Buongiorno follower!
Ben ritrovati all'immancabile appuntamento con le interviste del giovedì 😊 Gradita ospite del nostro blog è Anna Maria Pusceddu, l'autrice di "L'altra metà di lei. L'inizio della fine".
Leggete l'intervista che le abbiamo fatto e poi appuntamento nel gruppo delle harmonyne dove Anna avrà tutta la giornata a disposizione per farci conoscere i suoi lavori 😊
INTERVISTA AD ANNA MARIA PUSCEDDU:
Raccontaci qualcosa di Anna
Maria :) Parlaci del percorso che ti ha portato a essere quella che sei oggi.
Sono una persona semplice, una donna come tante,
piena di passioni e di idee da realizzare. Attualmente, una mamma in cerca di
un’occupazione che gli permetta di dedicarsi con più serenità alla scrittura, e
a tutto ciò che ama. Insomma, sono una persona in cerca della sua strada, come
tante che incontro. Nella vita ho attraversato molte difficoltà e ho cercato di
trarne solo il meglio, cercando di non rimuginare troppo sul passato, anche se
durante il mio percorso personale ho sentito spesso una strana sensazione di
“estraneità”, come se stessi vivendo la vita di un’altra persona, e non la mia.
Con il passare del tempo ho capito che potevo solo assecondare questo
“malessere”, trascrivendo i miei sogni e le mie paure, attraverso le storie
folli che mi passavano per la testa, e trasformando così la scrittura, in una
“cura”. Devo ammettere che sono sempre stata una sognatrice fin da piccola,
capace di crearmi delle realtà alternative, se la mia non mi piaceva troppo.
Aver conservato questa capacità, mi ha permesso di essere la donna, forte, e
allo stesso tempo fragile, che sono oggi.
2) Da dove nasce la tua
passione per la scrittura?
Scrivo da circa dieci anni, anche se, tornando
indietro nel tempo, mi sono accorta che l’ho sempre fatto. Da prima con i vari
diari che riempivo da adolescente, poi con favole che inventavo per mia figlia
da piccola, ma che di fatto non ho mai messo per iscritto, poi con le poesie, e
solo dopo con delle vere e proprie storie. Prima della scrittura, la mia
passione più grande era il disegno, ma anche lì mi accorgevo che dietro ogni
ritratto c’era una storia da raccontare, per cui credo che nel tempo ci sia
stata un’evoluzione che mi ha portato a tralasciare il disegno, per poi passare
alla scrittura.
3) Come vedi il futuro
dell'editoria? Self o CE? E-book o cartacei? E tu cosa preferisci?
Purtroppo sono più cinica, che romantica, e se la situazione non cambia
in fretta, non prevedo un bel futuro per l’editoria. Il numero di coloro che si
cimentano nella scrittura, è aumentato, ma per contro è diminuito il numero dei
lettori, che sembrano ormai spariti, creando una contraddizione che ti fa
capire quanto questo paese sia rimasto ancorato ad una tradizione di poeti e di
sognatori che hanno ancora molto da dire, ma che ormai possono intercettare
solo un certo e ristretto numero di lettori forti. Forse l’unica occasione,
oltre a promuovere la lettura fin dall’infanzia, con iniziative nuove e
divertenti, “cambiando” anche le regole all’interno del sistema scolastico,
resta quello di “aprirsi” all’esterno, traducendo e portando la propria opera
all’estero, dove il numero di lettori è superiore. Con i “numeri” che ci sono
in Italia, vivere di scrittura resta una prerogativa di pochi fortunati.
Personalmente mi sono auto-pubblicata, dopo però aver fatto tutta la solita trafila,
spedendo il mio romanzo alle varie case editrici che potevano essere
interessate al mio genere. Con il self ci sono diversi vantaggi, come mantenere
i propri diritti sull’opera, e guadagnare una cifra superiore sulla stessa, ma
ora ho capito che non basta aver scritto e curato al meglio il proprio romanzo,
la “macchina” del self funziona solo se si mette in piedi tutto un meccanismo
pubblicitario che ti porta ad investire parecchio tempo, e troppi soldi, che
forse non rivedrai a breve. Il progetto è a lungo termine ma sei il padrone di
te stesso. Per contro, a mio avviso, una casa editrice seria può darti molto,
in termini di prestigio, visibilità, e qualità dei servizi. Per cui resta
comunque il mio sogno nel cassetto...
Per quanto riguarda la scelta tra e-book e cartaceo, preferisco
entrambe le cose insieme.
4) Genere storico, paranormal,
erotico... Scelta dettata dal mercato? Quanto può condizionare?
Sinceramente ho sempre scritto senza badare troppo alle richieste del
mercato, o avrei pubblicato probabilmente un libro erotico, invece che un
urban/fantasy/romance, con risvolti paranormali, ma so che se avessi dietro una
casa editrice, le cose sarebbero diverse. Il problema potrebbe nascere quando
allo scrittore viene richiesta una storia che non è nelle sue corde, come si
usa dire. Qualcosa che non ti è congeniale, o che non ti piace. Credo che
questa sia una forzatura e che ognuno dovrebbe essere libero di esprimersi
tirando fuori la storia che ha dentro, poi potrà essere buona, o meno, ma di
sicuro, se libera da vincoli, quella storia risulterà molto più credibile,
anche se è vero che azzeccare la storia giusta, nel momento giusto, offre allo
scrittore più possibilità di riuscire nell’impresa di essere letto dalle tante
persone, le stesse a cui aspira quando scrive. Del resto, se invece si ha a che
fare con una casa editrice, non bisogna mai dimenticare che principalmente è
un’azienda con dei costi e dei profitti da tener ben presenti, per cui
“risponde” a delle regole di mercato che non sempre ci sono congeniali, ma non
conoscendole bene, preferisco soprassedere sull’argomento…
5) Perché la gente dovrebbe
comprare i tuoi libri?
Questa è una bella domanda e credo che al mio
possibile lettore, direi questo: “Se sei alla ricerca di una storia leggera, ma
non banale, anche se senza significati reconditi; con personaggi capaci di
“allontanarti” per qualche ora dal tuo presente, e che ti di trasportino
altrove a costo zero, restando per giunta seduto. Una storia in cui, come nella
vita, ognuno nasconde ciò che è dietro una maschera. Dove l’Amore non è mai
“eccessivo” o “assoluto”, e dove il mistero e la magia si svelano pian piano,
finendo per diventare quasi naturali… allora questo romanzo fa per te. Sei
pronto a “partire” per l’inizio di un avventura in cui le risposte arriveranno
mai mano? Se la risposta è sì, allora non ti resta che venire a conoscere la
mia “eroina”, Giulia Ricci!
6) Faresti mai dei compromessi
per arrivare al successo?