lunedì 4 marzo 2024

RECENSIONE "UN NUOVO GIORNO A WONDERSON LANE" di Gaia Valeria Patierno

 

Buon pomeriggio, amici lettori!
Recensione: "Un nuovo giorno a Wondeson Lane" dell'autrice 
Gaia Valeria Patierno. A cura di Silvia Cossio.

I PROVENTI DELLE VENDITE DI QUESTO LIBRO DEL MESE DI MARZO SARANNO DEVOLUTI ALLA O.D.V. "UN FIORE RARO DI NOME MADDALENA".



Autore: Gaia Valeria Patierno

Genere: Suspense/Thriller

Disponibile in ebook a € 3,99

E in formato cartaceo a € 14,99

Contatti autore: Facebook - Instagram 



TRAMA:

Wonderson Lane: un comprensorio di quattro ville sulla scogliera, tutte disabitate tranne una: quella della famiglia Granger.
Hellen, Jonathan e Dylan, che ha appena compiuto quattro anni. Da poco vive con loro anche Nuke, il dobermann da allerta diabetica del piccolo, insieme alla sua trainer Caroline.
Jonathan, però, a casa non torna quasi mai; soltanto per il weekend, una settimana ogni tre. Eppure è stato proprio lui a insistere perché si trasferissero.
Wonderson Lane: un luogo senza tempo, selvaggio, dove cielo e mare si incontrano. Due mondi grigio ferro, ribollenti di nuvole e schiuma. Un paradiso dimenticato, proprio come certi segreti. Nascosti bene in vista eppure invisibili.
Ma a volte, a Wonderson Lane, il silenzio ti schiaccia. Altre volte, invece, quando volano i corvi, quasi ti assorda. Ed è allora che Hellen si mette a urlare.
Ed è allora che i segreti prendono vita. 

Dopo aver letto e apprezzato La trilogia Nera, inevitabile la decisione di acquistare questo libro. Scontato dire che la scelta si è rivelata azzeccata; anche questa volta, infatti, Gaia Valeria Patierno non ha disatteso le mie aspettative, anzi, se possibile, le ha superate. 
In scena, questa volta, una famiglia come tante, composta da marito, moglie, figlio e un gatto. 
Lei, Hellen, trascorre le giornate accudendo il piccolo Dylan, un bambino speciale sempre bisognoso di cure al quale da poco si è aggiunta un’ulteriore complicazione (comune nei bambini con la sindrome di Down): il diabete di tipo uno, insulino-dipendente. Lo stress per la situazione a cui sottoposta, in aggiunta alla solitudine legata a un marito sempre assente per lavoro e alla posizione isolata della loro abitazione, accentua il malessere della donna. 

Mai come in quel momento si era sentita così in bilico: una funambola tra bene e male, tra sollievo e dolore, messaggera di visioni invisibili agli altri e con il cuore lacerato da una follia che peggiorava di giorno in giorno.

Lui, Jonathan Granger, neurochirurgo. Il suo modo di fare autoritario nei confronti della moglie spesso sfocia in violenza verbale. Trova sfogo alle sue frustrazioni negli incontri sadomaso con Madame. Un modo per espiare le sue colpe. 

In qualche modo, lo strazio del corpo alleviava quello dell’anima.

Dedica poco tempo alla famiglia, preferisce “scappare”.

“Dovresti rallentare e metterti a fare il padre.” Se lo ripeteva di continuo e poi accettava l’ennesima trasferta, spinto da un’oscura compulsione. 

È vero, tradiva Hellen da anni, ma solo per il dolore. “La mia non è infedeltà, è sopravvivenza.”

La necessità di avere un aiuto per il piccolo li porta a valutare l’idea di prendere un cane da allerta diabetica. Ed è così che conoscono Caroline Vautier, “l’ultimo appiglio di speranza che non vuole veder crollare”. La donna e Nuke, il cane, entrano a far parte della loro vita, portando un po’ di tregua alla routine di Hellen. Ciononostante, l’insofferenza di quest’ultima va via via crescendo con il passare del tempo e il suo matrimonio inizia a cedere sotto il peso delle difficoltà. Troppe le verità nascoste che premono per vedere la luce, e quando ciò avviene, è peggio di un tornado: la devastazione è totale. 
All’inizio, ho avuto qualche difficoltà a inquadrare il genere. Era sì palese che “ci fosse qualcosa sotto” - e al posto dell’autrice avrei evitato alcuni dettagli che, ahimè, hanno fatto sì che si intuissero troppo presto certe macchinazioni -, ma fino a metà libro non era certa al cento per cento della piega che avrebbe preso la storia: un crescendo di colpi di scena che tengono con il fiato sospeso e la curiosità di sapere come andrà a finire. Il tutto avvolto da un’atmosfera lugubre che ben si accorda al posto isolato in cui si svolge la vicenda e agli eventi atmosferici.
Finale stupendo! Epilogo ancora di più, quantomeno ha soddisfatto la mia sete di vendetta 😆
Gli argomenti trattati denotano un lavoro di studio e ricerca. Come si legge nei ringraziamenti, l’autrice si è avvalsa di figure professionali per rendere il più possibile veritiero il romanzo.
La scrittura curata rappresenta solo un dettaglio che chiude il cerchio intorno a questo romanzo che ho trovato straordinario e che mi sento di consigliare senza ombra di dubbio.

PS: I proventi delle vendite verranno devoluti alla O.D.V. “Un fiore raro di nome Maddalena”, un motivo in più, qualora ancora ce ne fosse bisogno, per acquistare il libro 😉


Nessun commento:

Posta un commento