sabato 6 febbraio 2021

DOPPIA RECENSIONE "NON CERCAVO L'AMORE: E' STATO LUI A TROVARMI!" di Sara P. Grey

 

Buongiorno follower, buon sabato!
dell'autrice Sara P. Grey.
Franca Poli e Daniela Colaiacomo lo hanno letto in anteprima per noi 😊




Autore: Sara P. Grey

Genere: Chick-lit romance

Disponibile in ebook al prezzo lancio di € 1,99
E in formato cartaceo a € 9,99

Contatti autore: Facebook - Instagram 



TRAMA:

Isabella Macchi è incontenibile.
Inarrestabile.
Imprevedibile.
Come una cazzo di emorragia che nessuna clamp vascolare riesce ad arrestare.
E io morirò dissanguandomi di desiderio per lei.

Mi chiamo Isabella Macchi, ho trent’anni, una sorella, un gatto e un lavoro.
Poco, direte, ma per me sono il mondo.
Non ho altro. Per loro farei carte false.
Soprattutto per tenermi il lavoro.
Sono brava a svolgerlo, e non è giusto che lo perda per colpa di uno stronzo.
Due, anzi.
Il primo è il mio ex fidanzato.
Mi tradiva, l’ho scoperto, mi ha buttata fuori casa e ora sta tentando di farmi pure licenziare.
Il secondo è Ruggero Malsavora Castelli.
Un figo pazzesco. Ricco da fare schifo, titolato, affascinante, misterioso, ma anche spocchioso da morire, e a tratti inquietante.
Sarà il mio “capo”, per i prossimi tre mesi.

Le cose si fanno interessanti?
Non ne avete idea.


DICE L’AUTRICE:

Non cercavo l’amore… ma neanche il titolo, che per questo romanzo ho fatto molta fatica a trovare. Alla fine mi è venuto in mente una notte, mentre rimuginavo sul fatto che molte volte ci affanniamo tanto a cercare cose che non arrivano mai, o che arrivano quando oramai abbiamo perso la speranza. C’est la vie… e una rottura galattica.

L’ispirazione per questo romanzo mi è venuta guardando un film di Bollywood. Mi sono detta: “Che bello, quanto vorrei scrivere una storia divertente così…” Mi sono messa a scriverla, e come il più delle volte i personaggi mi hanno preso la mano e sono diventati qualcosa di completamente diverso! Meglio così però… almeno non ho copiato.

Avevo voglia di leggere un romanzo allegro, divertente, emozionante in modo positivo, che mi facesse “staccare” dalla quotidianità un po’ deprimente che stiamo vivendo… e così l’ho scritto. La mia filosofia resta quella del sorriso: se posso regalarne uno a chi mi legge, per me la missione è compiuta!






“La cosa peggiore che puoi fare è credere a chi dice che non vali niente o che non sei in grado di fare qualcosa”
Un libro decisamente divertente. La scrittura è accurata e fluida, i dialoghi veloci e al fulmicotone per quanto riguarda quelli che intercorrono tra Izzy e Ruggero, i loro battibecchi spesso sono esilaranti! La narrazione avviene al presente e in prima persona, con il pov alternato dei due protagonisti. Ho apprezzato molto questa scelta perché, a mio avviso, in questo modo si riesce ad interagire meglio con loro, a percepirne gli stati d'animo, le emozioni e i sentimenti. Inoltre, non ci sono sovrapposizioni, il racconto scorre liscio e il lettore non deve sorbirsi la replica dello stesso accadimento raccontato da due persone diverse, ma un capitolo è il seguito dell'altro. I personaggi sono ben delineati. Di ognuno vengono evidenziati i pregi e i difetti, le loro debolezze, i vari sentimenti che provano verso le altre persone, la paura, ma anche la voglia di fidarsi e confidarsi, i loro tormenti interiori. Ben dettagliata è la descrizione fisica di alcuni di loro. La Marchesa Umberta, ad esempio, viene tratteggiata come una persona algida, dagli occhi di ghiaccio, impeccabile nell'abbigliamento e talmente rigida da sembrare una colonna scolpita nella pietra. Mentre leggevo la descrizione non faticavo a immaginarmela, ad essere solidale con Izzy e con le altre persone, in particolare la giovane figlia Adelasia, che avevano a che fare con lei.
Sono entrata facilmente in empatia con Izzy, una giovane donna trentenne la cui unica “colpa” è di essersi innamorata di un bastardo. Da quando lo trova in atteggiamenti inequivocabili con la segretaria, per la ragazza iniziano i problemi. Prima viene cacciata di casa dal suo ex fedifrago fidanzato, poi sempre lui cerca di mettere a repentaglio anche il suo lavoro - lavora per un'agenzia che organizza eventi - assegnandole l'incarico di organizzare un evento in Sicilia, lei abita a Milano. Ha tre mesi di tempo per allestire una festa di compleanno e relativo debutto in società per i diciotto anni della figlia di un principe. A fare la richiesta di un event planner è il fratello della ragazza, il quarantenne Ruggero, un barone dallo sguardo truce, ma sexy da morire! 
Fin dal primo incontro, o per meglio dire scontro, avvenuto all'aeroporto di Catania, tra i due si innesca una miccia pronta a esplodere. Quando sono assieme si vedono volare le scintille. Lei per natura non riesce a tenere la bocca chiusa e lui vuole sempre avere l'ultima parola. Anche la figura di Ruggero mi è piaciuta, nonostante all'inizio risulti rigido e altezzoso come la nobile madre. Man mano che lo si conosce meglio però, si capisce che non è così. Si scopre chi è in realtà il Barone Ruggero Malsavora Castelli.
Tra i personaggi che ruotano attorno ai due protagonisti, ce ne sono alcuni che ho apprezzato e altri che ho detestato. Tra i primi figura sicuramente Pamela, la sorella minore, e a volte più saggia, di Izzy. È la sorella che c'è sempre quando hai bisogno, ti aiuta sia moralmente che materialmente. Una persona su cui puoi contare. Ho trovato divertente il modo di fare del maggiordomo di casa Malsavora Castelli, anche se chiamare casa un castello-mausoleo è un eufemismo, soprannominato da Isabella il maggiordomo del Kaiser. Povero Guglielmo, questo il suo nome, rimane impassibile alle battutacce di Isabella, non si scompone mai.
C'è però un soggetto che si può considerare il terzo protagonista: è Titus, il gatto di Izzy. Ho amato quel micio, è fenomenale! Di solito, è il cane il migliore amico dell'uomo, in questa storia invece è un gatto. Infatti per Ia ragazza, Titus è un confidente, dove va lei va anche lui. La segue in tutte le sue avventure. 
Che dire di più di questo libro se non che mi ha fatto ridere per la maggior parte del tempo, mi ha fatto innamorare di Ruggero e simpatizzare con Isabella. Inoltre, ho sognato di essere in Sicilia, in particolare a Taormina di sera al tramonto, talmente sono ben descritti i luoghi dove è ambientata la storia.
Ora non mi resta che consigliare questo romanzo e complimentarmi con Sara P. Grey per la bella, divertente ed emozionante storia che ha scritto.



Dopo aver beccato il compagno con il quale convive da sei mesi, Marco Bocci - suo capo e socio dell'agenzia di organizzazione eventi in cui ricopre il ruolo di "event planner" - mentre si intratteneva (per modo di dire) con la segretaria in orario di ufficio, Isabella Macchi viene mollata e messa in mezzo a una strada. Se questo non bastasse, minacciata di licenziamento, si ritrova su un aereo diretta in Sicilia.
Dal freddo cielo di Milano alle calde temperature di Catania e dintorni.

Paura dei nuovi inizi, io? Non diciamo sciocchezze.
Sono cintura nera di nuovi inizi. Ne ho talmente tanta esperienza che potrei tenere dei corsi, sui nuovi inizi, scriverci libri. E diventerebbero tutti bestseller. 

Isabella - per gli amici Izzy - atterra all'aeroporto di Catania dove ha il primo incontro-scontro con quello che sarà il suo datore di lavoro per i prossimi tre mesi: Ruggero Malsavora Castelli, il bellissimo barone fratello di Adelasia Castelli - Adele - alla quale deve organizzare la festa per il diciottesimo compleanno. Il barone è l'unico che si ferma a chiedere come si sente dopo che, appena presi i bagagli e il trasportino con il suo gatto - Titus - viene "atterrata", nel vero senso della parola, da uno scippatore che le distrugge la borsa e il tablet regalatole da Pamela, la sorella minore con la quale ha un rapporto bellissimo Carponi e affranta rimane colpita dal bellissimo uomo che la interpella in modo spiccio e sbrigativo, decisamente indisponente. 

«Ho un aereo da prendere, e lei mi ha già fatto perdere abbastanza tempo. Devo chiamare i soccorsi o se la cava da sola?»
Non ci posso credere, dov’è finita la leggendaria ospitalità del sud? Non ho ancora messo piede fuori dall’aeroporto e sono stata brutalizzata, prima fisicamente e poi verbalmente, da ben due tizi. Uno dei quali un damerino impomatato che di educata ha soltanto l’apparenza. 

Non avendo avuto informazioni sui clienti presso i quali alloggerà, quando arriva a destinazione rimane basita dalla ricchezza della magione nella quale viene accolta molto freddamente sia dal maggiordomo sia dalla marchesa Umberta Gravina La Ferla, la "madre esemplare, ma comunque letale come un cecchino, quando decide di distruggerti verbalmente" di Ruggero e Adele.
L'arrivo di Izzy metterà a soqquadro la fredda casa e i suoi abitanti.
Adele, mesta e dimessa ragazza priva di luce e colore, comincerà a ridere, manifestando sicurezza e determinazione inaspettate; la marchesa sarà vittima di svenimenti e manifesti malumori; ma soprattutto il controllo di Ruggero sarà messo a dura prova perché l'attrazione che prova, per altro ricambiata, verso Isabella è devastante e incontenibile, sin dal primo sguardo. 

Non mi sfiora nemmeno il pensiero che oggi possa essere una di quelle maledette giornate in cui l’apocalisse pianifica di sorprendermi da dietro l’angolo, abbattendomisi addosso in stile meteorite appena precipitato dallo spazio. 

Inconsapevole della sua bellezza, intelligente, arguta, dolce ma decisa, di una sincerità disarmante e rassicurante, Isabella destabilizza Ruggero, da tempo trincerato dietro un atteggiamento freddo e distante, e lo conquista. 

Perché è bella. Solare. Allegra.
Perché fa ridere mia sorella e fa sorridere perfino me.
Perché non sta mai zitta un minuto, ma dice un sacco di cose interessanti.
Perché non è stupida, né vanesia, e nemmeno egoista.
Perché sembra impossibile, ma dal primo istante in cui le ho posato gli occhi addosso in aeroporto non ho potuto fare a meno di notarla. E sì, anche desiderarla. 

È una spina nel fianco.
Lo è. Lo è stata dal primo momento in cui l’ho incontrata.
È sexy da matti, ma lo è in una maniera pulita che mi fa letteralmente impazzire.
È sfacciata, onesta, fuori di testa. 
Ma io lo sono di più, a volerla. Contro ogni ragione e logica. A dispetto di ogni mio tentativo di oppormi.
Isabella Macchi è incontenibile.
Come una caxxo di emorragia che nessuna clamp vascolare riesce ad arrestare.
E io morirò dissanguandomi di desiderio per lei.

Sara P. Grey ci regala una storia ricca di emozioni, divertente e deliziosa, dove anche i personaggi secondari hanno un ruolo importante, determinante ai fini del suo sviluppo: Adele con il suo fiorire, il maggiordomo Guglielmo, la marchesa e sua cugina, la Principessa di Lentini, con la quale è perennemente in antitesi e drammaticamente in contrasto, Seb, unico amico di Ruggero e "grillo parlante" della sua coscienza e non ultima Pamela, la sorella chioccia di Izzy,  la sua "personalissima bussola in questo mare in tempesta chiamato vita". 
Scritto con il pov dei due protagonisti il libro scorre piacevolmente. Battute esilaranti ne rallegrano lo scorrere delle pagine fino alle NOTE E RINGRAZIAMENTI in cui attesta:

Ci tengo inoltre a precisare che nessun gatto, fagiano o maggiordomo è stato maltrattato durante la realizzazione di quest’opera. Beh, forse un po’ il maggiordomo sì, ma in ogni caso Guglielmo ha la pellaccia dura e sotto sotto gli è piaciuto essere oggetto delle battutine di Izzy. 

Un libro bello, che induce continuamente al sorriso se non addirittura alla risata aperta, estremamente piacevole perché godibile nella sua interezza, e apprezzabile maggiormente per l'empatia che suscita nel lettore; rilassante ma assolutamente non superficiale lo consiglio vivamente.





BREVI ESTRATTI:

Coraggio, Izzy, the show must go on, mi incoraggio, raddrizzando le spalle e cercando di ignorare il dolore sordo che sento al petto da quando ho abbandonato Ruggero nel mio letto, questa mattina presto, mentre era ancora addormentato.
Perché sono una codarda e non volevo che mi leggesse in volto la verità.
Perché sono innamorata di lui ma non posso dirglielo.
Perché vorrei promesse che nessuno dei due potrà mantenere, e altri diecimila di questi giorni e notti, soltanto per noi.
Perché non cercavo l’amore, ma è stato lui a trovare me.

 
Avvertendo la mia reazione, lei si volta a cercarmi, incerta. Fa un passo indietro, mi fronteggia, tenta di coprirsi, ma glielo impedisco, scostandole le mani dal seno per goderne la vista. Alla luce delle lampade si tinge di una sfumatura dorata. Ora assomiglia a un quadro di Klimt.
È da mozzare il fiato.
Il mio corpo reagisce come se non mi concedessi una donna da anni. L’ho avuta soltanto poche ore fa, ma non ne sono certo sazio.
«Ruggero?» attira la mia attenzione.
«Hm?» rispondo, incapace di articolare qualcosa di più sensato.
«È ora di smetterla di fare il gentiluomo» mi sprona, invitandomi ad avvicinarmi.
Si è appoggiata contro lo schienale del divano alle sue spalle, si offre alla mia vista senza pudore e senza incertezze. Il richiamo di ciò che si nasconde oltre il minuscolo lembo di stoffa fra le sue gambe è irresistibile.
Le obbedisco e la raggiungo.
La bacio. Mi bacia.
La stringo, mi cerca.
I nostri respiri si fondono, gli ansiti in sincronia.
I nodi che avevo dentro si sciolgono non appena le mie dita raggiungono la sua pelle nuda. È calda, pulsa di vita e desiderio.
Sono in lei.
Dimentico me stesso.
Mi perdo.
E Dio, che sensazione meravigliosa.



Classe 1979, Sara P. Grey (pseudonimo) vive in un piccolo ma vivace paesino in provincia di Como assieme all’amore della sua vita, la gatta Muffin.
Ha fatto dello scrivere la propria vita: libera professionista, di giorno si tiene occupata come consulente per il web, copywriter, ghost blogger e social media manager, di notte elabora le sue storie, oppure legge quelle degli altri.
Nel 2017 ha pubblicato il primo romance in self, e da allora non si è più fermata. Ha all’attivo 10 pubblicazioni, 4 delle quali con casa editrice, oltre ad alcune raccolte di romanzi e novelle in collaborazione con altre autrici italiane.
Scrive romance, contemporaneo e storico, ma ha un debole per chick-lit, romantic suspense e military romance.
Non disdegna un bel thriller o horror, ogni tanto, per distrarre la mente dagli zuccherosi happy ending di cui è tanto golosa.


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