Buon pomeriggio, amici lettori!
Recensione: "Omicidi, ore buche e calamari fritti" dell'autrice
Maria Letizia Musu. A cura di Silvia Cossio.
Autore: Maria Letizia Musu
Genere: Cozy Mystery
Disponibile in ebook a € 3,99
E in formato cartaceo a € 12,00
TRAMA:
La tranquilla vita della professoressa Bianca Contini viene sconvolta di colpo quando, dietro la palestra della scuola in cui insegna, si imbatte in qualcosa che non era affatto nel programma scolastico: il cadavere del collega Salvo Rizzo.
Mentre il Vice Questore Antonio Mancini, uomo d’esperienza e dotato di un certo fascino, avvia le indagini ufficiali, Bianca e la sua amica e collega Giovanna Pintus decidono di prendere in mano la situazione e indagare per conto loro. Dopotutto, se riescono a smascherare studenti che giurano di non aver copiato, quanto potrà mai essere più difficile trovare un assassino?
Inizia così un cozy mystery caratterizzato da interrogatori poco ortodossi, pedinamenti e rivelazioni incredibili. Una storia brillante e irresistibile, dove tra un’interrogazione a sorpresa e un’indagine per omicidio, la linea di demarcazione è più sottile di quanto sembri.
Salvo Rizzo, insegnante presso la scuola media di Quartu Sant’Elena, in Sardegna, viene ritrovato cadavere.
La professoressa di lettere Bianca Contini, insieme alla collega nonché amica del cuore Giovanna Pintus, indaga sull’omicidio.
Nei vecchi uffici della scuola, in quella che diventa una filiale improvvisata di una centrale di polizia, le due donne fanno una cernita delle persone che avrebbero potuto volere la morte di Salvo. Un uomo non particolarmente ben voluto, in verità, ma da qui ad arrivare al punto di mettere fine prematuramente alla sua vita ce ne vuole. Chi potrebbe avere un movente valido? L’indagine si estende alla vita personale della vittima e alle sue attività particolari: scommesse, debiti, donne.
Ma scoprire l’assassino si rivela più complicato del previsto, quindi si vedono costrette ad accettare l’aiuto di Cassandra, la vicina di casa di Bianca, una sorta di veggente, e di Mario, il bidello capo, sempre informato su tutto.
Bianca non era sicurissima che fosse la mossa giusta coinvolgere Cassandra, ma ogni pista valeva la pena di essere seguita. Anche se portava dritta nel mondo dell’esoterico e dell’improbabile.
Quello, però, che è iniziato quasi come un gioco, rischia di avere ripercussioni sulla vita delle due aspiranti detective. Il rischio di una denuncia per intralcio alle indagini non rientra di certo nei loro piani.
Ho apprezzato molto la lettura di questo breve giallo, definito dalla stessa autrice un “cozy mystery”; un modo, forse, per preservarlo da eventuali critiche? 😆 Se tale non fosse stato, infatti, non avrei esitato a sottolineare le mancanze delle forze dell’ordine, le cui negligenze rasentano l’assurdo, e la scelta delle due donne di tenere all’oscuro la polizia delle scoperte fatte. Dunque, ho accettato il contesto leggero e con una buona dose di humor, in sintonia con lo stile per me inconfondibile di Maria Letizia Musu, la cui ironia si percepisce fin dalle prime pagine.
Azzeccata l’idea di ambientare la storia in una scuola, dove si può spaziare con i personaggi (tra alunni, insegnanti e personale vario), inserendo piccoli siparietti divertenti. Da Tonino, il nuovo bidello tutto d’un pezzo, a Pietro, il collega strafigo di motoria, dal dirigente scolastico Enzo Cossu, che il correttore automatico continua a modificare in Cossio 🙄😂, passando attraverso le insegnanti Paola Desanctis e Carla Santini e la vicepreside Marina Tagliaferri.
A questi vanno ad aggiungersi i componenti del Commissariato: Antonio Mancini, Vice Questore Aggiunto di lungo corso, il Vice Ispettore Matteo Mascia e il medico legale Sanna.
Tutti, nessuno escluso, caratterialmente ben definiti e perfettamente calati nel ruolo assegnato (compreso il gabbiano ba star do 😆).
Concludo dicendo che spero che l’autrice prenda in considerazione
la possibilità di realizzare una serie; non mi dispiacerebbe leggere un
seguito, ritrovare alcuni personaggi. Io la butto lì 😉
Lettura consigliata.
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