sabato 4 settembre 2021

"LA LEGGENDA DI MEZZAFACCIA" di Cinzia Fabretti

 

Buongiorno follower, buon sabato!
Vi segnalo "La leggenda di Mezzafaccia" dell'autrice Cinzia Fabretti, 
edito Brè Edizioni.



Autore: Cinzia Fabretti  

Genere: Narrativa - avventura 

Casa editrice: Brè Edizioni

Disponibile in ebook a € 3,99
E in formato cartaceo a € 13,00

Contatti autore: Facebook - Instagram 



TRAMA: 

La sopravvivenza di una tribù di cacciatori-raccoglitori viene minacciata da una spedizione di feroci predoni a caccia di schiavi. Qualcuno interviene però ad aiutare Uluin e i suoi, dando l’allarme e aiutando un gruppo di bambini a sfuggire all'attacco in corso: si tratta di Mezzafaccia, uno sconosciuto che la tribù ha soprannominato lo spirito della foresta. Libero e insofferente a ogni vincolo, si è trovato coinvolto suo malgrado. Mezzafaccia è in realtà una giovane donna che ha vissuto la distruzione del proprio villaggio, la prigionia e lo stupro. Dopo una fortunosa fuga, è diventata una creatura selvaggia, muta e solitaria, che dell'umanità ha rinnegato tutto. Quando gli stessi predoni che sconvolsero la sua vita tornano a razziare quelle terre, però, non riesce a rimanere estranea alla tragedia dei bambini e per nasconderli e occuparsi di loro si costringerà a parlare e a tornare un essere umano. Terrà comunque segreta la sua storia sin quasi alla fine del libro, intenzionata a tornare appena possibile alla sua solitudine. Ma restituiti i bambini ai genitori, il ruolo di Mezzafaccia non è ancora esaurito: un predone è stato catturato, e su di lui si concentra il desiderio di vendetta della tribù. Nonostante ciò che ha subito nell’adolescenza, Mezzafaccia è stanca di guerra e di odio, e ottiene di farlo graziare in virtù della sua giovinezza. Scelta che avrà una conseguenza benefica per tutti.
Uluin, giovane capo della tribù e padre di uno dei bambini, spinto dal debito di gratitudine e conquistato dal coraggio e dalla determinazione di Mezzafaccia, riuscirà infine a forzare i suoi ricordi, inducendola a fidarsi ancora e a tornare a vivere tra la gente. 


Tematiche fondamentali dell’opera: 
Spaziano dal rapporto con la natura, severa ma non crudele, al rapporto umano, in un inno all’affetto e solidarietà che lega inesorabilmente uomini cresciuti assieme. Il tema delle cure parentali è anche di rilievo, e si affrontano poi i temi dell’essere straniero e diverso, nonché quello del ruolo che può scegliersi una donna in una società.  


Personaggi principali:  
Mezzafaccia è la protagonista, nel libro la sua storia si intreccia con quella di una pacifica tribù di cacciatori, e in particolare con quella di Uluin, il coprotagonista. È un romanzo a due voci, la storia di un'amicizia improbabile nata dal fronteggiare una minaccia comune. Dei predoni attraversano la loro terra a caccia di schiavi, e la lotta per contrastarli fa nascere un rapporto che avrà infine ragione del rifiuto di Mezzafaccia nei confronti dell’intero genere umano, frutto delle sue esperienze terribili che gradualmente si scoprono lungo la storia. Mezzafaccia è forte, vive in simbiosi con la natura e dell’umanità ha rifiutato tutto, compresa la parola. Silenziosa e solitaria, non ha nome, non lo ricorda, e per questo le hanno dato un soprannome che allude alle cicatrici che le deturpano metà volto. Uluin è un abile cacciatore, ha una famiglia e di Mezzafaccia intuisce la sofferenza e la diffidenza che le impedisce di avvicinarsi a chiunque. Entrambi sono personaggi forti, positivi, capaci di slanci di altruismo e di pietà, combattivi. Attorno a loro una folla di figure minori: i membri della tribù del cacciatore, i bambini, i predoni, il giovane prigioniero condannato a subire la vendetta per la violenza dei suoi compagni. Persino la natura, i lupi, il fiume diventano personaggi con un ruolo vitale. E gli spiriti custodi, la cui presenza resta nell’aria, nella certezza che alcuni protagonisti condividono che ci siano e agiscano.

 


DICE L’AUTRICE:

Nato su Wattpad molti anni fa, con qualche riscontro importante di gradimento in quella piattaforma, è stato riscritto più volte, con testardaggine, alla ricerca della sua forma migliore. Nato in terza persona e al passato, l’ho riscritto in prima e in presa diretta nel tentativo di rendere la vicenda più vicina al lettore e coinvolgente. Nasceva come romanzo corale, approfondiva cioè le vicende di vari altri personaggi, ma è stato sfoltito in corso di editing per concentrarsi sulla protagonista e su colui che le si affianca. È un romanzo difficile da incasellare in un genere preciso, perché è a cavallo tra lo storico e l’avventuroso, con un pizzico di romantico, e questo ha fatto sì che stentassi a trovare una CE con una collana adatta in cui inserirlo. I lettori, tuttavia, mi stanno dimostrando che il loro gradimento prescinde dalle definizioni rigide di genere, e che sono molto più flessibili dei professionisti dell’editoria. Spero nell’innesco di un buon passaparola, unica via, per un esordiente senza un patrimonio da spendere in pubblicità, per trovare spazio in questo mondo complicato. Evviva i lettori e la loro libertà di pensiero!

 
BREVE ESTRATTO:

Oggi la giornata nasce umida, senza vento. Degli uccelli si alzano in volo, disturbati da qualcosa, e mi confermano che qualcuno, proveniente dalla costa, sta ancora inoltrandosi nel mio territorio. 

La consapevolezza che qualcuno fosse vicino ha spezzato giorni fa la quiete di questa coda d’estate. Ne ho avuto il primo sentore il giorno stesso in cui stavo concludendo la preparazione della marmara, mentre ero intenta a verificare il grado d’essiccazione dell’erba. 
Per raccogliere la marmara io affronto ogni anno le mie peggiori paure: lascio l’entroterra e mi avvicino al mare, lungo le cui scogliere cresce e fiorisce rigogliosa. Ogni volta nel rumore delle onde mi sembra di risentire i suoni e le voci familiari del nostro gruppo di capanne. I ricordi mi assalgono e l’ansia mi soffoca, per cui cerco di concludere il più in fretta possibile per rituffarmi nell’interno. 
Tanto amavo questi luoghi, prima che fossero devastati, tanto ora non reggo la quiete che è tornata. Una quiete viva di richiami di uccelli e di vegetazione fiorita, sì, ma le voci umane, quelle tacciono per sempre.



Mi chiamo Cinzia Fabretti, sono tarantina e vivo a Lizzano, in Puglia, a pochi minuti da un mare stupendo. Sono sposata da trentacinque anni, ho tre figli e da dieci anni scrivo.
In realtà tentativi ne ho sempre fatti, fin dall’infanzia, credo di aver concepito il sogno di avere tra le mani un libro scritto da me prima ancora di saper leggere, invidiando i grandi che avevano il permesso di maneggiare quegli oggetti straordinari. Ho amato da subito i libri, con l’amore grande, e anzi assoluto, che solo un bambino può concepire quando scopre la loro magica capacità di contenere mondi e persone. 
La realtà ha presto assorbito, però, tutte le mie energie in altre direzioni, lasciandomi a stento le pause per leggere e assopendo il desiderio di diventare io stessa autrice. Ma, sotto la cenere, il sogno è rimasto vitale e quando la vita ha rallentato il suo ritmo frenetico è tornato a farsi sentire. Ho scoperto Wattpad, una community di scrittori on line, e passo passo la mia voglia di scrivere è diventata una necessità. Dopo la pubblicazione in antologie di diversi miei racconti brevi, propongo ai lettori il mio primo romanzo, La leggenda di Mezzafaccia, con l'auspicio che sia gradito.


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