domenica 29 settembre 2019

RECENSIONE "UN'ADORABILE SOGNATRICE" di Jill Barnett



Buongiorno follower, buona domenica!
Continua la serie "Magia Regency" dell'autrice Jill Barnett: 
"Un'adorabile sognatrice", edito Babelcube
Franca Poli lo ha letto in anteprima per noi 😊





Autore: Jill Barnett
Serie: Magia Regency

Genere: Romance Regency 

Casa editrice: Babelcube
Traduttore: Isabella Nanni

Disponibile in ebook a € 3,29 




TRAMA:


Inghilterra, 1815. Il Conte di Downe è tornato a casa in campagna per allontanarsi dalla vita dissoluta che conduce a Londra - spinto dal bisogno di dimostrare che suo padre aveva ragione a dire che non è altro che un libertino senz’arte né parte. Ma in una tenuta confinante Letty Hornsby crede che il caro Richard sia il suo eroe, l’uomo dei suoi sogni, il suo grande amore. È innamorata di lui fin da quando era bambina, da quando a undici anni lo fece cadere in un fiume, il primo di svariati incontri altrettanto disastrosi. Ora che gli amici del conte, il Duca di Belmore e il Visconte Seymour, lo hanno convinto a lasciare la città per disintossicarsi dagli stravizi (donne, alcol e gioco d’azzardo), Letty ha intenzione di approfittare dell’occasione per tessere il suo piano e salvare Richard da se stesso.
Richard si aspetta che una volta tornato a casa la sua vita sia noiosa e rilassante, ma dopo un incontro casuale con l’invadente Letty e il suo odioso cane, Gus, scopre che non c’è pace per canaglie come lui. Ben presto si ritrova prigioniero a bordo di una nave di contrabbandieri con una giovane donna infatuata che è una catastrofe ambulante... e con il suo stupido cane. Letty non perde occasione per metterli in un esilarante pasticcio dopo l’altro, fino a quando Richard si rende conto che potrebbe essere l’unica donna che può salvare la sua anima nera con una fede in lui tanto luminosa da spazzare via le ombre dal cuore più ottenebrato. Se riesce a sopravvivere...
Questo libro è il seguito di “Una ragazza incantevole” ed è la traduzione integrale di “Dreaming”, precedentemente pubblicato da Mondadori in forma parzialmente ridotta con il titolo “Il Cavaliere dei suo sogni”. Se avete amato Letty e Richard, adorerete la traduzione integrale del testo originale e la apprezzerete a maggior ragione se vi fosse sfuggita la precedente edizione.



BIOGRAFIA:

Definita “la maestra dei romanzi dell’amore e della risata”, Jill Barnett è un’autrice di fama internazionale con oltre 8 milioni di copie cartacee vendute ed è stata spesso al vertice delle classifiche dei best seller del New York Times, USA Today, The Washington Post, e Publishers Weekly. Con l’avvento dell’era digitale Jill Barnett è stata numero 1 con i suoi 18 libri nella classifica dei titoli a pagamento più venduti su Amazon e ha venduto oltre un milione di copie digitali. In Italia alcuni suoi libri sono stati pubblicati da Mondadori.




Un libro decisamente molto carino che, nonostante sia piuttosto lungo, si legge velocemente, grazie una trama coinvolgente e a una traduzione accurata. Una lettura leggera utile a staccare un po' la spina e trascorrere del tempo in totale relax. È collegato a “Una ragazza incantevole”, tuttavia, trattandosi di volumi auto-conclusivi con un finale ben definito, si può leggere benissimo senza aver letto il precedente, anche se io consiglio di farlo.
Il romanzo è ambientato in Inghilterra e in Scozia, nel periodo della Reggenza Inglese e più precisamente tra il 1813 e il 1814. Al suo interno troverete un po' di storia dell'epoca, anche se non è propriamente uno storico, ma soprattutto assisterete alla nascita di una bella storia d'amore tra un Conte inglese e una giovane “birbante” Lady.  Mi sono divertita a leggerlo, in particolare all'inizio, con la sbadataggine della protagonista, ma anche commossa e arrabbiata con Milord. Devo dire a onor del vero che avere a che fare con Lady Letitia Hornsby a volte è veramente pericoloso e il “povero” conte in alcuni casi ha letteralmente rischiato la vita.
Richard Lennox, Conte di Downe, è un libertino impenitente. Non ha mai desiderato diventare conte, ma la morte in contemporanea del padre e del fratello maggiore fa di lui l'unico erede al titolo. In effetti, non ha un comportamento molto nobile in quanto le sue attività principali sono ubriacarsi, il gioco d'azzardo e ovviamente le donne, che entrano nel suo letto per poi uscirne poche ore dopo, o il giorno dopo al massimo. C'è però una giovane donna di cui non riesce a liberarsi anche se tra loro non è successo nulla. Questa ragazza è ormai un'ossessione per lui, tant'è vero che i suoi più cari amici Alec Castlemaine, Duca di Belmore, e Neil Herndon, Visconte di Seymour, lo prendono in giro. Anche perché ogni volta che i due si incontrano inevitabilmente a Richard succede qualcosa… una gamba fratturata, un occhio nero...
Sì perché Lady Letitia Hornsby, Letty per gli amici e “birbante” per il conte, è veramente un pericolo per sé, ma soprattutto per gli altri.  Letty è innamorata del giovane conte da quando all'età di undici anni - ora ne ha diciannove - lo ha conosciuto. Ovviamente non vi dico, per motivi di spoiler, in che modo si siano conosciuti, ma mi sono divertita a leggere questa scena, così come divertente ed esilarante risulta buona parte del libro.
In particolare, quando i due vengono catturati e fatti prigionieri su una sgangherata nave, da un manipolo di improbabili contrabbandieri.  Lì, Letty dà il meglio di sé come combina guai. Non solo il povero Richard ne rimane vittima, ma anche i loro carcerieri, in particolare Harry.  Il nobile prigioniero deve fare anche i conti con Gus, il cane di “birbante”. A un certo punto, non so se Richard temesse di più la ragazza oppure il suo cane. Di certo la sua vita è stata messa a repentaglio parecchie volte da parte di entrambi.
Letitia non è però indifferente al giovane conte. Lui ne è attratto, è protettivo e geloso, ma sa di non essere adatto a lei. Si reputa senza cuore, crede di non essere in grado di amare, di rovinarle la vita e così la tiene a distanza. Solo un miracolo, o per meglio dire una magia da parte di una strega scozzese, chi ha letto il precedete libro sa di cosa parlo, può cambiare la situazione.
Tra scene divertenti ed esilaranti, episodi di commozione e tenerezza, la lettura scorre veloce fino ad arrivare a un finale che per un attimo fa temere che il lieto fine non possa esistere per i due giovani, invece come per magia...
Mi ha fatto piacere che anche il Visconte di Seymour abbia trovato la sua anima gemella, e per questo deve ringraziare Letty e Richard.
Ho apprezzato i vari personaggi, sono ben delineati, sia caratterialmente che fisicamente. Così come lo è Gus, il cane di Letty, nonché suo migliore amico.
Gli amici di Richard, Alec e Neil, mi sono piaciuti molto.  Si prendono in giro tra di loro, ma, nel momento del bisogno, sono sempre disponibili.
Per quanto riguarda la ciurma di contrabbandieri prima e di pirati poi, beh che dire se non che i primi non hanno proprio la stoffa dei malavitosi, mentre per quanto riguarda i secondi non posso dire niente, altrimenti rovinerei la sorpresa a chi volesse leggere il romanzo.
Libro consigliato.
A questo punto non mi resta che complimentarmi sia con l'autrice che con Isabella Nanni per l'accurata traduzione.



BREVE ESTRATTO:

Letitia Olive Hornsby credeva nel destino, nell’amore a prima vista, nell’anima gemella. E lei lo amava da sempre. Be’, forse non proprio da sempre, ma a diciannove anni, otto anni erano quasi metà della propria vita. Riusciva a malapena a ricordare un tempo in cui il suo cuore non fosse appartenuto a Richard Lennox, il suo vicino di casa e, di recente, Conte di Downe. 
La maggior parte delle giovani donne inglesi incontrano il loro grande amore in una sala da ballo affollata, durante un’uscita informale in carrozza nel parco o con un matrimonio combinato. Non Letty. Del resto lei aveva sempre fatto di testa sua. 
Aveva undici anni quando aveva messo gli occhi addosso a Richard Lennox per la prima volta. 
Tutto era iniziato per una scommessa. I suoi odiosi cugini, Isabel e James, l’avevano sfidata a cavalcare una mucca. Il luccichio compiaciuto nei loro occhi avrebbe dovuto metterla in guardia che c’era qualcosa che non andava. Ma l’orgoglio può accecare chiunque. 
Così aveva stretto i denti e, con il sedere che picchiava contro la spina dorsale della mucca, lei e la bestia avevano trottato giù per la collina a velocità sostenuta, avevano attraversato un piccolo ruscello schizzando acqua ovunque e avevano percorso una strada sterrata che conduceva a un ponte a due corsie che attraversava il fiume.
Fu lì, su quel ponte di legno malmesso, in cima a una mucca Jersey in fuga tra i muggiti, che Letty Hornsby incontrò per la prima volta Richard Lennox che, per volontà divina del destino, stava tornando a casa dall’università.
Persino il destino talvolta deve sottostare ai cliché, perché il giovane era in groppa a un cavallo bianco. Richard Lennox, un dio biondo bello da far invidia all’arcangelo Gabriele. Un cavaliere sterminatore di draghi. Un giovane ignaro la cui bestemmia oscena echeggiò nell’alto dei cieli quando venne gettato giù dal ponte per finire nelle acque melmose del fiume Heddon.
Avrebbe ricordato fino al giorno della sua morte la faccia di Richard quando emerse per guardarla in cagnesco. Oh, aveva lineamenti classici che sembravano cesellati: zigomi alti; una mascella ferma e quadrata con appena un accenno di barba scura; e un naso diritto, un po’ altero.
Aveva una bella abbronzatura dorata e i capelli - ora bagnati, tirati all’indietro e ricoperti di muschio verde - erano del colore del buon brandy francese del suo papà, solo striati di biondo. Aveva sopracciglia maschili scure e spesse su quegli occhi il cui colore era impossibile da determinare da quell’altezza, ma che lampeggiavano su un viso la cui espressione indicava chiaramente che avrebbe voluto metterle le mani addosso.
Quell’episodio rappresentò il precedente su cui si basarono i loro successivi incontri. Alcuni furono più disastrosi di altri, ma, nel corso degli anni, nonostante l’angoscia e l’imbarazzo, la devozione di Letty non vacillò mai.
Con una fede degna di un discepolo, si era aggrappata all’idea, radicata nel profondo del cuore, che un giorno Richard sarebbe stato suo. 


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