martedì 18 luglio 2023

RECENSIONE "ARTIA DI CAMELOT" di Cecilia Randall

 

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Recensione: "Artia di Camelot" dell'autrice Cecilia Randall, 
edito Giunti Editore. A cura di Monica Burel.


Autore: Cecilia Randall

Genere: Romance storico

Casa editrice: Giunti Editore

Disponibile in ebook a € 1,99
E in formato cartaceo a € 17,10

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TRAMA:

Per Artia, sedici anni, il futuro sembra già scritto: il matrimonio con un vecchio compagno d'armi dello zio, per rafforzare l'alleanza tra i due feudi. Ma Artia non ci sta e rivendica il diritto di vivere libera. Si scontrerà contro forze antiche che vorrebbero usarla per conquistare il trono di re Uther Pendragon, tra cavalieri, maghi, traditori e giochi di potere. Davanti a una misteriosa spada piantata nella roccia, Artia dovrà combattere e decidere chi è davvero. La sua risposta cambierà il destino della Britannia.



Artia ha perso tutto. È orfana e non ha più una casa. Gli zii e il cugino l'accolgono nella loro abitazione, ma ben presto Artia sarà trattata come una prigioniera. Lo zio è in parola con un Sir molto più vecchio di lei per combinare un eventuale matrimonio. Ma Artia escogita un piano per scappare e raggiungere il suo giovane amante che è stato allontanato da casa subito dopo che sono stati scoperti ad amoreggiare. Artia raggiunge quindi Cedric, ma la stessa notte ci sarà una razzia di barbari e le cose cambieranno in modo definitivo. Dopo un viaggio verso Londra che la farà ricadere nelle mani dello zio e del cugino, finalmente Artia sarà liberata da questa "schiavitù". O forse sarà l'inizio di una prigionia di altro genere.
Sono sempre stata affascinata da tutto quello che riguarda Camelot, Artù, i cavalieri, Merlino e ciò che ci gira intorno. Il periodo storico è uno dei più interessanti anche se molto è basato su leggende.
Questo libro si è rivelato interessante ma fino ad un certo punto. L'inizio è stato lento ed è servito per raccontare la vita delle donne in quell'epoca, poi si è entrati nella storia vera e propria. Una storia che è stata sviluppata sempre tenendo un occhio verso la condizione femminile. Non so, ma più che un romanzo romance/storico mi è sembrato un manifesto femminista dell'epoca. Il personaggio di Artia viene approfondito in modo sufficiente; idem gli altri personaggi, maschili e femminili, il cui ruolo è ben definito. Tuttavia, manca tanto a tutta questa storia per essere qualcosa di più di una lettura leggera e veloce. Forse ero io ad avere grandi aspettative. 


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