mercoledì 11 dicembre 2019

RECENSIONE "ANATOMIA DI UN INCUBO" di Carol James



Di seguito, il mio parere su "Anatomia di un incubo" dell'autrice Carol James, edito Giunti.





Autore: Carol James
Genere: Thriller

Casa editrice: Giunti Editore
Collana: Mistery

Disponibile in ebook a € 4,99
e in formato cartaceo a € 6,71

Pagina autore: Carol James Author




TRAMA:


Mentre su Londra si abbatte una violenta bufera di neve e tutti sono impegnati nei preparativi natalizi, un folle criminale rapisce le donne, le tortura per giorni, ma non le uccide: prova piacere nello spegnere in loro ogni scintilla di vita, prima di lasciarle andare. La polizia brancola nel buio e l’ispettore Hatcher sa che solo una persona è in grado di aiutarli: Jefferson Winter, il miglior profiler americano. Figlio di uno spietato serial killer, Winter è ossessionato dal suo passato, che però gli ha regalato un intuito infallibile: nessuno come lui riesce a penetrare la psicologia delle menti criminali. Ma questo caso è diverso: perché mutilare una donna imprigionandola nel suo corpo per sempre, rendendola insensibile al mondo esterno e totalmente dipendente dagli altri? Un destino più atroce della morte. Le vittime aumentano e il maniaco è sempre più assetato: tra poco toccherà alla numero cinque e non c’è un attimo da perdere. Con l’aiuto dell’affascinante Sophie Templeton, la caccia all’uomo ha inizio... Un romanzo dal ritmo martellante, ossessivo, inarrestabile, che vi lascerà senza fiato. 



Bello, bello, bello!
La storia mi ha letteralmente conquistata. Un bel thriller che mi ha tenuto incollata alle pagine.
Londra deve fare i conti con uno psicopatico che rapisce le donne, le tortura per mesi prima di liberarle. La polizia chiede aiuto a Jefferson Winter, noto profiler di fama internazionale. Un uomo dall’elevato quoziente intellettivo, oltre che dall’intuito infallibile. In alcuni casi, forse troppo e questo è l’unico neo riscontrato. Tuttavia, avendo nella mia famiglia a che fare con persone con un’intelligenza superiore alla media, atteggiamenti di superiorità, oltre che di insofferenza verso coloro che, ahimè, non “capiscono” certi concetti che a loro dire sono semplici, sono all’ordine del giorno. Quindi, sorvolo su questo piccolo “difetto” e invito i lettori a fare altrettanto. Tornando alla storia, ho trovato la “caccia al cattivo” molto entusiasmante. Grazie al pov alternato fra il protagonista e una delle prede del maniaco, è stato possibile da un lato seguire l’evoluzione delle indagini, dall’altro toccare con mano le angosce e le paure di una donna che sa cosa l’aspetta e si ritrova impotente di fronte al suo aguzzino. Privata della sua libertà, con solo i ricordi a farle compagnia. Se nel primo caso avrei voluto dare una mano alla polizia affinché scoprisse in tempo l’identità del “sezionatore”, dall’altro avrei preferito prendere le distanze dalla cantina buia dov’era rinchiusa la “numero cinque”, ovvero la quinta vittima…
Molti i personaggi di contorno, tutti ben definiti: dal capo della polizia all’ispettore Sophie Templeton, dai parenti delle vittime ad altre brevi comparse.
In conclusione, una piacevole sorpresa. 
Consigliato! 


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