lunedì 7 giugno 2021

RECENSIONE "LA ROSA DI CRISTALLO" di A.L. Diamond

 

Recensione: "La Rosa di Cristallo" di A.L. Diamond.
A cura di Daniela Colaiacomo.





Autore: A.L. Diamond

Genere: Mafia Romance

Disponibile in ebook a € 2,00
A breve anche in formato cartaceo

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Anasztásia è una giovane donna ungherese. Direttrice di una delle più importanti banche di Budapest, ha sempre fatto in modo di rimanere lontana dagli affari illeciti in cui é coinvolta la sua famiglia. Suo padre, Adrienn Korenski, alla luce del sole è un noto politico, ma dietro la facciata da uomo d'onore si nasconde quella da criminale, colluso con una delle più potenti organizzazioni mafiose mai esistite. Anastzásia prosegue la sua vita tranquillamente, lontana da quel mondo che proprio non le va giù, ma una fredda sera come tante la giovane è costretta a prendere una decisione che cambierà notevolmente le sorti della sua esistenza. La donna sarà costretta a sposare Maximilian Kovàks, un uomo dall'identità sconosciuta, scelto per lei da suo padre. Anasztásia in poco tempo si troverà a combattere contro un'unione combinata e una convivenza non voluta. 
Ma cosa accadrebbe se quel cambiamento tanto disprezzato si rilevasse una piacevole scoperta? 
Maximilian Kovàks é un imprenditore di successo nella splendida Budapest, cittá dominata dalla maestosità del Danubio. Ciò di cui nessuno é a conoscenza, però, é che Maximilian in realtà è il leader di una delle organizzazioni criminali più potenti al mondo. A seguito di un accordo con Adrienn Korenski, uomo da tempo in affari con lui, Maximilian si vedrà stravolto dall'arrivo di una donna che approderà nella sua vita come sua moglie. Anasztásia si dimostrerà essere una tigre, impossibile da domare. Ma anche per i più forti resistere alle emozioni può risultare difficile e, in poco tempo, la donna si lascerà andare ai sentimenti. Tuttavia, il mondo della criminalità organizzata è oscuro e pericoloso, e un ostacolo insormontabile si presenterà sul cammino dei due sposi, cambiando notevolmente il corso degli eventi. Anasztásia si troverà a dover affrontare qualcosa più grande di lei e a fare i conti con un dolore impossibile da sopportare. Eppure, ogni cosa non è mai come sembra e tutto può cambiare in un istante, soprattutto se di mezzo c'è Maximiliam Kovàks.  

Quando Adrienn Korenski, influente uomo politico, padre delle tre Rose, decide il matrimonio della figlia più piccola, Annah, di soli diciassette anni, con l'imprenditore di successo Maximilian Kovàks, di quasi quaranta, Anasztásia, la secondogenita, si oppone fermamente.

«Non puoi costringere Annah a sposare quell’uomo. Lei... è troppo giovane e non può sopportare un tale peso. Non puoi obbligarla a fare una cosa del genere!» proferì sicura di sé.

Lavorando giorno e notte in un'importante banca di Budapest - in ufficio i colleghi la chiamano la regina di ghiaccio - ne è diventata la direttrice, rifiutando qualsiasi coinvolgimento negli affari di famiglia, troppo spesso di dubbia natura.

«Il punto è che ti accorgerai un giorno che la montagna di soldi che hai guadagnato non sarà in grado di riportarti indietro ciò che con le tue manovre abominevoli hai perduto... la tua famiglia» 
«Qui non c’entra la famiglia Anasztàsia! Non essere sempre cocciuta!» la sgridò Adrienn. «In ballo c’è la mia vita! E il prezzo da pagare per evitare di morire è dare in sposa una delle mie figlie!» 

Così, per proteggere la sorellina - una sognatrice, trascorreva le giornate in veranda a leggere romanzi e a immaginare che un giorno un principe azzurro sarebbe andato a prenderla per portarla chissà dove -, anche se ansiosa e ignara delle conseguenze, decide di prenderne il posto e, in previsione del matrimonio, si trasferisce a casa di Maximilian, Dunay Hölgy.

Anasztàsia non sapeva cosa l’aspettava né chi avrebbe incontrato a Dunai Hölgy e questo la metteva in un profondo stato d’ansia. Per la prima volta non aveva idea di quale fosse la piega che avrebbe preso la sua vita. Sentiva di non avere il controllo di ciò che accadeva intorno a sé e quell’insieme di sensazioni la faceva impazzire.

Non conosce Maximilian e soprattutto non sa che il suo futuro marito è il Farkas, il capo dell’Érinthetetlenek - gli Intoccabili -, il più potente e vasto impero criminale al mondo.
Maximilian, oltre che bello e affascinante, è un uomo molto intelligente, felice dello scambio di sposa. Senza imporsi, vuole conquistare la fiducia della futura moglie, dal carattere fermo e deciso, rendendola partecipe del mondo che ha creato dal nulla, e, con attenzione e rispetto, la seduce.
Entrambi sono travolti da una passione del tutto imprevedibile e Anasztàsia - inizialmente tanto risoluta nel mantenere le distanze e assumere il potere decisionale nell'unione -, scopre di aver perso il controllo della sua vita, ora completamente assorbita dal marito. 
Tra i due sposi si genera un forte legame di dipendenza reciproca, ma un evento terribile costringe la giovane sposa ad affrontare un dolore immenso, quasi insopportabile.  
Scritto bene e scorrevole, il libro racconta l'evoluzione del rapporto tra i due protagonisti, il cambiamento radicale di fronte all'inimmaginabile coinvolgimento emotivo, l'onere del comando di un impero criminale e inattesi colpi di scena.
Personalmente, se da un lato ho apprezzato la figura di Maximilian - pur nella sua espressione criminale -, forte e deciso oltre che tenace e autoritario, e la sua evoluzione nei confronti di Anasztàsia, dall'altro è proprio quest'ultima a crearmi perplessità: mi riesce difficile accettare che una persona assolutamente intollerante al crimine possa stravolgere la propria vita, il proprio modo di pensare, così radicalmente come sembra succeda alla protagonista, tra l'altro estremamente intelligente e dotata di molteplici capacità.
Al di là di queste considerazioni, come ribadisco, del tutto personali il libro è ben costruito su una trama complessa e dagli sviluppi originali e lo consiglio a chi ama il genere Mafia Romance. 


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