lunedì 23 aprile 2018

TRIPLA RECENSIONE "PESCHE AMARETTI E CIOCCOLATO" di Emily Pigozzi



Buongiorno follower, buon lunedì!
Può capitare che la settimana non inizi nel migliore dei modi...
Alessia Toscano, Franca Poli e Valentina Piazza hanno letto "Pesche amaretti e cioccolato. La ricetta per riscoprirsi" di Emily Pigozzi. 









Autore: Emily Pigozzi

Disponibile in ebook a € 0,99

Pagina autoreEmily Pigozzi Autore  





TRAMA:


Ingredienti:

1 vicina di casa pazza, poetessa e un po’ strega

1 giovane donna che ha smarrito se stessa
1 gatto malconcio e nero di nome Freud
1 scatola misteriosa
1 uomo da aspettare

Preparazione:
Un attimo di follia, la voglia di cambiare tutto, e Violante abbandona di colpo la sua vita romana da attrice di teatro e l’amore di un uomo egoista per tornare nella sua città natale, nella vecchia casa di ringhiera della sua infanzia. Gigliola, la pazza e solitaria vicina di casa, artista e cuoca per passione, se n’è andata per sempre dopo aver atteso invano il ritorno del suo amore perduto, cucinando piatti deliziosi per ingannare il tempo. In particolare, le pesche agli amaretti e cioccolato, che si fa di tutto perché siano perfette, ma alla fine non lo sono mai, proprio come la vita.
Prima di morire, Gigliola le ha lasciato una scatola piena di poesie, disegni e lettere. Non sembra, eppure per Violante saranno la base per smettere di aspettare, ritrovarsi e ricominciare a sognare.

Rimedio:
È la ricetta per smettere di aspettare gli amori impossibili, imparare a prendersi cura di sé e riscoprirsi. 




IL PARERE DI ALESSIA TOSCANO:

... e poi decidere di ritrovarsi, di cambiare per sé stessi, di allontanarsi da un sogno ormai sbiadito e un uomo inconsistente ed egoista. 

...capire di essere importante, di valere più di una vita da trascinare, di dovere seguire il proprio attimo di follia. 

Abbandonare la sicurezza di una Roma scintillante e protettiva, per tornare nei luoghi dell’infanzia, rievocando vecchie sensazioni che si credevano sopite. 
La narrazione è svolta tutta da Violante, la protagonista del breve racconto che, appunto, lascia la sua equilibrata ma non appagante vita, per tornare nella vecchia casa, dove a non attenderla ci sarà una madre ancora assente e tanti ricordi. 
Ripercorre soprattutto l’amicizia con Gigliola, stramba vicina di casa dalla quale si rifugiava da ragazzina. Gigliola la intratteneva con le sue massime di vita, spronandola a godere di ogni attimo, senza paure e seguendo le proprie passioni. Era una cuoca e una strega, in perenne attesa dell’uomo che le aveva rubato il cuore… e intanto cucinava, soprattutto le sue pesche agli amaretti e cioccolato. 
Quando Violante ritorna a casa, scopre che la sua vecchia amica, ormai morta, le ha lasciato una scatola da scoprire e vivere, piena di poesie, fotografie, disegni e lettere. 
Nonostante non ci sia più, Gigliola continua a essere una presenza importante e rassicurante, che le darà la spinta per ricominciare a sognare, senza inutili attese di qualcosa che potrebbe non arrivare. 
Una storia un po’ fuori dal tempo, come sospesa, tra la tradizione e la modernità, che mi ha regalato serenità e mi ha stampato un bel sorriso sul viso. Ho gustato le pagine come se stessi assaporando le famose pesche, che non sempre vengono bene, come le cose della vita, in quanto ci deve essere una congiunzione di elementi che ne decretano la riuscita. Tra tutti la volontà, la determinazione e il credere in sé stessi. 
Due donne diverse, a cominciare dall’aspetto e dall’età. Parole scritte che mettono in congiunzione una persona e un angelo visto che, nonostante Gigliola ormai non ci sia più, sembra che le due continuino a parlare e interagire. 
Ci sono persone speciali che rimangono per sempre dentro l’animo di qualcun altro… 
Un mix di speranza e malinconia, indecisioni e nuove certezze, semplicità e ricercatezza. 
Mi ha stupito la delicatezza della narrazione, così avvolgente ed emozionale, quasi una carezza. Sono rimasta davvero colpita. Pagine intense e piene di significato, sensibili e reali. 
Un racconto dalla vena intimista e toccante, avvolto da un’aurea di affascinante magia e stregoneria buona. 
Non mi vergogno a confessare di essermi commossa, grazie al potere evocativo che ha avuto l’autrice, a un certo punto mi sono scivolate via delle lacrime che non ho voluto cacciare indietro, perché avevano il sapore di ricordi, complicità, affetto e speranza. 
Essendo una storia breve, ma con una trama bella pienotta, soprattutto per quel che riguarda le sensazioni e i sentimenti, non posso scrivere molto, altrimenti rischierei di fare spoiler dal retrogusto bruciacchiato. 
Solo una piccola menzione per il micione di Gigliola, Freud, che in un certo senso è un ingrediente che arriva nel momento giusto per aiutare Violante nel dare un vento nuovo alla sua nuova vita. 
Complimenti a Emily Pigozzi che è riuscita nella preparazione di una ricetta squisita, da leggere con l’acquolina in bocca, grazie al giusto mix e dosaggio di ingredienti dal buon odore che preparano le papille gustative al primo morso del racconto, dopo il quale non ho più potuto smettere fino ad arrivare all’ultimo boccone. 




IL PARERE DI FRANCA POLI:

Racconto molto breve, ma carino. Si legge bene, lo stile che ha l'autrice di scrivere mi piace molto, è fluido, pulito, lineare.
La protagonista assoluta è Violante, ma troviamo anche una co-protagonista, Giliola.
Violante, stanca della sua attuale vita e del fidanzato egoista, decide di fuggire e di rifugiarsi nella vecchia casa di ringhiera dove è nata e dove ha vissuto da ragazza. E' lì che trova una scatola contenente degli oggetti appartenuti ad una anziana vicina di pianerottolo, Giliola appunto. Una donna, anzi, un'artista e poetessa considerata un po' pazza, un po' strega, ma anche un’eccellente cuoca, che teneva compagnia a una giovane Violante quando tornava da scuola e la deliziava con i suoi formidabili dolci, in particolare le pesche ripiene di amaretti e cioccolato. Anche se ormai non c'è più Giliola, continua a essere una presenza costante nella vita della ragazza. Saranno proprio le sue poesie, i disegni, ma soprattutto le ricette che faranno capire a Violante quale strada deve intraprendere per dare una svolta alla sua vita, che deve smettere di aspettare, deve avere più rispetto per se stessa e che deve ricominciare a sognare. Perché se uno lo vuole i sogni si possono realizzare. E' questo l'insegnamento che Giliola le ha voluto dare con il suo lascito. Un ruolo determinante lo avrà anche Freud, il gatto della defunta amica e il nuovo vicino di pianerottolo, Javier Fuentes.
Molto bella e toccante la lettera che Giliola scrive a Violante, con la quale l'autrice termina il racconto.
A essere sinceri il libro termina con la gustosa ricetta delle “Pesche-Amaretti-Cioccolato”. L'ho apprezzata molto. Mi ha fatto tornare indietro negli anni a quando ero una ragazzina e mia nonna la preparava come merenda per me e i miei fratelli, da mangiare al ritorno da scuola.
Libro consigliato per trascorre un'oretta da “gustarsi” in assoluto relax.
Brava Emily Pigozzi. Anche se è un racconto breve sei riuscita a renderlo interessante.




IL PARERE DI VALENTINA PIAZZA:

Uno sguardo nel cuore, ecco quello che è il libro di Emily Pigozzi. Nel cuore di Violante ma soprattutto in quello di Gigliola, la sua vicina un po' matta, un po' strega e con tanto da raccontare.

La scatola che Gigliola lascia a Violante la aiuterà a riscoprirsi, ad amarsi di nuovo, in un certo senso Gigliola sarà anche un po' strega per Violante, un’ultima volta…

Un libro breve ma intenso, chi l’ha detto che poche pagine non possano racchiudere una storia per sognare? Questo è l’esempio perfetto. Le pagine di Emily Pigozzi sembrano un diario personale, in cui il cuore si rivela, senza menzogne. L’attesa è uno dei fulcri del libro: l’attesa dell’amore che è anche l’attesa della vita, per Gigliola. In fondo, si sa, tutte le cose importanti e speciali derivano da lunghe attese… Un altro punto focale è rappresentato dal luogo natio: Gigliola non si è mai mossa dalla casa in cui abitava, bloccata dall’attesa, ma non per questo si è persa. Violante invece se ne è andata lontana, smarrendo sé stessa e solo tornando sui suoi passi ha potuto capire davvero chi lei fosse. Tutto ruota attorno alla “magica” Gigliola, una donna speciale, un po' matta, un po' strega… Davvero consigliato. 





1 commento: