domenica 23 giugno 2019

RECENSIONE "FOLLIA D'AMORE" di Ornella Albanese



Un'altra bella recensione per "Follia d'amore" dell'autrice Ornella Albanese, edito Mondadori. A cura di Monica Portiero.




TitoloFollia d'amore
Autore: Ornella Albanese

Genere: Romance storico

Casa editrice: Mondadori
Collana: I Romanzi Classic

Disponibile in ebook a € 2,99

Sito autoreOrnella Albanese 




TRAMA:

Bella e sensuale, Aliénor Ayala è nata da padre europeo nel mondo colorato e magico della Martinica e, sebbene ritenga che le lontane terre delle sue origini siano solo grigie e convenzionali, si ritrova costretta a fare i conti proprio con quella realtà. Gli eventi la obbligano infatti a tornare nel paese di suo padre, dove con l’inganno viene rinchiusa in una vecchia torre finché a liberarla giunge un inatteso cavaliere. Manfredi dei conti di Terraviva si è allontanato dalla sua famiglia dopo un grave affronto ed è ormai dedito a una vita dissoluta. Solo uno sguardo tra i due basta ad accendere la passione più travolgente, ma il loro  desiderio dovrà fronteggiare minacce e insidiosi sospetti...  




Lei una volta aveva visto i suoi schiavi accoppiarsi nel folto di bambù e aveva seguito a occhi spalancati quella danza giocosa e un po’ ebbra. L’amore in Martinica sembrava una faccenda molto allegra.

Il romanzo d’amore di Ornella Albanese mi ha fatto compiere un lungo viaggio: dalla colorata Martinica alla bigia Italia del fine Ottocento.
Aliénor è una giovane donna bellissima, ancora in boccio e dal carattere ribelle.
Sognando l’amore romantico dovrà presto scontrarsi con la realtà: figlia di un europeo e di una martinicana, nella sua natal patria è preda di uomini affascinanti ma poco raccomandabili.
Il caldo sangue creolo, che scorre in lei in una seducente danza, la induce a innamorarsi di Thomas de Montfort.
Aimè, lui ne è attratto eppure non al punto di chiederla in sposa con le dovute convenienze. Aliénor nonostante terre e ricchezze non è giudicata all’altezza.
Di diverso avviso è uno dei conti di Terraviva.

— Spero che il vostro soggiorno qui sia stato piacevole, anche se breve — disse Aliénor.
— Grazie al mio bakoua sì. Altrimenti il sole mi avrebbe bruciato il cervello. Voi invece avete tutta la mia ammirazione, cavalcate come un uomo e non avete paura di nulla.
Aliénor rise, ma poi tornò seria. — Eppure una cosa che mi fa paura c’è — disse piano.
— Ma di certo non appartiene a questo mondo — sorrise lui, continuando lo scherzo.
— Forse è così. Mi atterrisce la morte di mio padre, che sento vicina.

Come molti di noi sanno, i sogni sono una cosa e la realtà è un’altra.
Sola al mondo, la nostra protagonista non ha più molta scelta.
In una società rigidamente maschilista, il padre ha compiuto un passo importante: uno di quelli che la condannerà a subire un enorme castigo.

Lei lo guardò. Cercò proprio i suoi occhi con una fierezza che gli fece ardere il sangue. I capelli si allargavano intorno al suo viso come un groviglio buio e seducente.
— Perché volete sposare una donna che non conoscete? E che è promessa a vostro fratello?
Decise per la sincerità. Aveva capito che non poteva giocarsi la sua fiducia mentendole come sembrava avessero fatto tutti gli altri. Le restituì lo sguardo con altret-tanta fierezza.
— Niente di nobile, mia signora. Ho solo bisogno di una forte somma per salvarmi dalla prigione per debiti.

L’autrice intesse la storia con molta calma, come a creare un variopinto tessuto: abbiamo due punti vista, quello della nostra protagonista e quello di Manfredi, il nostro gentiluomo allergico alle regole della società e alle buone maniere.
Sullo stile di scrittura, fluente e disinvolto, non c’è nulla da dire. La contrapposizione dei due personaggi e delle rispettive vite prima del loro incontro s’incastra alla perfezione. C’è persino un gran bel colpo di scena e questo mi ha fatto davvero piacere. In più, mentre leggevo ci ho riflettuto e mi è balzato in mente un sottotitolo per questo romanzo: i disadattati.
Lei: penalizzata per il suo essere donna, per il colore della pelle, per il suo essere divisa a mezzo tra due culture; semplicemente per aver creduto.
Lui: scavezzacollo cui è stato fatto un grave torto, amato per i suoi soldi, odiato perché di botto non ne aveva più, che non sa più quale possa essere il suo posto nella società.
Aliénor paga sulla sua pelle la cattiveria dovuta a un’infamante accusa e Manfredi è l’unico a poterla comprendere.
Anche noi, a volte, paghiamo lo scotto proprio come accade alla protagonista del romanzo. E, proprio come accade alla protagonista di un romanzo, anche a noi può capitare di essere distrutte a causa di una maligna bugia.
Speriamo che ci sia un Manfredi da qualche parte pronto a salvarci…


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