Buongiorno follower, buon lunedì!
Lascio la parola ad Anita Sessa che ci presenta il suo nuovo contemporary romance, in uscita oggi per la Dri Editore.
Dopo il regency di grande successo La Sposa Inglese, Anita Sessa ci regala una delicata storia d’amore tra due persone profonde e affascinanti. Due anime molto diverse ma al contempo molto affini. Riusciranno entrambe a lasciarsi andare e superare quello che la vita sembra avergli tolto in passato? Non lo possiamo sapere senza leggere il libro, quello che sappiamo però è che Anita si è superata questa volta, lasciandoci intravedere qualcosa più in profondità di se stessa.
Titolo: Parole
Autore: Anita Sessa
Genere: Contemporary Romance
Casa editrice: Dri Editore
Disponibile in ebook a € 2,99
e in formato cartaceo a € 13,99
Pagina autore: Jordan+April
TRAMA:
Disincantata, cinica, un po’ scontrosa: questo è ciò che è diventata Livia dopo la morte della madre. Studentessa universitaria di giorno, cameriera in una trattoria in provincia di Pesaro la sera, Livia affronta la vita da sola giorno dopo giorno. Complice uno scambio di battute scritte a lettere cubitali sul fondoschiena di una modella di intimo, ritratta su un poster pubblicitario, Livia conosce Jacopo, manager di trentanove anni impiegato nel campo del marketing e con un matrimonio ai titoli di coda. A suon di battute al vetriolo e scontri verbali, Livia e Jacopo inizieranno un rapporto perennemente in bilico, proteso verso qualcosa che potrebbe essere se solo entrambi si lasciassero andare.
BIOGRAFIA:
Anita Sessa ha 30 anni, vive in provincia di Salerno e di professione è giornalista. Ama le serie tv fino a farne indigestione, i cani, viziare suo nipote e stare perennemente con il naso all’insù a fantasticare. Nei ritagli di tempo scrive e, nella migliore delle ipotesi, le piace tirare fuori un romanzo da ciò che ha scritto.
“Jordan+April” è il suo primo romance, pubblicato dalla casa editrice Butterfly Edizioni, a cui è seguita la novella “April”. Su Amazon trovate “You are my Superhero” e “Ricordati di me”, entrambi pubblicati in self.
A novembre del 2018 è iniziata la sua collaborazione con la DRI Editore, con l’antologia “Regency a Natale” che contiene il suo racconto “Natale a Courtenay House”. A marzo 2019 la DRI ha pubblicato il suo primo regency, “La sposa inglese”.
“Parole” è il primo contemporary romance che pubblica con la casa editrice veneta.
DICE L’AUTRICE:
In questo romanzo ho messo moltissimo di me. Livia, la protagonista della storia, ha il mio stesso carattere e la mia "delicatezza" nel dire le cose. Un po' scontrosa, chiusa, solitaria, paladina della verità fino a ferirsi e farsi male da sola, fino a portarne le cicatrici addosso per tutta la vita. E Jacopo, allo stesso modo, è reale e vero almeno quanto Livia. Una buona dose di quello che leggerete, parola dopo parola, è estrapolato direttamente da cose vissute, amate e odiate. Scrivere "Parole" è stato un po' come aprirmi l'anima e lasciare il mondo libero di sbirciare.
BREVE ESTRATTO:
Jacopo si siede su una delle panchine di marmo, attirandomi tra le sue gambe aperte. Rimango in piedi davanti a lui, troppo vicina eppure non abbastanza. Lui poggia la fronte sul mio stomaco, coperto da uno strato leggero di stoffa bianca.
“Perché liquidi tutto così?”
Serro gli occhi e le labbra, concentrandomi sul suo fiato caldo che attraversa la mia maglietta e mi raggiunge la pelle.
“Chiunque ti guardi negli occhi si rende immediatamente conto che hai sofferto, Livia. Anche quando fai di tutto per dissimulare. Io voglio solo conoscere quel mondo che ti ostini a tenere chiuso nel tuo cuore, lontano da tutto e a tutti. So che, probabilmente, non hai motivo di fidarti di me, ma voglio lo stesso meritarmi l’accesso a quel mondo. Voglio scoprirti... poco per volta. Almeno permettimi di provarci.”
Le mie dita tremano quando si infilano tra i suoi capelli scuri, lievemente arricciati dal sudore e dal caldo. Lui solleva gli occhi scuri e limpidi nei miei, sorridendomi mentre porta le sue mani sui miei fianchi esili. Lascia scivolare le dita sul mio corpo ossuto, un corpo fragile che tenta disperatamente di essere forte. Lo lascio fare senza oppormi, chiudendo di nuovo gli occhi e reclinando la testa all’indietro. Le sue mani esplorano senza andare troppo oltre, ma facendomi disperatamente desiderare che lo faccia.
“Mi sembra quasi di guardarti dentro così” sussurra. “Credo che Tommaso D’Aquino abbia sostenuto che affermare che la donna fosse formata dalla costola dell’uomo volesse indicare un vincolo d’amore tra i due”.
Mi irrigidisco a quelle parole, ma lui continua a insinuare le dita tra le mie sporgenze ossee.
“Forse non è amore, ma sento che tra noi un vincolo, un legame, c’è. Ed è profondo, nonostante ti conosca poco e, soprattutto, da poco”.
Con le dita trova una piccola insenatura, tra le ultime due costole sul lato sinistro. La guarda, mentre lascia scivolare lì l’indice.
“È qui che mi auguro di stare, prima o poi. Qui dove puoi sentirmi, nel bene e nel male, dove non puoi dimenticarti di me. Voglio essere tuo amico, Livia, ma è difficile penetrare la tua corazza. Fammi un po’ di spazio, non chiedo altro.”
Inspiro e il mio torace si gonfia quasi fino a scoppiare. Poi, premo la mano sulla sua, spingendo in quel vuoto quasi fino a farmi male.
“Accomodati. Ma non devi mentirmi mai.”
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