martedì 15 gennaio 2019

RECENSIONE "FIGLI DELLE STELLE" di Emily Pigozzi



Buongiorno follower!
In uscita oggi "Figli delle stelle" dell'autrice Emily Pigozzi.
Franca Poli lo ha letto in anteprima per noi 😊








Autore: Emily Pigozzi
Genere: Erotico Romance Contemporaneo

Disponibile in ebook a € 0,99
a breve anche in cartaceo

Pagina autore:  Emily Pigozzi Autore





TRAMA: 

«Non dirmi che non ti va di giocare.»
«No. Non così. Io…»
Giò fa per divincolarsi. È spaventata, lo vedo dal tremore leggero delle labbra, dal tono della sua voce. E una parte di me grida, vorrebbe sapere che cosa la spaventa tanto, perché ha così paura. Ma un’altra, l’altra parte, impazzisce dal desiderio nel vederla così vulnerabile. 
Potrebbe essere chiunque, ma adesso siamo insieme, lontani dal mondo. 
E lei è in mio potere. Completamente mia.

Rafael Venturi vive per correre. La velocità è nel suo dna, scritta nelle stelle fin dalla sua nascita. Figlio di un campione del mondo di Formula uno prematuramente scomparso, per lui la vita è una gara, una sfida con i suoi demoni e l’impulso continuo a scattare a trecento all’ora senza voltarsi indietro, fino al traguardo. Finché un brutto incidente in pista lo costringe a rallentare e a mettersi in discussione. E una notte, in fuga, salva un ragazzino che fa l’autostop da un’aggressione. Solo che non si tratta di un ragazzino, ma di una misteriosa ragazza dall’aspetto di elfo e dal piccolo corpo nervoso e sensuale.
Gioia, detta Giò perché come gli confessa con ironia la gioia non la riguarda, e Rafael si avventureranno in un esaltante viaggio on the road alla scoperta delle loro paure, senza regole se non quella di un’attrazione impossibile da dominare. 
Ma chi è davvero Giò? Da cosa sta scappando? 
E la passione sarà la chiave giusta per vincere davvero? 

Ogni viaggio nasconde un segreto. Una vittoria. Un amore da conquistare. 




BIOGRAFIA: 

Emily Pigozzi scrive da sempre. Parla troppo e legge altrettanto, adora i dolci e la quiete della notte. Per diversi anni ha lavorato come attrice, prendendo parte a cortometraggi  e film e partecipando a tournée che hanno toccato i maggiori teatri d’Italia. 
Vive a Mantova con il marito e due figli piccoli, un maschio e una femmina. 
Ha esordito nel rosa con “L’angelo del risveglio” (Delos digital) a cui è seguito “Il posto del mio cuore”, un rosa di formazione, uscito a fine 2015 per la 0111 edizioni. 
Nel 2016 ha invece pubblicato “Aspettami davanti al mare” e “Danza per me”, entrambi per la collana Youfeel di Rizzoli. Nel 2017 escono “Un piccolo infinito addio” e “Il mio vento di primavera”, quest’ultimo edito da Emma Books. Nel 2018 il suo romantic suspense “Magnifico assedio” è stato per diverse settimane ai primi posti della classifica bestseller di Amazon. Nel 2018 è uscito “Una canzone per te”, per Harper Collins Elit.




DICE L’AUTRICE:

La scena della festa anni settanta l'ho vissuta esattamente uguale questa estate, al mare! Tornata a casa, ho deciso di utilizzarla per la storia, compresa la canzone che ha dato il titolo al romanzo.







Rafael e Gioia, detta Giò, all’apparenza non hanno niente in comune. Lui, ventitreenne pilota di auto da corsa, figlio di un famoso pilota di Formula uno e di una modella. Lei, diciottenne e misteriosa, ama l’arte, i graffiti e gira l’Italia in autostop. 
In realtà hanno parecchie affinità. Entrambi stanno fuggendo dai propri demoni, fuggono per sottrarsi al loro passato fatto di dolore e di sofferenza. Tutti e due hanno delle ferite sul corpo, ma quelle che fanno più male e che rimarranno per sempre sono racchiuse nella loro anima e nel cuore. Inoltre sono restii a confidarsi con le persone, cercano di tenere nascosti i loro segreti e il dolore che questi procurano.
In una fredda notte d’autunno, nel piazzale di un autogrill, Rafael salva un giovane autostoppista da un’aggressione. Quando gli si avvicina si accorge che la persona salvata non è un ragazzo, bensì una ragazza. È così che le strade e il destino dei due giovani si incrociano. Fin dal primo sguardo tra Rafael e Giò scocca una scintilla. Sono attratti l’uno dall’altra, quello che provano però va oltre l’attrazione fisica. Si sentono in sintonia, è come se si fossero cercati, due anime tormentate che finalmente si sono trovate. Da quel momento intraprendono un viaggio in auto, partendo da Roma e attraversando buona parte dell’Italia, che li porterà in Spagna.
Entrambi i protagonisti mi sono piaciuti. Sono entrata immediatamente in sintonia con loro. Ho percepito la loro sofferenza, la paura a lasciarsi andare, la poca fiducia che hanno delle persone. Lui è convinto che dopo l’incidente in cui è rimasto ferito non abbia più la possibilità di tornare a correre. Lei cerca di essere invisibile, si nasconde dietro abiti un po’ informi, nella sua vita da alcuni anni non esistono più i colori, tranne la notte quando diventa una writer, dipingendo i muri delle città e i vagoni dei treni con bombolette spray colorate.
Quali sono i segreti che i due ragazzi nascondono? Questo viaggio potrà aiutarli a liberarsi di un peso che grava loro sulle spalle, ma soprattutto nel cuore?
Avevo già letto altri libri di Emily Pigozzi e li ho sempre apprezzati. Quindi non vedevo l'ora di leggere questo sicura di non rimanere delusa. Devo dire che avevo ragione!
Il romanzo è scritto decisamente bene, in modo accurato. La scrittura è fluida e scorrevole, con dialoghi veloci e una trama coinvolgente. La narrazione avviene in prima persona con il pov di entrambi i protagonisti. Questo, a mio avviso, è in metodo migliore per riuscire a capire quali sono i pensieri di Rafael e di Giò, si riesce ad entrare in sintonia con loro e a capire meglio l’evolversi della situazione. La storia è dolce, romantica, commovente. Ci sono scene intime, alcune abbastanza esplicite, ma mai volgari, così come non lo sono le parole che a volte vengono utilizzate dai due protagonisti quando sono nell'intimità. Ci possono stare perché sono ben inserite nel contesto in cui vengono pronunciate.
L’autrice è stata brava a sviluppare dei personaggi interessanti, descrivendo molto bene le loro caratteristiche, in particolare quelle fisiche, ma anche quelle psicologiche e caratteriali. La storia è incentrata principalmente su Rafael e Giò, ma i personaggi secondari, anche se non sono molto presenti, sono fondamentali per comprendere la personalità dei protagonisti e capire meglio le situazioni che vengono a crearsi.
Dettagliata la descrizione dei vari luoghi dove è ambientato il romanzo. Leggendo il libro si ha come l’impressione di venire catapultati in quelle località, di camminare a fianco dei protagonisti. Di percepire gli odori, i profumi, i sapori del cibo, la risacca del mare, i rumori dei tuoni, i rombi delle auto. Mi è piaciuta la sosta che hanno fatto al Lido di Camaiore. Ho trovato questa scena molto bella, romantica, appassionata. Interessante anche l’arrivo a Camogli. In quella località devo dire che si entra nel vivo della storia. Alcuni segreti vengono a galla.
Questo libro mi ha appassionato, emozionato, commosso. Ho tifato per i due ragazzi, speravo per loro un lieto fine, che in effetti c'è stato, ma per raggiungerlo, o per meglio dire per tagliare il traguardo della felicità, hanno dovuto soffrire e penare. Molto bello e romantico il finale con relativo epilogo.
Questa storia ci fa capire che nella vita tutto può succedere, che non ci si deve mai dare per vinti. Dopo la tempesta torna il sereno. Dimostra che se anche uno cade e si procura delle ferite, quelle ferite si possono curare. Che l'amore può arrivare quanto meno te lo aspetti, anche su un piazzale di un anonimo autogrill.
Complimenti a Emily Pigozzi per aver scritto, ancora una volta, un bellissimo romanzo che io consiglio assolutamente.
Bello anche il titolo, mi riporta indietro al 1977, anno del del mio matrimonio, quando Alan Sorrenti cantava questa bella canzone e, se leggete il libro, capirete il perché l'autrice lo ha intitolato così. 






BREVE ESTRATTO:

La notte è un lungo confine nero. Temporali vanno e vengono, ma io non ho paura. Non qui, tra le braccia di Rafael che mi accolgono. Non so quante volte facciamo l’amore. Lui regala un ritmo al nostro piacere entrando e uscendo da me, mentre io lo accolgo ogni volta senza riuscire a smettere. Mi scopa con forza e con dolcezza, come se non esistesse altro al mondo, concentrandosi sul mio godimento, e poi ancora con foga, scuotendo la testa, con affondi violenti e rapidi, come se dovesse dissetarsi. 
E poi stiamo nel dormiveglia, senza smettere un attimo di toccarci, i corpi sudati e carichi di umori che aderiscono l’uno all’altro. Non sentiamo la fame né la sete, solo l’immane desiderio di appartenerci. Un tocco per il nostro desiderio, un tocco per il mio cuore affamato. Uno dopo l’altro, ancora una volta, senza sosta.
«In ogni posto dove ci fermiamo ci diamo dentro. Comincio a pensare che facciamo delle soste solo per questo» mormora al mio orecchio, succhiandomi il lobo, in un momento di veglia. 
«Se continuiamo così, tra poco ci cacceranno. Siamo un po’ troppo rumorosi, mi sa.»
«Considerato che è notte fonda, che fuori diluvia e che non sappiamo nemmeno dove siamo, non sarebbe una gran mossa» ridacchia baciandomi piano, la voce roca e rilassata, già mezzo addormentato. 
«Rafael» dico di colpo, il tono tremante e pieno di tutti i dubbi che mi attanagliano il cuore. Perché sto bene. Troppo bene. E io non posso stare così bene, è assurdo. Oppure no? 
«Dimmi.»
«Cosa succede quando vedi solo la tempesta, e sembra tutto nero?»
«Si aspetta che passi, credo.»
«A… a che punto è la pioggia?»
«Forse ha smesso. C’è silenzio, adesso» mi risponde lui, scivolando nel sonno.
A che punto è la pioggia, Rafael. A che punto è il temporale. 
Quello che infuria sulle nostre teste, e quello dentro di me. 
Violento, frustante. Freddo come il ghiaccio. 
È finito l’orrendo frastuono che ho nella testa? 
Quel rumore che non vuole andarsene? 


2 commenti:

  1. Grazie mille per questa bellissima recensione!

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  2. Ciao!
    Sono Ilaria del blog Buona lettura.
    Ti scrivo perché quest'anno ho deciso di iniziare una nuova rubrica sul mio blog, un'intervista ai blogger che frequento.
    Se ti va di partecipare ti lascio la mia mail, così posso spiegarti meglio: ila.vecchietti@gmail.com

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