venerdì 14 gennaio 2022

RECENSIONE "ANIME GEMELLE" di Daniela Ruggero

 

Lucilla Celso ha letto "Anime gemelle" dell'autrice Daniela Ruggero, 
edito Ode Edizioni.



TitoloAnime gemelle 
Autore: Daniela Ruggero

Genere: Suspense romance

Casa editriceOde Edizioni

Disponibile in ebook a € 2,99
E in formato cartaceo a € 12,99

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Angela e Shandra sono due gemelle nate e cresciute l’una in simbiosi con l’altra. Una notte a causa di un incidente stradale Angela perde la vita e la sua gemella, Shandra, sente l’anima andare in pezzi. 
Trovandosi sul baratro è costretta a guardare in faccia la sua disperazione e quando pensa di non aver più nulla per cui vivere incontra Steve Taylor. Potrà un austero inglese far tornare a battere il cuore della donna? 

Un'anima tormentata dalla perdita. La storia di una gemella che perde la sua metà, credo che nessuno possa comprendere appieno questo legame. La descrizione che ne fa l'autrice è devastante. Riesce a farci immergere in questa crepa di dolore che rende incapace Shandra di continuare a sostenere una vita emozionale, portandola all'autodistruzione. Una donna fragile spezzata che riesce a entrarci nel cuore.
Le tematiche delle tossicodipendenze sono molto forti qui, l'evasione o meglio l'illusione dall'allontanamento del dolore è presente e sviscerato in ogni sfumatura.
Un libro che mi ha molto toccato perché la penna di Daniela Ruggero è capace di conficcare la sua lama nel profondo.
Qui trovate Famiglia, tutto ruota intorno ad essa e a una grande azienda da mandare avanti in una Italia contemporanea dell'alta moda.
I personaggi secondari sono deliziosi e profondi, ho amato molto la segretaria personale di Shandra, descritta in ogni sua sfumatura. Che dire del personaggio maschile? Un uomo non scontato, di un fascino e una delicatezza disarmanti.
Un libro tutto da godere, che mi ha commosso molto per come mi è entrato dentro. Non perdetelo!

Ho permesso al mio cuore di indurirsi per allontanare ogni possibile fonte di dolore. Ho rinchiuso le emozioni al di là di un muro invalicabile per non soffrire, le persone ci lasciano, muoiono, decidono di andarsene, non posso e non voglio affrontare ancora una volta la desolazione dell’abbandono.


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