mercoledì 9 giugno 2021

TRIPLA RECENSIONE "LA VERTIGINE DEL LIETO FINE" di Priscilla Plate

 

Buongiorno follower!
Tripla recensione per "La vertigine del lieto fine", romanzo di recente pubblicazione dell'autrice Priscilla Plate. 
A cura di Alessia Toscano, Daniela Colaiacomo e Tiziana Irosa.





Autore: Priscilla Plate

Genere: Chick lit 

Disponibile in ebook al prezzo lancio di € 0,99
A breve anche in formato cartaceo

Contatto Facebook: Priscilla Plate


Per Adele, avvocatessa in erba, è giunto il momento della svolta. Stanca di nutrirsi di illusioni e stupide teorie sull’amore, ha finalmente accettato di non essere corrisposta dall’uomo che le ha spezzato il cuore, il collega meschino e scroccone che l’ha sedotta per tornaconto. Lui sta per sposare la figlia del capo, mentre lei è affetta dai mali peggiori: avere trent’anni, nessun uomo all’orizzonte e portare la taglia 46.
Tuttavia, il destino ha in serbo parecchie sorprese – o scherzi – come in ogni favola che si rispetti. Niente mele al cianuro o baci a bestie pelose, dovrà soltanto volare a Praga, perorare la causa dell’illustre famiglia di imprenditori di diamanti, rischiare di precipitare dal quarto piano di una suite d’albergo, presenziare alla serata di gala, cavalcare un’indomita giumenta e sguazzare nel fango. In palio, il principe azzurro dei suoi sogni: un misterioso straniero dalla chioma bionda e fluente e dagli occhi di ghiaccio. Peccato ci sia un’unica regola da tenere a mente: mai mischiare cuore e affari. 

Ve la ricordate Lady Oscar? Bene, prendetela e mettetela da parte. 
Qui abbiamo, invece, un Oskar. E che Oskar, oserei dire. Un omaccione dalla lunga e fluente chioma bionda, che vive libero come la giumenta che cavalca. E niente, mi sono innamorata: del suo umorismo, dell’ironia, la follia galoppante (tanto per rimanere in tema), la passionalità e il suo essere sopra le righe. 
Adele è una donna forte nelle sue abilità di avvocato, ma fragile e insicura con gli uomini, calcolando solo i suoi difetti. È troppo bella. È reale. È mia amica. La sua narrazione fa ridere ed emozionare allo stesso tempo.
Ho apprezzato il fatto che questo romanzo sia un chick lit in tutto e per tutto, ma non ha mai ridicolizzato nessuna situazione. Scaturiscono sorrisi e risa sincere, che lasciano poi un bel sapore. 
La simpatia, tra queste righe, va di pari passo con l’ironia a cui Priscilla Plate ci ha già abituate con i suoi precedenti romanzi.
L’autrice è stata brava a creare un ritmo battente di situazioni, battute, eventi comici, ma anche intensi e profondi.
Lo stile incalzante, spumeggiante e frizzante ha fatto in modo che non mi staccassi dalla lettura finché non sono arrivata, ahimè, alla parola fine.
Anche l’ambientazione è coinvolgente, tra cavalli, ruscelli, balle di fieno, ma anche vestiti luccicanti, balli da gran dama e pietre preziose.
La trama si srotola sapientemente, portando tutti i nodi al pettine, facendomi ogni tanto esclamare: «Oh!» 
Priscilla Plate non scrive storie, ma te le fa vivere. 
La copertina è davvero evocativa e rispecchia proprio “La vertigine del lieto fine” a cui Adele agogna senza neanche rendersene conto.
Divertimento, sentimento e passione sono solo tre degli ingredienti miscelati in questo libro scoppiettante. Da leggere, per passare due orette in buona compagnia e rimanere con un bel sorriso stampato in viso. 
Io mi sono affezionata a questi due ragazzi così particolari. E vi lascio con un monito: Più Oskar per tutti! 



Adele Farina da cinque anni è avvocato tributario dello studio Premaldi, e durante questo periodo ha portato avanti una relazione con Giorgio Ranieri - avvocato penale suo collega -, comunemente definito l’insopportabile arrivista. Ferma e decisa sul lavoro nel quale dimostra le sue capacità, ha sempre avuto problemi a relazionarsi con gli uomini e Giorgio ne ha approfittato, facendo leva sulle sue insicurezze emotive, per sfruttarla.

Giorgio ha il potere della coercizione sentimentale.
Potrei definirlo una sorta di mutante con il cuore in titanio e un didietro da urlo, onnisciente sui pensieri proibiti, capace di sgretolare le mie elucubrate convinzioni con uno schiocco di dita. Solo a pensarci mi viene la pelle d’oca: è per questo che non riesco a liberarmi dalla storia perversa in cui sono naufragata. Sono vittima del suo fascino e delle mie debolezze da concubina.
E, come in tutte le storie dell’orrore, il finale non può che fare schifo.
L’avvocato Ranieri sposerà la figlia del capo.

Dal momento in cui il bellissimo e affascinante Oskar Petromàk la salva sul balcone dell'albergo di Praga dove alloggia insieme al capo e ai colleghi, in un turbinio di eventi, Adele vive una vera e propria avventura: serate di gala, abiti strepitosi, corse a cavallo, cadute rovinose, fanno da sfondo a questa storia originale e divertente in cui le qualità di Priscilla Plate, scrittrice ironica e talentuosa, emergono prepotentemente.   
L'eroina della storia è una donna come tante, di grande intelletto, ma scarsa fiducia in sé stessa, combatte il malessere emotivo con il cibo.

In questa taglia 46 mi ci sono immolata. Non sto scherzando. Ingurgito cibo spazzatura per dimenticare, per offuscare l’opprimente verità a suon di picchi glicemici.

Sfiduciata e pessimista, Adele affronta le peggiori elucubrazioni mentali, i discorsi deliranti della migliore amica, Betti - ansiosa dispensatrice di prediche -, e cerca di tenersi lontana da Giorgio, egocentrico e narciso.  

Mi domando perché l’universo cospiri contro di me e finisca col mettermi i bastoni tra le ruote ogni volta che provo anche solo a far finta di voltare pagina, o perlomeno a starmene buona per i fatti miei. Eppure, non sono interessante, né attraente né sexy. E non capisco tutta questa attenzione per la mia persona, giacché l’ultimo uomo decente che mi ha fischiato dietro nel parco – ripagato con un ammiccamento da felina ammaliatrice che potevo risparmiarmi – in realtà ce l’aveva col suo cane, intento a espletare i bisogni praticamente sui miei piedi. Dovrò meditare a lungo sui risvolti presi dalla mia vita, poiché nell’altra avrò commesso delitti imperdonabili.

Oskar è l'uomo dei sogni, bellissimo e intrigante, intelligente e determinato, attento e delicato, ogni donna vorrebbe averlo accanto e la sua incredibile storia, solo alla fine rivelata, sprizza amore e tenerezza, appaga e gratifica. 
Avevo già letto altri libri di Priscilla, ma questo è assolutamente il mio preferito: spassoso senza essere superficiale, realista e concreto nei contenuti, scritto in modo impeccabile, offre svariati spunti, e una pennellata di giallo che porta il lettore verso il finale, rivelatorio e risolutivo.
Ho sempre sostenuto che un Romance si distingue per la capacità dello scrittore, solo il talento dell'autore supplisce alle trame, molto spesso ripetitive e banali; non è il caso di questo libro scritto con maestria e orchestrato sapientemente, una chicca letteraria che consiglio come antistress, un'iniezione di buonumore che solleva l'anima. 



Voi non ci crederete ma in questo momento sto asciugando le lacrime che mi stanno scivolando sulle guance. Dovete leggere questo romanzo! E non è una frase tanto per dire, NO! 
È bellissimo.
Divertente, pieno di buoni sentimenti, di quelle emozioni che ti riempiono il cuore e ti fanno stare bene. Alla fine, sarete combattute come me, sarete così tristi perché dovrete separarvi dai due protagonisti, ma anche felici per la vertigine che il lieto fine vi avrà regalato.
Vi ho già detto che adoro questo titolo? Sarà che io amo il lieto fine e, questo romanzo, non poteva fare eccezione.
E che dire dei due protagonisti? Adele e Oskar. Mi sono innamorata di lui, del suo modo di vivere libero, dei suoi lunghi capelli biondi che svolazzano mentre va a cavallo senza sella, a piedi scaldi e petto nudo (Ormoniiiiiiii!!! Datevi una calmata che abbiamo una certa). Maronna, che figo spaziale! 
Adele, invece, così insicura dei suoi difetti, delle sue fragilità, delle sue rotondità e del suo modo di essere single e di vivere i suoi rapporti disastrosi con l’altro sesso. Lei è proprio una di noi. E che dire delle sue disavventure amorose? Credetemi, mi sembrava di ascoltare noi donne quando parliamo tra amiche delle relazioni amorose. È così reale che sembra davvero di parlare con un’amica. 
Il loro rocambolesco incontro sul cornicione dell’albergo mi ha fatto rotolare dal ridere e, a essere sincera, non potevo mai immaginare come si sarebbe evoluta la storia. Una storia sorprendente e piena di colpi di scena, alcuni (uno soprattutto) ci viene svelato piano piano seminando indizi qua e là, per altri invece, dovrete attendere il finale, ma vi assicuro che ne rimarrete affascinati.
Un romanzo da dieci e lode.


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