanto, ricollegandomi a quanto appena detto, ennesima sì, tuttavia molto apprezzabile, quantomeno per me è stato così. Prevedibile sotto molti aspetti anche, ciononostante è impossibile non lasciarsi coinvolgere. D’altronde, innegabile il fascino che da sempre questa favola esercita sui giovani e non solo.
Protagonista Kang Song-Min, da poco rimasta orfana di padre, costretta a rinunciare a tutto quello che aveva a causa di alcuni investimenti sbagliati del genitore, e trasferirsi con la zia e le sue figlie, Ha-Na e Soo Ha-Yeong, a Busan, in quella che era stata inizialmente la residenza dei suoi cari. Costretta a vivere nel garage, psicologicamente maltrattata e sfruttata al limite delle sue forze. Sebbene privata di tutto, la ragazza non si fa spezzare e, a proprie spese, inizia a frequentare la scuola.
La compagna di classe Baek Yu-Nah, che da subito si rivela una buona amica, dal carattere solare, informata su ogni tipo pettegolezzo, le trova lavoro come cameriera, o meglio, come cameriere, presso il ristorante Dan-Bi. 
L’incontro con il capo cameriere Kim Jun-Ho non la lascia indifferente, ma questi è tanto bello quanto scontroso. Tuttavia, anche quest’ultimo si ritrova a dover contrastare alcuni pensieri inopportuni…
Le bugie, però, hanno le gambe corte e i sentimenti appena nati rischiano di morire, schiacciati dalla verità. 

Forse si sentiva agitato perché mi credeva un ragazzo, o forse gli piacevo proprio perché mi considerava un maschio. Non sapevo cosa pensare e la sua agitazione divenne la mia, spingendomi a scappare.

Con una sola occhiata mi stava facendo sentire desiderata e allo stesso tempo una traditrice; confusa a causa delle bugie che stavo continuando a propinargli e allo stesso tempo felice che stesse guardando me in quel modo.

Entrambi i protagonisti sembrano troppo perfetti, dà quasi fastidio il loro modo remissivo, servizievole, altruista, caratteristiche compatibili con la vera storia di Cenerentola. 
La mia difficoltà in questo libro è stata ricordarmi i nomi. Non essendo abituata a leggerli, ho faticato un po’ a memorizzarli. Anzi, diciamo che ci ho provato ma ho fallito miseramente. A un certo punto, temo di aver fatto confusione e di aver creato involontariamente un’orgia 😂. Chi era chi e chi faceva cosa... Tutto poco chiaro. Secondo me quella Cenerentola lì era una tipa poco seria... 
Scherzi a parte - con riserva 😂 -, bello il clima che si viene a creare con i colleghi. Un ambiente familiare in contrasto con le tensioni e i soprusi che la giovane Kang Song-Min vive a casa. Divertenti gli scambi tra i vari personaggi che fanno da contorno a questa bella storia.
Onore al merito per il proprietario del locale, Yoon Han-Chul. La sua entrata in scena è qualcosa che va oltre ogni aspettativa di lieto fine. E che lieto fine, eh! Dovrete leggere il libro per saperne di più. 
Al posto dell’autrice avrei scritto una pagina in più per infierire sulla zia e le perfide cugine della protagonista. Spero che nella novella la cui uscita è prevista per Natale sazi la mia sete di vendetta 😅.
Libro decisamente consigliato.

PS: Alla domanda dell’autrice nei ringraziamenti se potrebbe piacere una novella LGBT che abbia come protagonisti Han Hyo-Seop e Lee Do-Hyun, personaggi incontrati nella storia, la risposta è assolutamente sì. 


RECENSIONE "SULLE ALI DEL VENTO" di Jill Shalvis

 

Buongiorno follower, buon Ognissanti!
Franca Poli ha letto per noi "Sulle ali del vento" dell'autrice Jill Shalvis, primo volume della serie "The Sunrise Cove Series", edito HarperCollins Italia.


Autore: Jill Shalvis
SerieThe Sunrise Cove Series Vol.1
Genere: Romance

Casa editrice: HarperCollins Italia

Disponibile in ebook a € 5,99
E in formato cartaceo a € 7,50

Contatti autore: Facebook - Instagram 



TRAMA:

Una storia commovente e appassionante sul trovare una famiglia e l'amore.
Durante una violenta tempesta di neve Levi Cutler è bloccato sulla cabinovia con una sconosciuta di nome Jane. Dopo che il forte vento fa precipitare la cabina davanti, Levi chiama i suoi genitori per una sorta di addio e, desideroso di soddisfare il desiderio di sua madre, le dice impulsivamente di essere felicemente fidanzato con Jane. Levi e Jane si salvano e ora la sua famiglia vuole disperatamente conoscere quella meravigliosa fidanzata... 



Una vera delizia questo libro al cui interno troveremo due storie intrecciate e complementari tra di loro.
Il tutto inizia quando Levi, sviluppatore di software e consulente scientifico per diverse aziende, in visita alla sua famiglia a Sunrise Cove, e Jane, un'infermiera itinerante, i protagonisti principali, rimangono bloccati in una cabinovia sopra la montagna durante una tempesta di neve. La cabina davanti a loro precipita a terra e tutto viene spento. Pensando che probabilmente moriranno, anche perché Levi è rimasto ferito abbastanza gravemente nel tentativo di proteggere Jane, decidono di chiamare i famigliari per dire addio. Non avendo nessuno a cui telefonare Jane lascia a lui il telefono per fare la sua chiamata. Quando però il ragazzo sente la voce della madre non riesce proprio a farlo, non riesce a dirle che è in pericolo e che forse è un addio. Invece, le dice di aver incontrato una donna di cui si è innamorato, Jane appunto. La madre che ha sentito la voce della ragazza, visto che erano in vivavoce, è contenta e insiste per volerla incontrare.
Come risolvere questo problema? Semplice, convincerla a essere la sua finta fidanzata. Jane non ha mai messo radici, il suo passato le rende difficile fidarsi e lasciare che qualcuno entri nella sua cerchia ristretta. L'unica eccezione è per l’amica Charlotte con la quale ha instaurato un legame che assomiglia molto a quello familiare. C'è però qualcosa in Levi che la fa sentire al sicuro e le dà il coraggio di affrontare la vita. Essendo sempre stata una solitaria, Jane inizia finalmente ad accettare di avere persone nella sua vita. Più tempo trascorre con Levi, più i confini tra finzione e realtà si confondono. Tutto questo sarà sufficiente per farle prendere la decisione di smettere di correre da una zona all'altra del mondo e mettere finalmente le radici in un luogo, magari assieme ad un'altra persona?
L'altra storia è quella di Charlotte e Mateo. Entrambi medici e colleghi di lavoro, nonché vicini di casa, sono rispettivamente la migliore, e unica, amica di Jane e il migliore amico di Levi. Anche Charlotte ha un passato che le influenza il presente e il futuro, ed è per questo motivo che lei e Jane sono diventate amiche e si considerano anime affini. Sebbene Mateo e Charlotte abbiano entrambi una folle attrazione reciproca, ci vorrà molto coraggio perché lei si apra a Mateo e si fidi di lui con il cuore. 
Questo libro mi ha preso fin dall'inizio. È un mix di emozioni contrastanti. Leggendolo mi sono commossa e divertita allo stesso tempo, ho riso e pianto. Non è solo una storia di relazioni, appartenenza e fiducia, ma è un perfetto esempio che il sangue non crea una famiglia, dipende solo da chi scegli.
Che dire dei personaggi se non che li ho amati tutti, dal primo all'ultimo, Micio (o Micia?) Randagio e il cane Jasper, soprannominato “Smettila” e “Lascia quella cosa”, compresi.
E vogliamo parlare della famiglia del protagonista, composta da genitori, sorella quasi divorziata, nipotina di sei anni, Peyton, che è uno spasso, e Jasper il cane? L'ho adorata! Sono degli impiccioni all’ennesima potenza, chiassosi all’inverosimile, ma sono anche molto uniti tra di loro e si aiutano a vicenda.
Oltre ai personaggi ho apprezzato parecchio l'ambientazione di questa storia: il lago Tahoe, le montagne innevate, i fiocchi di neve che scendono copiosi rendendo suggestivo e fiabesco il paesaggio circostante. 
La scrittura scorrevole e l'ottima traduzione da parte di Alessandra De Angelis rendono la lettura di questo libro piacevole e veloce. La trama ben impostata mi ha tenuta incollata alle pagine, volevo sapere cosa riservava il futuro a Levi e Jane, ma anche a Charlotte e Mateo. 
Libro decisamente consigliato da parte mia.
PS. Questo è il primo libro della serie "The Sunrise Cove Series". Il secondo è uscito in Inghilterra in giugno 2022. Speriamo che la HarperCollins traduca e pubblichi anche questo.