giovedì 24 agosto 2017

RECENSIONE "FOCOLARI DI PIETRA" di Jean M. Auel



Buongiorno follower!
Penultimo libro della serie "I figli della terra" di Jean M. Auel, letto e commentato da Luc Cel 😃









Titolo: Focolari di pietra
Autore: Jean M. Auel

Serie: I figli della terra - Vol. 5

Di difficile reperibilità 








TRAMA:


Era Glaciale. Dopo un lungo viaggio, durante il quale ha conosciuto la coraggiosa e affascinante Ayla, Giondalar torna al suo popolo, la Nona Caverna degli Zelandoni, che per cinque anni lo ha atteso. Ma la festosa accoglienza a lui riservata viene offuscata dal timore per la straniera al suo fianco. Mentre la Caverna la studia con apprensione e qualcuno la considera già una nemica, Ayla si rende conto che il suo futuro dipende da ciò che lei sarà in grado di offrire agli Zelandoni: la capacità di accendere il fuoco e di addomesticare gli animali, l'abilità di maneggiare le armi e di curare le ferite. Per Ayla comincia un viaggio ben più impegnativo di quello concluso: un viaggio verso la conoscenza di un popolo ostile che la considera "diversa". 




IL PARERE DI LUC CEL:

Penultimo libro della serie. Ayla e Giondalar sono finalmente arrivati a casa. In questo libro troviamo l’evoluzione di una civiltà preistorica con tutte le tradizioni e le credenze di un’epoca così arcaica.
La madre terra è venerata come la creatrice di tutto e all’interno del libro troveremo un bellissimo canto che la rappresenta. Loro sono i figli della terra.






Trovo affascinante come l’autrice riesca a romanzare in modo realistico una realtà storica integrando le lacune con la sua fantasia.
Della madre terra si parla molto tra queste pagine e in effetti sono state ritrovate molte riproduzioni in tutta Europa che la rappresentano.
Le caverne dipinte che descrive sono reali ed esistono davvero. È facile lasciarsi trasportare in questo mondo dove ogni momento della giornata è segnato dalla ricerca della sopravvivenza.
Non si può fare a meno di chiedersi se sia stato veramente come l’autrice lo racconta.





Torniamo a scoprire anche un agglomerato di uomini, che interagiscono in complesse relazioni che hanno la loro gerarchia all’interno di un gruppo costituito e che lavora insieme, perché solo così può sopravvivere.
Ayla e Giondalar si inseriscono all’interno di questa società portando le innovazioni e le scoperte fatte durante il loro viaggio.
Forse tra i più belli di questa serie io l’ho apprezzato molto. 



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