Recensione: "Maja: Risorgere dalla cenere" di Lucilla Celso.
A cura di Silvia Iside.
Titolo: Maja
Sottotitolo: Risorgere dalla cenere
Autore: Lucilla Celso
Genere: Narrativa rosa contemporanea erotica
Disponibile in ebook a € 2,99
E in formato cartaceo a € 15,60 o € 20,79
TRAMA:
Quando Maja, affermata sessuologa, disillusa e annoiata, incontra Sandro, un soldato complicato dai tanti silenzi, trova pane per i suoi denti.
L’attrazione immediata li travolge sconvolgendo le loro vite.
Amarlo la porterà a conoscere un mondo fatto anche di nemici, di torture e di dolore, devastandole l’anima. Ma sarà sempre lui, insieme al suo amico Marco, a trarla in salvo e a farle riscoprire la passione.
Pericolo, sesso e amore guideranno Maja attraverso un percorso che la costringerà a rivedere tutte le sue convinzioni.
Il libro è riservato alla lettura da parte di adulti consapevoli. Contiene scene esplicite o atti di violenza che possono essere disturbanti. L'autore declina ogni responsabilità a fronte di questo disclaimer. Il lettore deve essere conscio del prodotto che sta per acquistare.
Risorgere dalla cenere dopo un trauma o ricostruire da zero una vita che non ha mai decollato. In apparenza Maja è una donna realizzata, in carriera, con un buon impiego, ma in realtà ha il cuore oppresso da tanti complessi: la madre è persa nella sua arte, innamorata degli anni ’60 e quindi non ha mai adempito al suo ruolo, l’ex-marito è omosessuale e l’ha capito solo dopo le nozze. Lei, troppo incline al senso di colpa per lasciarlo, ha atteso che trovasse un altro compagno di vita e così è rimasta lì, con un’esperienza in campo amoroso pari a zero, nonostante sia una specialista che insegna agli altri a gestire l’amore.
Tutto ciò affiora dopo l’incontro con un soldato, Sandro, che con lei non si sente in obbligo di fingere o avere tatto, ma non è classica storia rosa in cui qualcuno salverà qualcun altro. È un erotico del genere pulp. Di fatto quel che induce Maja a cambiar vita sarà una feroce aggressione ed è il racconto di una triade amorosa in cui nessuno è di troppo, perché la scelta dei tre amanti, Maja, Sandro e Marco, è di condividersi, solo che un conto è dirla e un altro è farla e la gelosia salta da uno all’altro, manifestandosi nel sentimento di esclusione che tocca ora a Maja ora a Marco. Nel frattempo, lei ha cambiato lavoro due volte, è andata a vivere in una caserma, è anche migliorata rispetto all’inizio e in positivo anche se le sembra di stagnare nel post trauma.
C’è un indagare interno di se stessa e che si srotola per tutto il libro, il tentativo di riprendere i miei binari, anche se ormai sono così contorti che non so come percorrerli. La necessità di ammettere che a parole è tutto semplice, non si hanno pregiudizi, ecc. ma alcuni fatti poi dimostrano che non era proprio così e per arrivare a quell’apertura mentale che renda possibile una storia a tre si deve rinunciare a una cultura monogama che fa parte di noi e dell’ambiente in cui ci muoviamo.
Soprattutto però credo ci sia vita, voglia di vivere, da parte di una donna che prima del male non conosceva nemmeno la fantasia del bene.