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domenica 2 gennaio 2022

"UNA STORIA D'AMORE E COLTELLI" di Pitti Duchamp

 

Buongiorno follower!
Vi segnalo l'ultima fatica dell'autrice Pitti Duchamp: "Una storia d’amore e coltelli", una novella ispirata a una storia vera, edita Words Edizioni.



Autore: Pitti Duchamp

Genere: Novella storica/storia vera

Casa editrice: Words Edizioni

Disponibile in ebook a € 1,99
E in formato cartaceo a € 10,90

Contatti autore: Facebook - Instagram



TRAMA:

Vanda ha sedici anni, una bellezza in fiore e la spensieratezza di un cuore che sa accontentarsi di poco. Federigo, Ghigo, fa il coltellinaio, affila lame per lavoro e lancia coltelli per talento. Sullo sfondo Scarperia, uno tra i borghi più belli d'Italia, nella la provincia fiorentina degli anni Trenta. Una storia emozionante, in cui trionfa l'amore giovane e pulito di due poveri amanti divisi dalle famiglie e dalla guerra di Spagna.

Torna Pitti Duchamp, con una novella che racconta di un amore meraviglioso e puro, che neppure il tempo e la guerra hanno saputo e potuto scalfire.




BREVI ESTRATTI:

Madonna di Scarperia, con questa scritta era ricamata la fascia di seta bianca che le attraversava il petto sul vestito celeste. 
Era stata proclamata la più bella del paese da una giuria di signori che avevano l’età di suo padre e si era accaparrata gli sguardi torvi di tutte le ragazze più grandi, che avevano vestiti scollati e busti che sostenevano il seno.  Vanda quel vestitino celeste di vellutino se lo era confezionato da sola, con degli scampoli di una tenda che sua nonna aveva cucito per il villino nel quale abitavano insieme, nella zona alta del paese, sulla strada larga che portava verso il passo del Giogo. L’unico vezzo che la nonna le aveva permesso erano state le caviglie scoperte; per l’anziana era già un mezzo scandalo.


«Il babbo mi ha detto che non ha piacere che veda Federigo» azzardò la ragazza. Era imbarazzata a parlare di giovanotti con la nonna, sembrava una cosa strana confessarsi con lei che aveva sempre parlato di cose così alte, così importanti come la musica, la filosofia, la religione.
«Questa, poi! Tuo padre ha perso la testa. Non ha mai fatto nulla di buono nella vita tranne te, angelo mio, e adesso che grazie ai fascisti sta nelle stanze dei bottoni del paese si sente un imperatore. Se diventasse podestà dovremmo strisciare tutti ai suoi piedi?» 
L’anziana era sarcastica, ma Vanda sapeva che in fondo c’era qualcosa di vero. La nonna l’aveva sempre protetta da tutto, anche dal fatto che il padre fosse uno che di donne ne aveva parecchie e preferiva far regali a loro che dar da mangiare ai figli. A Vanda questo lo aveva sussurrato il prete durante la confessione, raccomandandole di rinnegare il proprio sangue per seguire la retta via. 


«Se tu fossi fidanzato con me non vorrei che lei ti girasse intorno» asserì Vanda, in un modo così innocente e sincero che Ghigo si trovò spiazzato. 
«E tu, vorresti che fossi fidanzato con te?» le domandò, muovendo ancora qualche passo e fingendo di guardare nel vuoto davanti a sé, assorto in un nulla che non vedeva, perché era solo proteso ad ascoltare Vanda. 
«Io sì, vorrei. Lo vorrei tanto. Ma il babbo non vuole che ti frequenti.» 


 
Nata 1981 sotto il segno del leone nella provincia di Firenze, sulle colline del Mugello, con il marito, due bimbi indisciplinati e un cane dall’identità confusa. Laureata in scienze politiche, Pitti rinuncia alla carriera accademica per darsi al marketing ed alla comunicazione. Lettrice accanita, dopo diverse collaborazioni riscopre la grande passione per la scrittura. Appassionata di Burlesque e collezionista di pezzi vintage di arredamento e moda cerca di coniugare i suoi interessi scrivendo e leggendo romance storici. Se avesse del tempo libero adorerebbe trascorrerlo tra i rigattieri e i robivecchi del centro di Firenze. Con ogni probabilità è nata nel secolo sbagliato e ci si adatta arrancando. Non segue le mode, alterna momenti di eleganza sartoriale a jeans e tute ma è aggiornatissima su ogni ultima tendenza. È amante della storia in particolare quella dell’Europa tra il 1500 ed il 1900, i quattrocento anni che hanno creato la modernità per come la conosciamo oggi in termini di arte, pensiero filosofico e scientifico, socialità. Apprezza nelle persone più di tutto la gentilezza, il garbo e la buona educazione, quel “non so che nel portamento” che fa di una donna una dama e di un uomo un signore.


giovedì 28 gennaio 2021

"MANI SUGLI OCCHI" di Pitti Duchamp

 

Buongiorno follower!
In uscita oggi per la Words Edizioni  "Mani sugli occhi
dell'autrice Pitti Duchamp.




Autore: Pitti Duchamp
Genere: Romance contemporaneo

Casa editrice: Words Edizioni

Disponibile in ebook a € 2,99
E in formato cartaceo a € 15,90




TRAMA:

L’amore può insinuarsi in una vita fatta di doveri e soddisfazioni professionali e demolire l’egocentrismo di un chirurgo oftalmico di fama internazionale? Può sostituirsi all’ambizione di una giornalista di talento e darle un’altra densità, modificarle lo spirito? Un uomo e una donna al centro delle proprie vite, concentrati sulle loro aspettative, sugli egoismi, sulla paura di distrarsi dai propri obiettivi, entrambi troppo adulti e solidi per scendere a compromessi e rinunciare a una parte di loro stessi. Un amore inaspettato che sovverte e disordina, squassa e stacca e non dà possibilità di scelta se non la fuga. Eppure, quando l’indipendenza si trasforma in solitudine, solo un sentimento profondo può riparare l’anima. Se una vocazione perde di significato è nell'amore che può tornare a recuperarlo. Aiace e Scilla sono la dimostrazione che non c’è età per scoprire quanto i sentimenti possano indurre al cambiamento.


PRESENTAZIONE:

Può l’amore essere in grado di cambiare ogni cosa?
Può l’amore essere in grado di cambiare tutto, di sconvolgere abitudini e vite come se nulla fosse? È la domanda a cui dovranno trovare risposta Aiace, chirurgo oftalmico di fama internazionale, e Scilla, un’ambiziosa giornalista che punta alla vetta del successo. 
Entrambi proiettati verso il successo, entrambi determinati e capaci.
Entrambi soli. 
Perché sì, Aiace ha una compagna, che però tiene a debita distanza dalla sua vita. Agnese è per lui una promessa da mantenere, e forse solo questo. E Scilla è un’anima errante, caotica, libera nel vento della sua vita, che spesso la scombussola e le fa cambiare a forza direzione. 
È così che Scilla e Aiace si incontrano, per un tiro mancino del destino, che decide di privare Scilla della vista. Un caso, un imprevisto. E dall’imprevisto al precipizio il passo è decisamente breve e fatto di baci languidi, carezze, sesso e sensi di colpa. 
Vite diverse, quelle di Scilla e Aiace, seppure simili. Sicuramente sovrapponibili, mescolabili, ma per quanto? Perché conoscere l’amore è un conto, ma sacrificare tutto per quell’amore…
Mani sugli occhi è il terzo romanzo che Pitti Duchamp pubblica per Words Edizioni. Un’autrice eclettica come poche, una storia vera, che scorre sotto la pelle, regala sorrisi, tenerezza, anche qualche lacrima. Una piccola perla, come sempre sono i libri di Pitti, che rende perfettamente l’idea di come la vita non sia sempre in bianco o nero, ma ricca di migliaia di piccole sfumature capaci di regalarci tanto. 
A volte tutto.


BREVI ESTRATTI:

“Si rimetta sul fianco opposto all’occhio operato… sotto la coperta. Starò con lei stanotte.”
“Si fida di me?”
Una donna alquanto impudente. Le preparo un antidolorifico che è anche antipiretico, ha le mani molto calde, la stanchezza deve aver fatto salire la febbre. 
“Nelle condizioni in cui è… dubito davvero che potrebbe attentare alla mia virtù.” Scilla beve la medicina e riprende la posizione corretta.
“Posso comunque sedurla.” 


“Mi fa piacere che tu sia qui. Ti ho pensato qualche volta.” 
Bugiarda. È un maledetto chiodo fisso. 
Lui sorride, sembra malinconico mentre mi muovo per la stanza apparecchiando.
“Io non riesco a smettere di pensarti.”
Mi blocco d’improvviso, ancora il cuore che mi sorprende con un tonfo. Assorbo le parole e muovo qualche passo nella sua direzione. Lui mi sta guardando, la sua sagoma interrompe la luce chiara che viene da fuori. 
Non oso toccarlo, non allungo le braccia verso di lui in una richiesta implicita di essere abbracciata. Gli sto lasciando la porta aperta, ma è lui che deve varcare la soglia. Io non ho intenzione di saltargli addosso, anche se l’aria tra noi è satura di tensione e Aiace ha l’aria di un vampiro assetato.
“Avevi detto che quei cinque minuti sfrenati ti erano dispiaciuti” gli ricordo. 
“Invece avrei dovuto inchiodarti al letto.” 
Si avventa sulla mia bocca, mi forza le labbra e mi bacia. Aiace brucia, sembra affannato e la vena del collo pulsa come se stesse per scoppiare. Mi stringe e mi spinge la nuca contro di lui.
Senza staccarci, caracolliamo contro qualche mobile e precipitiamo sul mio piumone. Via la maglietta, via la camicia, via la sua giacca, la camicia e i pantaloni.


“Aiace.”
“Sei di nuovo da sola” afferma la sua voce vicina. 
Percepisco il calore del suo corpo e i rumori dei suoi spostamenti. Sono sorpresa ed estasiata. 
“È il mio destino.” 
Lui ha il volto alla mia altezza, sento il suo respiro sulla fronte, deve essere accosciato davanti a me. Chissà in quanti ci stanno osservando. 
“Ti porto a casa” mi dice, e ha una voce così rassicurante che non prendo neanche in considerazione l’idea di oppormi.
Forse era predetto che me lo ritrovassi davanti, come dice Nausica. Probabilmente la vita mi sta offrendo una seconda possibilità.




 
Nata nel 1981 sotto il segno del Leone a Firenze, Pitti Duchamp vive tutt’ora nella provincia di Firenze, sulle colline del Mugello, con il marito rugbista, due bimbi indisciplinati e un cane anarchico. Appassionata di burlesque e collezionista di pezzi vintage di arredamento e moda cerca di coniugare i suoi interessi scrivendo e leggendo romance storici. Se avesse del tempo libero adorerebbe trascorrerlo tra i rigattieri e i robivecchi del centro di Firenze.
È amante della storia in particolare quella dell’Europa tra il 1500 ed il 1900, i quattrocento anni che hanno creato la modernità per come la conosciamo oggi in termini di arte, pensiero filosofico e scientifico, socialità. Apprezza nelle persone più di tutto la gentilezza, il garbo e la buona educazione, quel “non so che nel portamento” che fa di una donna una dama e di un uomo un signore. In self ha pubblicato per la serie D’amore e d’Italia: L’Arabesco, Lupo di primavera, La gran dama, Il pugnale e la perla nera, La fiamma del ghiaccio. Ha partecipato alla raccolta Natale a Pemberly con uno scritto ispirato a Orgoglio e pregiudizio e alla raccolta Cuori fra le righe con un racconto ambientato durante la Grande guerra. Per DRI Editore ha pubblicato Frittelle al miele e altre dolcezze, il primo regency, e Stupefacente banalità, un romance contemporaneo.
Per Words Edizioni ha pubblicato il regency Il Farabutto e la Sgualdrina e il romanzo contemporaneo Sabbia Bianca, primo volume della tetralogia I Giganti del Calcio Storico. 
Mani sugli occhi è il suo terzo romanzo pubblicato con la casa editrice campana.


mercoledì 16 settembre 2020

"SABBIA BIANCA" di Pitti Duchamp

 

Buongiorno follower!
Nuova pubblicazione firmata Words Edizioni: "Sabbia Bianca" dell'autrice Pitti Duchamp, primo volume autoconclusivo della serie "I Giganti del Calcio Storico"



Autore: Pitti Duchamp
Serie: I Giganti del Calcio Storico Vol.1
Genere: Romance Contemporaneo

Casa editrice: Words Edizioni

Disponibile in ebook al prezzo lancio di 0,99  
E in formato cartaceo a € 15,90




TRAMA:

La perfezione, ecco cosa pretende l’avvocato Leopoldo Carsini dalla vita. Quando conosce Olimpia, quello a cui mira in ogni cosa che fa si concretizza nell’azzurro intenso dei suoi occhi. Lei ha tutte le carte in regola per stargli accanto e lui la vuole, spinto da un desiderio razionale distante da ogni sentimentalismo. Ma la complessità di Olimpia si svela a poco a poco, durante la ricerca di un fratello sparito nel nulla, mentre riaffiorano dispiaceri e solitudine da un passato familiare sofferto. E così, il cuore di Leo, impantanato nella sabbia di piazza Santa Croce, là dove le partite del calcio storico fiorentino danno vita a leggendari scontri tra gladiatori moderni, comincia a battere più forte. Una storia d’amore e di cambiamento con tre protagonisti: un avvocato dalla doppia faccia, una ragazza di buoni sentimenti e una Firenze sospesa tra il presente e un passato attualissimo, vissuta, graffiata, leccata e amata.



BREVI ESTRATTI:

Leo era attaccato a Firenze in un modo che solo i fiorentini possono comprendere. Era la sua parte migliore Firenze, la sua identità e il suo cuore viola, l’unico motivo che scatenava in lui forsennati batticuori. Era la luce abbagliante dei fuochi d’artificio di San Giovanni, le poltroncine scomode di legno dell’ex cinema Odeon, era le forche a scuola per andare sul Forte Belvedere a pomiciare con la ragazzina di turno. Firenze era il lampredotto di Nerbone al mercato di San Lorenzo, il Brindellone per Pasqua trainato dai buoi bianchi con le corna appuntite, i Madonnari di Por Santa Maria e il mercato del Porcellino, erano gli stornelli volgari di Marasco e gli scherzi cattivi di Amici miei. Firenze era l’Arno e la sua forza devastante quando s’incazzava e portava via tutto, e i bomboloni di via del Corso che scendevano dallo scivolo e finivano nello zucchero. Era la Fiorentina di Giancarlo Antognoni, Dunga, Roberto Baggio, Rui Costa, Toldo, Gabriel Omar Batistuta, Luca Toni. Era la Curva Fiesole e la Ferrovia ed era la Vecchia guardia, il club di tifosi di cui Leo faceva parte. Firenze era sotto la sua pelle e chi ne parlava, bene o male, senza essere fiorentino, lo irritava. Chi non era fiorentino non aveva diritto di parlare di Firenze, poteva solo adorarla.


«Pensi al perché lei mi vuole conquistare. È solo perché le va di aggiungere un nuovo nome alla lunghissima lista? O perché magari le sto resistendo ed è ferito nell’orgoglio. Perché?» domandò.
«Ha lasciato fuori il motivo più importante.»
Leo si alzò dalla sedia, aggressivo e seducente, e si avvicinò lentamente illuminato dalla luce di un lampione, una tigre lenta e inesorabile che stava per azzannarla. All’improvviso la bocca le parve felpata, la lingua gonfia e le labbra presero vita, protese verso di lui che si stava avvicinando.
«Qual è il motivo più importante?» gli chiese, con le mani grandi di Leo che scivolarono a scaldarle le guance raggelate. Piegò la testa indietro per guardarlo in viso mentre le braccia, dotate di proprio potere decisionale, entrarono dentro il giaccone aperto di lui alla ricerca del tepore della sua schiena contratta per lo sforzo di non stringerla troppo. La lingua saettò fuori, incapace di aspettare ancora di essere azzannata da quella del suo predatore, e prima che Olimpia la ritraesse l’avvocato se ne impadronì, posando le labbra sulle sue. Calde, umide, esigenti. Lui sapeva di soddisfazione e appagamento, sapeva di piaceri saziati e pace dopo l’orgasmo. Odorava di dopobarba e di maschio che sa fare l’amore in un modo unico e speciale. Lo spessore ruvido delle sue mani scese sul collo e poi scivolò sulle spalle attraverso il cappotto, sulle braccia e si infilò tra le maniche e l’addome cingendo d’assedio la vita, stringendola in una morsa dolcissima.
«Ti desidero, voglio fare l’amore con te e poi ancora e ancora e non voglio staccarmi più» le mormorò con i nasi che si sfioravano.
«Mi innamorerò di te e tu mi spezzerai il cuore. Ti stancherai, mi getterai via e io non sopporterò di diventare solo un ingombro.»
Olimpia respirava sussurrandogli nella bocca, vicinissima a lui anche senza la costrizione delle sue mani a trattenerle la testa.
«Non possiamo conoscere il futuro, nessuno può. Potresti essere tu a spezzarmi il cuore. Potresti essere tu a gettarmi via» le bisbigliò parlandole con pazienza a un millimetro dal volto, inspirando l’essenza di vaniglia e chissà cosa che sulle labbra di Olimpia si era mischiata al sapore amarognolo della birra.
«Baciami ancora.»






 
Nata nel 1981 sotto il segno del Leone a Firenze. Vive tutt’ora nella provincia di Firenze, sulle colline del Mugello, con il marito rugbista, due bimbi indisciplinati e un cane anarchico. Appassionata di Burlesque e collezionista di pezzi vintage di arredamento e moda cerca di coniugare i suoi interessi scrivendo e leggendo romance storici. Se avesse del tempo libero adorerebbe trascorrerlo tra i rigattieri e i robivecchi del centro di Firenze.
È amante della storia in particolare quella dell’Europa tra il 1500 ed il 1900, i quattrocento anni che hanno creato la modernità per come la conosciamo oggi in termini di arte, pensiero filosofico e scientifico, socialità. Apprezza nelle persone più di tutto la gentilezza, il garbo e la buona educazione, quel non so che nel portamento che fa di una donna una dama e di un uomo un signore. In self ha pubblicato per la serie D’amore e d’Italia: L’Arabesco, Lupo di primavera, La gran dama, Il pugnale e la perla nera, La fiamma del ghiaccio.
Ha partecipato alla raccolta Natale a Pemberly con uno scritto ispirato a Orgoglio e pregiudizio e alla raccolta Cuori fra le righe con un racconto ambientato durante la Grande guerra. Per Dri Editore ha pubblicato Frittelle al miele e altre dolcezze, il primo regency, e Stupefacente banalità, un romance contemporaneo. Con Words Edizioni ha pubblicato il regency Il Farabutto e la Sgualdrina. 
Sabbia Bianca è il primo volume autoconclusivo della tetralogia I Giganti del Calcio Storico. 


mercoledì 8 gennaio 2020

PRESENTAZIONE CASA EDITRICE WORDS EDIZIONI



Buongiorno follower!
A fine 2019, dalla volontà di un gruppo di professioniste dell'ambito editoriale, nasce WORDS EDIZIONI, casa editrice che pubblica libri di diversi generi: romance, fantasy, thriller, narrativa, storici, libri per ragazzi. E lo fa nel modo più semplice possibile: ridando nuovamente importanza e spazio alla Parola, strumento che lega ogni libro al suo lettore, attraverso un lavoro accurato e di qualità sui testi e immagini.







Il lavoro principale della casa editrice è, appunto, sulla Parola e la sua originale dignità, vero motore della nostra vita sociale ma è anche l'anima profonda di ogni romanzo. Leggere è un atto tanto comune quanto rivoluzionario. Perché un libro è spesso fonte di cambiamento, di ispirazione. Non si è mai gli stessi quando voltiamo l'ultima pagina di un testo. Per questo servono buone letture con cui passare il nostro tempo.


"L'idea alla base del nostro lavoro è sicuramente quella di recuperare il valore della parola scritta, sempre più svalutata e svilita, e ridarle dignità e importanza" - spiega Anita Sessa, Editore Responsabile della Words Edizioni - "Vogliamo che torni ad essere ispirazione, cambiamento e rivoluzione. Partiremo a gennaio, con un particolarissimo regency a firma di Pitti Duchamp, autrice di romance storici molto conosciuta. Abbiamo in mente molti progetti, possiamo contare su un ricco calendario di pubblicazioni di vario genere, che sicuramente sapranno conquistarvi. In cantiere ci sono moltissimi progetti e non vediamo l'ora di poterli condividere con voi."


Per chi volesse rimanere aggiornato sulle novità consigliamo di seguire i social della casa editrice:
IG: @wordsedizioni 



Prima uscita editoriale quindi fissata per il 10 Gennaio 2020 con il regency della scrittrice Pitti Duchamp. 



Autore: Pitti Duchamp

Genere: Regency

Casa editrice: Words Edizioni

Disponibile in ebook a € 2,99


Data di uscita: 10 GENNAIO 2019



TRAMA:

1814, Camden Castle


La domanda che tutto il ton londinese si pone è perché lady Arabella, lucente stella, madrina indiscussa della nobiltà e presenza onnisciente di tutte le manifestazioni mondane, sia sparita da un anno per rifugiarsi nella calma bucolica della casa ancestrale dei duchi di Camden. Poco dopo il temporaneo ritiro a vita privata di suo fratello e la sua amata duchessa per la nascita dell’erede ducale, la chiacchierata lady Arabella è infatti fuggita da Londra senza un saluto, senza spiegazioni e, apparentemente, senza una causa. Tuttavia, il passato la raggiunge con il passo claudicante del Marchese di Avenox e quella serenità sembra persa per sempre. E quando finalmente lei lo rivedrà, lo scintillio della sua anima inquieta riprenderà ad abbagliare il mondo. Fino a che punto sarà possibile ignorare l'attrazione? Fino a quando il Farabutto sarà capace di vivere e respirare senza la sua Sgualdrina?



BIOGRAFIA:


Nata 1981 sotto il segno del leone a Firenze. Vive tutt'ora nella provincia di Firenze, nelle colline del Mugello, con il marito, due bimbi indisciplinati e un cane anarchico. Laureata in scienze politiche, Pitti rinuncia alla carriera accademica per darsi al marketing ed alla comunicazione. Dopo diverse collaborazioni riscopre la grande passione per la lettura e la scrittura. Appassionata di Burlesque e collezionista di pezzi vintage di arredamento e moda cerca di coniugare i suoi interessi scrivendo e leggendo romance storici. Se avesse del tempo libero adorerebbe trascorrerlo tra i rigattieri e i robivecchi del centro di Firenze. È amante della storia in particolare quella dell’Europa tra il 1500 ed il 1900, i quattrocento anni che hanno creato la modernità per come la conosciamo oggi in termini di arte, pensiero filosofico e scientifico, socialità. Apprezza nelle persone più di tutto la gentilezza, il garbo e la buona educazione, quel “non so che nel portamento” che fa di una donna una dama e di un uomo un signore. In Self ha pubblicato per la serie D’amore e d’Italia L’Arabesco, Lupo di primavera, La gran dama e Il pugnale e la perla nera, La fiamma del ghiaccio. Ha partecipato alla raccolta Natale a Pemberly con uno scritto ispirato a Orgoglio e pregiudizio e alla raccolta Cuori fra le righe con un racconto ambientato durante la Grande guerra. Per Dri editore ha pubblicato Frittelle al miele e altre dolcezze, il primo regency, e Stupefacente banalità.





lunedì 9 settembre 2019

RECENSIONE "STUPEFACENTE BANALITÀ" di Pitti Duchamp



Franca Poli ha letto "Stupefacente banalità" dell'autrice Pitti Duchamp, edito Dri Editore 😊





Autore: Pitti Duchamp
Genere: Romance Contemporaneo

Casa editrice: Dri Editore

Disponibile in ebook al prezzo lancio di  € 0,99, successivamente a € 2,99
e in formato cartaceo a € 14,99





TRAMA:


«Vuole essere trattata come una donna o come un cliente?»
«Come cliente, ci mancherebbe!» rispose Mimì senza guardarlo negli occhi.
«Peccato, mi sarebbe piaciuto di più che avesse scelto la prima opzione.»
Lui è il manager di punta di un’azienda produttrice di macchinari agricoli, malato di lavoro. Lei una ex modella con figlio problematico a carico, che tenta di riciclarsi nel mondo dell’agricoltura senza la minima preparazione. Lui fa della calma e del sangue freddo le sue migliori virtù, lei dell’ansia il suo peggior difetto. Tra ricordi dolorosi che affiorano inesorabili dal passato, crisi post adolescenziali di un figlio cresciuto senza padre e problemi economici di ogni sorta, una storia solo apparentemente banale si fa strada tra le piante di ulivo della nostra splendida toscana, diventando piano piano … stupefacente!
La nostra brava Pitti, dopo l’incredibile successo del suo regency Frittelle al Miele e altre dolcezze, accetta la sfida che le abbiamo proposto e ci regala questo magnifico romance contemporaneo, che siamo sicuri vi rapirà fin dalle prime battute. Grazie! 




Finalmente un libro dove i protagonisti sono persone comuni, con un lavoro normale, non dei multimilionari arroganti con un ego sconfinato, oppure delle modelle da esibire come trofeo. Raimondo Granieri infatti è un rappresentante di macchinari e attrezzature agricole, mentre Artemisia De Santiis, detta Mimì, è sì una ex modella, ma ora gestisce una concessionaria, ereditata alla morte del padre, che vende materiale agricolo. Inoltre c'è Niccolò figlio diciottenne di lei, un ragazzo cresciuto senza padre e che alla morte del nonno ha perso il suo punto di riferimento. Inizia a frequentare cattive compagnie, fuma, spaccia, beve alcolici fino ad ubriacarsi. Una sera uscendo dal ristorante, Raimondo soccorre un ragazzo riverso a terra ubriaco fradicio e lo accompagna al pronto soccorso dove viene raggiunto dalla madre. È così che conosce questo giovane e, sorpresa, scopre che sua madre è Artemisia, la proprietaria della concessionaria con cui aveva parlato al mattino, facendo tra l'altro una pessima figura. Da quel momento la vita dei tre si intreccia, iniziano a frequentarsi. Raimondo prende a cuore Niccolò, vuole aiutarlo a uscire dalla pericolosa spirale in cui è entrato. Sa come si sente il ragazzo perché c'è già passato anche lui. Vuole però conoscere meglio anche Artemisia. È rimasto folgorato dalla sua bellezza, in particolare dai suoi occhi che sembrano dei lapislazzuli. Così decide di fare loro una proposta: Lui toglie Niccolò dai guai offrendogli un lavoro nella sua tenuta agricola che si trova a Vinci, vicino a Firenze. In cambio lei gli concede l'esclusiva per gli acquisti delle attrezzature agricole.
Mimì accetterà questa proposta? Ma, soprattutto, il ragazzo sarà disposto a trasferirsi in un luogo isolato per lavorare la dura terra, iniziando all'alba e terminando al tramonto?
Sono entrata in empatia quasi subito con Raimondo e Artemisia, anche se lui a un certo punto avrei voluto strozzarlo per il comportamento che tiene nei confronti di madre e figlio. Lei invece a volte l'ho trovata un po' troppo protettiva e assillante nei confronti di Niccolò. Per fortuna, arriva il momento in cui capisce di doverlo lasciare ragionare con la propria testa. Così facendo, tra loro le cose migliorano parecchio, passando da un rapporto conflittuale a uno basato sull'affetto e sulla complicità. Il ragazzo invece all'inizio non mi è piaciuto per niente. Troppo arrogante, sbruffone, maleducato e irrispettoso delle persone, in particolare della madre. Grazie però alla saggezza di Primo, l'anziano dipendente di Raimondo, e alla giovane Sara, il suo modo di fare subisce una trasformazione. Così come la mia opinione nei suoi confronti.
Mi è piaciuta anche la figura di Primo. Un uomo anziano che per compagno ha solo un vecchio cane, che ha lavorato i campi per tutta la vita ed ora si ritrova a dover insegnare il mestiere che ha tanto amato a un diciottenne che, nonostante studi agraria, non conosce nulla del lavoro nei campi. La sua saggezza non aiuta solo Niccolò a trovare la sua strada, ma in qualche modo fa capire a Raimondo che, con le sue scelte, sta perdendo qualcosa, e qualcuno, di molto speciale.
Mi è piaciuto il modo di scrivere di questa autrice. Risulta accurato, fluido con dei dialoghi veloci e frizzanti tra i tre protagonisti. Divertente la gaffe che fa Raimondo quando scopre che Mimì non è un uomo, come lui pensava, bensì una donna... e che donna! La lettura scorre veloce grazie a una trama ben strutturata che coinvolge dalla prima all'ultima pagina. Ho trovato molto accurata la descrizione dei luoghi dove è ambientato il libro, in particolare il paesino di Vinci, nella campagna Toscana, con gli uliveti, la vecchia torre... Così come sono ben delineate le caratteristiche, sia quelle fisiche, che quelle psicologiche, dei vari personaggi.
Ora non mi resta che complimentarmi con Pitti Duchamp e consigliarvi questo romanzo dove, al suo interno, potete assistere alla nascita non di una, bensì di due belle storie d'amore.


lunedì 26 agosto 2019

"STUPEFACENTE BANALITÀ" di Pitti Duchamp



Buongiorno follower, buon lunedì!
Quale modo migliore di iniziare la settimana se non con una nuova pubblicazione firmata Dri Editore? 
E quindi, ecco a voi "Stupefacente banalità" dell'autrice Pitti Duchamp 😊





Autore: Pitti Duchamp
Genere: Romance Contemporaneo

Casa editrice: Dri Editore

Disponibile in ebook al prezzo lancio di  € 0,99, successivamente a € 2,99
e in formato cartaceo a € 14,99





TRAMA:


«Vuole essere trattata come una donna o come un cliente?»
«Come cliente, ci mancherebbe!» rispose Mimì senza guardarlo negli occhi.
«Peccato, mi sarebbe piaciuto di più che avesse scelto la prima opzione.»
Lui è il manager di punta di un’azienda produttrice di macchinari agricoli, malato di lavoro. Lei una ex modella con figlio problematico a carico, che tenta di riciclarsi nel mondo dell’agricoltura senza la minima preparazione. Lui fa della calma e del sangue freddo le sue migliori virtù, lei dell’ansia il suo peggior difetto. Tra ricordi dolorosi che affiorano inesorabili dal passato, crisi post adolescenziali di un figlio cresciuto senza padre e problemi economici di ogni sorta, una storia solo apparentemente banale si fa strada tra le piante di ulivo della nostra splendida toscana, diventando piano piano … stupefacente!
La nostra brava Pitti, dopo l’incredibile successo del suo regency Frittelle al Miele e altre dolcezze, accetta la sfida che le abbiamo proposto e ci regala questo magnifico romance contemporaneo, che siamo sicuri vi rapirà fin dalle prime battute. Grazie!



DICE L'AUTRICE:

Questo libro è una storia italiana, quotidiana, in cui è facile immedesimarsi e per questo stupefacente.



BIOGRAFIA:

Nata 1981 sotto il segno del leone a Firenze. Vive tutt'ora nella provincia di Firenze, nelle colline del Mugello, con il marito, due bimbi indisciplinati e un cane anarchico. Laureata in scienze politiche, Pitti rinuncia alla carriera accademica per darsi al marketing ed alla comunicazione. Dopo diverse collaborazioni riscopre la grande passione per la lettura e la scrittura. Appassionata di Burlesque e collezionista di pezzi vintage di arredamento e moda cerca di coniugare i suoi interessi scrivendo e leggendo romance storici. Se avesse del tempo libero adorerebbe trascorrerlo tra i rigattieri e i robivecchi del centro di Firenze. È amante della storia in particolare quella dell’Europa tra il 1500 ed il 1900, i quattrocento anni che hanno creato la modernità per come la conosciamo oggi in termini di arte, pensiero filosofico e scientifico, socialità. Apprezza nelle persone più di tutto la gentilezza, il garbo e la buona educazione, quel “non so che nel portamento” che fa di una donna una dama e di un uomo un signore. In Self ha pubblicato per la serie D’amore e d’Italia L’Arabesco, Lupo di primavera, La gran dama e Il pugnale e la perla nera, La fiamma del ghiaccio. Ha partecipato alla raccolta Natale a Pemberly con uno scritto ispirato a Orgoglio e pregiudizio e alla raccolta Cuori fra le righe con un racconto ambientato durante la Grande guerra. Per Dri editore ha pubblicato Frittelle al miele e altre dolcezze, il primo regency.






BREVI ESTRATTI:

Gesti normali, movimenti consueti e ordinari, banali. Fatti da lui erano straordinari e sensuali. Sensuali da morire. Stupefacenti.


Aveva bellamente ignorato che quella sua dolcezza e apprensione mischiata all’ansia quasi isterica sottolineava la sua femminilità anziché mortificarla o renderla ridicola. Erano i vezzi che la rendevano donna, che gli permettevano di trovarle qualche difetto e innamorarsi anche di quelli. Più di quelli. 





giovedì 6 giugno 2019

RECENSIONE "LA FIAMMA DEL GHIACCIO" di Pitti Duchamp



Buon pomeriggio amici lettori!
"La fiamma del ghiaccio" dell'autrice Pitti Duchamp fa il bis! Olivia Ross lo ha letto e commentato per noi 😊





Autore: Pitti Duchamp
Serie: D'amore e d'Italia Vol.5

Genere: Narrativa storica

Disponibile in ebook a € 0,99
e in formato cartaceo a € 9,48





TRAMA:

Firenze, Berlino, Milano, Pomerania 1865-66
L’incontro con Fiammetta Dorini, l’irriverente e ribelle figlia del Presidente del Senato, è la miccia che infuoca il cuore del disciplinato e severo Capitano prussiano Alexander von Rosenfeld.  In un clima di complotti, tradimenti e battaglie, Fiammetta e Alexander si amano, si allontanano, cambiano, lottano mentre la terza guerra d’indipendenza scurisce di cupi presagi il cielo di Firenze, capitale del neonato Regno d’Italia. I politici italiani sono disposti a qualsiasi sacrificio per ammantare di tricolore il leone della Serenissima, liberando così il Veneto dal giogo austriaco e i due innamorati si troveranno a mischiare le loro vite alla grande storia italiana. 



Ho avuto il piacere di conoscere Pitti Duchamp, leggendo, sempre grazie al blog, il suo primo contemporaneo: Sabbia bianca. Libro che ho amato particolarmente. L’autrice però, è molto conosciuta per i suoi libri storici e, leggendo la fiamma del ghiaccio, ho compreso appieno il perché.
La sua penna maestosa, si addice alla perfezione al genere, ha quella giusta dose di raffinatezza e pomposità, che rende la lettura piacevole e scorrevole.
L’amore che l’autrice ha per Firenze, spunta prepotente anche in questo scritto, una conoscenza della città che si mischia alla storia.
Ma entriamo nel vivo…
Un mix ben amalgamato di storia, giochi di potere, colpi di scena e, amore… L’amore tra Alexander, un soldato prussiano, e Fiammetta, figlia del presidente del Senato.
Fiammetta… mai nome fu più azzeccato per una ragazza come lei. Decisa, impertinente, sfacciata e, innamorata del bel soldato al primo incontro. Alexander, al contrario, è un ragazzo che, apparentemente, si mostra sicuro, ma non lo è per niente, sicuro solo con il suo fucile tra le mani. Un uomo con dei valori morali ben radicati e che dovrà fare i conti con la sfacciataggine della irreverente figlia del presidente del Senato fin dalle prime pagine.
Il loro amore sarà ostacolato dai loro paesi e non solo…
Non mi resta che consigliarvi questa splendida storia d’amore e fare i miei complimenti all’autrice che, anche con questo scritto, è riuscita ad ammaliarmi e farmi innamorare dell’impertinente Fiammetta e del bel capitano Alexander.


sabato 18 maggio 2019

DOPPIA RECENSIONE "FRITTELLE AL MIELE E ALTRE DOLCEZZE" di Pitti Duchamp



Buon pomeriggio amici lettori!
La recensione di oggi, anzi, "le" recensioni, visto che sono due, riguardano l'ultima pubblicazione della Dri Editore: "Frittelle al miele e altre dolcezze" di Pitti Duchamp.






Autore: Pitti Duchamp
Genere: Regency

Casa editrice: Dri Editore

Disponibile in ebook a € 2,99
e in formato cartaceo a € 12,99







TRAMA:

Ben educata, composta, ricca, di nobili natali e bellissima. E che stia al posto suo. Questo cerca in una donna l’integerrimo Magnus Ashley duca di Camden quando emerge dai suoi doveri politici e lavorativi per partecipare alla Stagione mondana londinese e cercare moglie. L’accusa di tradimento mossa a uno dei membri più onesti del ton, lord Starrington, lo distoglie però dal suo intento costringendolo ad avvicinarsi a Lisette, la figlia del traditore. Apparentemente bruttina, cicciottella, povera, sempre provvista di dolciumi e di un sorriso disarmante, Lisette non accetta slealtà. Da nessuno. Neanche da suo padre, neanche da un duca… eppure un vassoio di frittelle al miele può risolvere molte cose. 




Questo libro non solo l'ho apprezzato, ma anche... gustato. Sì perché qui non si parla semplicemente di una bella storia d'amore, ma di una protagonista che riesce a farsi amare nientemeno che da un Duca, prendendolo letteralmente per la gola. Lady Lisette Garanby, figlia del conte di Starrington, non è una ragazza avvenente, anzi è piuttosto in carne, oppure, come la definisce il Duca, burrosa. Dolce come una frittella di miele e burrosa. La ragazza non dà molto peso alle maldicenze, ma continua per la sua strada, come le ha insegnato il padre.
Mi è piaciuta molto. Non si attiene ai canoni imposti dal bon-ton londinese di quel periodo, siamo durante la Reggenza Inglese. Anche quando il padre ha un rovescio finanziario, non si abbatte, come invece fa l'altezzosa madre. È piuttosto formosa, ma non se ne fa un problema, anzi, continua a preparare bon bon al cacao e frittelle di miele. Saranno proprio le frittelle, ma soprattutto il miele, a far capitolare il rigidissimo duca di Camden.
Magnus Ashley, Duca di Camden invece è l'opposto di Lisette. Si attiene scrupolosamente al Ton dell'epoca e proprio per questo è in cerca di una moglie. Non di una moglie qualsiasi ovviamente. La futura sposa di Sua Grazia deve avere dei requisiti ben precisi. Innanzitutto deve essere di nobili origini e ricca. Poi bella e altera, bionda ed etera, snella e leggiadra. Requisiti che purtroppo sembrano mancare a Lisette, visto le sue forme piuttosto generose e i problemi finanziari del padre. Ma sarà proprio così?
Lord Ashley è una persona integerrima, con dei principi molto rigidi. Però è riuscito a conquistarmi, anche se a volte lo avrei preso a schiaffi per la sua ottusità. Si va a complicare la vita annunciando il fidanzamento con la boriosa e odiosa Lady Onoria. E pensare che sua sorella Arabella lo aveva avvisato!
Mi è piaciuto il modo di scrivere di questa autrice. Risulta accurato, fluido con dei dialoghi veloci e frizzanti. La lettura scorre veloce grazie a una trama ben strutturata che coinvolge dalla prima all'ultima pagina. Ho trovato molto accurata la descrizione del periodo storico, e dei luoghi dove è ambientato il libro. Così come sono ben delineate le caratteristiche, sia quelle fisiche, che quelle psicologiche, dei vari personaggi. Anche l'abbigliamento e le acconciature risultano ben descritti. Si evince che prima di scriverlo l'autrice si è documentata su usi e costumi dell'epoca.
Posso dire che ultimamente mi sto appassionando ai romanzi storici, in particolare quelli della Reggenza Inglese e dell'epoca Vittoriana. Forse perché non vogliono essere un trattato storico, ma risultano delle belle storie d'amore ambientate in quel preciso periodo storico.

Complimenti a Pitti Du Champ per aver scritto un libro bellissimo che mi sento di consigliare non solo agli appassionati di questo genere, ma anche a chi vuole semplicemente approcciarsi a una bella, romantica e dolce (in tutti sensi) storia d'amore. 




Lisette non è bella, o almeno non lo è a prima vista agli occhi della maggior parte degli uomini. La sua figura abbondante la esclude dal novero delle bellezze che possono aspirare a una scalata sociale ammaliando i pretendenti alla prima occhiata. Eppure per lei non è un problema: pur avendo la servitù a disposizione, si dedica in prima persona alla preparazione di dolci deliziosi che mangia senza imbarazzo e offre ai suoi conoscenti, così come non fa mai mancare un sorriso a chi ha la fortuna di conoscerla.
Il suo incontro con il duca di Camden sembra suscitare, contro ogni previsione, un interesse reciproco, anche se i motivi di tale interesse non sono del tutto limpidi. La storia infatti è piuttosto articolata per cui il lieto fine, sebbene scontato, arriva dopo una serie di accadimenti che rende la lettura appassionante. Oltre ai due protagonisti, anche gli altri personaggi hanno un loro carattere definito e giocano un ruolo ben preciso nella storia.
Leggo pochi romanzi storici, ma questo mi ha davvero divertito e conquistato perché scritto meravigliosamente e la sua lettura è un piacere. Tutti i particolari che tratteggiano il periodo storico restano sullo sfondo ma arricchiscono la storia e la rendono ancora più interessante.
I protagonisti sono positivi ma per niente banali, la solarità di Lisette non ha niente di artificioso e si finisce con l’amarla per forza, e considerarla fonte d’ispirazione per guardare la vita e le persone con occhi più indulgenti.
Solo un’avvertenza: chi è golosa come me tenga qualche dolcetto a portata di mano perché resistere sarà impossibile!