domenica 30 maggio 2021

RECENSIONE "AI TUOI PIEDI" di Andrea B. e Sabri

 

S.I. ha letto per noi "Ai tuoi piedi" di Andrea B. e Sabri, 
edito ErosCultura Editore.




TitoloAi tuoi piedi

Autori: Andrea B. e Sabri

Genere: Narrativa erotica fetish, con 25 foto

Casa editriceEroscultura Editore

Disponibile in ebook a € 4,99
E in formato cartaceo a € 12,00



TRAMA

I piedi delle donne. Esiste qualcuno che non li ama? Poi, c’è chi li adora, e viene definito, talvolta con una punta di commiserazione, feticista. Eppure, sono in tanti. Eppure, dopo la lettura (più corretto: la degustazione) di questo straordinario romanzo di rara eleganza, di pura classe narrativa, segno di grande cultura ed esperienza di uno scrittore alla cinquantesima impresa, vi garantisco che molti di voi lettori si sentiranno feticisti, vorranno esserlo! Esattamente come molte lettrici brameranno essere Sabrina dai piedi perfetti, dipinti, sensuali, molte di voi donne si sentiranno una Dea, si alzeranno in piedi per farsi ossequiare, adorare, amare dal vostro uomo, ora feticista, felice di esserlo. Venite a leggere e godere in modo colto e intelligente. Adatto a un pubblico adulto. 



Il libro inizia con una serie di curiosità che ho trovato interessanti, per esempio non sapevo nulla dell’origine del nome Sabrina che qui è attribuita al celtico col significato di affilata, pungente e all’ebraico sabre (il frutto del cactus) che è spinoso ma dolce. Caratteristiche queste che poi finiscono a fare parte del rapporto del protagonista con Sabrina.
Nemmeno della scarpetta di Cenerentola, sapevo nulla.
In origine sarebbe stata una scarpa in pelle di vaio, uno scoiattolo dal manto bianco e nero.

Perrault aveva scritto che la scarpetta era di vair, ma nelle successive traduzioni e trascrizioni, la parola si trasformò in verre e la principessa si ritrovò con una scomoda scarpa di vetro.

Prosegue col racconto della prima cotta del protagonista per Chiara, con la quale andava al mare da ragazzino, quando ancora non sapeva di essere innamorato del piede, la prima cosa su cui posa lo sguardo quando guarda una donna e che per questo definisce l’incipit dell’amore.
Ogni storia tuttavia parte col suo incipit, ha uno svolgimento e poi arriva a conclusione. È esattamente a questo punto che si trova il suo matrimonio con Ilenia, che ammette di amare come una sorella e con amara ironia afferma: 

A volte capita che si commetta incesto ma nulla di più

Mi sono piaciuti la costruzione leggera e gli scherzi inseriti; lo stile dell’autore sa di ripetitivo ma non in senso negativo. È come se il racconto avesse un ritmo poetico e un ritornello che recita: Il desiderio è gioco. E il gioco vuole traguardi sempre nuovi.
È a causa di quella necessità di evasione che passa sempre più tempo on-line e finisce per ritrovarsi intrappolato in un innamoramento impossibile che potrebbe anche aver colpito solo lui. Difatti, non ha mai visto di persona Sabrina, ma non può più fare a meno dei suoi messaggi quotidiani. Tutta la sua vita reale gli diventa fastidiosa, dovrebbe sparire, cerca solo quella Sabrina che non sa nemmeno se esista. Lo schermo potrebbe nascondere qualsiasi cosa ma, nonostante la voce interiore del buonsenso ripeta: Se non la smetti con questa storia, scivolerai dritto dritto nella pazzia, fidati!, continua, si incaponisce e l’inquietudine crescente è palpabile.
Non si sa mai come possono andare a finire queste cose, oltretutto succedono pure veramente, e succede anche di sentirsi così:

Ho costruito talmente bene, così profondamente, la mia Sabrina, che, d’un tratto, ho paura di rimanere deluso dalla realtà.

Un libro particolare, non racconta una cosa nuova ma la racconta troppo bene.


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