giovedì 22 agosto 2019

RECENSIONE "SCACCO MATTO VOSTRA GRAZIA" di Rebecca Quasi



Buongiorno follower!
Di seguito, il parere di Isabella Nanni su "Scacco Matto Vostra Grazia", spin off di "Dita come farfalle" dell'autrice Rebecca Quasi, edito Dri Editore.







Autore: Rebecca Quasi
Genere: Regency

Casa editrice: Dri Editore

Disponibile in ebook a € 3,99

Pagina autoreRebecca Quasi  




TRAMA:

“Troppo intimo. Giocare a scacchi, per certi versi, è come fare l'amore.”
1830 – Torquay, Devon
Percival Webster, duca di Clarendon, è determinato a chiedere in moglie la compita lady Albertina e pertanto si reca nella tenuta della sorella per comunicarle la notizia. Durante questa visita, scopre che Emma, figlia del cognato e sua temibile avversaria negli scacchi, non è più la ragazzina impertinente che gli estorceva lezioni, ma una giovane donna in procinto di recarsi a Bath per trovare un marito che ovvii alla sua incresciosa condizione di figlia illegittima.
Introdotta in società, la fanciulla attira l'attenzione di un conte dalla reputazione poco raccomandabile, il che porta Percival a dover fare i conti con i propri principi più radicati, un sentimento stordente e un'attrazione tanto potente quanto inaspettata.
Dopo le atmosfere uniche e impagabili de “La Governante” e lo straordinario successo del romance contemporaneo “Le Ali”, Rebecca torna allo storico e ci delizia questa volta con uno spin-off del meraviglioso “Dita come Farfalle”. Che resta, a nostro modestissimo parere, uno dei suoi lavori migliori.
Siete pronte a scoprire che tipo di gioco si instaura tra i protagonisti? 



Recensire un romance a lungo atteso e pubblicizzato come questo storico di Rebecca Quasi e scivolare nei cliché da “l’ho divorato” “la Quasi non delude mai” ecc. è un attimo, un attimo probabilmente ancora più breve di quello che intercorre dall’essere ricoperti di insulti dalle sue fan se si osa esprimere qualche riserva su quello che resta comunque un ottimo romance, ma, per mio gusto personale, non uno dei suoi migliori. Nel panorama complessivo comunque, ce ne fossero di ciambelle con qualche punto di avvallo come questa. Un libro della Quasi non del tutto all’altezza della sua precedente produzione è comunque una spanna sopra alla media, ma io, da sua vecchia lettrice, sono egoista e auspico sempre di venire stupita alzando l’asticella.
Veniamo al libro. La storia è il diretto seguito di “Dita come farfalle”. I due protagonisti, Emma e Percival detto Percy, sono rispettivamente la figlia illegittima di James, Duca di Rotsay, e il fratello di Caroline, la moglie di James. Li abbiamo lasciati quando Emma aveva 7 anni e lui 19 intenti a una partita a scacchi che si intuiva avrebbe avuto un proseguo. Questo proseguo si concretizza undici anni dopo, quando per Emma si comincia a ragionare di presentazione in società e di matrimonio. La giovane, per quanto illegittima figlia di una relazione extraconiugale precedente al matrimonio del duca suo padre (ma continuata anche successivamente al matrimonio fino alla morte per parto della madre di Emma) è stata presa sotto l’ala amorevole di quella santa di Caroline ed educata in casa loro alla pari dei loro figli. La società però è ben lontana dall’accettare Emma come sua pari e per renderla più appetibile sul mercato matrimoniale le viene assegnata una ricchissima dote, esponendola all’inevitabile caccia di nobilotti squattrinati e senza scrupoli che considerati i precedenti della madre la considerano poco più che una prostituta da sfruttare per rimettere in sesto le loro finanze. Un pericolo da cui Percival aveva cercato, inutilmente, di mettere in guardia sorella e cognato fin da quando avevano deciso di crescerla in casa loro anziché affidarla alle cure di altri per farla crescere in condizioni privilegiate, ma comunque più realistiche rispetto alle sue sfortunate condizioni di nascita.
Percival, duca di Clarendon, non è per sua natura un ribelle, non ha mai negato di aderire acriticamente alle regole non scritte della nobiltà e, lui stesso in cerca di moglie per sopperire alla necessità di avere un erede cui tramandare il titolo, seleziona una potenziale duchessa che non lo metta in condizione di impegnarsi sentimentalmente, non lo attragga fisicamente e non lo metta in imbarazzo in società. Tutto il contrario di Emma insomma, che Percival ritrova giovane donna con tutte le curve al posto giusto e per cui prova un immediato moto di desiderio sessuale. Questo è uno dei passaggi che mi ha lasciato più perplessa. Considerato che al contrario di James e Caroline in “Dita come farfalle” non vediamo lo sviluppo dell’amore che Percival prova per Emma, ma solo la folgorazione erotica che lo sviluppo delle curve della giovane, a sua volta preda della tempesta ormonale, provoca in lui (anche se strenuamente quanto inutilmente combattuta), vista la differenza d’età e il fatto che l’aveva conosciuta quando era una bambina di 7 anni, la cosa mi ha disturbata. Non si può certo parlare di pedofilia in un rapporto tra un 30enne e una 18enne, tuttavia la quasi assenza di premesse del progresso sentimentale tra i due, appena accennate e lasciate all’immaginazione del lettore, ma con l’evidenza che certe premesse hanno messo radice quando lei aveva dichiaratamente 15 anni o addirittura prima per Percival, non mi ha messo a mio agio. E di tutte le seghe mentali di Percival (parole dell’autrice, ambasciator non porta pena) mi stupisce che non lo abbia mai sfiorato l’idea che provare qualcosa di più dell’amore fraterno per un’adolescente figliastra di sua sorella, frequentata in ambito domestico e solo grazie al rapporto di parentela, potesse essere più problematico dell’illegittimità di nascita di Emma. Mie remore moderne? Non credo, fino a poco tempo fa la Chiesa Anglicana vietava il matrimonio tra p.es. un uomo e la vedova di suo fratello considerando la consanguineità seppur indiretta acquisita con l’unione carnale dei parenti una barriera insormontabile. Credo quindi che anche all’epoca in cui è ambientata la storia questo aspetto avrebbe fatto storcere il naso molto più dell’ennesima figlia illegittima che trovava un buon partito.
Il libro si divide tra una prima parte in cui Percival cerca di vincere l’irrefrenabile attrazione fisica per Emma, posto che è intellettualmente onesto almeno con se stesso nell’ammettere il suo amore per la giovane per quanto ne resti sostanzialmente oscuro lo sviluppo (ed è l'aspetto che mi è mancato di più), e una seconda parte in cui, nonostante le circostanze li abbiano portati a sposarsi, continua a combattere le sue pulsioni sessuali riuscendo a non consumare il matrimonio per intere settimane. Per fortuna che la Crusca almeno in ambito regionale lo ha sdoganato, perché a un certo punto un “escilo” mentalmente mi è venuto spontaneo. Quando finalmente cede, le scene di sesso sono descritte in maniera elegante e mai con eccessi di particolari e zoomate anatomiche. Emma in tutto questo è un carattere coerente e non problematico, è innamorata di Percy (non il cane) se non da sempre da anni, sa cosa vuole e non esita a giocare anche sessualmente sporco per ottenerlo. Resta tuttavia quasi un personaggio secondario rispetto alla preponderanza che assumono le già citate seghe mentali del protagonista maschile.
La scrittura in generale è come sempre scorrevole, scevra da strafalcioni grammaticali, seppur a mio avviso spesso più ingessata dei libri precedenti. Ho dovuto attendere sostanzialmente l’ultimo terzo, se non quarto del libro, per ritrovare appieno e non a sprazzi la verve prosastica cui mi ha abituato la Quasi. Avrei inoltre fatto volentieri a meno di inutili anglicismi come “garden party” o “nursery” che a memoria fortunatamente non comparivano in “Dita come farfalle” o “Cambia il vento” e non si vede su che base siano dovuti saltare fuori ora. 
Nel complesso è un romance di qualità molto buona che però non credo mi vedrà consumare il tablet con le riletture come successo invece con il diretto precedente “Dita come farfalle”, parlando di storici della stessa autrice, o “Corrispondenza imperfetta” parlando di storici della stessa casa editrice di altre autrici. Attendo comunque impaziente i prossimi libri di questa talentuosissima autrice.


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