sabato 23 maggio 2020

RECENSIONE "VITE" di Elisabetta Motta



Nuova pubblicazione per l'autrice Elisabetta Motta: "Vite", edito Edizioni Convalle. Franca Poli lo ha letto per noi.





Titolo: Vite
Autore: Elisabetta Motta

Genere: Narrativa

Casa editrice: Edizioni Convalle

Disponibile in formato cartaceo a € 13,00

Pagina autore: Elisabetta Motta 



TRAMA:

Gloria, Alma e Sveva sono tre amiche, compagne di studi universitari, che si ritrovano dopo trent’anni. Raccontano le vicissitudini delle loro vite durante una cena, condividendo sapori, profumi e soprattutto le emozioni delle gioie e dei dolori di eventi protagonisti della memoria, in un alternarsi di flashback Le tre donne si lasciano con la promessa di fare insieme un viaggio nelle terre dell’Oman, ignare di cosa il destino avrà ancora in serbo per loro. “Vite” è un romanzo che parla di amicizia, di amore e che trasmette un messaggio di forza quando la vita mette a dura prova. 



Se la vita è solo un passaggio, in questo passaggio seminiamo almeno dei fiori.
Cit. di Michel de Montaigne

Innanzitutto vorrei fare i complimenti a Elisabetta Motta che con questo libro ha partecipato alla quinta edizione Premio Letterario “Dentro l'Amore” ed è risultata vincitrice nella sezione “Narrativa Inedita”.
È un libro che merita di essere letto. La scrittura risulta fluida, pulita, priva di refusi. I dialoghi sono veloci mentre la narrazione avviene al presente e in prima persona. Ci sono però dei flashback dove le tre protagoniste raccontano ciò che, di bello e di brutto, è accaduto loro durante il lungo periodo in cui non sono rimaste in contatto. La storia è incentrata prevalentemente sull'amicizia. L'amicizia, nata all'università, fra tre donne che dopo trent'anni si ritrovano e durante una cena si raccontano. Raccontano cosa è successo a ognuna di loro in quel lungo lasso di tempo che è trascorso dall'ultima volta che si sono viste.
La riunione tra Gloria, Alma e Sveva, questi i loro nomi, avviene al casale “Floridour”, un albergo con annesso ristorante vicino a Orvieto, la cui proprietaria è Gloria che lo gestisce assieme alla figlia Asia.
Durante quella cena, mentre si susseguono le portate, descritte talmente bene da poterne percepire il sapore e il profumo, le tre amiche si mettono a nudo, confessano quello che è accaduto loro. Nessuna è rimasta immune alle sofferenze, chi ha perso una persona cara, chi ha subito tradimenti e chi invece ha tradito. Ma hanno anche conosciuto il vero amore, quello che resiste nonostante le difficoltà e le prove che la vita ci mette di fronte. Così come è resistita la loro amicizia. Trent'anni senza parlarsi, erano coinquiline quando frequentavano l'università e poi si sono perse di vista per vari motivi tra cui il lavoro, eppure è come se si fossero lasciate pochi giorni prima. Al termine di quel soggiorno decidono di rimanere in contatto, di incontrarsi almeno una volta all'anno. Anzi, propongono di fare un viaggio assieme come quando erano studentesse. L’anno dopo realizzano il loro intento: La loro meta è l'Oman. Anche in questo caso l'autrice descrive in modo molto veritiero tutto ciò che le circonda, quello che vedono o percepiscono: il suk con i suoi profumi, le botteghe dei mercanti, i colori e le atmosfere che si respirano. Per non parlare di quando trascorrono una notte nel deserto: le dune, l'oasi, l'accampamento di tende, i colori del tramonto.  Le tre amiche si divertono durante le escursioni, apprezzano il cibo orientale, accumulano parecchi ricordi felici da raccontare una volta tornate a casa. Non sanno però che il destino ha in serbo per loro, anzi per una di loro, un finale di viaggio... Mi fermo qui, non è giusto svelare cosa e a chi accadrà. Posso però dire che, se possibile, da questa esperienza l'amicizia tra Gloria, Alma e Sveva si rafforzerà.
Bellissima ed emozionante la parte finale del libro.
Nella prefazione, Stefania Convalle dice che questo è “Il romanzo ideale da leggere davanti al camino, pronti ad accogliere le storie, le emozioni, le suggestioni.” Beh io non posso che essere d'accordo con lei.
Ho letto il libro in un pomeriggio. Mi sono immedesimata all'istante nelle protagoniste. Le ho trovate reali. Ognuna di noi può rispecchiarsi in Gloria, Alma o Sveva, sia nelle vicende narrate, che nei conflitti interiori, ma anche nella forza che hanno trovato per risalire la china quando la vita le ha messe a dura prova.
Come ho detto all'inizio, la storia è incentrata sull'amicizia, ma questo non significa che non si parli anche d'amore. L'amore che si percepisce quando Sveva e Alma parlano dei loro mariti e del rapporto di coppia messo a dura prova dalle vicissitudini della vita, oppure quello appena sbocciato tra Gloria e Alessandro.
Per concludere, posso dire che in questo libro è racchiusa una bella storia che parla di amicizia, di sentimenti, di dolore e di perdite, ma anche di rinascita e forza di volontà. Un romanzo che mi ha emozionato e commosso.
Grazie a Elisabetta Motta per avermi dato la possibilità di conoscere queste tre fantastiche amiche.


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