lunedì 22 febbraio 2021

DOPPIA RECENSIONE "IL GIORNO GIUSTO PER RICOMINCIARE" di Chiara Trabalza

 

Buon pomeriggio amici lettori!
In uscita oggi "Il giorno giusto per ricominciare" di Chiara Trabalza. 
Franca Poli e Daniela Colaiacomo lo hanno letto in anteprima per noi. 





Autore: Chiara Trabalza

Genere: Romance

Disponibile in ebook a € 1,99
E in formato cartaceo a € 12,38

Pagina autore: Il volo delle lanterne



TRAMA:

Giorgio e Hope non si vedono da sei anni, da quella notte in cui il loro amore è finito, quando le certezze di Hope sono crollate e lei è scappata via, in un’altra città. Lontano da tutto ciò che l’ha fatta soffrire, lontano da ricordi che fanno male, lontano soprattutto da Giorgio. Ma quando la loro migliore amica muore, Hope torna in quei luoghi dove è cresciuta, là dove è stata felice. E proprio al funerale, mentre tutto intorno a lei sembra crollare, Hope rivede Giorgio. Ogni sua certezza vacilla, il suo cuore non lo ha dimenticato. Ma Giorgio nasconde un segreto e dovrà trovare il coraggio di rivelarlo a Hope e spiegarle cosa è successo in quella notte in cui l’ha persa per sempre. Quanto è sottile la linea che separa l’odio dall’amore? Le ferite del passato spesso sono difficili da cancellare. Giorgio dovrà cercare di riconquistare Hope prima che lei scappi di nuovo e forse un inaspettato viaggio a Parigi sarà l’occasione giusta. Perché l’amore ti travolge quando meno te lo aspetti e guarisce tutte le ferite. A volte, per andare avanti, è necessario ricominciare da dove tutto è finito. E i ricordi del passato possono diventare un nuovo inizio. 



A chi si rialza sempre. A chi non si arrende. A chi nonostante tutto continua a sognare. Alle seconde possibilità. All’amore. Alla speranza. 

Prima di iniziare la recensione devo fare una premessa: se avete intenzione di leggere questo libro, il mio consiglio è quello di premunirvi di una scorta di fazzolettini. La storia è emozionante e per l'appunto strappalacrime. Almeno questo è l'effetto che ha fatto a me, ma devo dire che comunque ho la lacrima facile.
Detto questo, inizio con l'affermare che è sempre un piacere leggere i libri di Chiara Trabalza. La sua scrittura risulta scorrevole, accurata, i dialoghi frizzanti e spesso divertenti. Si leggono velocemente, grazie a una trama ben strutturata che coinvolge il lettore dalla prima all'ultima pagina. Come in tutti i suoi precedenti romanzi, anche con questo l'autrice ha saputo emozionarmi e fin dalle prime pagine traspare la sua grande sensibilità nell'affrontare temi scottanti e d'attualità. 
Questo romanzo è scritto in prima persona con il pov di entrambi i protagonisti, Hope e Giorgio. Ho apprezzato molto questa scelta perché, a mio avviso, in questo modo si riesce a interagire meglio con loro, a percepirne gli stati d'animo, le emozioni, i sentimenti, ma anche il dolore che li accomuna. Ho apprezzato molto i loro flash back dal passato. Il lettore può così capire cosa è successo ai protagonisti anni prima. Ho trovato, inoltre, bellissime le tre lettere, scritte da Giulia, Giorgio e Hope, ma non vi dico indirizzate a chi, contenute all'interno della trama. I miei complimenti all'autrice, sono veramente stupende, commoventi, e piene d'amore.
La storia parla di amicizia, quella indissolubile che va oltre la morte, di amore - non solo però da parte della persona che si ama, ma anche da parte dei propri genitori - di tradimento e di seconde opportunità.
Giulia, Giorgio e Hope si conoscono fin da bambini. Mentre i primi due abitano a Mondello, Hope vive a Roma e scende nella splendida località turistica solo in estate, durante le vacanze scolastiche. Sono un trio inseparabile. Trascorrono assieme parecchio tempo, prima con le attività da bambini, poi da adolescenti il loro divertimento si sposta in spiaggia. Di giorno al mare tra tuffi, bagni di sole ecc., mentre la sera partecipano e organizzano feste, ovviamente in spiaggia, ballando intorno a un falò accompagnati dalla chitarra di Giorgio. Ad un certo punto tra Hope e Giorgio l'amicizia si trasforma in amore. Sono presi l'uno dall'altra, si giurano amore eterno, progettano il loro futuro. Ma, a pochi giorni dalla partenza di Hope per Roma, qualcosa o per meglio dire qualcuno, interrompe bruscamente la loro relazione, lasciando due cuori spezzati e parecchia sofferenza dietro di sé.
Ora, sei anni dopo, i due ragazzi si ritrovano al funerale di Giulia. Hope non ha dimenticato il “tradimento” di Giorgio. Lo odia per averle spezzato il cuore e non aver mantenuto le promesse che le aveva fatto. Se però vuole esaudire l'ultimo desiderio della sua migliore amica, deve mettere da parte l'odio per il suo ex. Sì, perché in una lettera Giulia le chiede di andare a Parigi, il luogo dove tutti e tre progettavano di trasferirsi. Ma non da sola, bensì in compagnia di Giorgio.  Chissà come mai Giulia ha chiesto loro di andare nella città considerata la più romantica al mondo? Spera magari in una riconciliazione tra i suoi amici? Hope e Giorgio accettano se pur riluttanti. Lei lo odia e non fa nulla per nasconderlo. Ma quanto è sottile la linea di demarcazione tra odio e amore? Le ferite del passato non si sono rimarginate, ma il suo cuore sembra battere ancora per Giorgio. Il ragazzo non ha mai smesso di amarla e spera che questo inaspettato viaggio a Parigi sia l'occasione per riconquistarla. Prima però deve svelarle un segreto che si porta dentro da sei anni e deve assolutamente parlarle di quella maledetta notte quando tutti i loro sogni sono andati in frantumi.
Per Hope e Giorgio ci sarà una seconda occasione? Riusciranno ad avere il loro lieto fine?
Questo dovrete scoprirlo voi, io mi fermo qui 🙂
Ho trovato le caratteristiche sia fisiche che psicologiche dei due protagonisti ben delineate. L'autrice ha creato dei personaggi che riescono a catalizzare il lettore, a coinvolgerlo, a percepire la loro sofferenza e la frustrazione che provano. Sono entrata in empatia con entrambi fin da subito, anche se a volte Hope mi faceva arrabbiare con quei suoi repentini cambi di umore. In ogni capitolo, in ogni frase si percepisce il dolore di Hope, la sua rabbia, ma si nota anche l'amore celato nel suo cuore così come la paura di soffrire ancora. È altresì evidente il senso di colpa di Giorgio, il rammarico per come è finita con la donna che amava e che ama tuttora, la voglia di riconquistarla anche se è consapevole di rischiare un rifiuto. Questa storia è praticamente concentrata su Hope e Giorgio, e di riflesso anche su Giulia. Ci si può imbattere in altri personaggi, ma hanno un ruolo marginale, a parte la madre di Hope. 
Una citazione a parte la merita Matteo. L'ho adorato!! Non dico di più.
Ho trovato bellissimo il finale con l'epilogo “quattro anni dopo”. 
Concludo consigliando questo libro e complimentandomi con Chiara Trabalza per avere scritto una storia al cui interno si può trovare sicuramente del romanticismo, ma anche del dolore e due cuori spezzati che solo l’amore vero riesce a guarire.



«Sei molto più forte di quello che credi. E quando senti che stai per crollare solleva lo sguardo con fierezza, male che va, anche se cadrai, l’ultima cosa che vedrai sarà comunque il cielo». 

Le parole che Giulia ripeteva spesso calmano il pianto di Hope mentre si reca in chiesa al funerale della sua migliore amica, "sorella", e sempre le parole di Giulia accompagnano il doloroso percorso dei suoi pensieri, la sofferenza del distacco definitivo dalla sua "parte migliore". 

Non si può morire di tumore a 26 anni. Non così. 

Quando la cerimonia finisce, presa dal desiderio di allontanarsi, dalla realtà e dal dolore, Hope cammina sul prato all'esterno della chiesa fino ad accasciarsi ai piedi del tronco di un albero; è qui che vede Giorgio. 
Hope, Giulia e Giorgio si sono conosciuti da bambini a Mondello e insieme sono cresciuti, uniti da un legame di amicizia forte e confortante che per Hope e Giorgio, a sedici anni, si tramuta in amore appassionato, ma che finisce imprevedibilmente col tradimento.
La storia - narrata in prima persona dai due protagonisti principali, Hope e Giorgio, con i loro pov e, sporadicamente, con riferimenti alla loro vita passata, da Giulia - è il percorso del loro dolore, straziante, intenso, estremamente coinvolgente, a volte divertente, empatico, un racconto molto commovente che analizza, passo dopo passo, il passato, la perdita dell'amicizia e dell'amore. 
Con una lettera Giulia esprime le sue ultime volontà a Hope.

Oh, mi sarebbe piaciuto così tanto visitare Parigi. È il mio sogno da sempre. Purtroppo la malattia, questo maledetto tumore, non mi lascia molte speranze, non voglio farmi nessuna illusione.
Ma tu puoi farlo. Anche per me.
Vai, parti. Io sarò sempre accanto a te, ovunque mi troverò. E guarderò Parigi attraverso i tuoi occhi. Ricordi cosa ci dicevamo sempre? I tuoi occhi sono anche i miei, i battiti del tuo cuore sono gli stessi miei, ogni tuo respiro è anche il mio e nemmeno la morte spezzerà il nostro legame.
Vai, parti, sogna.
Fallo per me. 

Così il viaggio, programmato centinaia di volte dai tre amici durante l'adolescenza, viene realizzato da Hope e da Giorgio, con intenti diversi: l'una vuole rispettare il desiderio di Giulia, l'altro ha la speranza di recuperare il rapporto con l'amore della sua vita. 

Un viaggio non lo fai con chiunque, non è che prendi il primo che capita. Se Hope me lo sta chiedendo vuol dire che forse non mi odia poi così tanto e che, magari, mi concederà un’altra occasione.
Forse posso rientrare in punta di piedi nella sua vita.
Questo viaggio non è più solo un sogno di tre ragazzi che fantasticavano di cambiare vita e scappare via da Mondello.
Questo viaggio potrebbe essere per me un modo per rimediare ai miei errori e per ricominciare.
Questo viaggio potrebbe essere la mia seconda occasione con Hope. 

Ma il passato pesa come un macigno.
Hope non riesce a dimenticare, a perdonare quello che ha vissuto in passato, il dolore che l'ha travolta, e la verità emerge solo negli ultimi capitoli con la rivelazione delle sue drammatiche conseguenze.
Con la sua scrittura attenta e puntuale, Chiara Trabalza presenta personaggi molto coinvolgenti, intimisti e passionali, disperati ma anche fiduciosi, scherzosi. Tratta temi quali l'amicizia - vera, rassicurante, eterna, che neanche la morte può cambiare -, l'amore, la malattia, la sofferenza e la gioia, il tradimento - il più grave da parte di coloro che dovrebbero proteggere e amare incondizionatamente - e le sue conseguenze.  
Una storia intensa e struggente, ben scritta e appassionata, che travolge il lettore e ne carpisce l'attenzione.
Molto drammatiche ed emozionanti sono le lettere che i tre amici scrivono e l'epilogo, mentre Matteo - l'ultimo divertente, seppur secondario, personaggio presentato dall'autrice - è la personificazione del bene, l'emblema positivo di tutta la storia.
Il libro mi è piaciuto molto, anche se, personalmente, avrei apprezzato un maggior approfondimento della storia dei singoli personaggi, del loro vissuto, soprattutto di Giulia, così determinante e presente nella vita di Hope e Giorgio, solare e positiva, indimenticabile. Lo consiglio a chi non teme le lacrime ma anzi, come me, le ritiene catartiche.


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