mercoledì 13 maggio 2020

"IL DUCA E LA ROSA D'INVERNO" di Fabiola D'Amico



Buon pomeriggio amici lettori!
Nuova pubblicazione per l'autrice Fabiola D'Amico: "Il duca e la rosa d'inverno", secondo volume della serie "Saga dei Lestofanti"



Autore: Fabiola D’Amico
Serie: Saga dei Lestofanti Vol.2

Genere: Romantico, con un pizzico di erotismo

Ambientazione: Regency, Londra 1818

Disponibile in ebook a € 2,99  
E in formato cartaceo a € 10,00

Pagina autoreFabiola D'Amico Book's lovers  



TRAMA:

LONDRA 1818
Gawain di Cardiff è un bastardo, abbandonato in fasce in un convento, cresce nei peggiori sobborghi di Londra e diventa un baro. La sua vita cambia quando sulla sua strada incrocia il conte di Rutland con il quale dividerà bottini e nuova rispettabilità. Purtroppo le sue origini sono come il tanfo della puzza di carbone, puoi lavarti quanto vuoi, resta sempre li. Sebbene ora indossi abiti da gentiluomo, possa permettersi una casa, sarà sempre Gawain il bastardo e la sorella di Rutland, lo guarderà sempre dall'alto verso il basso e pensare di conquistarla gli appare un'impresa impossibile. Eppure lei è in ogni suo sogno.
Ciò che Gawain non sa è che Melisent nutre per l'amico del fratello dei sentimenti contrastanti, lo invidia per la libertà che come uomo gli è concessa, è gelosa del cameratismo tra i due amici, e soprattutto il suo cuore impazzisce al vederlo.
Quando un evento tragico irrompe nella vita di Melisent, Gawain non ci pensa neanche una volta e le propone di sposarla.
Il principio di questa unione voluta dal destino non è dei migliori, Gawain e Melisent dovranno difendersi non solo da un efferato assassino ma anche dalle paure del cuore e da sorprendenti segreti.
Il duca e la rosa d'inverno contiene un romanzo breve, Cuori alla deriva, dove si narra la storia della duchessa di Worth.
Questo secondo capitolo della Saga dei lestofanti, è preceduto da Il guerriero e la dama di ghiaccio.
Di prossima pubblicazione il terzo capitolo Il barone e la bisbetica domata.



BREVE ESTRATTO:

Dopo aver conosciuto la direttrice, Gawain andò alla ricerca di Melisent, più che altro curioso di sapere come se la cavava in cucina. Melisent, la ragazza capricciosa e viziata, alle prese con i fornelli. Doveva vedere con i suoi occhi.
La trovò a saltellare davanti a uno scaffale. Le arrivò alle spalle «Vi serve questo?», domandò riferendosi allo zucchero.
Melisent perse l'equilibrio per la sorpresa.
«Attenta». L'afferrò per un braccio per impedirle di cadere, facendola appoggiare allo scaffale alle sue spalle. Melisent era bellissima, le guance rosse per il calore del fuoco, un baffo di farina sul mento, gli occhi grigi splendenti. Si passò la lingua tra le labbra.
Gli venne voglia di fare lo stesso gesto. Sognava di baciarla da fin troppo. Al diavolo Alexander. Dopo ciò che aveva visto, poteva sperare di piacerle almeno un po'.
Seguendo l'istinto le sfiorò la bocca con l'indice. «Siete mai stata baciata da un uomo, Melisent?»
Lei non parlò, scosse solo la testa, i capelli scuri si mossero intorno al suo incarnato bianco.
«Ci sono diversi tipi di bacio. Lo sapevate?»
«Io... no», rispose con fiato corto. Gawain notò come la stoffa del vestito si muovesse velocemente lì dove batteva il cuore. Dopotutto, non le era indifferente, poteva essere un ottimo punto di partenza. Continuò a sfiorarle il labbro. Era così morbida.
«C'è il bacio tra una madre e un figlio, tra amici e poi altri baci tra gli amanti. Vi piacerebbe saperne di più?».
Melisent deglutì ma non si scostò, né fece altro per fargli capire che era d'accordo.
«Ditemi, Melisent, è stata la curiosità a spingervi a spiarmi?».
«Non è come immaginate», mormorò, confermando la sua supposizione.
Sorrise, poi si inumidì le labbra, pronto a gustarla. «Allora spiegatemi».
La mano con cui l'aveva afferrata si mosse sul braccio, poi sul collo. Si avvicinò ancora di più. Gli occhi di Melisent erano fermi sulla sua bocca.
«Non posso», sussurrò.
L'ira si mescolò al desiderio. La mano si strinse al suo collo, spingendola a sollevare il viso verso di lui. «Oh, certo, io sono così inetto che un semplice concetto mi è di difficile comprensione».
«Gawain».
Non le avrebbe permesso di mortificarlo. Abbandonando ogni spirito di razionalità, disse: «Dopotutto, anche un miserabile bastardo come me può insegnarvi qualcosa, piccola viziata. Lezione numero uno: rouler une pelle. Socchiudete le labbra e fate fare a me».

E finalmente le loro labbra si unirono. Ma non c'era alcuna tenerezza in lui in quel momento. Non c'era alcuna logica. Così le morse il labbro costringendola a socchiudere la bocca e la baciò in modo intimo. Andò alla ricerca della sua lingua, la circondò con la propria. La prese in giro. Ballò con lei. Premette il suo fisico forte e prestante contro quello leggero e fragile di lei. Se era rimasta sbalordita la mattina, quando la sua erezione era ancora dormiente, chissà cosa avrebbe pensato adesso. Piccola intrigante curiosa.  




BIOGRAFIA: Fabiola D'Amico vive in provincia di Palermo, a Bagheria, città delle ville. Laureata alla facoltà di economia, attualmente collabora con il marito in uno studio di consulenza del lavoro, è mamma, casalinga, amante e lettrice appassionata. 
Scrivere è il suo momento perfetto per sfuggire alla routine e ai pensieri. 
Pubblica romanzi storici e contemporanei, in self sul sito Amazon, con la casa editrice Newton Compton editori, More Stories e ora Harmony. 
Potete trovarla su Facebook o instagram. 


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