martedì 31 gennaio 2023

RECENSIONE "WRECKED ONYX" di Elizabeth Rose

 

Buongiorno follower!
Daniela Colaiacomo ha letto "Wrecked Onyx", primo volume della serie 
"Stones & Flowers Collection" dell'autrice Elizabeth Rose.



Titolo: Wrecked Onyx
Autore: Elizabeth Rose

Serie: Stones & Flowers Collection Vol.1

Genere: Romance

Disponibile in ebook a € 0,99
E in formato cartaceo a € 12,00

Contatti autore: Facebook - Instagram 



TRAMA:

La prima volta che il detective David Stone incontra Erin Grador, capisce due cose: che deve proteggerla e che non potrà mai esserci nulla fra loro. Lui è un poliziotto, lei la sorella di un delinquente, lui è un uomo, lei una ragazzina, lui ha chiuso con le relazioni, lei deve spiccare ancora il volo. Le certezze di David, però, si incrinano ogni giorno di più davanti alla forza e alla tenacia di una giovane donna che combatte una vita avara di felicità.
Erin Grador non riesce a credere che sia proprio quello l’uomo che riesce a farle battere di nuovo il cuore: il detective Stone dà la caccia a suo fratello da mesi e l’unica cosa saggia da fare è stargli alla larga.
Ma quando il terrore più grande si ripresenta e suo fratello scompare, Erin si rende conto che David è il solo porto sicuro in cui rifugiarsi.
Fra ritrosia e attrazione, silenzi e baci inattesi, David ed Erin sono tentati dall’amore e dal futuro ma separati dalla crudeltà del presente e dalla voragine del passato.  



È difficile per me commentare un libro di Elizabeth Rose, troppe le emozioni che mi suscitano le sue storie; bellissime e appassionanti, come le corde di un'arpa riverberano nel mio cuore lasciando, nel profondo, il segno della sua grande sensibilità. 
Accade sempre.
Alla fine di ogni libro - posso dirlo con certezza perché li ho letti tutti -, provo un appagamento particolare, un senso di completezza che nasce dalla sintonia che percepisco nei confronti di questa autrice per me meravigliosa: l'attenzione con cui descrive i sentimenti e la passione che trasmette nei suoi racconti sembra siano in armonia con il mio modo di pensare, una corrispondenza singolare con il modo di essere. 
Ancora una volta, totalmente immersa nel racconto dei suoi protagonisti, in un continuo saliscendi emozionale, mentre mi arrovellavo insieme a David ed Erin alla ricerca di un finale soddisfacente, ho riso, pianto, e, allo stesso tempo, avrei voluto dar loro una spinta affinché la loro storia, complessa e dai risvolti imprevedibili, prendesse la giusta direzione.
Il detective David Stone incontra Erin Grador alla centrale di polizia dove suo fratello sta per essere rilasciato.

Leonard Grador, detto Lenny G., come lui stesso amava sottolineare: gli sembrava un appellativo da duro, in realtà lo faceva sembrare ancora più cazzone, uno spacciatore da quattro soldi che avrebbe venduto sua madre per farsi un nome nelle strade del Bronx.

Lenny è in guai molto seri avendo sottratto dieci chili di cocaina a Big Al - Alan Norton -, nome che suscita nella ragazza una reazione di puro terrore.

La vidi sbiancare di colpo. La afferrai per il gomito, temendo che svenisse sul pavimento della centrale, ma lei scattò all’indietro, aumentando la distanza fra noi.
Alzai le mani mentre la scrutavo in viso, era il mio lavoro leggere i comportamenti delle persone e non avevo dubbi su cosa l’avesse spaventata, perché ero sicuro di quello che avevo visto: paura, quando avevo pronunciato il nome di Big Al.

Finalmente davo un volto a un nome che avevo letto più di una volta mentre vivisezionavo la vita di Lenny. Sapevo che aveva una sorella, una sorella che rigava dritto, visto che non c’era una sua foto su nessuna indagine o denuncia.

Quando Erin si rifiuta di seguire a casa il fratello e fugge dalla stazione di polizia David capisce che ha bisogno di aiuto.

In meno di due minuti avevo recuperato le chiavi della mia auto, deciso a trovare quella ragazza impaurita: il mio istinto diceva che aveva qualcosa da raccontare. E qualcosa da cui scappare.

Ancora una volta Erin sconta le colpe di Lenny.

Mio fratello mi aveva messo in pericolo, di nuovo. Lenny e le sue dannate scorciatoie per riempirsi il portafoglio. Mio padre si era spaccato la schiena per tenerci lontano dai guai e Lenny aveva imboccato la strada lastricata per l’inferno appena erano venuti a bussare. Un ragazzo appena maggiorenne con una sorellina di otto sulle spalle... quale preda migliore per chi voleva procurarsi un galoppino?

Erin vive nel terrore da quattro anni, ha subìto un trauma che le ha segnato il corpo e inciso l'anima, ha difficoltà a rapportarsi con uomini di grande statura, e si allontana al minimo contatto fisico.
David, che è un uomo di giustizia - non di legge -, prova un forte senso di responsabilità nei confronti della ragazza così, per proteggerla, le propone di trasferirsi a casa sua.
Dopo l'iniziale diffidenza, accentuata dal carattere turbolento di David, Erin, conoscendolo, trova in lui conforto e sicurezza, sentimenti che non ha mai provato prima.
Durante la convivenza emerge, però, anche la forte attrazione fisica e mentale che provano reciprocamente, ma David, vista la grande differenza di età che li divide, è tormentato e si comporta in modo da confondere la giovane.
Oltretutto i mondi da cui provengono sembrano agli antipodi mentre, in realtà, il dolore delle esperienze vissute li ha resi complementari.
David è il maggiore di sei fratelli, detesta essere chiamato sbirro, reagisce violentemente nel sentire nominare l'Afghanistan e... Gwen Price procuratore ex di David che ha tradito la sua fiducia per la carriera, con la quale ha sfiorato il matrimonio, Gwen-La-Regina-Di-Ghiaccio.
Arruolatosi nell'esercito a diciotto anni, quando è tornato dall'Afghanistan devastato da una rabbia incontrollabile, ha dovuto imparare a gestire la bestia che è in lui e, dopo un lungo percorso, è entrato in polizia.
Erin, pur essendo tanto giovane, è una donna responsabile e determinata che ha cercato e trovato aiuto nella dottoressa Louisa Washington, una brava terapeuta che l'affianca mentre, lentamente, trova la forza di superare le sue paure.  
Entrambi combattono ogni giorno i "mostri" del passato e, quando la conoscenza reciproca si fa più profonda, la loro relazione si evolve; ma i fraintendimenti determinano incomprensioni apparentemente insormontabili e, soprattutto, una minaccia incombe su di loro mentre il pericolo in agguato diventa reale.
Ho amato moltissimo David ed Erin, ma anche i tanti personaggi secondari che partecipano attivamente allo svolgersi della storia e che introducono le seguenti della serie "Stones & Flowers" - pietre e fiori come i cognomi dei genitori Tom Stone e l'italiana "Mara Fiori".
La famiglia Stone al completo, amorevole e invadente ma, soprattutto, i fratelli di David sono molto ben caratterizzati. A dispetto della grande differenza di età - sette anni dividono David da Adam, il secondogenito e venti da Charlotte, detta Charlie o uragano Katrina, come la chiamava Adam -, e della guerra che li ha tenuti lontani, si percepisce l'amore e il rispetto che li unisce. Elizabeth riesce bene a renderne partecipe il lettore introducendo i tratti salienti di ciascuno di loro, un po' più approfonditamente per quanto riguarda Charlie, la prima vera amica di Erin.
Altre figure molto positive sono il detective Oliver Dutton - Ollie - che lavora in coppia con David, e la sua bellissima moglie, l'infermiera Shirley, amici importanti per l'evolversi degli eventi.
Al contrario Lenny, che incombe sulla vita di Erin, e l'odiosa Gwen Price - una donna che ha avuto una parte dolorosamente significativa nel passato di David - entrambi hanno un ruolo negativamente determinante nell'evoluzione della storia. 
Il libro, raccontato in prima persona, alternativamente da David ed Erin, è ben scritto, appassionato e "caldo", sia fisicamente che emotivamente. La ricchezza dei personaggi e l'approfondimento degli stessi lo rendono avvincente e intrigante, mentre non mancano i colpi di scena in un epilogo drammatico e non scontato.
Inoltre, voglio rivolgere un'ultima considerazione al braccialetto, tanto spesso tormentato, che cinge il polso di David:  

Lo avevo da anni, dai tempi dell’Afghanistan. Me lo aveva regalato una donna del posto, la pietra dell’equilibrio, l’aveva definita.

Pare che aiuti a trovare sicurezza e ad affrontare meglio quello che ci riserva la vita.

Come ogni altro particolare, ha uno specifico significato in questa bellissima storia che raccomando caldamente insieme a tutti le altre scritte da Elizabeth Rose, un'autrice dal forte impatto empatico.


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