venerdì 27 ottobre 2017

"AMISTAD - LA FIGLIA DELLA LUNA" di Francesca Redeghieri



Buongiorno follower!
Francesca Redeghieri ci parla di "Amistad - La figlia della luna", edito Emma Books, un romanzo che racchiude le sue più grandi passioni... 😊






Titolo: Amistad - La figlia della luna
Autore: Francesca Redeghieri
Genere: Narrativa Storica

Casa editrice: Emma Books

Disponibile in ebook a € 4,99 

Pagina autore: Francesca Redeghieri La Raccontastorie 





TRAMA:

Anno 219 a. C. L’esercito romano sta espandendo la sua brama di potere e solo un uomo sembra poterne arrestare l’avanzata: Annibale. Per questo i popoli che vogliono liberarsi dall’oppressione di Roma si uniscono al grande comandante cartaginese, tra di essi le leggendarie Amazzoni. Nei ranghi di questa stirpe di donne guerriere, le cui epiche gesta le hanno rese temibili in ogni angolo del mondo conosciuto, ci sono due sorelle, non solo di spada ma anche di sangue. I loro nomi sono Amistad e Briseide. La guerra cambierà bruscamente il corso della loro vita, sconvolgendo tutto ciò in cui hanno sempre creduto, ma insegnerà loro il potere dell’amore. Il prezzo da pagare però sarà alto: l’uomo che condurrà Amistad alla scoperta di una passione dolce e inaspettata è infatti un romano, il nemico. I due si troveranno così su schieramenti opposti, in una sfida contro il fato che si prenderà gioco di loro. Sullo sfondo, l’eco di una lontana maledizione divina. Le scelte di Amistad saranno difficili da affrontare, a volte persino inammissibili. Ma quando c’è di mezzo l’amore, nulla sembra essere impossibile… 







DICE L'AUTRICE:

È un romanzo che racconta di donne forti e indomabili, di amori passionali e di battaglie epiche realmente accadute. Il romanzo ruota attorno a due sorelle legate oltre che dal sangue anche da una maledizione antica. Passato e presente si intrecciano tra loro mentre sullo sfondo della guerra, l’amore cerca di essere vissuto.
Amistad è forte e tenace, ha sempre e solo conosciuto la guerra e la battaglia, ma quando l’amore bussa alla sua porta lo lascia entrare.
Ho sempre amato la storia antica, la mitologia, i cavalli, e ho voluto racchiudere dentro le pagine del romanzo tutte le mie più care passioni che mi hanno accompagnato fino ad ora.
Innanzitutto volevo scrivere un romanzo che parlasse di Amazzoni che si scontravano con l’impero Romano. Erano questi i due schieramenti che mi ero figurata in testa, poi dopo un’accurata ricerca ho pensato di inserirla all’interno di un fatto storico realmente accaduto come la Seconda Guerra Punica. Un perno fondamentale è la mitologia e dovevo ambientarlo sicuramente prima della nascita di Cristo, dove ancora gli dei pagani avevano una forte influenza. 







BREVE ESTRATTO:

Era buio intorno a loro, ma il corpo dell’amazzone era rischiarato dalla luna piena alta nel cielo. I contorni della sua figura erano nitidi e un brivido di eccitazione percorse la schiena di Longino. Poi, come se qualcuno l’avesse chiamata, si voltò di scatto, cercandolo con lo sguardo.
Accadde tutto in un istante. Longino la vide irrigidirsi e un attimo dopo accasciarsi, sprofondando nell’acqua.
Con un balzo felino scattò in avanti immergendosi e afferrandola per sottrarla all’acqua vorticosa.
«Tranquilla, mea bellator, ti ho presa» le sussurrò prendendola tra le braccia e portandola a riva.
Camminò deciso a passo svelto sino all’accampamento.
Entrò nella sua tenda come una furia e, prima di sdraiarla sul giaciglio, l’appoggiò a terra continuando a sorreggerla con un braccio dietro le spalle. Doveva spogliarla e toglierle di dosso gli abiti fradici.
Il cuore cominciò a battergli nel petto.
Le scostò i capelli dal viso, poi con la stessa mano scese lungo il collo per arrivare alla fibbia sulla spalla che le chiudeva il bustino di pelle. Gliela sganciò e con un movimento deciso lo sfilò, scoprendole la parte superiore del corpo.
Seni morbidi e pieni gli riempirono gli occhi. La bocca gli si asciugò mentre con un dito le sfiorava dolcemente i contorni del petto. Un brivido attraversò il corpo svenuto dell’amazzone.
Scosse il capo per scacciare i pensieri che gli affollavano la mente, poi scese di nuovo con la mano lungo il suo ventre piatto e muscoloso. Armeggiò con il gonnellino sino a quando su un fianco trovò i lacci che lo tenevano chiuso. Li slegò e glielo sfilò, mentre con sguardo famelico percorreva ogni curva di quel corpo nudo. «Per tutti gli dei» sussurrò poi.
Aveva provato a immaginarla talmente tante volte da perderne il conto e mai, in nessuna di queste, era andato così vicino alla visione che gli era davanti.
Così anche il corpo di Longino rispose con una feroce erezione. Moriva dalla voglia di toccarla e così, senza nemmeno rendersene conto, si ritrovò a percorrere con la mano tutto il suo contorno.
Pelle fredda incontrò sotto i palmi delle mani, mentre con lentezza risaliva dal ginocchio, per poi soffermarsi sul ventre piatto.
Disegnò leggeri cerchi con il dito intorno al suo ombelico. Quanto avrebbe voluto infilarci la lingua dentro per solleticarlo, ma resistette alla tentazione.
Un brivido percorse il corpo dell’amazzone mentre la sua mano si chiudeva a coppa sul seno morbido e florido.
Poi Longino si sfilò la tunica e la usò per coprire Amistad. Non aveva idea di come comportarsi con questa donna.
Capì in quel momento che aveva bisogno di lei, come mai in vita sua aveva avuto bisogno di una donna. 






Nessun commento:

Posta un commento