mercoledì 8 maggio 2019

"FRITTELLE AL MIELE E ALTRE DOLCEZZE" di Pitti Duchamp



Buongiorno follower!
Ed è finalmente disponibile per l'acquisto "Frittelle al miele e altre dolcezze", l'attesissimo romanzo dell'autrice Pitti Duchamp, edito Dri Editore. 

Pitti Duchamp, dopo essersi cimentata con notevole successo in vari storici propriamente detti, pubblica per la prima volta con noi qualcosa di diverso. Sempre uno storico classico ma con una connotazione decisamente più rosa. Che poi classico è di sicuro un azzardo, poiché la protagonista non è di certo la classica lady filiforme, bellissima ed austera. Tutto l’opposto. Ma di una simpatia, coerenza morale e bravura culinaria che vi conquisterà di sicuro. E vi divertirete! Insomma… brava Pitti!






Autore: Pitti Duchamp
Genere: Regency

Casa editrice: Dri Editore

Disponibile in ebook a € 2,99
a breve anche in formato cartaceo






TRAMA:

Ben educata, composta, ricca, di nobili natali e bellissima. E che stia al posto suo. Questo cerca in una donna l’integerrimo Magnus Ashley duca di Camden quando emerge dai suoi doveri politici e lavorativi per partecipare alla Stagione mondana londinese e cercare moglie. L’accusa di tradimento mossa a uno dei membri più onesti del ton, lord Starrington, lo distoglie però dal suo intento costringendolo ad avvicinarsi a Lisette, la figlia del traditore. Apparentemente bruttina, cicciottella, povera, sempre provvista di dolciumi e di un sorriso disarmante, Lisette non accetta slealtà. Da nessuno. Neanche da suo padre, neanche da un duca… eppure un vassoio di frittelle al miele può risolvere molte cose.



BIOGRAFIA:

Nata 1981 sotto il segno del leone a Firenze. Vive tutt'ora nella provincia di Firenze, nelle colline del Mugello, con il marito, due bimbi indisciplinati e un cane anarchico. Laureata in scienze politiche, Pitti rinuncia alla carriera accademica per darsi al marketing ed alla comunicazione. Dopo diverse collaborazioni riscopre la grande passione per la lettura e la scrittura. Appassionata di Burlesque e collezionista di pezzi vintage di arredamento e moda cerca di coniugare i suoi interessi scrivendo e leggendo romance storici. Se avesse del tempo libero adorerebbe trascorrerlo tra i rigattieri e i robivecchi del centro di Firenze. È amante della storia in particolare quella dell’Europa tra il 1500 ed il 1900, i quattrocento anni che hanno creato la modernità per come la conosciamo oggi in termini di arte, pensiero filosofico e scientifico, socialità. Apprezza nelle persone più di tutto la gentilezza, il garbo e la buona educazione, quel “non so che nel portamento” che fa di una donna una dama e di un uomo un signore. In Self ha pubblicato per la serie D’amore e d’Italia L’Arabesco, Lupo di primavera, La gran dama e Il pugnale e la perla nera, La fiamma del ghiaccio. Ha partecipato alla raccolta Natale a Pemberly con uno scritto ispirato a Orgoglio e pregiudizio e alla raccolta Cuori fra le righe con un racconto ambientato durante la Grande guerra. Per Dri editore uscirà con Frittelle al miele e altre dolcezze, il primo regency.



DICE L’AUTRICE:

È un libro dolce dolce. Un cioccolatino al peperoncino nel quale il piccante è un retrogusto presente ma perfettamente incastrato con la dolcezza del cioccolato.






BREVE ESTRATTO:


“Allora è vero che non volevate incastrarmi!”. Fu il turno del duca di sorridere e Lisette lo seguì.

“È la pura e semplice verità. Prima di incastrare chiunque ad ogni modo” ironizzò lei alzando il nasino all'insù “dovrò fornire una risposta definitiva a Lord Osboury”. Quello era uno dei problemi che non le davano pace. Un baronetto di campagna, rampollo di una famiglia piuttosto abbiente non sarebbe stato il massimo per la figlia di un Conte quale lei era, ma se la fanciulla in questione era brutta e povera allora il discorso cambiava. E se non avesse più ricevuto una proposta di matrimonio? Sarebbe morta zitella e anche senza l’ombra di un patrimonio. Eppure, l’idea di quel goffo ometto occhialuto dai capelli di uno strano mogano la ripugnava.
“Chi?”.
“Solo un comune mortale che voi, nella vostra magnificenza ducale, non avete la minima idea di chi sia” lo canzonò.
“Mi prendete in giro?” chiese Magnus scandalizzato.
“Oh” rispose lei atteggiando le labbra in modo che a lui sembrò studiato per fargli immaginare cose che una lady non avrebbe mai accettato di fare e un lord non avrebbe mai dovuto chiedere. Magnus distolse lo sguardo. Non arrossì perché arrossire non si addice a un uomo, men che meno a un duca, ma c’era qualcosa che non andava più bene nei suoi vecchi e fino ad allora comodissimi pantaloni: il cavallo. 





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