domenica 8 dicembre 2019

"TUTTA COLPA DI UN BABBO NATALE" di Sara Purpura



Buongiorno follower, buona domenica!
Vi segnalo "Tutta colpa di un Babbo Natale" dell'autrice Sara Purpura






Autore: Sara Purpura

Genere: Romance (autoconclusivo)

Disponibile in ebook a € 0,99
e in formato cartaceo a € 8,90

Pagina autore: Sara Purpura 




TRAMA:

Arielle Girard è esuberante e ama fare dolci tanto quanto adora mangiarli. Le piace anche il Natale e ha il migliore amico che una ragazza possa desiderare: Kilian Moureau. Un tipo piuttosto ermetico, che al suo contrario è lo spirito anti natalizio per definizione, almeno a quanto dice.
Kilian è onesto e affidabile, e l’ha vista praticamente crescere. È anche bello, però. E Arielle ha capito di esserne infatuata a otto anni. Adesso che entrambi sono adulti, complice un sogno, una lettera e un costume da Babbo Natale, i loro sentimenti reclamano di essere ascoltati.
«E se smettessimo di mentire e ammettessimo di amarci?»
«E se non dovesse andare bene e perdessimo tutto?»
A volte l’amore si nasconde dietro il volto di un amico, ma certe maschere prima o poi sono destinate a cadere. Magari proprio a Natale…



BIOGRAFIA:

Sara Purpura nasce a Palermo nel 1981. E nonostante si definisca “cittadina del mondo”, non riuscirebbe a vivere altrove. Mamma – anche di un cane che adora – moglie, imprenditrice e scrittrice, esattamente in quest’ordine, Sara ama leggere qualsiasi cosa; per questo si definisce una lettrice onnivora. Crea storie che le piacerebbe leggere e si emoziona mentre lo fa, sperando di riversare nei suoi racconti parte dei sentimenti che prova scrivendoli.
Ama i romance, i grandi romanzi d'autore, i classici e gli storici.
Scrive, legge e ama. La sua vita si ciba di questo.



DICE L’AUTRICE:

Tutta colpa di un Babbo Natale è nato in seguito a un periodo di blocco da cui non riuscivo a tirarmi fuori.
Mi ero prosciugata dentro storie dolorose e intense; mi sentivo impantanata in dinamiche sempre uguali e ho smesso di scrivere. Così, di botto. Ed è stato terribile.
La storia di Arielle e Kilian mi ha donato un po’ di spensieratezza e ha aperto il catenaccio che avevo chiuso intorno alla mia fantasia. Sono rinata come autrice, ma soprattutto come quella ragazzina che scriveva perché stava meglio solo con una penna in mano e un foglio bianco davanti agli occhi.
È stato bello. È stato veloce - visto che il romanzo è nato in pochissimo tempo – e divertente come un giro sulle giostre per un bambino.






BREVI ESTRATTI:

«Non dire niente. Ridi sempre come adesso. Stammi addosso, Bonbon. Rubami il fiato, i giorni, le ore. Te lo permetto. E dimmi che mi ami, ma non dirmelo spesso. Lo capirò dai tuoi gesti. Fallo ogni tanto, magari mentre sono mezzo addormentato e ti sto sognando. Sii la mia aria. Fammi essere la tua. E, ti prego, continua a essere la mia migliore amica» le scolpii sulle labbra.
Poi il bacio cambiò direzione. I nostri corpi si cercarono ed entrarono l’uno dentro l’altro senza alcuna barriera. Con bisogno, desiderio, amore e riconoscenza. Uno spasmo, una contrazione. Io spingevo e Arielle mi accoglieva. Uno spasmo, una contrazione. Arielle mi nutriva e io mi sfamavo.


E c'era Arielle e la vita intorno. Respiro e battito.
C'era che mi sentivo di essere nel posto giusto al momento giusto e che volevo lei continuasse a essere tutti i miei posti e momenti giusti. 


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