mercoledì 17 aprile 2019

"MICHAEL MILLER - IL PRIMO PETALO" di David Lucarelli



Buongiorno follower!
Vi segnalo "Michael Miller - Il primo petalo" dell'autore David Lucarelli, edito Pav Edizioni





Autore: David Lucarelli
Genere: Fantasy - Young Adult

Casa editrice: Pav Edizioni

Disponibile in formato cartaceo a € 17,90 
A breve anche in ebook






TRAMA:

Ernest Barnaby professore dell'università di Dallas è da anni alla ricerca del trasponder, uno strumento che consente alle persone indaco di viaggiare nel tempo e, avendo a disposizione i petali di diamante, si può cambiare la storia e modificare il presente. Barnaby viene contattato da Michael, un ragazzo di 17 anni, che ha trovato uno strano oggetto nella sua cantina. Il trasponder ha già cambiato due volte la storia. Alla fine dell'anno 1000 durante la prima crociata e nel 1945 durante la seconda guerra mondiale. Barnaby insieme a Michael, Pamela Anderson e Al Newman partono per un viaggio per tentare di recuperare uno dei sei petali di diamante sparsi in vari luoghi e varie epoche. Viaggio che li porterà nel giurassico, dove incontrano Mirek e ad affrontano un T-Rex .Al loro rientro scopriranno che Sarandon, indaco malvagio che vuole impossessarsi del trasponder, ha rapito la famiglia di Michael.



BIOGRAFIA:

David Lucarelli (Duccio per gli amici) nasce a Terni, il 5 Marzo 1972.
Primo di tre fratelli, vive con la moglie e i tre figli in un piccolo paesino nell'entroterra Umbro, Casteltodino.
Si avvicina alla lettura alla tarda età di vent'anni, Sulla rotta degli squali di Wilbur Smith è stato il suo primo libro, a cui farà seguito tutta la saga dei Courteney. Ken Follet, Isaac Asimov e Stephen King furono gli autori degli anni successivi, fino ad arrivare a Donato Carrisi e Camilla Läckberg.
Michael Miller il primo petalo è il suo primo romanzo, edito da PAV Edizioni, al quale faranno seguito gli altri quattro capitoli della saga.



DICE L’AUTORE:

L’idea di preciso non ricordo come è nata di preciso, non credo ci sia stato un vero e proprio “momento di illuminazione” i viaggi nel tempo mi hanno da sempre incuriosito, credo sia dovuto a qualche cartone che ha fatto parte della mia adolescenza.
L’idea del censimento è nata mentre scrivevo. Un buon inizio che faceva collimare una richiesta assurda con la disperazione del protagonista.
L’idea del nome che ho dato a queste gemme che rendono possibile modificare il passato “petali di diamante” l’ho preso da un compito di mio figlio Andrea che doveva inventare un racconto in seconda elementare.



BREVI ESTRATTI:

«Viaggiare nel tempo?! ‒ fu l’esclamazione di Alfred, in un misto di incredulità e sorpresa – senti Ernest io ti stimo moltissimo sia come persona sia come professore universitario, ma una scusa del genere non me la sarei mai aspettata da te».
Barnaby si portò le mani al volto e, sospirando, disse: «Non è una scusa, davvero, sto dicendo la verità, anzi, per essere sinceri non dovrei neanche parlartene, è tutto molto complicato ma se mi lasci spiegare alla fine avrai il quadro completo, questa che si sta prospettando è un’occasione imperdibile, stavolta siamo veramente vicini».
«Vicini a cosa?» chiese Alfred, alzando la schiena dalla poltrona e sporgendosi verso il suo interlocutore facendo trapelare un certo interesse per la cosa.
«Ora ti spiego tutto così capirai l’importanza di questo… – Ernest non sapeva come definirlo – chiamiamolo censimento»


«I Neri? Chi sono i Neri?»
«Sono dei viaggiatori che hanno tradito. Nel giugno 1945, ad appena un mese dalla resa della Germania, per inciso anche quell'episodio è stato corretto, la Germania aveva vinto la guerra, e insieme a Giappone e Italia si erano in pratica divisi il mondo, comunque nel giug…»
«Aspetta, aspetta, aspetta – interruppe Alfred – vuoi dirmi che la Germania ha vinto la seconda guerra mondiale?»
«Sì, lo sbarco in Normandia fu un fiasco; la flotta americana, già assottigliata dall'attacco giapponese di Pearl Harbor, fu decimata dagli U-Boat tedeschi, i quali erano venuti a conoscenza dell’arrivo degli americani dal tradimento di un telegrafista figlio di un immigrato tedesco che rivelò il giorno e le modalità di quell'attacco, consentendo la facile vittoria dei crucchi. In seguito a questa clamorosa sconfitta gli americani furono costretti ad abbandonare il progetto Manhattan, di conseguenza niente Hiroshima e Nagasaki. Nel 1945 riuscimmo a raccogliere tutti i petali e ad aggiustare quello che era stato il peggior capitolo dell’umanità. Tornando all'aprile del 1944 ed eliminando il telegrafista traditore, però questa 'correzione' fece sì che il progetto Manhattan continuasse, con le conseguenze che tutti sappiamo.» 


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