venerdì 17 aprile 2020

"VOLEVO ESSERE CSABA" di Rossana Lozzio



Buongiorno follower, buon venerdì!
Vi segnalo "Volevo essere Csaba" dell'autrice Rossana Lozzio, 
edito Collana Little Black Dress




Autore: Rossana Lozzio
Genere: Romance

Casa editrice: Collana Little Black Dress 

Disponibile in ebook a € 3,99 
A breve anche in formato cartaceo

Pagina autore: Rossana Lozzio




TRAMA:

Eleonora è una giovane di venticinque anni, vergine per scelta e diversa dalla maggior parte delle sue coetanee: se da un lato ne è fiera, dall’altro si sente un brutto anatroccolo e vorrebbe tanto trasformarsi in cigno, ma non in un cigno qualunque bensì nel suo mito per eccellenza: Csaba dalla Zorza. 
Eleonora fa la commessa ed è innamorata di Mattia, affascinante proprietario di Charming, la catena di negozi di abbigliamento dove lavora anche Eleonora, però lui non sembra accorgersi di lei.
Così Eleonora decide di frequentare un corso di BonTon e incontra Raffaele, che sembra prenderla fin da subito in antipatia. È grazie all’incontro con Milo, il fratello più giovane di Raffaele, che le cose cominciano a cambiare... grazie ai suoi consigli il brutto anatroccolo si trasformerà in cigno?



BIOGRAFIA:


Rossana Lozzio è nata e vive a Verbania. Ha pubblicato trentatré romanzi, ha curato la biografia di Alberto Fortis ed è presente in cinque antologie di racconti brevi. 
Cura e gestisce la FanPage Facebook ufficiale di Teo Teocoli, è consulente editoriale ed è stata Presidente dell'Associazione Culturale L'albero delle fate.
Sta organizzando la prima edizione dell’evento letterario “Gocce d’inchiostro rosa” a Verbania. 



DICE L’AUTRICE:

Il romanzo è chiaramente ispirato da Csaba dalla Zorza ed è dedicato a lei. Una donna che mi piace molto, per la sua incredibile eleganza e per il modo in cui scrive e si rapporta con tutti. Una curiosità potrebbe essere che, pur trattandosi di un romanzo brillante, con cui si sorride e ride spesso, l'ho scritto in una fase di grande depressione (non in senso stretto del termine, s'intende ma certo non ero affatto dell'umore adatto al genere di questa storia) e un'altra, che mi sono nutrita dell'ispirazione, sia per uno dei personaggi maschili che per parte della colonna sonora nella storia, della musica e della personalità di Marco Mengoni. Spero possa bastarti. 🙂






BREVE ESTRATTO:

«Ti andrebbe di parlarmi di Csaba?» finalmente mi porge la sua domanda e per un attimo, ogni pensiero legato alla mia futura opera di seduzione nei suoi confronti, viene messo da parte.
«Non la conosco, voglio dire… la seguo sui Social e in televisione, non mi perdo un suo programma e ho tutti i suoi libri, da sempre» rivelo, accorgendomi di sentirmi in imbarazzo.
Succede spesso, quando la nomino… parlare di un mito come lei, dell’unica persona che abbia mai significato qualcosa di così importante da volerla emulare, nel grigiore della mia esistenza di normalissimo brutto anatroccolo, m’inibisce parecchio.
Raffaele se ne accorge di sicuro e sorride.
«Allora, dimmi come la vedi… meglio così?» modifica la sua domanda e io mi accorgo che torno a sorridere.
«Tanto per cominciare, so che detesta i tovaglioli di carta, quasi quanto ama le teiere e detesta che i cucchiaini da dessert vengano scambiati con quelli da tè… forse anche per questo, ha una predilezione per le forchettine!» esordisco, accorgendomi che, come sempre, enumerare le sue infinite doti, è ciò che mi riesce meglio e che mi mette di buonumore «So che non ama i fiori finti e come darle torto… conosce a memoria la favola di Cenerentola e una volta, gliene ho sentito recitare un pezzo, rimanendone incantata! È perfetta in ogni situazione… cosa che non sarò mai io, nonostante tutto l’impegno che ci metto». 
D’istinto, torno a guardare i jeans che indosso e mi domando come abbia fatto a sceglierli, dopo aver scartato gonne e abiti, anche lunghi, con cui sarei sicuramente apparsa più sensuale e certo, avrei facilitato le cose sia a me che a Raffaele ma meglio rimanere concentrata su Csaba o finirò per lasciarmi aggredire dal genere di paura che mi convincerà a mandare tutto all’aria.
«So che adora la campagna ma che vive in città e so che apprezza la buona cucina, anche se ha una linea perfetta. Csaba È PERFETTA e sa fare tante cose, con classe… è così raffinata! Quando si muove, quando si esprime, quando risponde a qualcuno, chiunque esso sia e qualsiasi cosa gli stia domandando, quando spalanca gli occhi e quando sorride, ricordandomi Julia Roberts! Sa scrivere benissimo, non ostenta mai la sua ricchezza e le sue conoscenze o i luoghi che frequenta e i viaggi che fa per il mondo».
«Credo che, se fosse un uomo, l’ameresti per tutta la vita» commenta, immaginando che abbia terminato, mentre si appresta a entrare in un’area dell’enorme parcheggio che appartiene al Forum e quindi, mi rendo conto che siamo arrivati.
«Mi è stato già detto, qualche volta!» annuisco, mettendomi a ridere e mentre ci apprestiamo a scendere dall’automobile, approfittando della sua distrazione, lo osservo con attenzione.





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