Buongiorno follower, buona domenica!
Lascio la parola all'autrice Maria Letizia Musu che ci presenta
"L'ultimo ballo", romanzo in uscita oggi.
Titolo: L'ultimo ballo
Autore: Maria Letizia Musu
Genere: Storico/fantasy
Disponibile in ebook a € 2,99
A breve anche in formato cartaceo
TRAMA:
Dopo trent’anni di assenza, i Sàrcàny tornano a Fordes.
La componente femminile della cittadina è in subbuglio perché il marchese e suo fratello, ultimi discendenti degli antichi signori del luogo, stanno organizzando un ballo nella bellissima villa dei loro antenati. Tutte le famiglie sperano di essere invitate all’evento e le giovani in età da marito potrebbero sfruttare l’occasione mondana per contrarre un matrimonio prestigioso e cercare di conquistare il marchese in persona.
Gregoire e Terence Sàrcàny sono gemelli, fisicamente uguali ma molto diversi caratterialmente. Gregoire, il marchese, è elegante e affascinante, un uomo di classe e dai modi raffinati. Terence, invece, non si preoccupa delle buone maniere, veste senza riguardo per il buongusto e i suoi modi sono quantomeno discutibili.
Alizée Fournier riceve il prezioso invito al ballo e decide che niente e nessuno le impedirà di parteciparvi. Le servono solo due cose: un abito spettacolare e uno chaperon.
Ma questa non è una fiaba.
Il ballo non sarà una mera occasione mondana per trascorrere una serata a volteggiare tra le braccia di un cavaliere affascinante. I Sàrcàny nascondono un terribile segreto, qualcosa di indicibile, e Alizèe Fournier diventerà la pedina inconsapevole di un agghiacciante piano.
DICE L’AUTRICE:
Il libro aspettava da un po’ di essere pubblicato, poiché il finale che avevo in mente non mi convinceva. Solo dopo un anno (e dopo molte discussioni) ho trovato quella che, secondo, me era la giusta conclusione per la storia narrata.
BREVI ESTRATTI:
Un ballo. Non c’era davvero niente di più esaltante, emozionante e carico di promesse. Continuò a fissare la figlia maggiore in silenzio, quasi timorosa di interrompere quello che era senza alcuna ombra di dubbio un sogno a occhi aperti. Un genitore pensa che tutti i suoi figli siano bellissimi, ma Alizée possedeva qualcosa che non sarebbe stato corretto definire bellezza. La sua figura esile aveva un’eleganza innata, il suo volto una dolcezza che toccava il cuore. La sua era una bellezza che veniva dall’anima e che non si limitava all’esteriorità e alla perfezione delle forme e dei colori. Era naturale. Nessun artificio, belletto o abito elegante avrebbe potuto sostituite quello che lei possedeva, qualcosa che non si impara con l’educazione o che si matura con l’esperienza. Alizée mostrava senza petulanza un’innata eleganza che la distingueva senza sforzo dalle sue coetanee. Anche lì, imbambolata con l’invito in mano, era una miniatura da ammirare.
Quando il mezzo fu ben fermo, dall’abitacolo uscì un uomo vestito di scuro. Dopo un veloce scambio di parole concitate col cocchiere, si incamminò con passo svelto nella sua direzione. Lei non poté far altro che fissare la figura che si avvicinava ed era indiscutibile che andasse proprio verso di lei. La giacca svolazzava ai fianchi dell’uomo e pareva che due ali nere gli sbucassero ai lati, facendolo sembrare un rapace che volteggiasse con leggerezza ed eleganza. Indossava un capello scuro e impugnava con la sinistra un bastone da passeggio.
Tra i presenti rimbalzò una parola, che passò di bocca in bocca, pronunciata con timore reverenziale ma anche curiosità mal celata. Il marchese. Ecco l’individuo di cui tutta la città parlava, anche se parlare non era il termine esatto. Di giorno in giorno nascevano nuovi aneddoti, nuovi particolari si aggiungevano ogni qual volta i fatti narrati si divulgavano. La vita di quell'uomo, che col suo arrivo aveva prodotto una vera rivoluzione nelle discussioni di ogni persona in grado di parlare, destava interesse e curiosità. Ma tutto ciò che veniva detto su di lui e sul fratello rimaneva nel campo delle illazioni, perché una cosa era certa: nessuno sapeva assolutamente niente, se non che i Sàrcàny erano tornati.
E ora, quello stesso uomo oggetto di tanta curiosità, era lì, in mezzo ai comuni mortali che fino a quel giorno avevano potuto solo spettegolare su di lui; quegli uomini e donne, che si erano dovuti accontentare di storie e dicerie, ora avevano la fortuna inaspettata di vederlo in carne e ossa.
Maria Letizia Musu è nata a Cagliari il 12 febbraio del 1966, attualmente risiede a Quartu Sant’Elena con la sua famiglia. Insegna da più di 25 anni Lettere in una scuola media della sua città.
Dopo alcuni anni di esperienza con una piccola CE, ormai da tempo si affida al self publishing.
Ha all’attivo 16 pubblicazioni, tra romanzi e racconti.
Romanzi.
Storici/Fantasy: Nemici (I Giorni dell’Odio, I Giorni della Vendetta, I Giorni della Giustizia, I Giorni della Tempesta); Burgos (I Quattro Regni, La Foresta Stregata, L’Ultima battaglia)
Humor: Non mettetemi fretta, Appuntamento al buio
Rosa/Humor/Giallo: Grazie Per la Bruttissima esperienza; Baci, libri e qualche cadavere
Lavori brevi.
Narrativa: Aspettando il Principe Azzurro (se non fosse per la calzamaglia aderente); Ci amiamo da morire (ma non è detto che sia una buona notizia); Prof, posso andare in bagno?; Prof, posso chiamare a casa?; Gigi Riva non si tocca; Dettagli rilevanti.
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