domenica 1 giugno 2025

RECENSIONE "A NOTTE FONDA" di Riley Sager

 

Buongiorno e buona domenica, amici lettori!
Recensione: "A notte fonda" dell'autore Riley Sager, 
edito Time Crime. A cura di Silvia Cossio.


Autore: Riley Sager 

Genere: Thriller

Casa editrice: Time Crime

Disponibile in ebook a € 9,99
E in formato cartaceo a € 16.06

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TRAMA:

In questo coinvolgente thriller dell’autore bestseller del New York Times, Riley Sager, un uomo deve fare i conti con la scomparsa avvenuta da tempo del suo migliore amico d’infanzia, e con gli oscuri segreti che si nascondono appena oltre i confini sicuri del suo quartiere “perfetto”.

La cosa peggiore mai accaduta a Hemlock Circle ebbe luogo nel giardino di Ethan Marsh. Una sera di luglio, quando avevano dieci anni, lui e il suo migliore amico Billy si addormentarono in una tenda montata nel cortile di un tranquillo quartiere nel New Jersey. Al mattino, Ethan si risvegliò da solo. Durante la notte, qualcuno aveva aperto la tenda con un coltello e rapito Billy, che non venne più ritrovato.

Trent’anni dopo, Ethan è tornato a malincuore nella casa d’infanzia. Afflitto da incubi e insonnia, inizia a notare che a notte fonda accadono cose strane. Qualcuno sembra aggirarsi nella stradina senza uscita del suo cortile a orari improbabili, e in giardino si manifestano i segni della presenza del suo amico scomparso. È forse uno scherzo crudele architettato da qualcuno del posto? O è proprio Billy che, a lungo creduto morto, è in qualche modo ricomparso a Hemlock Circle?

I misteriosi avvenimenti spingono Ethan a indagare su ciò che è accaduto davvero quel giorno, una ricerca che lo riunisce a vecchi amici e lo conduce nei boschi circostanti. Gli stessi boschi che Billy credeva infestati da fantasmi, in cui uno strano istituto svolge delle ricerche clandestine. Più la verità si fa vicina, più diventa chiaro che nessun luogo è sicuro e nessuno si lascia veramente il passato alle spalle. 

Ethan Marsh, all’età di dieci anni, in una calda estate del 1994, in un tranquillo giardinetto di periferia, si risveglia in un incubo: il suo migliore amico, Billy Barringer, è stato rapito. 
Questo evento lo perseguiterà per tutta la vita, innescando fobie e paure, oltre a un’insonnia cronica dovuta, stando al parere dei terapeuti, a una combinazione di senso di colpa e ansia.

“Non riesci a dormire” mi aveva spiegato “perché pensi che potresti perdere un’altra occasione per impedire che accada qualcosa di terribile. E che chi ha preso Billy alla fine tornerà a prendere anche te.”

A quarant’anni, Ethan, dopo la separazione dalla compagna Claudia, si trasferisce nella casa in cui era vissuto da piccolo, l’ultimo posto al mondo dove vorrebbe trovarsi.
L’inizio di strani episodi, eventi forse di natura sovrannaturale, innescano nel protagonista il timore di stare impazzendo. Ci deve essere una spiegazione razionale, ma difficile definire quello che gli sta succedendo. 

È possibile che una parte di tutto questo sia semplicemente frutto della mia immaginazione, alimentata dal senso di colpa, dal dolore e da una forma di pensiero magico.

E le ricerche che fa sembrano intensificare queste paranoie.
Il ritrovamento del corpo di Billy apre nuovi scenari... 

La certezza della morte di Billy non fa che ingenerare un mistero ancora più grande: chi è stato? Perché? Senza queste risposte non rimane che una lugubre disillusione.

Il caso viene affidato all’Anticrimine della polizia di stato. A capo dell’indagine c’è Cassandra Palmer, che ritiene che l’assassino appartenga alla cerchia di conoscenze del bambino.
Il protagonista ripercorre il giorno del rapimento sperando di ricordare qualcosa, nel timore di aver rimosso qualche dettaglio importante: gli amici - compagni di bravate -, i vicini di casa e naturalmente Billy.
Billy era un bambino un po’ eccentrico, con difficoltà a integrarsi.

Iniziò così la sua attenzione per i fantasmi di ogni tipo. Alla fine, si affezionò a loro. Perfino a quelli spaventosi che urlano nella notte o a quelli che si dice possano rubare l’anima. Billy si rende conto che non vogliono altro che essere visti, riconosciuti, notati. Proprio come lui.

La storia, quindi, si snoda tra passato e presente, con il pov principale di Ethan, ma anche di altri personaggi.
La presenza di elementi sovrannaturali, come nel precedente libro di Riley Sager, contribuisce a creare una sorta di irrealtà, dove tutto è possibile. E il “non sapere” è da sempre fonte di inquietudine, almeno per me. E l’autore punta proprio su questo, ma, a parte la tensione generata dal contesto appena descritto, non ho percepito particolare suspense durante la lettura. In pratica, c’è un bel mistero da risolvere che, una volta ripulito dai dubbi legati agli aspetti ultraterreni, che come detto fungono da diversivo, non desta particolare interesse, proprio come sottolineato dall’autore stesso…

Per un po’ c’era stato un gran caos, con i giornalisti che sciamavano per la loro stradina come vespe…
Quell’attenzione, fortunatamente, non era durata a lungo una volta che la gente aveva capito che non c’era niente di sensazionale in quello che era successo. In qualche spiacevole recesso di internet, qualcuno aveva perfino espresso il proprio disappunto per quella verità così banale, così noiosamente umana. 

E a mio parere sta proprio qui la forza di questo libro: l’aver trasformato un evento “normale” in una storia che appassiona, capace di tenere alta l’attenzione fino alle battute finali. 
Nonostante l’abilità dell’autore nel gettare fumo negli occhi, innescando dubbi nel lettore su quella o quell’altra persona, il colpevole era in cima alla mia lista, insieme a una teoria che viene vagliata e scartata nella parte finale e ad un’altra ancora che non viene proprio considerata dall’autore (la mia mente è andata oltre con le congetture 😅).  Diciamo che avevo intuito qualcosa, sebbene non avessi elementi per capire motivazioni e dinamiche. E qui devo fermarmi, leggete il libro, troverete le spiegazioni esaurienti. 
L’unico colpo di scena che posso definire tale e che sì, non lo nego, mi ha spiazzata, è quello legato alla vita privata del protagonista, ma anche qui non posso aggiungere altro. 
Concludendo, il libro è scritto bene e la storia risulta di piacevole lettura, dunque lo consiglio.

PS: L’autore deve avere una predilezione per le profondità dei laghi, con i loro segreti e le acque che avvolgono e nascondono. Questo, unito a una zona isolata ai confini di un bosco… il gioco è fatto. 

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