lunedì 3 settembre 2018

RECENSIONE "100 VOLTE DI NOI" di Eileen Ross



Buon pomeriggio amici lettori!
Mary Rotnan ha letto per noi "100 volte di noi" dell'autrice Eileen Ross







Autore: Eileen Ross

Genere: Erotic Romance

Disponibile in ebook a € 2,99

Pagina autoreEileen Ross






TRAMA:

Cosa si celerà dietro al mistero del quadro che il bellissimo Kilian Devoux, uno tra i principali produttori di vino a livello mondiale, tenta di aggiudicarsi a quell’asta benefica nell’affascinante città di Parigi. 
Chi è la spietata Taylor Carter, l’attraente e perversa donna dagli occhi di ghiaccio, che gli strapperà con un’offerta inarrivabile, la preziosa tela?
Kilian farà di tutto pur di riappropriarsene: la meravigliosa ragazza nel dipinto, deve assolutamente ritornare in suo possesso.
Una richiesta unica e particolare, da parte di una delle più ricche e potenti donne d’affari: lui riavrà ciò che ha di più caro al mondo, ma il prezzo da pagare sarà davvero alto!
Riuscirà Kilian a sottostare al suo ricatto e soprattutto, a non rimanerne coinvolto emotivamente?
Tenetevi forte! Eileen Ross torna con questo romanzo che non è per tutti, ma soltanto per quei lettori che amano le emozioni forti!  






Il libro è una sorta di romanzo erotico/sentimentale/giallo dove però a volte non si riesce a capire dove inizi uno e termini l’altro. Leggendolo si ha l’impressione di essere finiti nel remake di 50 Sfumature, ma senza colori e con i ruoli invertiti. I protagonisti ci sono tutti: lei, lui e i cattivi. 

Taylor Carter, con la quale non sono entrata in empatia, è una miliardaria con molto potere, si definisce una donna che può influire i mercati finanziari mondiali e far cementare delinquenti. Vista la giovane età, ho qualche titubanza, poi mi dico che è un romanzo e tutto può accadere. Lui, Kilian, è vedovo ed è un viticultore francese. Cosa li unisce? Il ritratto della moglie del protagonista e un ricatto sessuale. Fino a qua la trama può ritenersi intrigante e se sviluppata bene, magari con qualche maggiore descrizione dei luoghi, ne risulterebbe un bel romanzo. 
Ma ahimè ho trovato molte incongruenze, in certi punti ho avuto difficoltà a comprendere quello che l’autrice intendesse scrivere, forse un mio limite. Alcune parti potevano avere maggiore risalto e più pathos, come quando Kilian si è ustionato o è stato ferito. Onestamente all’inizio della vicenda Taylor mi è sembrata una sorta di Miranda Priestley de Il diavolo veste Prada e Christian Grey, mancava solo che dicesse “Io non faccio l’amore, io scopo. Forte”. 
Il finale, a mio parere, è frettoloso in una sorta di romance al contrario, che può anche andare bene, perché è insolito. Ho apprezzato che l’autrice abbia fatto conoscere i pensieri di entrambi. 
Ci sono alcuni refusi, ma non incidono con il giudizio. 


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