martedì 23 febbraio 2021

"LA CUPOLA DI SMERALDO" di Annalisa Seveso

 

Buongiorno follower, buon martedì!
Vi segnalo "La cupola di smeraldo" dell'autrice Annalisa Seveso.





Autore: Annalisa Seveso 

Genere: Romance

Disponibile in ebook a € 2,99 
E in formato cartaceo a € 15,00




TRAMA: 

Aria ha lavorato duramente durante gli anni trascorsi presso la prestigiosa IULM e ora che è finalmente riuscita a laurearsi spera di poter iniziare a farsi strada come regista.
Le sue speranze vengono disattese quando l’unico lavoro che riesce a trovare è presso un’agenzia pubblicitaria e così, anziché poter immortalare qualcosa di indimenticabile è costretta a barcamenarsi tra video pubblicitari per creme antibrufoli o dentifrici pseudo miracolosi.
Il malumore di Aria aumenta di giorno in giorno. Saranno le amiche di sempre, Marina e Francesca a tramare alle spalle della ragazza, inviando uno dei suoi girati più belli all’agenzia Pandolfi SRL.
Il titolare, Mirko Pandolfi e la sua segretaria Sabrina sono in procinto di partire per una grande avventura che li condurrà dall’altra parte del mondo e chiedono ad Aria di far parte del progetto. Le fanno presente che sarà costretta a vivere per un intero anno ai margini della civiltà, senza comodità e sotto alla bellissima ma pericolosa: “Cupola di smeraldo”.
Sarà disposta Aria ad abbandonare ogni confort e la sicurezza di una vita tranquilla solo per inseguire un sogno? Sì, lo farà, ma le conseguenze e lo scotto da pagare saranno decisamente alti.


DICE L’AUTRICE: 

Era da molto tempo che pensavo di scrivere un romanzo che parlasse di ambiente, ma soprattutto che avesse a che fare con una cultura totalmente differente dalla nostra. Quando ho iniziato a fare ricerche e a guardare dei video riguardanti la civilizzazione di alcune parti del Pianeta, mi sono imbattuta in alcune culture davvero insolite. Ovviamente quella che viene descritta nel libro è parzialmente inventata in base alle mie esigenze letterarie, ma molte delle attività svolte dai famigerati Negarotê sono davvero praticate da diverse popolazioni del Sud America. A volte potranno sembrare barbare o perfino raccapriccianti, ma fa parte del reale spaccato di vita di un microcosmo curioso che entrerà in contatto con l'ordinaria vita della mia protagonista scombussolandola e facendola riflettere su molte scelte prese durante il corso della vita. Non dirò di più per non rovinare a nessuno la storia.


BREVE ESTRATTO: 

Aria camminava per strada con espressione assorta. Non era del tutto convinta del fatto che quello che le era accaduto durante quell’insolita giornata, fosse successo realmente e non fosse unicamente frutto della sua fervida immaginazione. 
Forse a capodanno, alla festa di un amico di Marina, aveva bevuto troppo e, nonostante fossero passate due settimane dall’inizio di gennaio, lei non aveva ancora smaltito la sbronza e così, quella giornata era stata solo un susseguirsi di allucinazioni. 
Oscillava tra la gioia e l’incredulità senza riuscire a decidere se fosse felice per la piega che avevano preso gli eventi o sentirsi spaventata a morte per ciò che le era stato proposto.
-Ma cosa ti viene in mente, Aria? – si ammonì ad alta voce fregandosene altamente del fatto che fosse in mezzo alla strada e che due ragazzine si erano voltate a guardarla e si erano messe a ridere, vedendola parlare da sola. –Dopotutto è davvero una grande occasione per te – si disse, cercando di incoraggiarsi.
Scosse il capo e aumentò l’andatura per non perdere l’autobus. 
Era l’ora di punta e la possibilità di trovare un posto a sedere sul pullman  per poter riflettere con calma era un’ipotesi da non prendere neppure in considerazione. E infatti, spingendo e strattonando, riuscì a ritagliarsi un minuscolo spazio tra un uomo con i baffi e gli occhiali da sole e un ragazzino che, magicamente riusciva ad utilizzare il cellulare nonostante fosse pressato come una sardina.
Poche fermate e Aria fu nuovamente libera di respirare senza sentirsi oppressa. 
Milano era sempre stata per lei una città affascinante, ma, da quando era costretta a fare la pendolare aveva ridimensionato la sua visione idilliaca del centro. 
 Raggiunse il binario del treno con qualche minuto di anticipo, infatti Francesca non era ancora arrivata. 
Si mise a sedere su una panchina in attesa di veder arrivare l’amica. Aveva tante cose da raccontarle, ma era talmente scombussolata che non sapeva proprio come iniziare. 
Quella mattina era appena arrivata in ufficio quando il suo cellulare si era messo a vibrare. Le regole dell’azienda erano piuttosto severe relativamente all’utilizzo del telefono sul posto di lavoro e così, anche se verso i veterani veniva manifestata una certa tolleranza, lei aveva preferito prendere l’abitudine di abbassare il volume e rispondere solo in caso d’emergenza. 
Per un misterioso gioco del destino, quando aveva ricevuto quella chiamata, in ufficio era sola. I suoi due colleghi erano usciti per andare a prendere il caffè. L’avevano invitata, ma quel giorno Aria si sentiva stranamente nervosa e aveva pensato che altra caffeina non le avrebbe giovato, così aveva declinato l’invito. 
Pochi istanti e sul display del suo iPhone era apparso un numero sconosciuto. 
Pensando a un’emergenza aveva risposto ed era stata raggiunta dalla voce gentile e leggermente nasale di quella donna che si era presentata come la segretaria del signor Mirko Pandolfi, titolare dell’agenzia Pandolfi Servizi Srl. 
-Abbiamo ricevuto il suo video e lo abbiamo trovato interessante – le aveva spiegato Sabrina ingentilendo volontariamente la voce. 
-Il mio video? – aveva domandato Aria perplessa.
-Oh, che sciocca! Immagino ne abbia girato più di uno prima di decidere quale inviarci – rise civettuola prima di aggiungere – quello relativamente al microcosmo del parco Sigurtà. 
-Parco Sigurtà - ripeté Aria sempre più confusa. Lei non aveva inviato nulla a nessuno, ne era certa perché i suoi video non erano ancora terminati. Aveva fatto modifiche essenziali, era riuscita a migliorarli, li aveva assemblati rendendoli un gradevole cortometraggio, ma aveva deciso che durante la settimana di carnevale, poiché l’agenzia pubblicitaria sarebbe rimasta chiusa, avrebbe terminato i vari lavori prima di inviarli come possibili curricula.




 
Annalisa Seveso, nata a Monza il 9 febbraio 1974, vive a Cesano Maderno in provincia di Monza Brianza con il marito e i due figli Davide e Daniela, rispettivamente di 21 e 20 anni.
Amo l'arte, passione che condivido con mia figlia e spesso andiamo a visitare musei o città. 
Un altro grande amore sono gli animali. Nella mia casa sono passati molti gatti e due cani. Dopo il dispiacere per la morte di Nero, mancato a maggio del 2020 al momento non sono ancora pronta per una nuova adozione, ma non la escludo in futuro. Al momento in casa e rimasta solo Guendy, una bella micia adotta sette anni.
Ovviamente un'altra viscerale passione è quella per la letteratura, sotto qualsiasi forma. Scrittura e lettura si sono sempre fuse e amalgamate creando un magico connubio di cui non saprò mai fare a meno.


1 commento:

  1. Grazie mille per la segnalazione.Spero davvero che questo mio romanzo possa piacere.

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