Un'altra bella recensione per "Follia d'amore" dell'autrice Ornella Albanese, edito Mondadori. A cura di Monica Portiero.
Titolo: Follia d'amore
Autore: Ornella Albanese
Genere: Romance storico
Casa editrice: Mondadori
Collana: I Romanzi Classic
Disponibile in ebook a € 2,99
Sito autore: Ornella Albanese
TRAMA:
Bella e sensuale, Aliénor Ayala è nata da padre europeo nel mondo colorato e magico della Martinica e, sebbene ritenga che le lontane terre delle sue origini siano solo grigie e convenzionali, si ritrova costretta a fare i conti proprio con quella realtà. Gli eventi la obbligano infatti a tornare nel paese di suo padre, dove con l’inganno viene rinchiusa in una vecchia torre finché a liberarla giunge un inatteso cavaliere. Manfredi dei conti di Terraviva si è allontanato dalla sua famiglia dopo un grave affronto ed è ormai dedito a una vita dissoluta. Solo uno sguardo tra i due basta ad accendere la passione più travolgente, ma il loro desiderio dovrà fronteggiare minacce e insidiosi sospetti...
Lei una volta aveva
visto i suoi schiavi accoppiarsi nel folto di bambù e aveva seguito a occhi
spalancati quella danza giocosa e un po’ ebbra. L’amore in Martinica sembrava
una faccenda molto allegra.
Il romanzo d’amore di Ornella Albanese mi ha fatto compiere
un lungo viaggio: dalla colorata Martinica alla bigia Italia del fine
Ottocento.
Aliénor è una giovane donna bellissima, ancora in boccio e
dal carattere ribelle.
Sognando l’amore romantico dovrà presto scontrarsi con la
realtà: figlia di un europeo e di una martinicana, nella sua natal patria è
preda di uomini affascinanti ma poco raccomandabili.
Il caldo sangue creolo, che scorre in lei in una seducente
danza, la induce a innamorarsi di Thomas de Montfort.
Aimè, lui ne è attratto eppure non al punto di chiederla in
sposa con le dovute convenienze. Aliénor nonostante terre e ricchezze non è
giudicata all’altezza.
Di diverso avviso è uno dei conti di Terraviva.
— Spero che il vostro
soggiorno qui sia stato piacevole, anche se breve — disse Aliénor.
— Grazie al mio bakoua
sì. Altrimenti il sole mi avrebbe bruciato il cervello. Voi invece avete tutta
la mia ammirazione, cavalcate come un uomo e non avete paura di nulla.
Aliénor rise, ma poi
tornò seria. — Eppure una cosa che mi fa paura c’è — disse piano.
— Ma di certo non
appartiene a questo mondo — sorrise lui, continuando lo scherzo.
— Forse è così. Mi
atterrisce la morte di mio padre, che sento vicina.
Come molti di noi sanno, i sogni sono una cosa e la realtà è
un’altra.
Sola al mondo, la nostra protagonista non ha più molta
scelta.
In una società rigidamente maschilista, il padre ha compiuto
un passo importante: uno di quelli che la condannerà a subire un enorme
castigo.
Lei lo guardò. Cercò
proprio i suoi occhi con una fierezza che gli fece ardere il sangue. I capelli
si allargavano intorno al suo viso come un groviglio buio e seducente.
— Perché volete
sposare una donna che non conoscete? E che è promessa a vostro fratello?
Decise per la
sincerità. Aveva capito che non poteva giocarsi la sua fiducia mentendole come
sembrava avessero fatto tutti gli altri. Le restituì lo sguardo con
altret-tanta fierezza.
— Niente di nobile,
mia signora. Ho solo bisogno di una forte somma per salvarmi dalla prigione per
debiti.
L’autrice intesse la storia con molta calma, come a creare
un variopinto tessuto: abbiamo due punti vista, quello della nostra
protagonista e quello di Manfredi, il nostro gentiluomo allergico alle regole
della società e alle buone maniere.
Sullo stile di scrittura, fluente e disinvolto, non c’è
nulla da dire. La contrapposizione dei due personaggi e delle rispettive vite
prima del loro incontro s’incastra alla perfezione. C’è persino un gran bel
colpo di scena e questo mi ha fatto davvero piacere. In più, mentre leggevo ci
ho riflettuto e mi è balzato in mente un sottotitolo per questo romanzo: i
disadattati.
Lei: penalizzata per il suo essere donna, per il colore
della pelle, per il suo essere divisa a mezzo tra due culture; semplicemente
per aver creduto.
Lui: scavezzacollo cui è stato fatto un grave torto, amato
per i suoi soldi, odiato perché di botto non ne aveva più, che non sa più quale
possa essere il suo posto nella società.
Aliénor paga sulla sua pelle la cattiveria dovuta a
un’infamante accusa e Manfredi è l’unico a poterla comprendere.
Anche noi, a volte, paghiamo lo scotto proprio come accade
alla protagonista del romanzo. E, proprio come accade alla protagonista di un
romanzo, anche a noi può capitare di essere distrutte a causa di una maligna
bugia.
Speriamo che ci sia un Manfredi da qualche parte pronto a
salvarci…
Nessun commento:
Posta un commento